Ricavare un bagno al posto della veranda. Si può?

Spetta a un tecnico abilitato verificare se si può accedere al premio volumetrico previsto dal vigente Piano Casa, che permette di ampliare un immobile di proprietà, in deroga alle norme urbanistiche locali. Vediamo anche quali sono le possibili agevolazioni fiscali.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 18/09/2013 Aggiornato il 19/09/2013
Ricavare un bagno al posto della veranda. Si può?

Devo ristrutturare casa (vivo in Sardegna) con messa a norma degli impianti e coibentazione termica. Inoltre dalla veranda vorrei creare un bagno. Vorrei anche sapere se col Piano casa posso usufruire di agevolazioni (su Iva o altro) e detrazioni fiscali?

Per quanto riguarda l’ampliamento tramite la trasformazione da veranda a bagno, si può accedere al premio volumetrico descritto dal Piano Casa, previa opportuna verifica da parte di un tecnico abilitato. Il Piano Casa (a seguito di un accordo raggiunto fra Stato e Regioni nel 2009 per incentivare il settore edilizio e di successive leggi regionali ad hoc) concede la possibilità di ampliare un immobile di proprietà, in deroga alle norme urbanistiche locali. Il fabbricato però deve essere all’esterno delle zone escluse dall’applicazione normativa (esempio centri storici, vincoli storico ambientali, ecc.) e, in caso di unità immobiliare appartenente ad un complesso edilizio, bisogna ottenere il permesso dell’assemblea condominiale. Il Piano Casa per la Regione Autonoma Sardegna, normato da L.R. 22/2012 è stato prorogato anche per il 2013: le domande potranno essere presentate fino al 29 novembre 2013, mentre la dichiarazione di fine lavori dovrà essere consegnata entro il 29 novembre 2015.

Per gli altri lavori di manutenzione straordinaria il tecnico provvederà ad accedere al titolo edilizio più idoneo, conformemente alla normativa nazionale e locale. Con la conversione in legge del Decreto Legge n. 63 del 04/06/2013, il bonus fiscale per ristrutturazioni, ovvero la detrazione 50% Irpef,  è stato prorogato di ulteriori sei mesi, quindi, fino al 31 dicembre 2013.

Fondamentale per accedere al bonus rimane che si tratti di interventi su edifici esistenti, quindi risultano esclusi nuove costruzioni ed ampliamenti. Nel Suo caso, si potrà detrarre solo la parte di spesa relativa all’edificio esistente e non l’aumento volumetrico caratterizzato dalla trasformazione in bagno della veranda. L’incentivo è previsto per interventi compiuti sul patrimonio edilizio esistente esclusivamente di carattere residenziale e consiste in uno sconto dell’Irpef pari al 50%. Il tetto massimo di spesa è fissato in 96.000 euro a cui, a seguito dell’approvazione della proroga, si possono aggiungere ulteriori 10.000 euro da spendere per l’acquisto di mobili per arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione, esteso poi, nella redazione definitiva dell’art. 16, anche ai grandi elettrodomestici di classe energetica almeno A+. Per gli interventi di ristrutturazione di edifici esistenti è prevista l’applicazione, per l’esecuzione dei lavori, dell’aliquota Iva agevolata del 10%.

Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali sul risparmio energetico, con il D.L. 4 giugno 2013 n. 63 (entrato in vigore il 6 giugno 2013) e la sua successiva conversione in Legge con modificazioni (Legge 3 agosto 2013, n. 90 entrata in vigore il 4 agosto 2013) la percentuale della detrazione è stata innalzata al 65%, a fronte del precedente 55%; per interventi realizzati su edifici privati o porzioni private di edifici è stata stabilita la scadenza al 31 dicembre 2013, mentre per interventi su parti comuni di edifici condominiali la proroga è al 30 giugno 2014. Gli interventi ammessi: quelli relativi a riqualificazione energetica, sugli involucri edilizi, per l’installazione di pannelli solari termici e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

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