Smalti per metallo: rimetti a nuovo col fai da te caloriferi, elettrodomestici, inferriate…

Esistono appositi smalti per metallo in grado di prevenire e limitare il naturale deterioramento delle superfici nel tempo, dovuto agli agenti atmosferici e all’ossidazione. Qualche suggerimento per usarli al meglio.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 06/07/2017 Aggiornato il 06/07/2017
Smalti per metallo: rimetti a nuovo col fai da te caloriferi, elettrodomestici, inferriate…
Smalto per termosifoni di Max Meyer

Esistono smalti per metalli, specifici a seconda dell’oggetto. Per esempio per i termosifoni, resistenti alle temperature elevate e a prova di crepe da calore, per ritoccare o pitturare ex novo gli elettrodomestici e per ridipingere le vecchie vasche da bagno in ghisa. Si dividono in due categorie principali:
– tra gli smalti per metallo, quelli generici per il ferro, satinati o brillanti, sono un’ottima soluzione per gli esterni (cancelli, grate, inferriate), ma vanno usati sempre in abbinamento a un primer antiruggine, ossia a un fondo coprente che ha questa proprietà.
– gli antiruggine all-in-one sono smalti per metallo che contengono nella loro formulazione anche sostanze antiruggine e possono essere quindi usate da sole. In questa categoria sono molto richiesti i prodotti a smalto ferromicacei che, oltre ad avere una valida azione antiruggine, grazie alla composizione principalmente a base di  resina e alluminio, donano all’oggetto una finitura anticata.
Come trattamento protettivo i due sistemi si equivalgono, ma la coppia primer più smalto offre risultati più duraturi nel tempo. In generale, quindi, è consigliabile  uno smalto antiruggine all-in-one su superfici verticali (come cancelli e grate), mentre conviene ricorrere a primer e smalto su superfici orizzontali, come piani e tavoli in metallo. Anche in questo caso, di entrambi gli smalti e dei primer esistono sia versioni all’acqua sia a solvente.

Preparare la superficie prima di applicare gli smalti per metallo

Il trattamento del ferro prima della smaltatura è l’operazione più importante dell’intero procedimento. Quindi è indispensabile prendere il tempo e l’attenzione necessari per intervenire in modo accurato. Prima di applicare la vernice, qualsiasi sistema si adotti, l’oggetto deve essere pulito,  asciutto e soprattutto senza tracce di sostanze grasse.

Se è ferro nuovo, bisogna per prima cosa eliminare lo strato di grasso protettivo usando uno straccio imbevuto di acquaragia o di diluente nitro (un mix di solventi)  e aspettare che il solvente sia completamente asciutto. Poi si può stendere la vernice.  Se si adotta il primer antiruggine, vanno applicate due mani. Tra una e l’altra devono trascorrere almeno 24 ore. L’antiruggine, oltre a essere utile come antiossidante, fa aderire meglio  lo smalto.

Se è ferro vecchio, già verniciato: In questo caso, va innanzitutto rimossa la ruggine con carta abrasiva fine, strofinando con delicatezza. Nei punti più difficili, come giunture, fori e viti, bulloni, si può usare anche una spazzola d’acciaio. La vecchia vernice va rimossa soltanto dove si sta sfogliando o non è più aderente al supporto (nel caso, va impiegato  un apposito sverniciatore), mentre conviene lasciarla dove è ancora solida e consistente, perché costituisce una buona base per il fondo della smaltatura. Basta carteggiarla leggermente (sempre con carta abrasiva fine) e spolverare. Dopo questo passaggio si procede con uno straccio d’acquaragia o di diluente nitro, si lascia asciugare e si applicano due mani di primer antiruggine, a meno che non si sia scelto un prodotto all-in-one, rispettando sempre i tempi di asciugatura.

La verniciatura con smalti per metallo

Se si usa un prodotto unico, bisogna seguire le indicazioni, per valutare se basta una sola mano o ne occorrono di più. Nel caso in cui la superficie sia stata trattata preventivamente con il primer, sono necessarie due passate di smalto, avendo cura, non appena la prima è asciutta, di controllare che il supporto sia perfettamente liscio, privo di gocce, bollicine e pulviscolo. In caso di asperità è meglio levigare con carta vetrata fine, e poi spolverare, prima di procedere ulteriormente.

La temperatura ideale: la verniciatura all’aperto dovrebbe sempre essere fatta quando la temperatura oscilla fra i 12 e i 25 °C, in assenza di pioggia, umidità e vento. La stessa temperatura è valida anche per interventi indoor.

 
Nei casi particolari, ci vogliono smalti per metallo ad hoc

Dai radiatori alle vasche in ghisa, tanti complementi in metallo subiscono gli effetti del tempo e possono avere bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria. Anche in questi casi l’applicazione della vernice giusta non è difficile, basta seguire qualche piccolo accorgimento.

