Mostra Baci Rubati / Covid 19 - Firenze
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Firenze
La mostra di Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954) è un'espressione di simboli che riporta ai giorni del primo lockdown, giorni di isolamento e di rapporti negati. Simbolica anche la città che l’artista ha voluto per la “prima” della sua mostra: Firenze, città che incarna il Rinascimento che, con la r minuscola, oggi è l’auspicio di tutti.
La mostra propone 60 disegni che intendono comporre un affresco, realizzato tra il mese di marzo e giugno 2020.
L’artista ha evidenziato il bisogno e l’importanza di recuperare quella dimensione di umana comunione che diventa espressione fisica, una risposta spontanea e naturale a una urgenza, a uno stato di necessità nel momento in cui queste richieste sono negate.
Proprio questa impellente necessità ha spinto l’artista a ricercare visioni che descrivono contatti e ha rivolto la propria attenzione alle nostre finestre contemporanee che si affacciano sul mondo, quali sono gli schermi del computer e dei vari dispositivi tecnologici.
Il luogo dell’etere abitato da moltitudini di immagini si contrapponeva, durante il periodo di confinamento forzato, alla vista che si apriva dalle finestre delle nostre case caratterizzata dalla visione di un’assenza nelle strade vuote.
Le identità multiple descritte dal susseguirsi dei disegni sono state ideate dall’artista per essere lette l’una accanto all’altra, come una grande visione d’insieme che investe il nostro sguardo. Le opere si pongono a metà tra la realtà e il desiderio, tra la volontà e l’impossibilità.
La mostra propone 60 disegni che intendono comporre un affresco, realizzato tra il mese di marzo e giugno 2020.
L’artista ha evidenziato il bisogno e l’importanza di recuperare quella dimensione di umana comunione che diventa espressione fisica, una risposta spontanea e naturale a una urgenza, a uno stato di necessità nel momento in cui queste richieste sono negate.
Proprio questa impellente necessità ha spinto l’artista a ricercare visioni che descrivono contatti e ha rivolto la propria attenzione alle nostre finestre contemporanee che si affacciano sul mondo, quali sono gli schermi del computer e dei vari dispositivi tecnologici.
Il luogo dell’etere abitato da moltitudini di immagini si contrapponeva, durante il periodo di confinamento forzato, alla vista che si apriva dalle finestre delle nostre case caratterizzata dalla visione di un’assenza nelle strade vuote.
Le identità multiple descritte dal susseguirsi dei disegni sono state ideate dall’artista per essere lette l’una accanto all’altra, come una grande visione d’insieme che investe il nostro sguardo. Le opere si pongono a metà tra la realtà e il desiderio, tra la volontà e l’impossibilità.
Regione: Toscana
Luogo: Tornabuoni Arte, Lungarno Benvenuto Cellini 3
Telefono: 055/6812697
Orari di apertura: 9-13; 15-19; sabato 9-13. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.tornabuoniarte.it
Organizzatore: Tornabuoni Arte