Mostra Antologia scelta 2025 - Firenze
A cura di Manuela Vaccarone
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Firenze
Tornabuoni Arte presenta al pubblico una selezione delle opere di arte moderna e contemporanea scelte nel corso dell’ultimo anno.
Frutto dell’incessante lavoro di ricerca, raccolta e studio della galleria, che è riuscita a consolidare una solida rete di rapporti in ambito espositivo e culturale sia in Italia che all’estero, l’esposizione aprirà al pubblico il 6 dicembre nella sede di Firenze, mentre un’ulteriore selezione sarà visibile nella sede di Milano (via Fatebenefratelli, 36) dal 13 dicembre.
Ad aprire cronologicamente la collezione, due tele di Plinio Nomellini risalenti ai primi anni del XX secolo, Luna di ottobre, del 1900 circa, dove l’artista si concentra sull’effetto della luna sui canneti, e Pastore con gregge e pecore, di poco successivo, in cui la luce, densa, prende corpo e si fa sostanza pittorica.
Ma i paesaggi, a cui è dedicata una parte significativa del percorso espositivo, sono anche quelli di Carlo Carrà, tra le figure più eminenti dell’arte italiana del Novecento, presente L’albero secco, 1962, e da Ardengo Soffici, di cui è possibile ammirare due vedute toscane, Febbraio a Poggio a Caiano e Forte dei Marmi.
Il passaggio al futurismo è segnato da Velocità d’automobile + luci (studio), realizzato attorno al 1913, con cui uno dei grandi protagonisti del movimento, Giacomo Balla, sperimenta il tema del dinamismo.
L’artista esplora qui come il moto di un’automobile e le luci possano essere rappresentate visivamente attraverso linee dinamiche e frammentate, cercando di catturare l’energia e la modernità del progresso tecnologico.
In mostra alcune delle opere firmate dai principali protagonisti dell’arte italiana e internazionale dal Novecento a oggi, come Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Alberto Burri, Piero Dorazio.
L’Arte povera, a cui proprio in questi mesi la Pinault Collection alla Bourse de Commerce di Parigi riserva una mostra senza precedenti, è rappresentata da Mario Merz, Jannis Kounellis, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Michelangelo Pistoletto e Piero Gilardi, Pino Pascali e Alighiero Boetti.
Una sezione è riservata agli artisti internazionali, con lavori di grande spessore storico e stilistico. Emergono il belga René Magritte e lo spagnolo Joan Miró.
Frutto dell’incessante lavoro di ricerca, raccolta e studio della galleria, che è riuscita a consolidare una solida rete di rapporti in ambito espositivo e culturale sia in Italia che all’estero, l’esposizione aprirà al pubblico il 6 dicembre nella sede di Firenze, mentre un’ulteriore selezione sarà visibile nella sede di Milano (via Fatebenefratelli, 36) dal 13 dicembre.
Ad aprire cronologicamente la collezione, due tele di Plinio Nomellini risalenti ai primi anni del XX secolo, Luna di ottobre, del 1900 circa, dove l’artista si concentra sull’effetto della luna sui canneti, e Pastore con gregge e pecore, di poco successivo, in cui la luce, densa, prende corpo e si fa sostanza pittorica.
Ma i paesaggi, a cui è dedicata una parte significativa del percorso espositivo, sono anche quelli di Carlo Carrà, tra le figure più eminenti dell’arte italiana del Novecento, presente L’albero secco, 1962, e da Ardengo Soffici, di cui è possibile ammirare due vedute toscane, Febbraio a Poggio a Caiano e Forte dei Marmi.
Il passaggio al futurismo è segnato da Velocità d’automobile + luci (studio), realizzato attorno al 1913, con cui uno dei grandi protagonisti del movimento, Giacomo Balla, sperimenta il tema del dinamismo.
L’artista esplora qui come il moto di un’automobile e le luci possano essere rappresentate visivamente attraverso linee dinamiche e frammentate, cercando di catturare l’energia e la modernità del progresso tecnologico.
In mostra alcune delle opere firmate dai principali protagonisti dell’arte italiana e internazionale dal Novecento a oggi, come Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Alberto Burri, Piero Dorazio.
L’Arte povera, a cui proprio in questi mesi la Pinault Collection alla Bourse de Commerce di Parigi riserva una mostra senza precedenti, è rappresentata da Mario Merz, Jannis Kounellis, Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Michelangelo Pistoletto e Piero Gilardi, Pino Pascali e Alighiero Boetti.
Una sezione è riservata agli artisti internazionali, con lavori di grande spessore storico e stilistico. Emergono il belga René Magritte e lo spagnolo Joan Miró.
Regione: Toscana
Luogo: Tornabuoni Arte, Lungarno Benvenuto Cellini 3
Telefono: 055/6812697
Orari di apertura: 9-13; 15-19. Sabato e domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.tornabuoniart.com
Organizzatore: Tornabuoni Arte