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In un condominio, se vi è un cortile interno o un giardino, bambini e ragazzi lo utilizzano per ritrovarsi, chiacchierare e fare dei giochi.
A volte, specie se si tratta di giochi movimentati, come il calcio o la pallavolo o feste che prevedono la musica, gli altri condomini possono lamentarsi per gli schiamazzi.
Ma i bambini possono giocare liberamente in cortile? Oppure esistono dei limiti da rispettare?
Ecco cosa dice la legge a proposito dei giochi in condominio e quali sono le regole per non causare disturbo.
Si può giocare nel cortile condominiale?
L’articolo 1102 del Codice Civile stabilisce la piena libertà di utilizzo della cosa comune: tutti i condomini quindi, compresi i bambini, hanno il diritto di usare gli spazi comuni, quali cortile e giardino.
Pertanto è perfettamente lecito un utilizzo in tal senso per attività ricreative di qualsiasi tipo da parte di bambini e ragazzi, e nessuno può opporsi a tale uso.
Tale diritto non deve però impedire agli altri di fare parimenti uso degli spazi.
Se per esempio il cortile è totalmente occupato da bambini che giocano a calcio o che fanno una festa e perciò un condomino non può passare o non può sostare nell’area, ciò non è permesso, perché il gioco in tal caso impedirebbe agli altri di utilizzare con lo stesso diritto lo spazio comune.
Quali sono le regole per i giochi in cortile
Un altro aspetto da considerare è l’eventuale disturbo arrecato dai giochi e dalle attività di svago.
Il disturbo può consistere in:
- rumori, come quello di un pallone che rimbalza su muri, pavimentazioni, pali, panchine;
- musica ad alto volume;
- urla e schiamazzi.
Questi possono essere fattori che vanno ad alterare la quiete del condominio, e impedire a chi è in casa di riposare, studiare o lavorare e a chi è nel cortile stesso di leggere o chiacchierare.
I regolamenti di condominio possono quindi prevedere degli orari specifici nell’arco della giornata in cui va rispettata la quiete e in cui quindi è vietato fare schiamazzi, ciò a tutela del riposo o di altre attività dei condomini.
Le fasce orario di rispetto del silenzio possono essere diverse, in base a quanto previsto dai specifici regolamenti.
In genere, gli orari in cui è proibito fare rumore sono le prime ore del mattino, le prime ore del pomeriggio e le ore serali dopo le 22.
Nel caso si presenti il problema degli schiamazzi causati dal gioco di bambini e ragazzi nel cortile o nel giardino, se ne può discutere in assemblea e si possono far inserire delle specifiche clausole nel regolamento condominiale, qualora sussista una maggioranza di voti favorevoli.
Infatti, l’articolo 1138 del Codice Civile prevede espressamente la possibilità di disciplinare l’uso delle parti comuni di un edificio condominiale.
E se ci sono dei danni causati dai giochi in cortile?
Un’eventualità che si può verificare è quella di danni causati da giochi svoltisi in giardino o in cortile.
È il caso di una pallonata che rompe il vetro del portone di accesso al palazzo, la finestra di un appartamento al primo piano, o il finestrino di una macchina in sosta.
In questi casi al danno materiale per la sostituzione di un vetro o per la riparazione di un’ammaccatura, si può aggiungere talvolta anche un pericolo per chi si trova nelle vicinanze del vetro infranto o per chi riceve direttamente addosso la palla tirata.
Se si verificano danneggiamenti causati da giochi piuttosto animati e movimentati, ne rispondono i genitori, nel caso si tratti di figli minorenni, bambini o ragazzi.
I genitori pertanto sono tenuti a risarcire i danni materiali e a rifondere la riparazione dell’oggetto.
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