Mostra Anni Venti in Italia. L’età dell’incertezza - Genova
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Genova
La mostra intende offrire uno sguardo originale sul decennio, mettendone in luce non tanto gli aspetti esteriori, che esprimevano il desiderio di evasione e di appagamento sensoriale, quanto piuttosto i lati più oscuri, inquieti e irrazionali.
Gli anni venti in Italia furono anni complessi, sfavillanti e inquieti. Anni cruciali di passaggio tra la Grande Guerra, con la fine dell’ottimismo e delle certezze che avevano caratterizzato la Belle Époque, e la crisi mondiale del decennio successivo.
Il clima generale di incertezza, determinato dagli effetti del conflitto, dalla difficile transizione economica e dalle trasformazioni sociali e culturali, si riflette in pieno nelle ricerche artistiche di quegli anni.
L'esposizione è divisa in undici sezioni, a partire dalla sezione "Volti del tempo", un vero e proprio spaccato della società dell’epoca, da cui emerge quella “moderna classicità” che ha contraddistinto le esperienze stilistiche del Novecento e del Realismo Magico.
La modernità di Severini, Casorati, Oppi e Arturo Martini appare differente da quella promossa dall’avanguardia futurista: una modernità in cui passato e presente convergono, realizzando una stretta connessione tra tradizione e rinnovamento, che diventa anche espressione di un distacco dalla realtà quotidiana, come nelle opere di Carrà, Guidi, Donghi e Ferrazzi, o di nostalgia per un passato mitico e ideale, come nel caso di Funi e Sironi.
L’ultimo capitolo è dedicato all’altro bellissimo volto degli anni venti: quello più noto del gusto déco, come fondamentale espressione di un desiderio di eleganza, lusso, edonismo.
In esposizione, tra le altre, opere di Carlo Carrà, Felice Casorati, Galileo Chini, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Achille Funi, Virgilio Guidi, Alberto Martini, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Alberto Savinio, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt.
La mostra, a cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone, presenta oltre 100 opere tra pittura e scultura provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
Gli anni venti in Italia furono anni complessi, sfavillanti e inquieti. Anni cruciali di passaggio tra la Grande Guerra, con la fine dell’ottimismo e delle certezze che avevano caratterizzato la Belle Époque, e la crisi mondiale del decennio successivo.
Il clima generale di incertezza, determinato dagli effetti del conflitto, dalla difficile transizione economica e dalle trasformazioni sociali e culturali, si riflette in pieno nelle ricerche artistiche di quegli anni.
L'esposizione è divisa in undici sezioni, a partire dalla sezione "Volti del tempo", un vero e proprio spaccato della società dell’epoca, da cui emerge quella “moderna classicità” che ha contraddistinto le esperienze stilistiche del Novecento e del Realismo Magico.
La modernità di Severini, Casorati, Oppi e Arturo Martini appare differente da quella promossa dall’avanguardia futurista: una modernità in cui passato e presente convergono, realizzando una stretta connessione tra tradizione e rinnovamento, che diventa anche espressione di un distacco dalla realtà quotidiana, come nelle opere di Carrà, Guidi, Donghi e Ferrazzi, o di nostalgia per un passato mitico e ideale, come nel caso di Funi e Sironi.
L’ultimo capitolo è dedicato all’altro bellissimo volto degli anni venti: quello più noto del gusto déco, come fondamentale espressione di un desiderio di eleganza, lusso, edonismo.
In esposizione, tra le altre, opere di Carlo Carrà, Felice Casorati, Galileo Chini, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Achille Funi, Virgilio Guidi, Alberto Martini, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Alberto Savinio, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt.
La mostra, a cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone, presenta oltre 100 opere tra pittura e scultura provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
Regione: Liguria
Luogo: Palazzo Ducale, appartamento del Doge e Cappella Dogale, piazza Giacomo Matteotti 9
Telefono: 010/8171604
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 12 euro; ridotto 10 euro
Dove acquistare: http://www.palazzoducale.genova.it/anni-venti-in-italia/
Sito web: http://www.palazzoducale.genova.it/anni-venti-in-italia/
Organizzatore: Palazzo Ducale di Genova