Come pulire la cappa della cucina e con quali prodotti

Consigli, idee e prodotti, naturali e non, per pulire la cappa della cucina e ottenere un buon risultato.

Redazione digital
A cura di Redazione digital
Pubblicato il 12/11/2023 Aggiornato il 12/11/2023
Come pulire la cappa della cucina e con quali prodotti

In ogni cucina moderna, la cappa si afferma non solo come un elemento estetico, ma come una componente funzionale essenziale. Questo dispositivo, posizionato sopra il piano cottura, gioca un ruolo fondamentale nell’aspirare gli odori e i fumi derivanti dalla cottura. Ma come tutti gli elettrodomestici, necessita di attenzioni particolari per mantenere le sue prestazioni ottimali. In questa guida, andremo a vedere come pulire la cappa della cucina con prodotti naturali e specifici e soprattutto come mantenerla pulita.

Cos’è la cappa della cucina e a cosa serve

Elettrodomestico fondamentale, oltre ad aggiungere un tocco di design soprattutto nel caso delle cappe lampadario, ha il compito primario di eliminare vapori e odori generati dalla cottura. Tuttavia, non tutti comprendono l’importanza di scegliere la cappa giusta e si limitano a valutarla solo sulla base dell’aspetto e non su quell’efficienza.

La cappa ha il ruolo di aspirare fumi, odori e vapori prodotti mentre si cucina. Composta da una scocca, filtri anti-grasso e un gruppo di aspirazione, questo dispositivo si presenta in due varianti: aspirante e filtrante. Le cappe aspiranti espellono l’aria all’esterno attraverso un sistema collegato alla canna fumaria, mentre le filtranti purificano l’aria internamente e la rimettono nell’ambiente, spesso attraverso filtri a carboni attivi. Indipendentemente dal tipo, entrambe le cappe possono accumulare grasso, polvere e altre impurità, che compromettono la loro efficienza. È quindi fondamentale pulirle adeguatamente per garantire il massimo delle performance.

Per garantire efficacia, la cappa deve avere dimensioni adeguate al piano cottura e deve essere installata alla giusta distanza da esso. La rumorosità ideale della cappa da cucina dovrebbe essere compresa tra 50 e 70 decibel.

Esistono diverse varianti di cappa, adattabili alle preferenze personali e alle esigenze della cucina. Le cappe a parete, generalmente in acciaio, sono le più comuni per le cucine tradizionali. Le cappe a isola, moderne e sospese, sono perfette per cucine con un’isola centrale. Le cappe a incasso possono essere sia visibili che nascoste dietro un mobile, offrendo una soluzione pratica e discreta.

Per scegliere la cappa giusta per la propria cucina, è fondamentale considerare la sua potenza di aspirazione, in base alle dimensioni della cucina, e altri fattori come dimensioni e rumorosità. Una corretta manutenzione, come la pulizia e la sostituzione dei filtri, garantisce una lunga durata e un’efficienza ottimale.

Accorgimenti per un utilizzo ottimale e cosa evitare

Per sfruttare al meglio la cappa, è consigliabile accenderla ogni volta che si cucina, attivandola poco prima della cottura e lasciandola in funzione anche dopo, per eliminare ogni traccia di vapore o condensa. Una manutenzione ottimale comprende anche la verifica dei tubi di aspirazione, oltre alla sostituzione periodica dei filtri.

Affinché la cappa mantenga la sua efficienza nel tempo, è cruciale evitare prodotti corrosivi, detergenti alcolici o utensili abrasivi. Un detersivo delicato e acqua calda sono spesso sufficienti. Prima di iniziare la pulizia, è essenziale scollegare l’alimentazione elettrica.

Manutenzione e sicurezza

Un aspetto che molti tendono a sottovalutare è il fatto che non praticare una manutenzione regolare della cappa può comportare guasti o inefficienza dell’apparecchio. Accumuli eccessivi di grasso o la resinificazione dei filtri possono non solo ridurre la funzionalità dell’apparecchio, ma in casi estremi possono persino causare incendi. Infatti, trascurare la manutenzione della cappa non implica solo una riduzione delle sue capacità di aspirazione, ma può portare anche a rischi tangibili. Infatti, il grasso che si accumula sui filtri potrebbe diventare infiammabile, creando potenziali pericoli in cucina. La presenza di batteri e germi, inoltre, potrebbe crescere se non ci si impegna in una pulizia regolare, con dirette conseguenze nocive su quello che cuciniamo sotto la cappa.

