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In cucina sono tra gli utensili più utilizzati, pratici e comodi, servono per affettare diversi alimenti, a cominciare dal pane fino alle verdure. I taglieri, che sono generalmente rettangolari, servono per non rovinare il piano di lavoro della cucina o del tavolo. Sono realizzati in vari materiali e, a seconda del tipo di alimento, possono sporcarsi moltissimo e macchiarsi irrimediabilmente.
Tipi di taglieri
Per affettare il pane, sfilettare il pesce, battere la carne, tagliare a rondelle o in stick carote, o altri ortaggi e verdure, i taglieri sono indispensabili. I formati sono diversi, in genere rettangolari grandi quanto un foglio di quadernone, possono essere anche più piccoli o grandi e di altre forme. Ma ciò che differenzia un modello da un altro è il materiale di cui sono fatti.
In legno
Tra i più diffusi troviamo i taglieri in legno. Quelli più grandi si possono anche utilizzare per fare pasta o pane; si chiamano spianatoie. Sono molto solidi ma i solchi che si creano di volta in volta favoriscono l’annidamento di batteri. Inoltre il legno assorbe molta acqua.

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In plastica
I taglieri in plastica (polietilene) sono molto comodi, più leggeri rispetto a quelli in legno, e talvolta dotati di gommini antiscivolo. Come per il legno, la lama del coltello rovina la superficie, favorendo la crescita dei batteri. Per cui vanno sostituiti di frequente.

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In marmo
Meno utilizzati, perché molto pesanti, sono i taglieri in marmo. Questo materiale è resistente ma rischia di essere rovinato se esposto ad alimenti acidi, come aceto e limone.
In acciaio
Tra i più consigliati ci sono i taglieri in acciaio, in quanto questo materiale si può sanificare facilmente perché la sua superficie è liscia e non porosa.
In titanio
I taglieri in titanio, proprio come quelli in marmo, sono molto pesanti ma decisamente resistenti.
Tipo di sporco
In base al tipo di alimento, il tagliere può macchiarsi. Tagliare il pane non è un gran problema, basta togliere via le briciole con un panno e la superficie torna al suo splendore. Altri alimenti, invece, come carote, fragole e peperoni, quindi alimenti che “rilasciano colore”, possono macchiare la superficie.
In base al tipo di superficie, si può procedere alla pulizia, affinché la macchia svanisca e il materiale non si rovini.
Metodi naturali
Il modo migliore per pulire i taglieri è lavarli e igienizzarli. Questa soluzione è parzialmente applicabile per i taglieri in legno, che non vanno mai messi in lavastoviglie (così come per qualsiasi altro tipo di utensile in legno). Si possono lavare con pochissima acqua tiepida, usando una spugna per togliere i residui e farli asciugare all’aria. Mai bagnarli troppo perché a lungo andare rischiano di rovinarsi per sempre.
Per gli altri materiali, come la plastica (polietilene) o l’acciaio, si può procedere con il normale lavaggio con il detersivo per i piatti e una spugna, per poi asciugare bene la superficie, per evitare che gli odori penetrino.
Bicarbonato e limone
Il bicarbonato è particolarmente utile per pulire i taglieri in legno. Cospargere la superficie e usare una spugnetta è un buon modo per igienizzare. Tagliare mezzo limone e sfregarlo sul tagliere. Infine far asciugare all’aria prima di riporlo.
Olio di semi
L’olio di semi è un grande alleato perché garantisce l’elasticità del legno. Si tratta di un nutrimento per questo tipo di materiale.
Aceto
Anche l’aceto è molto utile per detergere, purificare, eliminare gli odori dai taglieri e igienizzarli a fondo. Basta usare qualche goccia su un panno o un foglio di carta da cucina e passarlo per bene su tutta la superficie.
Sale grosso
Con una manciata di sale grosso, da strofinare sulla superficie del tagliere, si igienizza facilmente la superficie. Risciacquare con acqua fredda e asciugare.
Consigli per un corretto utilizzo
Per far sì che non si rovinino e soprattutto per evitare contaminazioni, conviene utilizzare taglieri diversi in base al tipo di alimento: carne, pesce, verdure e pane.
I cibi che rilasciano odori forti conviene tagliarli su basi in plastica per un lavaggio facile ed efficace. Tuttavia, nel caso del pesce, può risultare scomodo sfilettarlo su un tagliere in plastica, perché rischia di “scivolare”. Una buona idea è quella di inserire un foglio di carta assorbente tra pesce e tagliere.