Cambiare le finestre: quale bonus conviene di più? Superbonus, detrazione per ristrutturazione o ecobonus?

Ristrutturazione, ecobonus o superbonus? Quale detrazione fiscale si può avere se si cambiano le finestre e qual è la più conveniente? Facciamo il punto con qualche esempio pratico.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 15/03/2023 Aggiornato il 15/03/2023

Chi sceglie di comprare delle nuove finestre per la propria casa può fruire dei bonus fiscali, cioè la detrazione del 50%, quella prevista per la ristrutturazione, oppure dell’ecobonus, sempre con sconto del 50% o anche, rispettando precise condizioni, del Superbonus. Vediamo le differenze.

COMPRARE LE FINESTRE CON L’ECOBONUS

I serramenti per il risparmio energetico permettono di ridurre in modo importante il dispendio di energia domestico, oltre a migliorare di conseguenza l’impatto sull’ambiente della nostra casa. Le finestre con determinate caratteristiche tecniche che comportano risparmio energetico permettono di fruire dell’ecobonus, ovvero un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione dall’Irpef concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti tra cui il miglioramento termico dell’edificio come coibentazioni, pavimenti e anche finestre, comprensive di infissi. L’Ecobonus consente di recuperare in 10 anni dall’imponibile IRPEF fino al 50% delle spese detraibili sostenute per la sostituzione dei serramenti entro il 31 dicembre 2024. Il limite di spesa è di 60 mila euro.

Dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2024 chi acquista finestre comprensive di infissi ha diritto alla detrazione per risparmio energetico pari al 50%, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro

Che cosa è la trasmittanza termica

La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, in un’apposita tabella (i valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con il decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). 

La trasmittanza termica U è il flusso di calore medio che passa, per metro quadrato di superficie, attraverso una struttura che delimita due ambienti a temperatura diversa (per esempio un ambiente riscaldato dall’esterno, o da un ambiente non riscaldato). L’unità di misura della trasmittanza termica è il W/m2 K. Per finestre e portefinestre, la trasmittanza termica del serramento rappresenta la media tra la trasmittanza termica del telaio (Uf) e quella della vetrata (Ug), più un contributo aggiuntivo, la trasmittanza termica lineare (Ψg), dovuto all’interazione fra i due componenti e alla presenza del distanziatore, applicato lungo il perimetro visibile della vetrata. Un buon isolamento della finestra si raggiunge con un valore di trasmittanza termica di circa Uw 1,3 W/m²k; intorno allo 0,8 W/m²K il valore è addirittura ottimale. La trasmittanza termica di tutta la finestra deriva dalla somma di quella del vetro (Ug) e di quella dei profili (Uf): a questo valore concorrono, per esempio, lo spessore dei vetri, il numero di camere e il tipo di telaio.

Come pagare le finestre per avere l’ecobonus

Per avere l’ecobonus è necessario pagare le spese con l’apposito bonifico bancario o postale in cui vanno indicati:

  • la causale del versamento
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il numero di partita iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).

 

finestre scorrevoli pvc WnD_Smart Slide

Smart Slide è il sistema scorrevole in PVC di WnD, gruppo Oknoplast, progettato per facilitare la connessione tra i diversi ambienti, assicurando la massima continuità visiva, senza trascurare la praticità. Dal profilo ultra sottile, Smart Slide può raggiungere grandi dimensioni – fino a 3.500mm x 2.600 mm -, creando così interni estremamente luminosi e facilitando il dialogo tra indoor e outdoor. Questo tipo di infisso è dotato di una sistema che consente di massimizzare la superficie vetrata dell’anta fissa e aumentare sensibilmente gli apporti di luce naturale dentro casa. Le lastre di vetro a elevata trasparenza sono infatti inserite direttamente nel telaio anziché nell’anta, soluzione che permette di eliminare l’ingombro del profilo e alleggerire ulteriormente il design dell’infisso, per un effetto ancor più scenografico e panoramico. Smart come praticità e sicurezza. L’efficienza dello scorrimento rende questa soluzione manovrabile anche con la semplice pressione di un dito. Ottimi i valori di isolamento termico (Uw= 0,86 W/m2K con triplo vetro) che si traducono in un’elevata protezione contro le temperature esterne.

I documenti delle finestre necessari per l’ecobonus

Per poter beneficiare dell’agevolazione occorre farsi rilasciare specifici documenti che sono l’asseverazione di un tecnico abilitato, l’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Ma oltre ai documenti da acquisire, per poter fruire dell’ecobonus altri vanno trasmessi. In particolare entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile a cui inviare per via telematica la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica (allegato A del decreto)  e la scheda informativa (allegato E o F del decreto), relativa agli interventi realizzati.