Oltre all’accumulo di grasso, sporco e cattivi odori possono ridurre l’efficienza del dispositivo. Ma, con i giusti accorgimenti e metodi di pulizia, è possibile assicurare una vita lunga e produttiva alla cappa della cucina. Sia che si tratti di rimedi naturali o di prodotti chimici, è essenziale sapere come trattare la cappa per mantenerla in condizioni ottimali e aumentarne la longevità.

Per chi ha notato una riduzione delle capacità aspiranti della propria cappa o ha rilevato la presenza di macchie e aloni, è tempo di agire. Una pulizia regolare, concentrata non solo sulla parte esterna ma anche su quella interna, in particolare i filtri, può fare la differenza. Utilizzare prodotti naturali e dedicare un po’ di tempo ed energia può garantire che la cappa rimanga scintillante e, soprattutto, funzionante.

Come pulire la cappa della cucina con i metodi naturali e quali prodotti utilizzare

Il bicarbonato di sodio è noto per le sue proprietà sgrassanti e pulenti. È possibile utilizzarlo in due modi principali:

  • Bollitura con bicarbonato: portare ad ebollizione una pentola d’acqua e aggiungere mezza tazza di bicarbonato. Immergervi i filtri per almeno 15 minuti.
  • Pasta di bicarbonato: creare una miscela di bicarbonato e detersivo per piatti. Questa pasta può agire come un delicato scrub per pulire le griglie e altre parti esterne.

Il bicarbonato è un potente alleato nella pulizia domestica e infatti compare spesso tra i metodi naturali utilizzati per pulire le componenti di una casa o di un elettrodomestico. Può essere utilizzato in soluzione con acqua calda o in combinazione con detersivo per piatti. Anche l’aceto, grazie alle sue proprietà sgrassanti, può risultare utile, specialmente in combinazione con acqua, per rimuovere aloni e accumuli di grasso.

Soluzioni fai da te per una pulizia ecosostenibile 

Se si preferisce un approccio più naturale, alcuni produttori suggeriscono l’uso del lievito in polvere può essere una valida alternativa. Questo è il metodo consigliato da utilizzare:

  • Spargere il lievito sui filtri metallici.
  • Aggiungere acqua bollente e lasciare in ammollo per circa 30 minuti.
  • Risciacquare con acqua corrente e, se necessario, utilizzare una soluzione densa di lievito e acqua per pulire ulteriormente.

Un metodo efficace per facilitare la rimozione del grasso è l’utilizzo del vapore. Basta bollire dell’acqua con aceto e attivare la cappa, permettendo al vapore di agire sulle parti interne. Tuttavia, evitare l’uso diretto di pulitori a vapore sulla cappa per non danneggiarla.

Shot of a young woman cleaning her home

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Come e quando effettuare la pulizia della cappa da cucina

La cadenza con cui pulire la cappa varia a seconda dell’uso che se ne fa. Se si cucina frequentemente, l’accumulo di grasso e sporcizia sarà maggiore rispetto a chi utilizza la cucina sporadicamente. Per quanto riguarda la parte esterna, una pulizia settimanale garantisce che la cappa rimanga splendente e libera da impronte e macchie. Per ciò che concerne la parte interna, invece, una pulizia mensile può prevenire l’accumulo di sporcizia più ostinata e assicurare un funzionamento efficiente.

Mantenere una cappa pulita comporta l’impiego di prodotti e detergenti specifici, prestando comunque attenzione al materiale di cui è composta la stessa. L’acciaio e il vetro, ad esempio, richiedono panni morbidi e detergenti delicati. Materiali come il Cristalplant, presenti in alcuni modelli di cappe da cucina, necessitano di cure particolari, come l’uso di sapone neutro.

Parte esterna: come pulirla?

