Mostra Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori - Ferrara
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Ferrara
Punto di partenza della mostra-dossier ospitata negli spazi della Sala Ariosto della Biblioteca Ariostea è la Ferrara di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, i pittori ai quali Longhi nel 1934 dedica l’Officina Ferrarese, saggio scritto in occasione della mostra allestita l’anno precedente per il quarto centenario dalla morte di Ludovico Ariosto.
Alla “nazione culturale” padana appartengono gli autori sui quali la mostra intende far luce: Roberto Longhi (Alba 1890 – Firenze 1970), Giorgio Bassani (Bologna 1916 – Roma 2000), Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 – Roma 1975) e Giovanni Testori (Novate Milanese 1923 – Milano 1993), infatti, nascono, maturano, si muovono, agiscono, producono in quest’area geografica ed estetico-culturale.
L’esposizione accompagna il visitatore in un viaggio che, tra Bologna e Ferrara, ripercorre gli anni della formazione culturale di Bassani e Pasolini discepoli di Longhi, spaziando fino alla Milano di Testori e Caravaggio e alla Roma di Pasolini, ispirato alle indagini longhiane sui pittori della realtà in Lombardia.
Frutto di un accurato lavoro di ricerca d’archivio, lettere, manoscritti, fotografie, disegni e filmati d’epoca testimoniano il denso scambio tra alcuni dei protagonisti della vita culturale italiana del Novecento, gettando le basi per future ricerche.
Suddivisa in dieci sezioni tematiche che esemplificano la varietà delle connessioni tra Longhi e gli allievi diretti (Arcangeli, Pasolini, Bassani) e indiretti (Testori), l’esposizione comprende una presentazione generale del profilo del maestro e degli allievi, dei quali vengono considerati i punti di contatto col magistero longhiano, così come le reciproche relazioni biografiche e intellettuali.
Adeguato risalto è dato ad approfondimenti su questioni di rilevanza sociale quali la censura alla quale furono sottoposti Pasolini, Testori e indirettamente Bassani, e a focus di natura artistica come quello su Francis Bacon, la cui conoscenza si diffuse agli inizi degli anni Sessanta, dopo la mostra monografica a Torino (1962), e con il quale i tre allievi di Longhi si confrontarono in maniera diversa.
Il visitatore ha poi la possibilità di osservare come Bassani e Pasolini abbiano rielaborato l’influsso longhiano riutilizzando in maniera originale il medium dell’immagine artistica, rispettivamente attraverso il recupero di dipinti che il primo scelse di collocare sulle copertine delle prime edizioni dei suoi romanzi e mediante i numerosi riferimenti pittorici nella produzione cinematografica del secondo.
L’esposizione, accompagnata da un catalogo con saggi di Vittorio Sgarbi, Presidente della Fondazione Ferrara Arte, Francesca Bini (studiosa di Letterature Comparate ed Estetica delle Arti Visive), Alessandro Gnocchi (Caporedattore de “Il Giornale”) e Mirna Bonazza (Responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara), esplora i rapporti biografici e gli scambi culturali fra i tre grandi autori della letteratura italiana con il maestro Roberto Longhi, del quale viene sottolineato il ruolo di mentore.
Da un’idea di Vittorio Sgarbi, la mostra è a cura di Francesca Bini e Alessandro Gnocchi.
Dida: Ferrara, Biblioteca Ariostea, facciata esterna
Alla “nazione culturale” padana appartengono gli autori sui quali la mostra intende far luce: Roberto Longhi (Alba 1890 – Firenze 1970), Giorgio Bassani (Bologna 1916 – Roma 2000), Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 – Roma 1975) e Giovanni Testori (Novate Milanese 1923 – Milano 1993), infatti, nascono, maturano, si muovono, agiscono, producono in quest’area geografica ed estetico-culturale.
L’esposizione accompagna il visitatore in un viaggio che, tra Bologna e Ferrara, ripercorre gli anni della formazione culturale di Bassani e Pasolini discepoli di Longhi, spaziando fino alla Milano di Testori e Caravaggio e alla Roma di Pasolini, ispirato alle indagini longhiane sui pittori della realtà in Lombardia.
Frutto di un accurato lavoro di ricerca d’archivio, lettere, manoscritti, fotografie, disegni e filmati d’epoca testimoniano il denso scambio tra alcuni dei protagonisti della vita culturale italiana del Novecento, gettando le basi per future ricerche.
Suddivisa in dieci sezioni tematiche che esemplificano la varietà delle connessioni tra Longhi e gli allievi diretti (Arcangeli, Pasolini, Bassani) e indiretti (Testori), l’esposizione comprende una presentazione generale del profilo del maestro e degli allievi, dei quali vengono considerati i punti di contatto col magistero longhiano, così come le reciproche relazioni biografiche e intellettuali.
Adeguato risalto è dato ad approfondimenti su questioni di rilevanza sociale quali la censura alla quale furono sottoposti Pasolini, Testori e indirettamente Bassani, e a focus di natura artistica come quello su Francis Bacon, la cui conoscenza si diffuse agli inizi degli anni Sessanta, dopo la mostra monografica a Torino (1962), e con il quale i tre allievi di Longhi si confrontarono in maniera diversa.
Il visitatore ha poi la possibilità di osservare come Bassani e Pasolini abbiano rielaborato l’influsso longhiano riutilizzando in maniera originale il medium dell’immagine artistica, rispettivamente attraverso il recupero di dipinti che il primo scelse di collocare sulle copertine delle prime edizioni dei suoi romanzi e mediante i numerosi riferimenti pittorici nella produzione cinematografica del secondo.
L’esposizione, accompagnata da un catalogo con saggi di Vittorio Sgarbi, Presidente della Fondazione Ferrara Arte, Francesca Bini (studiosa di Letterature Comparate ed Estetica delle Arti Visive), Alessandro Gnocchi (Caporedattore de “Il Giornale”) e Mirna Bonazza (Responsabile U.O. Biblioteche del Comune di Ferrara), esplora i rapporti biografici e gli scambi culturali fra i tre grandi autori della letteratura italiana con il maestro Roberto Longhi, del quale viene sottolineato il ruolo di mentore.
Da un’idea di Vittorio Sgarbi, la mostra è a cura di Francesca Bini e Alessandro Gnocchi.
Dida: Ferrara, Biblioteca Ariostea, facciata esterna
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Biblioteca Ariostea, Sala Ariosto, via delle Scienze 17
Telefono: 0532/418200
Orari di apertura: 9-19; sabato 9-13. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.archibiblio.comune.fe.it
Organizzatore: Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte in collaborazione con Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara