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A vista o nascosta, la scarpiera è quel mobile di cui si ha bisogno in casa per poter contenere le calzature personali e di tutta la famiglia. Tante o poche, le scarpe portano all’interno dell’abitazione lo sporco che “raccolgono” per strada. È sempre consigliabile pulirle sullo zerbino, prima di entrare in casa, ma la rimozione meccanica non rimuoverà tutti i residui, che andranno a finire nella scarpiera.
Motivo per cui è necessaria una pulizia periodica di questo complemento di arredo, eliminando in questo modo anche polvere e scongiurando la formazione di cattivi odori e di muffa.
Tipologia di scarpiera
Esistono numerose tipologie di scarpiera, a cominciare dall’armadietto con ante a ribalta. Questi contenitori possono presentare un doppio scomparto interno per contenere un maggior numero di calzature, sfruttando la profondità. Della stessa tipologia si possono preferire, in base agli spazi disponibili in casa, scarpiere alte e strette salvaspazio oppure larghe e basse dal design compatto. Le più comuni sono quelle bianche, facilmente adattabili all’arredo moderno, ma anche a specchio o in legno anticato.
Se si necessita di uno spazio contenitivo maggiore e si dispone di un’area idonea indoor, si può procedere con l’acquisto di una scarpiera armadio. In questo caso all’interno ci saranno dei ripiani, anche obliqui, per contenere un maggior numero di accessori.
A queste tipologie classiche si affiancano le scarpiere colorate, quelle creative ma anche low cost in tessuto traspirante, da tenere in ripostiglio, le rastrelliere, da usare sia all’ingresso anche in coordinato con l’appendiabiti, o sempre in locali arieggiati ma non all’interno dell’abitazione stessa.
Utili i portascarpe, per poter contenere le calzature una sopra l’altra senza che si rovinino. Ne esistono di diverse altezze, anche adattabili, per poter essere utilizzati sia per scarpe basse, quali sneakers o mocassini, che per quelle con tacchi alti.
Per gli stivali esistono delle scatole-cassetti con maniglie, che si possono utilizzare all’interno di scarpiere profonde con ripiani.
Frequenza di pulizia
La scarpiera racchiude tutto lo sporco che dall’esterno entra in casa tramite le scarpe. Pulirle sullo zerbino non basta, ma è comunque utilissimo toglierle all’interno, per non contaminare il pavimento.
Lo sporco che “abita” la scarpiera va rimosso, così come polvere e altri residui. Farlo periodicamente eviterà di dover eliminare problemi più gravi, come la muffa.
Di sicuro la pulizia approfondita va effettuata a ogni cambio di stagione, ma pulire la scarpiera due volte l’anno (in primavera e in autunno) non basta. Questa operazione andrebbe fatta ogni mese, così da trattenere troppo sporco all’interno di questo complemento di arredo.
Una frequenza mensile è quindi consigliata per non “trattenere” in casa troppo sporco.
Metodi
La pulizia della scarpiera va effettuata a vuoto, quindi bisogna rimuovere ogni scarpa e sgomberare il campo.
Una pulizia a secco, con un panno in microfibra asciutto è utile per togliere polvere e residui. Anche l’aspirapolvere, da usare con un beccuccio stretto, è una valida alleata per eliminare tutte le particelle senza lasciare tracce.
Poi si potrà passare alla pulizia più approfondita. Serviranno una bacinella con acqua tiepida e aceto bianco o sgrassatore universale. Bagnare il panno nella soluzione e passarlo su tutta la superficie interna. Strofinare laddove ci sono macchie e sporco più ostinato. Successivamente risciacquare e asciugare con un panno asciutto.
Al posto di aceto o sgrassatore, tra i rimedi casalinghi da usare in combinazione con acqua tiepida ci sono anche candeggina delicata o detersivo per piatti, utile per igienizzare le scarpiere sporchissime.
Utili, dopo aver svolto queste operazioni, gli spray disinfettanti per rimuovere ogni traccia di sporco e batteri da tutte le superfici, anche quelle del porta-scarpe.
Per evitare umidità e conseguente formazione di muffa, è consigliabile utilizzare dei sacchetti di cotone con sale e bicarbonato, che hanno potere assorbente e si possono realizzare home made.
Contro i cattivi odori, al di là dei prodotti pronti all’uso, si possono utilizzare sempre dei sacchetti di cotone con all’interno sali da bagno profumati.
Prodotti da usare
Al di là di acqua e bacinella, che sono alla base della maggior parte delle pulizie casalinghe, per igienizzare la scarpiera servono altri prodotti, dallo sgrassatore ai panni in microfibra fino ai sacchetti assorbi-odori.

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Consigli su come sistemare le scarpe
Sistemare le scarpe seguendo una logica consentirà di ottimizzare gli spazi. Non esiste un unico criterio da seguire, molto dipende dall’utilizzo personale, dallo spazio effettivamente a disposizione e dalla stagione; in inverno potrebbero esserci più stivali, quindi “scarpe lunghe” e ingombranti rispetto all’estate.
Il numero di calzature influisce, ma utilizzando dei portascarpe per ogni ripiano, si riesce a sfruttare meglio lo spazio anche in altezza.
È utile suddividere le scarpe per tipologie e altezza, così da sistemare le mensole anche in base alle “misure”. Ad esempio, su un ripiano si possono riporre sneakers, mocassini, ballerine e pantofole, mentre su un altro più alto le scarpe coi tacchi o le zeppe. I sandali rasoterra potranno invece occupare un ripiano basso.
In famiglia conviene anche sistemarle affinché tutti i membri possano raggiungere facilmente le calzature. Le scarpe dei bambini conviene sistemarle dei ripiani più in basso, così potranno prenderle autonomamente.
Inoltre, soprattutto quando non si gode di una scarpiera molto grande, è necessario sistemare le scarpe stagionalmente in base alla temperatura, ed effettuare il cambio di stagione al bisogno.
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