Mostra 100% Un centenario e cento pezzi: Richard-Ginori e Gio Ponti in una collezione lavenese - Laveno-Mombello
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Laveno-Mombello (Varese)
La mostra presenta oltre cento pezzi, provenienti da una collezione privata lavenese, firmati da Gio Ponti e realizzati per Richard-Ginori.
Proprio nel 1923 infatti, esattamente cent’anni fa, ebbe inizio il sodalizio tra Ponti e la celebre manifattura quando l’allora giovane architetto milanese divenne il direttore creativo della Richard-Ginori aiutando l’azienda, che aveva sì due secoli di storia alle spalle ma necessitava di innovazioni sia formali che linguistiche, a diventare il celebre marchio internazionale che tutti conoscono ancora oggi.
Un successo immediato quello di Ponti che già nel 1923 espose alla prima Mostra Biennale delle Arti Decorative Internazionali di Monza pezzi dalla raffinata varietà di forme e dai motivi nuovi e inediti, raccogliendo successi di pubblico e critica.
Il percorso della mostra inizia proprio con alcuni pezzi esposti a Monza nel 1923, a celebrare questo centenario, per poi proseguire con altre opere accostate e declinate per forme, tematiche, colori: tutte individuate e scelte con attenzione e nel tempo dal collezionista privato che, con generosità, le ha messe a disposizione per la mostra, manufatti alcuni inediti o quasi, nonostante le innumerevoli rassegne che anche recentemente sono state dedicate all’architetto.
La mostra è a cura di Anty Pansera, conservatore del Museo, e Giacinta Cavagna di Gualdana, con l’allestimento di Ivo Tomasi.
DIda: Gio Ponti, I Fantini
Proprio nel 1923 infatti, esattamente cent’anni fa, ebbe inizio il sodalizio tra Ponti e la celebre manifattura quando l’allora giovane architetto milanese divenne il direttore creativo della Richard-Ginori aiutando l’azienda, che aveva sì due secoli di storia alle spalle ma necessitava di innovazioni sia formali che linguistiche, a diventare il celebre marchio internazionale che tutti conoscono ancora oggi.
Un successo immediato quello di Ponti che già nel 1923 espose alla prima Mostra Biennale delle Arti Decorative Internazionali di Monza pezzi dalla raffinata varietà di forme e dai motivi nuovi e inediti, raccogliendo successi di pubblico e critica.
Il percorso della mostra inizia proprio con alcuni pezzi esposti a Monza nel 1923, a celebrare questo centenario, per poi proseguire con altre opere accostate e declinate per forme, tematiche, colori: tutte individuate e scelte con attenzione e nel tempo dal collezionista privato che, con generosità, le ha messe a disposizione per la mostra, manufatti alcuni inediti o quasi, nonostante le innumerevoli rassegne che anche recentemente sono state dedicate all’architetto.
La mostra è a cura di Anty Pansera, conservatore del Museo, e Giacinta Cavagna di Gualdana, con l’allestimento di Ivo Tomasi.
DIda: Gio Ponti, I Fantini
Regione: Lombardia
Luogo: MIDeC, Museo Internazionale Design Ceramico, lungolago Perabò 5
Telefono: 0332/625551
Orari di apertura: 10-12,30 martedì, mercoledì e giovedì; 15-20 venerdì e sabato; 10-13; 14,30-19 domenica. Lunedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 3 euro
Dove acquistare: https://midec.org/
Sito web: https://midec.org/
Organizzatore: MIDeC, Museo Internazionale Design Ceramico