Mostra “AMERICAN MOVIE PLACES: N.Y TO L.A.” lI cinema visto attraverso l’arte e l’architettura di due città-simbolo - Milano

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 17/03/2024 Aggiornato il 17/03/2024
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Milano
Soggettiva Gallery dedica, in occasione del Salone del Mobile (16-21 aprile) e dell’uscita di un film sul celebre pittore Edward Hopper, un approfondimento su due luoghi simbolo del cinema americano e mondiale, New York e Los Angeles.
Per farlo prende in prestito due forme artistiche altre rispetto alla Settima Arte: l’arte e soprattutto l’architettura.

La New York di Edward Hopper diventa un set per l’artista texano Casey Callender.

A New York, in particolare a un classico diner americano sulla Greenwich Avenue, si ispira uno dei dipinti più importanti di tutto il XX secolo, Nighthawks di Edward Hopper, opera che trascende il tempo e lo spazio di un pittore che, con le sue opere, ha messo in scena sia l’architettura che i paesaggi, sia reali che dell’anima, che contraddistinguono le infinite sfumature di una paese sfaccettato come Stati Uniti.

All’iconica immagine generata da Hopper si ispira l’illustratore texano Casey Callender, che, reinterpretandola, la trasforma in un set cinematografico in grado di accogliere i protagonisti dei film che hanno segnato in maniera indelebile il nostro immaginario, come la scena di un film illuminata dal migliore dei fotografi e arredata dal più meticoloso degli scenografi.

California Dreaming: l’architettura e il cinema di Hollywood secondo George Townley

Facendo un salto sull’altra costa degli Stati Uniti, a Los Angeles, l’incontro con il cinema è semplicemente inevitabile, tanto questa città è permeata di quell’immaginario filmico che l’industria hollywoodiana ha saputo esportare in tutto il mondo. É in tal senso una vera e propria ossessione quella sviluppata dall’artista di Londra George Townley per la luce calda e soffusa e i colori saturi che rendono unica l’atmosfera californiana.

Un focus è dedicato ai grandi architetti che hanno lasciato il segno nello skyline di Los Angeles: dalla spettacolare Ennis House – per cui il celebre architetto Frank Lloyd Wright si è ispirato alle costruzioni dell’antica civiltà Inca – impiegata che set della futuristica città ritratta in Blade Runner, alla Kaufmann House disegnata dal progettista austriaco Richard Neutra, le cui linee geometriche immerse nella rigogliosa natura di Palm Springs appaiono sullo sfondo del film Don’t Worry Darling.



Regione: Lombardia
Luogo: Soggettiva Gallery, via Pasquale Sottocorno 5/A
Telefono: 335/7722437; 345/8463222
Orari di apertura: 10-20,30; sabato e domenica 10-13,30; 16-19,30. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.soggettivagallery.com
Organizzatore: Soggettiva Gallery