 

Dipingere i termosifoni

Per un lavoro ottimale è meglio smontarli (assicurandosi che l’impianto di riscaldamento sia spento e vuoto); siccome però  l’operazione può richiedere l’intervento di un idraulico, si può procedere anche lasciando il radiatore al suo posto; in questo caso è necessario proteggere il muro su cui appoggia, per evitare sbavature.
● Se la vernice superficiale non è molto usurata, basta lavare con acqua e ammoniaca per rimuovere sporco e grasso, e fare seguire una lieve carteggiatura.
● In presenza di ruggine, come capita spesso sui termosifoni di ghisa, usare una spazzola d’acciaio e in seguito applicare un primer antiruggine.
● Per facilitare la verniciatura, se il radiatore è in buone condizioni, si possono utilizzare specifici spray.
● In alternativa, esistono appositi pennelli, più lunghi di quelli tradizionali e sagomati per  raggiungere gli interstizi.
● Si parte dai fianchi esterni, poi si passa la pittura sul fondo del termosifone e per ultimo si procede con la parte frontale

 

Elettrodomestici a nuovo con gli smalti per metallo

Per ripristinare la smaltatura originale, si utilizzano prodotti tecnici appositamente formulati che si applicano direttamente sul supporto, comprese le piccole superfici in plastica  che si vogliono armonizzare con tutto l’elettrodomestico. Sono adatti per alluminio, inox e metalli in genere.
● La preparazione è molto importante: sulla superficie non deve rimanere traccia di sostanze grasse. Bisogna quindi lavare tutto con una soluzione d’acqua e ammoniaca, passata con uno straccio pulito, e risciacquare con cura.
● Asciugare molto bene, magari facendo seccare, carteggiare con carta a vetro a grana 240, molto leggermente, e togliere la polvere.
● Agitare sempre la pittura e mescolarla con una bacchetta larga, insistendo sul fondo per ben omogeneizzare il preparato.
● Per facilitarsi il lavoro, conviene pitturare prima gli angoli e i piccoli dettagli.  Munirsi di un piccolo rullo per smalti e usarlo sulle superfici maggiori al posto del pennello, per uniformare il più possibile la smaltatura.
● Intingere il rullo nella pittura e stenderla in modo uniforme aiutandosi con la vaschetta apposita. Passare lo smalto dall’alto verso il basso. Incrociare poi il gesto, verniciando da sinistra a destra, per evitare l’effetto buccia d’arancia.
● Dopo aver dato la prima mano, attendere l’essiccazione come da istruzioni sulla confezione e applicare la seconda. Sebbene si asciughi in 24 ore, sono necessari circa 20 giorni per ottenere la resistenza e la performance ottimale: durante questo periodo, conviene non sollecitare troppo l’elettrodomestico con urti e lavaggi frequenti.

La vasca da bagno cambia look

I modelli smaltati possono perdere lucentezza o addirittura ingiallire con il passare del tempo. Gli smalti che si utilizzano per ridipingere i sanitari non hanno bisogno di fondi o di primer e sono facili da stendere: in genere sono a base di  due componenti (smalto e catalizzatore), da mescolare al momento; la miscela ottenuta non dura, di norma, più di 12 ore, tempo entro il quale deve essere effettuato il lavoro. Esistono tuttavia anche prodotti in versioni pronte all’uso. Ecco come procedere:

  • pulire bene la vasca con una soluzione d’ammoniaca e acqua, per eliminare tracce di grasso, poi lasciare asciugare;
  • riparare eventuali graffi o crepe con appositi stick o tubetti di smalto pronto, facilmente reperibili in commercio, e lasciare asciugare;
  • mescolare lo smalto con una bacchetta larga: se è bicomponente, versare il contenuto delle due latte in un recipiente pulito e mescolare per almeno 5 minuti;
  • passare la prima mano con un pennello e lasciare asciugare;
  • carteggiare molto lievemente con carta abrasiva a grana fine (400), eliminare la polvere e applicare la seconda mano;
  • lasciare asciugare: di solito l’essiccazione completa si ha dopo 24 ore, ma la durezza effettiva dello smalto si raggiunge dopo 3 o 4 giorni.

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  • Inalterabile al calore, lo smalto per termosifoni di Max Meyer in latta da 2,5 litri costa 68,90 euro.
  • Lo spray Fernovus di Saratoga, indicato per verniciare radiatori e oggetti sottoposti all’azione del calore è disponibile nel colore bianco.
  • Vernifer di Arexons, vernice più antiruggine in gel, è adatta per ferro e alluminio, per uso in interni ed esterni. In 41 tinte e 4 finiture, da 750 ml costa euro 18,69 euro.
  • Alpina Smalto diretto sulla ruggine: prodotto con formulazione 3 in 1: fondo di adesione, antiruggine e finitura per supporti in ferro e metalli ferrosi. Non necessita di altri prodotti di fondo ed è applicabile direttamente sul supporto. Confezione 0,75 l, prezzo 17,50. www.alpina-colori.it/

 

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