Mostra Architetture trasparenti. Attraverso l’arte contemporanea - Codroipo

A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Codroipo (Udine)
L'esposizione ospitata negli spazi monumentali di Villa Manin a Codroipo, offre un percorso giocoso nell’arte contemporanea, generato da una riflessione sul concetto di confine, inteso non solo come linea geografica, ma anche come spazio mentale e percettivo.
La mostra si inserisce all’interno del programma di “GO! 2025&Friends”, il cartellone di eventi - collegato al programma ufficiale di “GO!2025 Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura” - che coinvolge tutta la regione Friuli Venezia Giulia.
Il progetto nasce dall’idea di confine non come barriera, ma come limite valicabile, attraversabile con lo sguardo o con il corpo. Alcune delle opere selezionate alterano la percezione degli spazi in cui sono presentate così da renderli incerti e metterli in dubbio, altre danno vita a volumi che possono essere attraversati.
Altre opere ancora, esposte all’aperto, contraddicono la distinzione fra spazio interno e esterno, chiuso e aperto.
Gli artisti sono stati chiamati a proporre opere capaci di costruire volumi e architetture che invitano all’interazione e che, prima ancora che osservate, vanno vissute.
Le quindici installazioni selezionate – articolate in un percorso che inizia all’ingresso della villa presso la barchessa di levante, prosegue nel corpo gentilizio della villa e si estende nel magnifico parco storico – dialogano con l’architettura barocca di Villa Manin e con la natura che la circonda.
Tra gli artisti in mostra accanto ai nomi ormai storicizzati dell’arte contemporanea come Dan Graham, Robert Irwin e Giulio Paolini alcuni fra i più celebri artisti internazionali come Jeppe Hein e Pae White, ma anche alcuni fra i più interessanti esponenti dell’arte italiana di oggi come Anna Pontel e Matteo Negri.
In mostra sono presenti anche artisti meno conosciuti al pubblico italiano come Gabriel Dawe e Janusz Gruenspek e lo studio Inside / Outside di Petra Blaisse la cui opera si colloca fra arte, architettura e design.
Gli spazi non sono solo rappresentati visivamente ma anche attraverso installazioni sonore come nell’opera di Christina Kubisch.
I materiali impiegati spaziano dal vetro ai tessuti, dagli specchi alla luce, dando vita a esperienze sensoriali che sovvertono l’idea tradizionale di architettura come spazio chiuso, opaco, definito.
Attraverso giochi di riflessi, trasparenze e illusioni ottiche, la Villa si mostra in nuove prospettive: filtrata, deformata, moltiplicata.
La mostra è curata da Guido Comis, Linda Carello e Daniele Capra.
La mostra si inserisce all’interno del programma di “GO! 2025&Friends”, il cartellone di eventi - collegato al programma ufficiale di “GO!2025 Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della Cultura” - che coinvolge tutta la regione Friuli Venezia Giulia.
Il progetto nasce dall’idea di confine non come barriera, ma come limite valicabile, attraversabile con lo sguardo o con il corpo. Alcune delle opere selezionate alterano la percezione degli spazi in cui sono presentate così da renderli incerti e metterli in dubbio, altre danno vita a volumi che possono essere attraversati.
Altre opere ancora, esposte all’aperto, contraddicono la distinzione fra spazio interno e esterno, chiuso e aperto.
Gli artisti sono stati chiamati a proporre opere capaci di costruire volumi e architetture che invitano all’interazione e che, prima ancora che osservate, vanno vissute.
Le quindici installazioni selezionate – articolate in un percorso che inizia all’ingresso della villa presso la barchessa di levante, prosegue nel corpo gentilizio della villa e si estende nel magnifico parco storico – dialogano con l’architettura barocca di Villa Manin e con la natura che la circonda.
Tra gli artisti in mostra accanto ai nomi ormai storicizzati dell’arte contemporanea come Dan Graham, Robert Irwin e Giulio Paolini alcuni fra i più celebri artisti internazionali come Jeppe Hein e Pae White, ma anche alcuni fra i più interessanti esponenti dell’arte italiana di oggi come Anna Pontel e Matteo Negri.
In mostra sono presenti anche artisti meno conosciuti al pubblico italiano come Gabriel Dawe e Janusz Gruenspek e lo studio Inside / Outside di Petra Blaisse la cui opera si colloca fra arte, architettura e design.
Gli spazi non sono solo rappresentati visivamente ma anche attraverso installazioni sonore come nell’opera di Christina Kubisch.
I materiali impiegati spaziano dal vetro ai tessuti, dagli specchi alla luce, dando vita a esperienze sensoriali che sovvertono l’idea tradizionale di architettura come spazio chiuso, opaco, definito.
Attraverso giochi di riflessi, trasparenze e illusioni ottiche, la Villa si mostra in nuove prospettive: filtrata, deformata, moltiplicata.
La mostra è curata da Guido Comis, Linda Carello e Daniele Capra.
Regione: Friuli Venezia Giulia
Luogo: Villa Manin, stradone Manin 10
Telefono: 0432/821211
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: www.villamanin.it; per prenotazioni: info@villamanin.it
Sito web: www.villamanin.it/
Organizzatore: Ente Regionale per il Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (ERPAC)