Mostra Augusto Majani (1867-1959). La potenza dell’Idea - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
Palazzo d'Accursio ospita una mostra che per la prima volta indaga in maniera approfondita la produzione pittorica dell’artista Augusto Majani (Budrio, 1867- Buttrio, Ud, 1959) contribuendo ad aggiornare gli studi sul suo lavoro.
Saranno esposte circa 90 opere, tra tele e tavole, dagli esordi fino agli anni Cinquanta del Novecento, molte delle quali provenienti da importanti istituzioni museali italiane e da numerose collezioni private.
La carriera pittorica di Majani si potrebbe suddividere in quattro momenti precisi. Gli anni compresi tra il 1884 e il 1894 sono quelli della formazione e dei primi contatti con il mondo dell’arte del suo tempo. Tra il 1895 e il 1924 partecipò invece alle esposizioni nazionali e internazionali, dalla Società Francesco Francia alla Biennale di Venezia, ed espose a Torino, Roma, Bruxelles, Firenze, interessandosi alle tematiche simboliste con un particolare riguardo alle tematiche del sociale e del divino.
Majani lavorò a lungo su dipinti di ispirazione storico-sociale (noto è il cosiddetto Trittico garibaldino, oppure Mentana, intense narrazioni delle avventure dei Mille), sviluppando un vivo sentimento degli ultimi, appassionandosi alle questioni dei lavoratori (I disoccupati) all’idea dell’appartenenza sociale e infine misurandosi anche con i temi religiosi (Consummatum est e L’ombra della Croce).
Fu però la semplicità dell’uomo vissuta nella vita quotidiana ad attrarre il suo definitivo interesse.
La mostra è a cura di Francesca Sinigaglia.
Nel corso dell’esposizione, nel mese di gennaio 2022, ritornerà l’undicesima edizione dei Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue sfaccettature in programma presso la Cappella Farnese.
Saranno esposte circa 90 opere, tra tele e tavole, dagli esordi fino agli anni Cinquanta del Novecento, molte delle quali provenienti da importanti istituzioni museali italiane e da numerose collezioni private.
La carriera pittorica di Majani si potrebbe suddividere in quattro momenti precisi. Gli anni compresi tra il 1884 e il 1894 sono quelli della formazione e dei primi contatti con il mondo dell’arte del suo tempo. Tra il 1895 e il 1924 partecipò invece alle esposizioni nazionali e internazionali, dalla Società Francesco Francia alla Biennale di Venezia, ed espose a Torino, Roma, Bruxelles, Firenze, interessandosi alle tematiche simboliste con un particolare riguardo alle tematiche del sociale e del divino.
Majani lavorò a lungo su dipinti di ispirazione storico-sociale (noto è il cosiddetto Trittico garibaldino, oppure Mentana, intense narrazioni delle avventure dei Mille), sviluppando un vivo sentimento degli ultimi, appassionandosi alle questioni dei lavoratori (I disoccupati) all’idea dell’appartenenza sociale e infine misurandosi anche con i temi religiosi (Consummatum est e L’ombra della Croce).
Fu però la semplicità dell’uomo vissuta nella vita quotidiana ad attrarre il suo definitivo interesse.
La mostra è a cura di Francesca Sinigaglia.
Nel corso dell’esposizione, nel mese di gennaio 2022, ritornerà l’undicesima edizione dei Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue sfaccettature in programma presso la Cappella Farnese.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6
Telefono: 051/203040
Orari di apertura: 10-18,30. Venerdì mattina e lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.bolognaperlearti.it
Organizzatore: Associazione Bologna per le Arti