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Ripensare la distribuzione interna di un appartamento significa andare oltre la semplice modifica delle pareti, per costruire spazi più coerenti con il modo di abitare contemporaneo. Oggi le richieste più frequenti riguardano l’ampliamento della zona giorno, l’apertura della cucina sul living, l’inserimento di un bagno in più e la creazione di spazi di servizio dedicati, come la lavanderia. Tutti interventi che richiedono una visione progettuale d’insieme, capace di tenere insieme funzionalità, comfort e qualità spaziale.
Nella maggior parte dei casi, il progetto parte da una pianta razionale ma frammentata, organizzata attorno a corridoi e ambienti separati. L’obiettivo diventa allora ridurre gli spazi di distribuzione a favore delle aree realmente vissute, trasformando ingressi e disimpegni in parti attive della casa e facendo dialogare cucina, pranzo e soggiorno in un unico ambiente fluido ma ben articolato.
Il tema non è solo “aprire” gli spazi, ma governare l’apertura: definire le funzioni senza chiuderle, attraverso elementi architettonici leggeri, arredi su misura, controsoffitti e un progetto illuminotecnico studiato. Allo stesso modo, l’inserimento di un secondo bagno o di una lavanderia non è mai un’operazione neutra, ma incide sugli equilibri dell’intera casa e va risolto con attenzione agli impianti, alle proporzioni e alla leggibilità dei percorsi.
Un buon progetto di ristrutturazione lavora quindi per sottrazione e razionalizzazione, eliminando il superfluo e potenziando ciò che serve davvero. Il risultato è un’abitazione più aperta, funzionale e contemporanea, in cui ogni spazio ha un ruolo preciso e contribuisce alla qualità complessiva dell’abitare.
Pianta di progetto per la ristrutturazione di un trilocale
Il progetto riguarda la ristrutturazione di un trilocale di circa 110 mq, con una pianta a elle molto razionale, dove i diversi ambienti affacciano su un corridoio centrale che termina con un ripostiglio. L’ingresso, ampio e indipendente, confina con il salotto che, a sua volta, è adiacente la cucina.
Vediamo nel dettaglio la soluzione dall’architetto Elisa Coffinardi, a partire dal quesito di una lettrice, che chiede di allargare il living aprendo la cucina sul soggiorno. Nel nuovo ambiente, vorrebbe avere sia il tavolo da pranzo sia un bancone a isola; inoltre vorrebbe ricavare un secondo bagno annesso alla camera matrimoniale e creare una zona separata per la lavanderia.
Serve una ristrutturazione integrale
L’intervento previsto per adeguare la pianta alle richieste della lettrice interessa tutti gli ambienti e a tutti i livelli: dalla demolizione e costruzione di pareti, al ripristino degli impianti e delle finiture. Va preventivato inoltre l’acquisto di nuove porte.
Per ampliare il living, la soluzione più immediata, come suggerisce anche Elisabetta, è quella di accorpare soggiorno e cucina demolendo la parete che le divide. Inoltre per dare maggiore agio al nuovo living, vengono annessi anche l’ingresso e parte del corridoio che collega la zona notte. Qui, per ottenere il secondo bagno, il ripostiglio fra le due camere viene ampliato, trasformato in locale di servizio e aperto sulla stanza matrimoniale. L’altra stanza viene ridimensionata per allargare il bagno adiacente anch’esso ridisegnato per poter ricavare una nicchia/lavanderia e ottenere il disimpegno necessario per accedere alle diverse stanze riprogettate.
* Per l’aggiunta del secondo bagno è necessario valutare in loco come collegare il nuovo wc alla colonna di scarico esistente.
Nel nuovo ingresso, controsoffitto e luci a spot
Con la riprogettazione della pianta, l’area d’ingresso e parte del corridoio non sono più definiti da pareti: al loro posto, per sottolineare le aree funzionali sono stati realizzati dei controsoffitti in cartongesso che ospitano una serie di faretti a incasso, collocati in modo da illuminare gli ambienti e disegnare il passaggio verso la zona notte. Per questo tipo di illuminazione, ideale per lunghi corridoi e zone di passaggio, come in questo progetto, una buona soluzione è data dai faretti a led. Disponibili in versione rotonda o quadrata, sono efficaci da un punto di vista illuminotecnico, per nulla ingombranti e molto versatili, perché si adattano a qualsiasi stile d’arredo. Esistono versioni da installare in strutture di cartongesso, ma anche direttamente nella muratura tramite apposite casseforme.
Il progetto stanza per stanza
Eliminata la parete che divideva l’ingresso dal soggiorno, a sinistra della porta (1) viene creata un’armadiatura che combina un modulo chiuso da due ante a battente che serve come guardaroba e due colonne laterali a giorno organizzate con ripiani. Sulla destra si sviluppa il nuovo living suddiviso in tre zone: salotto, pranzo e cucina. Il soggiorno è arredato con un divano angolare (2) che guarda un mobile con la tv; un lato dell’imbottito (dalla parte dell’ingresso) sporge rispetto alla parete: per “contenerlo” è prevista una struttura in legno addossata allo schienale e sagomata intorno al muro. Di fianco alla zona conversazione c’è l’area pranzo dove trova posto un tavolo allungabile (3) posizionato in linea con l’ampia finestra da cui prende luce. Segue un elemento a isola (4), che fa parte della composizione della cucina, attrezzato con lavello, lavastoviglie e piano cottura e utile come bancone snack. Alla sua sinistra, un sistema di colonne (5) in nicchia ospita il frigocongelatore, il forno e una serie di contenitori.
Passando alla zona notte, attraverso il corridoio sottolineato dal controsoffitto con i faretti, sulla destra si incontra la nicchia adibita a lavanderia che precede il bagno. Questo, in base al nuovo progetto, è attrezzato sulla destra con lavabo e sanitari in linea, sul lato opposto con un’ampia doccia walk in (6); la camera adiacente (cameretta) è arredata con una lunga mensola-scrivania (7) che occupa lo spazio sottofinestra, un armadio in nicchia (8) e un solo letto (9), ma può ospitare un secondo letto in quota (10), disposto ad angolo, che in parte sovrasta la scrivania. Speculare rispetto al corridoio, c’è stanza matrimoniale che guadagna il nuovo bagno (11) ricavato dall’ex ripostiglio e accoglie un’armadiatura a tutta parete che integra una zona studio (12).
La lavanderia domestica
Per ricavarla in uno spazio indipendente, in mancanza di un vano dedicato come in questo caso, si può ritagliare una nicchia in corridoio (o in un disimpegno). Perché sia sufficiente a contenere una lavatrice di dimensioni standard, ed eventualmente un’asciugatrice, collocate una sopra l’altra in appositi moduli a colonna o con l’ausilio di kit universali per impilarli, deve essere larga e profonda circa 70 cm.
Per poter affiancare anche un lavatoio servono almeno 40 cm in più in larghezza, in totale dunque circa 110-120 cm. Dal punto di vista tecnico, invece, è indispensabile predisporre il collegamento all’impianto elettrico e idraulico: per quest’ultimo meglio sfruttare la vicinanza a un bagno, come in questo progetto, o alla cucina. Infine, per chiudere il vano con una buona resa estetica, una soluzione valida è offerta le ante a libro che hanno un ingombro ridotto in fase di apertura e si possono uniformare come finitura al resto della parete.Le nostre scelte per il soggiorno: divano a penisola, tavolo allungabile e sedie ergonomiche








































