Come arredare il soggiorno con cucina già arredata? 6 regole di design per living funzionali e un esempio in pianta

Scopri 6 regole pratiche per arredare il soggiorno quando la cucina è già scelta. Consigli su colori, materiali, disposizione di divano e tv e uso di eventuali tramezzi in cartongesso per un salotto armonioso e funzionale.

Architetto Ornella Musilli
A cura di Architetto Ornella Musilli, Monica Mattiacci
Pubblicato il 07/10/2025Aggiornato il 07/10/2025
Posta due soluzioni

Arredare il soggiorno quando la cucina è già stata scelta richiede un approccio progettuale che metta in relazione i due ambienti, soprattutto se si tratta di un open space.

Sia che si opti per mantenere la cucina a vista, sia che la si separi con una parete, il risultato dipende dal corretto bilanciamento tra volumi, colori e orientamento delle sedute. La cucina e il soggiorno devono dialogare senza sovrapporsi, per offrire un ambiente funzionale, accogliente e coerente.

Nel caso proposto più sotto, il living di 36,5 mq ospita una cucina ad angolo già definita e vengono suggerite due alternative di layout: una con la cucina a vista schermata da un setto in cartongesso parziale, l’altra con la cucina separata da una parete a tutta altezza. In entrambe le ipotesi, alcune regole di progetto aiutano a trovare l’equilibrio tra funzionalità e armonia visiva.

  1. Coordinare colori e materiali tra cucina e soggiorno

Quando la cucina è a vista, le finiture devono dialogare con quelle del living. Come esempi  consideriamo quelli più comuni: se la cucina è bianca, grande apprezzamento viene attribuito all’accostamento con il legno che scalda l’ambiente con il suo calore; se è di colore grigio, nel salotto si possono prevedere molte tinte, non solo quelle neutre ma anche anche il blu, l’ocra, il rosa, il terracotta, il verde salvia, l’ottanio per mobili e pareti. Al contrario, se la cucina ha toni caldi e legno a vista, il soggiorno può osare con contrasti eleganti come metallo nero, pietra o rivestimenti chiari per evitare eccessi di tono su tono. L’obiettivo è creare continuità senza uniformare troppo.

  1. Usare la quinta come elemento di design

Un tramezzo in cartongesso non serve solo a schermare (nel progetto sotto, il frigorifero), ma diventa un vero dispositivo di progetto. A tutta altezza, separa in modo netto e consente di orientare correttamente divano e tv; ad altezza ridotta, invece, mantiene la cucina aperta e offre un punto d’appoggio. In entrambi i casi la parete va trattata con finitura o colore coerente al resto, per non sembrare un’aggiunta “provvisoria”.

  1. Posizionare il divano pensando alla tv (non al contrario)

Il divano è il fulcro del soggiorno e va disposto in base alla fruizione dello spazio. Nel progetto con parete bassa, l’angolare appoggiato al tramezzo crea una buona zona relax ma lascia la tv in posizione disassata, costringendo a soluzioni tecniche come il braccio snodato. Nel progetto con parete a tutta altezza, invece, il divano può rivolgersi direttamente al mobile tv, garantendo una visione ottimale. Regola pratica: prima si capisce dove si può avere la presa tv, poi si orienta il divano.

  1. Dare equilibrio tra pieni e vuoti

Spesso si tende a riempire troppo lo spazio centrale con tavolini e poltrone. In realtà, lasciare un’area libera davanti alla porta-finestra e lungo i percorsi di passaggio rende l’ambiente più arioso. Meglio optare per tavolini leggeri, facili da spostare, e poltrone mobili, così da adattare la disposizione alle diverse occasioni d’uso.

  1. Illuminare con logica “a zone”

Un controsoffitto con faretti può delimitare la cucina e sottolinearne i confini senza chiuderla visivamente. Nel soggiorno, invece, meglio combinare luci diffuse (piantane o applique) con punti mirati accanto al divano e alla tv. Così si ottiene una differenziazione delle funzioni senza dover ricorrere a barriere visive aggiuntive.

