Tetto da sostituire

Per coibentare bene il tetto occorre fare un sistema di ventilazione o bastano altre soluzioni? Quesito di Nadia C.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 15/01/2014 Aggiornato il 15/01/2014
Tetto da sostituire

Quesito di Nadia C.: Poiché una delle 4 falde del vecchio tetto della mia casa unifamiliare si è avvallata sotto il peso delle nevicate dell’ultimo inverno, ho deciso di sostituirlo con uno nuovo. Desidero realizzare una copertura a due falde così da avere, un domani, la possibilità di usufruire del sottotetto come spazio abitabile visto che l’altezza interna sotto il colmo potrebbe essere di circa 3 metri. Poiché ho deciso di non usare le tegole per la copertura, ma i pannelli di metallo coibentati (sandwich), è necessario creare la struttura “tetto ventilato” o per un’adeguata coibentazione sono sufficienti i pannelli che ho scelto di spessore 100 mm di poliuretano? Vorrei anche sapere se per poter accedere alla detrazione del 65% è indispensabile coibentare anche i due timpani che debbo costruire a sostegno delle due falde.

Il suo intervento prevedendo la modifica della sagoma dell’edifico si configura come intervento di ristrutturazione. Nelle ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione si può accedere all’incentivo solo nel caso di fedele ricostruzione. Per accedere alla detrazione dovrebbe quindi mantenere le quattro falde del tetto, senza modificare la sagoma esistente. Il nuovo tetto dovrà inoltre rispettare i requisiti minimi di trasmittanza termica U, indicati in un’apposita tabella (i valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con il decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). Considerato che i pannelli sandwich hanno, a parità di spessore, caratteristiche di isolamento differenti a seconda dei materiali che li compongono, occorrerà verificare, con l’ausilio delle schede tecniche dei materiali, se il nuovo tetto, rispetta o meno i requisiti minimi previsti dal decreto. Per tale verifica, per definire esattamente il tipo di intervento, predisporre la pratica edilizia e  produrre la documentazione necessaria da trasmettere all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, (asseverazione, attestato di certificazione/qualificazione energetica, scheda tecnica) occorre affidarsi ad un tecnico specializzato, iscritto al rispettivo ordine o collegio professionale. Qualora volesse invece procedere con la costruzione del nuovo tetto a due falde, potrà usufruire delle agevolazioni previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia, pari al 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro.

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