Per pulire l’esterno della cappa,  ecco alcune opzioni da considerare:

  • Acqua tiepida e sapone neutro: si tratta di una combinazione classica che rimuove lo sporco senza danneggiare le superfici.
  • Acqua calda e bicarbonato: questa miscela naturale è perfetta per rimuovere il grasso più ostinato.
  • Acqua tiepida e aceto: ottimo metodo per eliminare le macchie e dare lucentezza, in particolare su acciaio inox.
  • Sgrassatore universale: una opzione potente per le macchie più ostinate.

Dopo aver scelto il metodo preferito, occorre ricordarsi di risciacquare con un panno umido e asciugare con un altro panno morbido per evitare aloni. Se la cappa è in acciaio inox, è bene seguire la direzione della satinatura del metallo per un risultato ottimale.

Sulla superficie esterna della cappa si accumula la maggior parte dei residui di grasso e sporcizia. Questa fase è semplice ma cruciale, e seguire alcuni piccoli step può fare la differenza.

  • Prelavaggio: prima di tutto, utilizzare un panno morbido o una spugnetta non abrasiva, imbevuta di una soluzione di acqua calda e sapone di Marsiglia o aceto. Questo passaggio aiuta a rimuovere lo sporco superficiale.
  • Trattamento intensivo: per una pulizia più profonda, bisogna considerare di far bollire una soluzione di acqua e aceto. Il vapore prodotto facilita la rimozione delle incrostazioni più ostinate, rendendo il lavoro successivo meno faticoso.
  • Risciacquo e asciugatura: è importante risciacquare bene per eliminare eventuali residui di sapone o aceto e poi terminare l’operazione asciugando con un panno pulito, evitando la formazione di aloni.

Un altro elemento a cui prestare la dovuta attenzione è il materiale della cappa. A seconda di questa caratteristica si hanno esigenze specifiche:

  • Cappa in acciaio: l’acciaio richiede particolare attenzione. Può essere utile usare una soluzione di acqua e aceto e lavare seguendo la direzione della spazzolatura dell’acciaio. L’asciugatura gioca un ruolo cruciale: un panno morbido garantisce una finitura brillante, senza macchie residue.
  • Cappa in vetro temperato: queste cappe sono relativamente più facili da gestire. Per lo sporco quotidiano, una soluzione di sapone neutro e acqua basta e avanza. Per incrostazioni più ostinate, una miscela di acqua, aceto e succo di limone può fare miracoli. L’importante è asciugare bene, per evitare aloni e macchie.
  • Cappa in legno: più tradizionali, le cappe con cornice in legno hanno bisogno di attenzione. Prodotti aggressivi sono assolutamente da evitare. Meglio optare per una soluzione di acqua, aceto e un po’ di detersivo delicato. Quindi, spruzzare direttamente oppure utilizzare un panno imbevuto. Dopo aver pulito, risciacquare e asciugare con un panno in microfibra per una finitura perfetta.

Come pulire la parte interna della cappa della cucina: a cosa fare attenzione

La pulizia dell’interno della cappa è cruciale per garantire un’aspirazione efficace. È bene verificare periodicamente lo stato dei filtri e, se necessario, pulirli o sostituirli. Questa opera di manutenzione è essenziale per prevenire il ristagno di odori sgradevoli e garantire un’aria sana nell’ambiente della cucina.

Il primo step consiste nella pulizia del coperchio della cappa. Più precisamente, occorre rimuovere il coperchio della cappa e immergerlo in una bacinella con acqua calda arricchita di aceto e lasciare agire per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo, bisogna strofinare ogni lato del coperchio con una spugna imbevuta di acqua e bicarbonato, quindi sciacquare accuratamente con acqua corrente e infine asciugare per evitare la formazione di aloni.

A questo punto, passare alla pulizia profonda della parte interna della cappa. Dopo aver estratto i filtri, spruzzare all’interno una soluzione composta da acqua e aceto, quindi lasciare agire per 15 minuti e poi strofinare le superfici con una spugna, per poi concludere sciacquando con un panno umido e asciugando accuratamente. Indossare guanti per proteggere le mani da eventuali componenti e affilati. I filtri sono da ispezionare regolarmente. Se si nota che sono ingialliti o eccessivamente sporchi, potrebbe essere giunto il momento di sostituirli. I filtri sintetici richiedono una sostituzione ogni due mesi, mentre quelli ai carboni attivi ogni quattro mesi.

