Mostra Artenumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo - Aosta
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Aosta
Il Museo Archeologico Regionale di Aosta ospita la mostra che intende proporre uno sguardo sul panorama dell’arte degli ultimi sessant’anni attraverso l’utilizzo del numero.
Oltre settanta opere di importanti artisti italiani e internazionali divise in cinque sezioni, in un percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene momento fondamentale di riflessione per l’artista e per l’osservatore.
Nella prima sezione, dedicata al rapporto tra il numero e il tempo, sono esposti i lavori di alcuni fra i più importanti artisti dell’ambito concettuale internazionale come On Kawara, con libri e cartoline in una dimensione di natura esistenziale fra il personale e il collettivo.
La grande opera di Luca Pancrazzi 24 ore su 24 è un omaggio alla pratica del disegno, esercizio quotidiano di cura, di dedizione nei confronti del proprio operare.
Nella seconda sezione, si approfondisce il legame tra numero e narrazione, in esposizione una Linea di Piero Manzoni, con cui l’artista stabilisce un patto con lo spettatore, accettare quanto da lui dichiarato: la lunghezza della linea stessa.
La terza sezione è costituita dalla relazione tra numero e spazio. Essa ospita la documentazione dell’opera performativa Per un otto coricato, dell’artista milanese Cioni Carpi, che l’ha proposta alla Settimana della Performance bolognese del 1977.
Nella quarta sezione il numero si rapporta con segno e immagine, è utilizzato nella sua accezione semiotica e indicale: dalle opere pop di Ugo Nespolo alla fotografia di Luigi Ghirri, di cui è presente uno degli ultimi lavori realizzati, appartenenti al ciclo di Piazza Betlemme, al mondo concettuale di Maurizio Nannucci, sino alle raffinate sculture di Robert Tiemann, che fanno parte della prestigiosa collezione Panza di Biumo.
In mostra anche una grande opera con neon di Mario Merz della serie dedicata alla sequenza di Leonardo Fibonacci, tre lavori di Vincenzo Agnetti, che nel corso degli anni si è dedicato al rapporto tra matematica e linguaggio, e Era soltanto un gallo, tesoro, una installazione di sette elementi, sette dipinti di piccole dimensioni di Beatrice Pasquali che riflettono sul tema dell’ars combinatoria.
La mostra è a cura di Angela Madesani.
Oltre settanta opere di importanti artisti italiani e internazionali divise in cinque sezioni, in un percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene momento fondamentale di riflessione per l’artista e per l’osservatore.
Nella prima sezione, dedicata al rapporto tra il numero e il tempo, sono esposti i lavori di alcuni fra i più importanti artisti dell’ambito concettuale internazionale come On Kawara, con libri e cartoline in una dimensione di natura esistenziale fra il personale e il collettivo.
La grande opera di Luca Pancrazzi 24 ore su 24 è un omaggio alla pratica del disegno, esercizio quotidiano di cura, di dedizione nei confronti del proprio operare.
Nella seconda sezione, si approfondisce il legame tra numero e narrazione, in esposizione una Linea di Piero Manzoni, con cui l’artista stabilisce un patto con lo spettatore, accettare quanto da lui dichiarato: la lunghezza della linea stessa.
La terza sezione è costituita dalla relazione tra numero e spazio. Essa ospita la documentazione dell’opera performativa Per un otto coricato, dell’artista milanese Cioni Carpi, che l’ha proposta alla Settimana della Performance bolognese del 1977.
Nella quarta sezione il numero si rapporta con segno e immagine, è utilizzato nella sua accezione semiotica e indicale: dalle opere pop di Ugo Nespolo alla fotografia di Luigi Ghirri, di cui è presente uno degli ultimi lavori realizzati, appartenenti al ciclo di Piazza Betlemme, al mondo concettuale di Maurizio Nannucci, sino alle raffinate sculture di Robert Tiemann, che fanno parte della prestigiosa collezione Panza di Biumo.
In mostra anche una grande opera con neon di Mario Merz della serie dedicata alla sequenza di Leonardo Fibonacci, tre lavori di Vincenzo Agnetti, che nel corso degli anni si è dedicato al rapporto tra matematica e linguaggio, e Era soltanto un gallo, tesoro, una installazione di sette elementi, sette dipinti di piccole dimensioni di Beatrice Pasquali che riflettono sul tema dell’ars combinatoria.
La mostra è a cura di Angela Madesani.
Regione: Valle d'Aosta
Luogo: Museo Archeologico Regionale, piazza Roncas 12
Telefono: 0165/275902; 0165/275937
Orari di apertura: 9-19 tutti i giorni
Costo: 8 euro; ridotto 6 euro
Dove acquistare: www.regione.vda.it
Sito web: www.regione.vda.it
Organizzatore: Nomos Edizioni