  1. Considerare sempre l’ingresso e i collegamenti

Il living non è uno spazio isolato: comunica con ingresso e scala. Arredare la zona filtro con una console o un armadio in una nicchia ben valorizzata – come nel progetto proposto – permette di mantenere ordine e continuità. L’ingresso diventa parte integrante del soggiorno e contribuisce a dare coerenza all’intero ambiente.

Un esempio reale: due progetti a confronto con pianta e prospetti

Richiesta di Esmeralda A. G.: Vorrei un suggerimento per arredare il salotto del mio living open space per il quale ho già scelto la cucina. Mi piacerebbe schermare il frigorifero a libera installazione con un tramezzo in cartongesso, così da avere anche una parete d’appoggio in più. Sono indecisa se farla alta fino al soffitto o più bassa per lasciare passare la luce oppure più alta vicino al frigorifero e poi ad altezza muretto, 100-120 cm, sufficiente per addossare il divano?

Stato di fatto

Stato di fatto

Il living misura circa 36,5 mq, di cui circa 11 occupati dalla cucina per la quale è prevista una composizione angolare a L addossata ai due muri perimetrali.

Il resto della stanza, rettangolare, è illuminato da un’ampia porta-finestra, confina con un altro locale e comunica con la zona d’ingresso dove è presente una scala che porta al piano superiore. In risposta alla lettrice, due proposte arredate con gli stessi pezzi, ma disposti in modo differente in base a una diversa conformazione della quinta schermante in cartongesso.

1. Progetto con parete ad altezze diversificate: spazio libero al centro, visione della tv penalizzata

In questa soluzione l’ipotesi è di realizzare una parete alta fino al soffitto e larga 90 cm di fianco al frigorifero, così da schermarne la vista dal salotto, e farla proseguire con un’altezza di 120 cm fino al filo della finestra, in modo da disegnare visivamente il perimetro della zona operativa e offrire un punto di appoggio per il divano, lasciando la cucina aperta. Un controsoffitto con faretti sottolinea l’area.

Alla zona giorno si accede attraverso
un corridoio d'ingresso che da
una parte chiude la zona di pertinenza della cucina, dall'altra accoglie
una composizione in nicchia con
una console e un guardaroba (1).
Nel progetto, che prevede l'inserimento della parete ad altezze diversificate (2), lo schema d'arredo ruota intorno alla posizione del divano angolare (3). Sistemato contro la nuova parete
è rivolto verso un mobile sul lato opposto (4) ma disassato rispetto
alle sedute. È una sistemazione
che lascia molto spazio libero a centro stanza, penalizzando però la visione della tv, per la quale è previsto un modello da fissare al muro con braccio snodato. Per ovviare al problema
sono previste anche due poltrone (5) dalle forme morbide, facili da spostare.
Fra le sedute ci sono due tavolini
in metallo (6) leggeri e maneggevoli
per assecondare le stesse necessità.

Alla zona giorno si accede attraverso un corridoio d’ingresso che da una parte chiude la zona di pertinenza della cucina, dall’altra accoglie una composizione in nicchia con una console e un guardaroba (1). Nel progetto, che prevede l’inserimento della parete ad altezze diversificate (2), lo schema d’arredo ruota intorno alla posizione del divano angolare (3). Sistemato contro la nuova parete è rivolto verso un mobile sul lato opposto (4) ma disassato rispetto alle sedute. È una sistemazione che lascia molto spazio libero a centro stanza, penalizzando però la visione della tv, per la quale è previsto un modello da fissare al muro con braccio snodato. Per ovviare al problema sono previste anche due poltrone (5) dalle forme morbide, facili da spostare. Fra le sedute ci sono due tavolini in metallo (6) leggeri e maneggevoli per assecondare le stesse necessità.

2. Progetto con parete a tutta altezza: cucina indipendente e comoda visione tv

Qui invece l’idea è di costruire una parete a tutta altezza che intercetta quella ortogonale e di fatto rende la cucina indipendente, chiusa da una porta scorrevole interno muro. Questo intervento permette di addossare al nuovo tramezzo lo schienale del divano, con il vantaggio di poterlo rivolgere verso un mobile tv sistemato di fianco alla finestra sul lato opposto, più comodo per la visione dello schermo.

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