Imu 2017: ecco i casi di esenzione dal pagamento

Oltre all'abitazione principale non di lusso/pregio, esistono altri casi previsti per legge in cui non si paga l'imposta. Ecco quali sono.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 24/09/2017 Aggiornato il 24/09/2017
Imu 2017: ecco i casi di esenzione dal pagamento

Dopo l’acconto scaduto a giugno, il saldo dell’imu dovuta per il 2017 si dovrà pagare entro il 18 dicembre quest’anno visto che il 16, il giorno ufficiale, cade di sabato. L’imposta municipale sugli immobili non è dovuta sull’abitazione principale tranne quando sia inserita nelle categorie catastali di lusso/pregio, quindi A1, A7 e A8. Oltre all’abitazione principale, la legge prima e i singoli Comuni poi hanno previsto altre ipotesi di esenzione dal pagamento Imu. Vediamo nei dettagli quali sono.

Per legge sono esenti dall’Imu:

  • le unità immobiliari delle cooperative edilizie di proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci
  • gli alloggi classificati come sociali
  • la dimora coniugale assegnata in sede di separazione o divorzio secondo quanto previsto dalla sentenza del giudice
  • l’abitazione non locata posseduta da soggetti appartenenti alle forze armate
  • gli immobili costruiti e destinati alla vendita che non risultino locati
  • le unità immobiliari possedute dai cittadini italiani residenti all’estero a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, purché non locate
  • le unità immobiliari non locate di soggetti anziani o disabili che abbiano la residenza in un istituto di ricovero.

A livello locale i Comuni possono decidere altri casi di esenzione nelle apposite delibere. Oltre ai casi di esenzione totale dal pagamento dell’Imu, esistono ipotesi in cui si può pagare l’imposta in misura ridotta. È il caso degli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai parenti. Il comodato d’uso è un contratto a uso gratuito in cui il comodante, il soggetto proprietario di un immobile, mette a disposizione di una persona, detta comodatario Tale immobile per un certo periodo di tempo.

Il pagamento dell’IMU spetta al proprietario che detiene un diritto reale sull’immobile. Tuttavia si può fruire di uno sconto del 50% sulla base imponibile. Per godere dello sconto occorre rispettare alcuni requisiti previsti dalla legge che sono:

  • l’abitazione deve essere concessa in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado, quindi solo a genitori o figli e non fratelli, nipoti o coniugi;
  • chi riceve l’immobile in comodato deve adibirlo ad abitazione principale, stabilendovi dimora e residenza anagrafica;
  • il proprietario non deve essere in possesso di altre seconde case nello stesso Comune. Tuttavia – ha precisato l’Agenzia delle Entrate – può fruire dello sconto anche chi possiede altri immobili non abitativi come negozi e terreni.

È bene precisare infine che le stesse regole valgono per la tasi, il tributo comunale sui servizi indivisibili. 

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