Le vecchie sedie sono una grande risorsa per chi ama dilettarsi in lavori di recupero e upcycling. Si prestano a tante trasformazioni che ne rinnovano il look ma non solo, possono infatti diventare tavolini, comodini o, come in questo caso, il pezzo forte per decorare un angolo del terrazzo o del balcone arricchendo il contesto con portavasi sospesi a tema. Come? Dipingendo la struttura del colore preferito e realizzando un’originale “schienale” effetto rete da impiegare anche per appendere i vasi.
Che cos’è il macramè
Il macramè è un merletto, ma anche il nome della tecnica di annodatura con cui si realizza. Di presunta origine mediorientale, viene importata in Europa intorno al 1400, si dice dai marinai genovesi. È una lavorazione che permette di ottenere trame ornamentali di gusto arabeggiante, senza l’impiego di ferri e aghi. Nell’home décor è molto diffusa perché si presta a una vasta gamma di lavori fai da te.
Materiale occorrente per realizzare la seduta macramè
1 sedia di recupero con struttura in legno
cordino di cotone bianco spesso 3 millimetri
pittura per legno con finitura opaca
pennello a punta piatta
forbici
pistola per colla a caldo e biadesivo
carta vetrata a grana fine
vaso in metallo colorato
A terra, piante sintetiche in vaso, cesta in corda, tappeto, lanterna e ventaglio, tutto distribuito da MVH (www.mvh.it). Vasi in metallo azzurro, annaffiatoio, sedia in legno di Ikea (www.ikea.com), dipinta con pittura Estate Emulsion colore Stone Blue n. 86 di Farrow&Ball (www.farrow-ball.com); distr. da Marino Decorazioni (www.marinodecorazioni.it)
Primo passaggio: “restaurare” la sedia in legno
Con la carta vetrata a grana fine, carteggiare l’intera struttura, così da eliminare eventuali residui di colla o vernice originale.
Rimuovere la polvere con un panno asciutto.
Quindi, utilizzando il pennello a punta piatta, passare due mani di pittura per legno, lasciandola asciugare tra una stesura e l’altra. Due mani di colore garantiscono un effetto uniforme
Dipingere a pennello la struttura della sedia con una pittura per legno.
Come realizzare il nodo piatto
Nella lavorazione macramè è importante comprendere come muovere il cordino per ottenere le diverse tipologie di nodi: il più utilizzato è quello piatto.
Per realizzarlo si parte dal taglio del cordino, che deve essere piuttosto lungo – in questo caso calcolare circa 300 cm – per poi passare all’aggancio al supporto di base. Solitamente un bastone lungo o, qui, il bordo dello schienale. L’aggancio è semplice: si piega il cordino a metà (a) unendo le due estremità, si appoggia la parte superiore sopra lo schienale e la si fa girare sul retro, dietro i due fili (b). Si inseriscono questi due all’interno del cappio (c) spingendolo verso l’alto per bloccarlo (d).
La lavorazione del nodo piatto comporta l’impiego di due cordini piegati a metà, ovvero quattro fili bloccati al bastone di supporto attraverso il relativo cappio di chiusura. Come mostrato in foto, si affiancano a gruppi di due (e): quindi, tenendo fermi i due fili centrali, noti come portanodi, si lavora con i due laterali, chiamati annodatori. Si passa l’annodatore di sinistra sopra i due fili centrali e sotto l’annodatore di destra, successivamente si porta quest’ultimo sotto i due fili centrali e dentro l’asola creatasi con l’annodatore di sinistra (f).
Stringere leggermente i due annodatori laterali fino a creare un primo nodo (g) che andrà spinto con le dita verso l’alto, fino a raggiungere il cappio (h). In alternativa, stringere a pochi centimetri dal cappio stesso per avere un nodo più morbido e inizare il decoro a pochi centimetri dal bordo.
Ripetere la stessa operazione in modo speculare: ovvero piegare il filo annodatore di destra passandolo sopra i due portanodi, e sotto l’annodatore di sinistra (i). Portare l’estremità di quest’ultimo sotto i due fili centrali inserendolo nell’asola creatasi con il filo annodatore di destra (l). Stringere creando un secondo nodo piatto da affiancare a quello precedente.
Per proseguire con la trama a macramè si lavora con più coppie di cordini (8 fili, cioè 4 cordini piegati a metà) così da sviluppare il decoro verso il basso. Affiancare due coppie di cordini su ognuna delle quali sono stati realizzati due nodi piatti. Procedere uilizzando rispettivamente un filo annodatore (laterale) e uno portanodi (centrale) per parte, quelli più vicini fra loro come mostrato in foto (m). Annodarli a circa 10 cm dal bordo, con lo stesso procedimento utilizzato in precedenza. Procedere in questo modo, fino a completare il decoro.
Come realizzare l’intreccio della seduta
Formare 5 gruppi di cordini in verticale (per unire il bordo anteriore e quello posteriore della sedia), formati da 4 fili l’uno, lunghi circa 400 cm, che lavorerete uno alla volta creando solo nodi piatti, partendo dal bordo posteriore. Raggiunto quello anteriore, girare le estremità dei cordini all’interno del telaio e fissarle con colla a caldo. Per le fasce orizzontali, comporre 7 gruppi di fili formati da 3 cordini l’uno (di circa 400 cm), incollarli alla seduta su uno dei due lati, farli passare alternativamente sopra e sotto le fasce verticali, infine incollare le estremità sul lato opposto. Rifinire il bordo girando il cordino tutt’intorno al perimetro e incollarlo all’interno con qualche punto di colla a caldo.
Merletti per comporre i portavasi
Con la stessa tecnica si realizzano anche i portavasi da appendere. Fissare sul retro del vaso 4 gruppi di cordini composti da 4 fili l’uno, come da foto, incollandoli con il biadesivo oppure con la colla a caldo. Realizzare due nodi piatti per parte all’altezza della base del vaso, procedere unendo un portando e un filo annodatore per gruppo, così da sviluppare la trama. Annodare come illustrato, sviluppando il macramè verso la parte alta del vaso.
Procedere a piacere realizzando i nodi piatti a cinque o dieci centimetri di distanza. Raggruppare i fili in modo da creare degli spazi utili ad accogliere la pianta e l’eventuale ramage. Una volta raggiunta la lunghezza desiderata, unire le estremità dei cordini annodandole tra loro, così da realizzare il cappio per appenderle, oppure fissarle con cura a un anello di metallo o di legno, assicurandole con alcuni punti nascosti di cucitura. Inserire un gancio nel soffitto (o al muro) a cui appendere i vasi stessi.
Una soluzione per proteggere la struttura della sedia
Prima di eseguire il macramè, per proteggere la colorazione della sedia, stendere una velatura leggera di vernice protettiva all’acqua o, al suo posto, flatting per barche.
Cordini alternativi da usare per il macramè
Per realizzare il macramè è possibile utilizzare cordini di spessore e colorazione differenti, purché morbidi e maneggevoli per facilitare la lavorazione, evitando che i nodi si sciolgano.