Cambiare le persiane. Materiali e detrazioni

Quale materiale si deve scegliere per avere persiane resistenti che non richiedano manutenzione? Sono previste detrazioni fiscali? Quesito di Marco R.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/06/2013 Aggiornato il 20/06/2013
Cambiare le persiane. Materiali e detrazioni
Persiana Finstral in PVC

Quesito di Marco R.

Avrei intenzione di sostituire le persiane in legno con altre in diverso materiale che non necessiti di manutenzione. Vorrei delle imposte che mantengano un buon isolamento termico (non scottino d’estate e non mi riscaldino casa, e viceversa col freddo d’inverno), siano resistenti agli urti così da non rovinarsi per la grandine o per esempio quando sbattono per il vento, e che si mantengano belle nel tempo senza manutenzione (come la riverniciatura che richiede il legno).
Approfitto anche per chiedere se è meglio mettere un telaio attorno alle persiane perché, con il tempo, possono crearsi delle infiltrazioni d’acqua e quindi marcire. Quanto all’inclinazione delle lamelle, le vorrei fisse e non orientabili: che angolatura è consigliabile per evitare che la pioggia oltrepassi la persiana? Ultima domanda ma fondamentale: cambiare le sole persiane dà diritto ad usufruire delle agevolazioni fiscali?

Risponde il geometra Luca Gobbetti, consulente tecnico FINSTRAL (www.finstral.com) e consulente CasaClima junior  

Le caratteristiche richieste corrispondono perfettamente alla descrizione delle persiane in PVC che garantiscono ottimi valori di isolamento termico e necessitano di poca manutenzione. Sono poi robuste, resistenti e, all’interno del profilo della persiana, prevedono un rinforzo in acciaio zincato che le rende molto stabili.
Per quanto attiene alla possibilità di predisporre un telaio attorno alla persiana si tratta di un tipo di intervento spesso legato alle tradizioni costruttive di una determinata zona. In alcune regioni d’Italia viene utilizzato, in altre no. In realtà ciò che conta davvero è il montaggio a regola d’arte perché annulla la probabilità di formazione di infiltrazioni.
Per quanto riguarda le lamelle fisse, queste hanno normalmente un’angolatura di circa 60 gradi, studiata in modo che la pioggia non arrivi a battere direttamente sui vetri. In funzione della luminosità degli ambienti, però, la scelta ideale rimane quella delle lamelle orientabili, perché permettono di gestire l’ingresso di luce in modo piú flessibile e di schermare comunque il sole e quindi il calore.

Infine, va detto che per poter usufruire delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica – portate dal 55% al 65% delle spese sostenute – è necessario che vengano cambiate anche le finestre: la sola sostituzione di strutture accessorie, come persiane o scuri o di elementi come cassonetti o tapparelle, non permette di ottenere le agevolazioni previste dalla normativa vigente. Le chiusure oscuranti, per loro stessa conformazione strutturale, non possono essere in alcun modo più isolanti delle finestre e non devono pertanto rispettare alcun limite di trasmittanza termica. Per questo tipo di calcoli si fa sempre riferimento o alla sola finestra, oppure alla combinazione di questa con la persiana.

Il serramento vetrato, insieme all’eventuale infisso esterno relativo, per rientrare nelle detrazioni del 65%, deve almeno raggiungere – per ambienti riscaldati – i valori di trasmittanza previsti dalla legge (restano in vigore quelli indicati nel DM 26 gennaio 2010); altrimenti, all’interno di un lavoro di ristrutturazione, usufruisce delle detrazioni fiscali del 50%. Si ricorda infine che la proroga delle agevolazioni per la riqualificazione energetica ha validitá a partire dal 6 giugno (data di entrata in vigore del DL 63/2013) fino alla fine del 2013 per i privati e fino al 30 giugno 2014 per interventi sulle parti comuni dei condomini o su tutte le unità immobiliari del condominio.

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