Mostra ACHILLE FUNI. Un maestro del Novecento tra storia e mito - Ferrara

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 27/10/2023 Aggiornato il 27/10/2023
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Ferrara
Virgilio Socrate Achille Funi (Ferrara, 1890 – Appiano Gentile, 1972) ha attraversato da protagonista i principali movimenti che hanno caratterizzato la cultura italiana della prima metà del Novecento.
Dopo essersi distinto nell’ala moderata del Futurismo, si è affermato come uno tra i grandi interpreti del Realismo magico, del moderno classicismo di “Novecento” e del muralismo degli anni Trenta, pur mantenendo sempre una spiccata autonomia.

La sua città natale gli rende omaggio con la più vasta rassegna antologica realizzata negli ultimi cinquant’anni.

La mostra, nata da un'idea di Vittorio Sgarbi e curata da Nicoletta Colombo, Serena Redaelli e Chiara Vorrasi, ripercorre l’iter artistico del pittore attraverso più di centotrenta opere, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui figurano i suoi massimi capolavori.

Dipinti a olio e a tempera, acquerelli e disegni a carboncino e a sanguigna, nonché cartoni preparatori per i grandi affreschi e mosaici, che offrono al pubblico l’occasione unica di riscoprire lo straordinario talento di uno dei più grandi maestri del Novecento.

L’esposizione prende avvio dalle prime prove accademiche del giovane Funi, per poi lasciare spazio ai capolavori futuristi, come Uomo che scende dal tram e Il motociclista del 1914, che hanno suscitato l’ammirazione dell’amico Umberto Boccioni.

Dopo le toccanti testimonianze della prima guerra mondiale, il percorso mette in luce il cruciale apporto dell’artista alla stagione del Ritorno all’ordine e alla restaurazione delle forme classiche. La fase del dopoguerra è rappresentata da opere di transizione, realizzate nel segno di Cézanne, della pittura metafisica e dell’adorato Leonardo.

L’esposizione si conclude con la stagione della pittura murale. Assieme a Sironi, Funi ha dato nuovo slancio alla tradizione italiana dell’affresco e del mosaico, impegnandosi nelle campagne decorative che proiettano i miti collettivi della nazione sulle pareti di edifici monumentali.

La rassegna offre anche l’occasione per riscoprire Il Mito di Ferrara, imponente impresa decorativa che Funi ha realizzato per la Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale della città estense. Il ciclo rappresenta la summa dei grandi progetti murali che il ferrarese ha affrescato negli anni Trenta e Quaranta a Milano, Trieste, Roma e Tripoli, di cui si può ammirare in mostra una superba selezione di cartoni preparatori.

Dida: Maternità, 1921, Achille Funi. Collezione privata courtesy Galleria Berman, Torino
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Palazzo dei Diamanti, corso Ercole I d'Este 21
Telefono: 0532/244949
Orari di apertura: 9,30-19,30 tutti i giorni
Costo: 13 euro; ridotto 11 euro
Dove acquistare: www.palazzodiamanti.it
Sito web: www.palazzodiamanti.it
Organizzatore: Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
ACHILLE FUNI. Un maestro del Novecento tra storia e mito