Mostra 20X20 venti capolavori per venti artisti - Milano

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 18/03/2024 Aggiornato il 18/03/2024
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Milano
Tornabuoni Arte presenta nella sua sede di Milano la mostra con i venti artisti scelti per questa particolare esposizione, ognuno rappresentato da un’opera, tra le più significative del proprio personale processo artistico.
Venti opere che Tornabuoni Arte ha selezionato con cura, risultato del lavoro di una raffinata ricerca che conduce da anni con passione e dedizione.

Gli artisti scelti sono:
Marina Apollonio, Alighiero Boetti, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mario Ceroli, Christo, Giorgio de Chirico, Gino De Dominicis, Filippo De Pisis, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Wassily Kandinsky, Alberto Magnelli, Carlo Mattioli, Giorgio Morandi, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Alberto Savinio, Paolo Scheggi.

20X20 attraversa un intero secolo, a partire dagli anni Venti del Novecento, ad arrivare ai giorni nostri, con lavori più recenti del 2023.
Il percorso, seguendo un ordine cronologico, nasce idealmente da Deux femmes di Alberto Magnelli, un dipinto realizzato tra il 1924 e il 1928, dove ancora l’artista conserva, nella struttura della composizione e nella rappresentazione delle figure umane, memoria dei maestri toscani del Quattrocento, prima di sperimentare e arrivare alla pittura astratta che lo ha contraddistinto.

Filippo De Pisis e Giorgio Morandi sono sicuramente due voci originali dell’arte italiana, accomunati da una breve esperienza metafisica hanno intrapreso, poi, due strade assai diverse, quasi opposte, più vibrante il primo e più meditativa e composta il secondo.
In questa sede li vediamo con due opere, distanti di pochi anni: Vaso di fiori, del 1930, di De Pisis, rigogliosa descrizione floreale, fatta di tocchi frenetici di colore, e un paesaggio del 1938 di Morandi, molto naturalistico, definito da pennellate pastose e morbide.

Communiquè di Kandinsky, del 1936, ci introduce invece al clima internazionale in cui le ricerche sull’arte astratta si focalizzano sugli elementi grafico-strutturali, quali linea e punto, e sull’indagine emotiva dei colori. Una ricerca di cui l’artista russo sarà uno dei massimi interpreti e teorici.

Del 1940-41 è la Natura morta di Renato Guttuso, figura chiave del XX secolo, esponente del Neorealismo italiano, che ha segnato anche la storia politica e sociale del nostro Paese.

Con la fine della Seconda guerra mondiale, si assiste alla nascita dell’lnformale, un’espressione artistica che rifiuta la figurazione per aderire all’urgenza espressiva di utilizzare il segno, il gesto e la materia. Esponente di prima piano fu Alberto Burri, la cui ricerca era orientata sulla materia e sui materiali.

La mostra prosegue, in questo excursus temporale, con due opere dello stesso anno, 1962, Veliero di Pino Pascali, tra i primi esponenti dell’Arte Povera, movimento teorizzato da Germano Celant, e Senza titolo di Piero Dorazio - tra i firmatari del manifesto del Gruppo Forma1, insieme a Perilli, Accardi e Turcato, tra gli altri - che rappresenta invece la corrente astrattista italiana.

Gli anni Ottanta, in questo spaccato storico artistico, sono tracciati da tre figure che identificano altrettante modalità di ricerca. Gino De Dominicis, Carlo Mattioli, Christo e Jean-Claude, una coppia di artisti visionari, pionieri della Land Art.

Come idealmente è iniziato, il percorso cronologico di 20x20 chiude con l’opera più recente, del 2023, una splendida delocazione, Senza titolo, di un artista ‘raro’ come Claudio Parmiggiani, lontano da gruppi o movimenti.
Regione: Lombardia
Luogo: Tornabuoni Arte Milano, via Fatebenefratelli 34/36
Telefono: 02/6554841
Orari di apertura: 15-19 lunedì; 10-13; 15-19 da martedì a sabato. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.tornabuoniart.com
Organizzatore: Tornabuoni Arte Milano