Quanto costa l’APE, Attestato di Prestazione Energetica?

In media, nel 2017, quanto costava un APE, Attestato di Prestazione Energetica, documento obbligatorio che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio? Ecco i dati veicolati dall’Osservatorio ProntoPro.it.

Giovanna Strino
A cura di Giovanna Strino
Pubblicato il 03/04/2018 Aggiornato il 05/08/2018
APE

L’APE, l’obbligatorio Attestato di Prestazione Energetica che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, vede aumentare il proprio costo un po’ in tutt’Italia, seppure con qualche eccezione. Nel 2017, il prezzo dell’APE, incrementato rispetto all’anno precedente, si è attestato su una media di 155 euro (considerando un appartamento tipo di circa 80 mq). Tranne che a Venezia, Perugia ed Ancona, città dove il prezzo è rimasto invariato rispetto agli anni passati. Trento, Aosta e Bologna, invece, sono quelle dove l’APE è costato di più,  on un notevole aumento rispetto al 2016. Questi sono i risultati veicolati dall’Osservatorio ProntoPro.it (il portale web di servizi che mette in comunicazione professionisti e utenti, http://www.prontopro.it) che ha analizzato i preventivi inviati dai certificatori energetici e ha calcolato che la spesa media prevista nel 2017 è stata pari a 155 euro.

La crescita dei costi per la realizzazione dell’APE varia molto a seconda delle città prese in considerazione. Campobasso e Potenza sono i capoluoghi di regione in cui l’aumento percentuale dei costi dell’APE è più significativo: si va dal 33% di Campobasso al 30% di Potenza. Ciò nonostante, Potenza resta comunque una delle città in cui è più conveniente ottenere un attestato perché la media dei costi previsti è pari a 130 euro. Il capoluogo lucano è comunque secondo nel podio delle città più economiche, è infatti preceduto da Napoli, città in cui si spende 125 euro per un APE, il 4% in più rispetto all’anno scorso. Terzo posto per Ancona, Perugia e Torino, con una spesa media pari a 135 euro. Solo tre le città in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Si tratta di Venezia, Perugia e Ancona, in cui si riscontra addirittura un calo dei costi dal 16% (Perugia) al 7% (Venezia).

APE

Che cos’è l’APE?
L’APE, Attestato di Prestazione Energetica è l’“etichetta dell’edificio”. Come documento informativo permette di conoscere in modo semplice ed intuitivo le prestazioni energetiche dell’edificio, cioè la quantità annua di energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare, con un uso standard dell’immobile i vari bisogni energetici dell’edificio, la climatizzazione invernale e estiva, la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e, per il settore terziario, l’illuminazione, gli impianti ascensori e scale mobili. La quantità annua di energia primaria è espressa da uno o più descrittori, che tengono conto del livello di isolamento dell’edificio e delle caratteristiche di installazione degli impianti tecnici. Questo valore può essere espresso in Energia primaria non rinnovabile, rinnovabile o totale (somma delle energie precedenti).
La principale informazione riportata sull’APE è l’indice di prestazione energetica non rinnovabile (EPgl,nren), che indica il fabbisogno annuale di energia primaria non rinnovabile relativa a tutti i servizi erogati dai sistemi tecnici presenti. Questo indice identifica la classe energetica dell’edificio in una scala da A4 (edificio più efficiente) a G (edificio meno efficiente).
Non va dimenticato che l’APE fotografa l’edificio in condizioni standard di funzionamento, pertanto restituisce un fabbisogno energetico dell’edificio che non necessariamente corrisponderà al consumo che, come è noto, è influenzato in maniera significativa da condizioni climatiche diverse da quelle medie considerate e dall’uso, da parte degli utenti, degli impianti preposti alla climatizzazione.

Quando serve l’APE

L’obbligo di dotazione/allegazione dell’APE sussiste nei seguenti casi: nuova costruzione e ampliamenti, ristrutturazioni importanti di primo livello, ristrutturazioni importanti di secondo livello, edifici utilizzati da PA e aperti al pubblico con superficie utile superiore ai 250 mq, contratti nuovi o rinnovati Servizio Energia e Servizio Energia Plus, contratti nuovi o rinnovati di gestione degli impianti termici, trasferimento a titolo oneroso, contratti di locazione nuovi o rinnovati. La certificazione energetica degli edifici è obbligatoria per tutte le categorie di edifici, classificati in base alla destinazione d’uso indicata all’articolo 3 del D.P.R. 26 agosto 1993, n.412.

Come si ottiene l’APE

Per ottenere un APE è necessario rivolgersi ad un Certificatore energetico ovvero un professionista accreditato e iscritto all’elenco dei certificatori della propria Regione.

Validità dell’APE

L’APE è idoneo se redatto e asseverato da un soggetto certificatore e registrato nel Catasto Energetico Edifici Regionale (CEER). Ai sensi del punto 12.8 del DDUO 2456/2017, l’APE ha validità massima di 10 anni a partire dalla data di registrazione della pratica nel catasto energetico. L’idoneità dell’attestato decade prima dei 10 anni a seguito di interventi che modifichino la prestazione energetica dell’unità immobiliare o nel caso di variazione della destinazione d’uso oppure quando non siano state effettuate le operazioni di controllo di efficienza energetica degli impianti termici dell’edificio. In tal caso l’APE non può essere redatto e, qualora già redatto, decade il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è prevista la prima scadenza non rispettata delle operazioni di controllo di efficienza energetica degli impianti termici. La decadenza dell’APE non si applica qualora le operazioni di controllo di efficienza energetica non vengano condotte a seguito del mancato allacciamento dell’impianto stesso alla rete. L’APE deve essere corretto sia negli aspetti tecnici sia negli aspetti amministrativi. Pertanto la validità dell’attestato è vincolata alla corretta e completa indicazione dei dati catastali dell’edificio a cui si riferisce.

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