Per i filtri antigrasso metallici, un lavaggio in lavastoviglie può essere molto utile. In alternativa, si può far bollire una pentola d’acqua, quindi spegnere il fuoco e aggiungere due cucchiai di bicarbonato, per poi immergervi i filtri per circa un’ora. Dopo l’ammollo, bisognerà sciacquare e asciugare accuratamente prima di reinserirli.

Tipi di cappa: come pulire quella in acciaio inox

L’acciaio inox è uno dei materiali più comuni per le cappe da cucina, grazie alla sua resistenza e al suo aspetto elegante. Tuttavia, esige una certa cura. Prima di tutto, è necessario eliminare polvere e residui superficiali con un panno in microfibra inumidito con acqua e sapone neutro, mentre per le incrostazioni più ostinate può essere utile una soluzione di aceto e bicarbonato. 

Bisogna assolutamente evitare prodotti acidi e spugne abrasive. Se necessario, si può usare un prodotto sgrassante specifico, evitando detergenti a base di cloro. Dopo la pulizia, si deve asciugare con un panno morbido.

Come pulire i componenti in vetro della cappa

Molte cappe moderne presentano parti in vetro, che aggiungono un tocco di stile alla cucina. Quando si puliscono, bisogna ricordarsi di agire con delicatezza. Per lo sporco quotidiano riguardante il vetro temperato, si può usare un panno inumidito con acqua e sapone neutro: l’utilizzo di questa soluzione sarà sufficiente per una pulizia più frequente, visto che lo sporco non sarà di difficile rimozione. Per lo sporco più resistente, invece, una miscela di acqua, aceto e succo di limone spruzzata sulla superficie e strofinata con una spugna morbida può essere la soluzione ideale.
Per quanto riguarda la pulizia delle superfici in vetro, si deve utilizzare un detergente per vetri di buona qualità e un panno morbido. Nel caso in cui si abbia una cappa con componenti in vetro rimovibili, bisognerà maneggiarli con estrema cura.

Come curare le parti in legno 

Sebbene siano meno proposte nelle moderne cucine, esistono anche cappe della cucina con componenti in legno. Se la cappa ha inserti o dettagli in questo materiale, bisogna agire con molta cautela per le operazioni di pulizia, preparando una soluzione con acqua calda, poche gocce di detersivo per piatti e aceto bianco, da applicare con un panno in microfibra, per poi risciacquare e soprattutto asciugare con cura.

Pulizia delle cappe integrate nei piani cottura

Le cappe integrate nei piani cottura combinano funzionalità ed estetica, ma come pulirle? Le cappe integrate presentano particolarità nel design e funzionalità aggiuntive, come il filtro antirumore. Per garantire la loro efficienza, è fondamentale pulire regolarmente il serbatoio di raccolta e sostituire i filtri seguendo le indicazioni del produttore.

È bene tenere a mente questi tre elementi chiave:

  • Manutenzione dei filtri: pulire regolarmente il filtro metallico e sostituire i filtri a carboni attivi quando indicato.
  • Serbatoio di raccolta: svuotare regolarmente, lavandolo a mano o in lavastoviglie, ma ricordarsi di rimuovere eventuali componenti non compatibili con la lavastoviglie.
  • Comandi speciali: per i comandi sensibili come il “Tipp” delle cappe NEFF, usare sempre detergenti delicati.

Attenzione ai comandi elettronici

Molti comandi delle cappe sono touch o elettronici. Ecco come mantenerli puliti e funzionanti:

  • Usare una soluzione di lavaggio tiepida e un panno leggermente umido.
  • Asciugare subito con un panno morbido per evitare che l’umidità possa danneggiare i circuiti.
  • Non utilizzare mai detergenti aggressivi o prodotti per acciaio su queste superfici.

