Mostra Artur Żmijewski. Quando la paura mangia l’anima - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Considerato una delle figure radicali della scena artistica polacca, Artur Żmijewski inizia la sua formazione artistica a metà degli anni ’90, nel corso di scultura del professor Grzegorz Kowalski all’Accademia d’Arte di Varsavia, dove nasce il suo interesse per la rappresentazione del corpo umano.
Le sue immagini sembrano a prima vista puramente documentarie, ma la messa in scena analitica e precisa dell’artista è evidente anche nella scelta del montaggio.
Le opere riflettono la sua preoccupazione per i problemi socio-politici della contemporaneità, come i meccanismi del potere e dell’oppressione, i conflitti di vario tipo che rasentano la violenza e l’istintiva inclinazione umana al male.
Usando spesso la simbolizzazione, Żmijewski ricrea un complesso sistema di rappresentazione, in cui la paura è rivelata in termini di controllo sociale e diventa padrona delle nostre vite.
Esattamente come spiega Rainer Werner Fassbinder nel suo film del 1974 La paura mangia l’anima, cui il titolo della mostra vuole rendere omaggio, è un’espressione usata da arabi e nordafricani per descrivere la loro condizione di immigrati e di paura perenne. Una paura che qui tocca anche i temi della malattia, dei disturbi mentali, della disabilità, del diverso, dell’ignoto.
La mostra presenta una selezione di opere storiche e recenti, oltre a tre nuove pensate appositamente per questa occasione, tra cui il film ispirato al cinema scientifico del neurologo Vincenzo Neri.
La mostra è a cura di Diego Sileo.
Le sue immagini sembrano a prima vista puramente documentarie, ma la messa in scena analitica e precisa dell’artista è evidente anche nella scelta del montaggio.
Le opere riflettono la sua preoccupazione per i problemi socio-politici della contemporaneità, come i meccanismi del potere e dell’oppressione, i conflitti di vario tipo che rasentano la violenza e l’istintiva inclinazione umana al male.
Usando spesso la simbolizzazione, Żmijewski ricrea un complesso sistema di rappresentazione, in cui la paura è rivelata in termini di controllo sociale e diventa padrona delle nostre vite.
Esattamente come spiega Rainer Werner Fassbinder nel suo film del 1974 La paura mangia l’anima, cui il titolo della mostra vuole rendere omaggio, è un’espressione usata da arabi e nordafricani per descrivere la loro condizione di immigrati e di paura perenne. Una paura che qui tocca anche i temi della malattia, dei disturbi mentali, della disabilità, del diverso, dell’ignoto.
La mostra presenta una selezione di opere storiche e recenti, oltre a tre nuove pensate appositamente per questa occasione, tra cui il film ispirato al cinema scientifico del neurologo Vincenzo Neri.
La mostra è a cura di Diego Sileo.
Regione: Lombardia
Luogo: PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, via Palestro 14
Telefono: 02/88446359
Orari di apertura: 10-19,30; giovedì 10-22,30. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 6,50 euro
Dove acquistare: http://www.pacmilano.it/info
Sito web: www.pacmilano.it/
Organizzatore: PAC Padiglione d’Arte Contemporanea - Comune di Milano