Come funziona una cappa aspirante e quali tipologie esistono

Il funzionamento principale della cappa aspirante riguarda l’assorbimento del vapore formatosi durante la cottura e la sua conduzione attraverso un filtro, separando il grasso e espellendo l’aria pulita. Questo tipo di cappa è dotato di un filtro antigrasso, realizzato in materiali come l’acciaio inox o l’alluminio. Questi filtri sono lavabili.

A seconda della tipologia di cappa, possono esistere due modalità principali: scarico e ricircolo dell’aria.

Cappa aspirante con scarico d’aria

In queste cappe, l’umidità viene espulsa all’esterno. La pulizia principale riguarda la rimozione del grasso dai filtri metallici e dalle superfici interne ed esterne.

Cappa aspirante a ricircolo d’aria

L’aria contaminata viene purificata mediante filtri grassi e a carboni attivi, rilasciando poi aria pulita nella stanza. È fondamentale pulire regolarmente questi filtri e, nel caso dei filtri a carboni attivi, mantenere o sostituire i carboni a intervalli prestabiliti.

Cappa aspirante: come pulire le griglie e i filtri 

Altro elemento importante sono le griglie che proteggono le componenti interne, come i filtri antigrasso. Queste griglie richiedono una manutenzione regolare. Per quanto riguarda la pulizia settimanale, si può usare un panno in microfibra imbevuto di sapone, aceto o bicarbonato. Per una pulizia più profonda, al fine di rimuovere lo sporco ostinato, occorre un’efficace soluzione di acqua e aceto. Bisognerà immergere le griglie in questa soluzione e quindi pulire con una spugna. Alcune griglie possono essere rimosse e immerse in una soluzione di acqua, aceto e bicarbonato: prima di rimontarle, obbligatorio, è essenziale asciugarle. In generale è bene controllare sempre il manuale d’uso prima di smontare o lavare qualsiasi componente in lavastoviglie. La manutenzione regolare garantisce non solo una cappa pulita ma anche un’efficienza ottimale nel lungo periodo.

Mantenere i filtri della cappa impeccabili è fondamentale per assicurare un ambiente cucina salubre e la massima efficienza dell’apparecchio. Una cappa sporca può compromettere la qualità dell’aria in casa, rendendo la cucina un ambiente meno sano e piacevole.

I filtri antigrasso vanno dunque puliti regolarmente secondo due tra i metodi più comunemente utilizzati:

Metodo manuale

Immergere il filtro in una miscela di acqua calda e detersivo neutro. Se lo sporco è tenace, potete optare per l’aggiunta di bicarbonato. Quindi, proseguire utilizzando una spazzola per rimuovere ogni traccia di sporco e poi risciacquare abbondantemente. Infine, lasciare asciugare il filtro su una superficie assorbente.

Metodo lavastoviglie

Posizionare il filtro in lavastoviglie senza altri utensili, specialmente se particolarmente sporco, quindi utilizzare un detersivo per piatti tradizionale e impostare una temperatura non superiore a 70°C.

Cappa filtrante: sostituzione e cura del filtro a carboni attivi

Le cappe che svolgono una funzione filtrante, cioè quelle che non sono collegate a un camino che espelle i fumi, ma rimettono in circolo l’aria dopo averla purificata, sono dotate anche di un filtro ai carboni attivi, che non è lavabile ma deve essere sostituito periodicamente (6-12 mesi).

Il filtro a carboni attivi svolge una cruciale azione antiodore. Non può essere lavato, quindi, ma deve essere sostituito ogni 6-12 mesi, a seconda dell’utilizzo. Prima dell’acquisto di prestare bene attenzione alle dimensioni e alla compatibilità con la cappa. Tuttavia, alcuni modelli offrono la possibilità di rigenerazione.

 

Per avere cura del filtro a carboni attivi, occorre lavare in lavastoviglie a un massimo di 70°C senza detergenti e poi asciugare nel forno preriscaldato a 70°C per circa due ore. Come già scritto, alcuni filtri possono richiedere una rigenerazione in forno a una temperatura più elevata, seguendo sempre le istruzioni specifiche del prodotto.

 

 

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