I documenti che invece vanno conservati invece sono:

  • originale della “scheda descrittiva dell’intervento”, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e, nei casi previsti, dal tecnico abilitato;
  • asseverazione, redatta da un tecnico abilitato, attestante il rispetto dei requisiti tecnici specifici di cui sopra e, in particolare, i valori di trasmittanza termica dei nuovi infissi installati e di quelli sostituiti
  • schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE)fatture relative alle spese sostenute, ovvero documentazione relativa alle spese il cui pagamento non possa essere eseguito con bonifico, e per gli interventi su parti comuni condominiali dichiarazione dell’amministratore del condominio che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino;
  • ricevute dei bonifici (bancari o postali dedicati ai sensi della Legge 296/2006) recanti la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero e la data della fattura e il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario del singolo bonifico;
  • stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa

COMPRARE LE FINESTRE CON LA DETRAZIONE AL 50%

Nel caso in cui non fosse possibile rispettare i requisiti per ottenere l’Ecobonus, per chi desidera comprare le finestre con lo sconto fiscale è possibile beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie al 50% fino al 31 dicembre 2024. È bene precisare che la sola sostituzione di una vecchia finestra con una nuova, essendo un lavoro di manutenzione ordinaria, dà diritto all’agevolazione solo se interessa parti comuni di edifici residenziali, a meno che non rientri in un intervento più ampio di ristrutturazione. Ad esempio se si procede alla demolizione di tramezzature o allo spostamento dei servizi, anche la spesa per la sostituzione delle finestre può essere detratta.

L’agevolazione può essere ottenuta, però, nel caso in cui i nuovi infissi abbiano sagoma o colore diverso rispetto ai vecchi o siano realizzati in materiale differente. Quindi la sostituzione degli infissi si configura come manutenzione straordinaria e come tale permette di fruire del bonus ristrutturazione anche sul singolo appartamento nel caso vengano modificati materiali, dimensioni o componenti vetrate.

Il tetto di spesa detraibile è di 96.000 euro e la detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Come per l’ecobonus, anche in questo caso occorre pagare le spese con specifico bonifico bancario o postale parlante la cui ricevuta deve essere conservata, insieme alle fatture.

L’agevolazione fiscale si ottiene direttamente nella denuncia dei redditi e la detrazione si spalma in dieci quote annuali di pari importo.

Chi può avere le agevolazioni fiscali

Sia l’ecobonus, che il bonus ristrutturazione possono essere utilizzati non solo dai proprietari degli immobili ma anche dai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese come nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) e anche locatari o comodatari dell’immobile. Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il componente dell’unione civile
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se è stato immesso nel possesso dell’immobile, esegue gli interventi a proprio carico o se è stato registrato il compromesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si fa valere la detrazione.

La sostituzione delle finestre dà diritto al bonus mobili?

Tra gli interventi che costituiscono valido presupposto per poter accedere al bonus mobili rientra la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024 riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Il bonus mobili si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Diversamente, per poter usufruire del bonus mobili occorre la detrazione fiscale al 50% collegata alla ristrutturazione, fino al 31 dicembre 2024: per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento, inoltre, deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

ECOBONUS O BONUS RISTRUTTURAZIONE PER CAMBIARE LE FINESTRE?

Lo sconto fiscale per le finestre è del 50% sia che si scelga l’ecobonus, sia il bonus ristrutturazione. Ma, se i costi della ristrutturazione superano i 96mila euro previsti come monte massimo di spesa detraibile, conviene almeno per gli infissi “sfruttare” la detrazione per l’efficientamento energetico della casa, scegliendo serramenti isolanti che possano accedere allo sconto fiscale per ecobonus.

SOSTITUZIONE FINESTRE CON IL SUPERBONUS

Se si rispettano precise condizioni, si può fruire del Superbonus, la maxi detrazione prevista in caso di interventi definiti trainanti, come l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e lavori antisismici sull’immobile. A questi si possono aggiungere altri interventi detti trainati, ossia ammessi solo se realizzati congiungente ai primi. E tra gli interventi trainati di efficientamento energetico rientra la sostituzione di finestre e infissi. 

Dal 2023 la percentuale di detrazione è al 90% e le spese ammesse al Superbonus per gli infissi comprendono la fornitura, l’installazione di finestre, infissi, scuri, persiane, avvolgibili, vetrate, ovvero tutti i tipi di serramenti in grado di assicurare un miglioramento del rendimento energetico. Il massimo della spesa detraibile è 60 mila euro per unità abitativa. Il Superbonus può essere applicato per la sostituzione degli infissi e non vale per una nuova installazione.

Niente più cessione del credito o lo sconto in fattura

A partire dagli interventi successivi al 16 febbraio 2023, così come disposto dal Decreto Legge n. 11/2023 non è più possibile utilizzare nessuna delle opzioni alternative alla detrazione diretta, ossia la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Per sostituire gli infissi serve il permesso del Comune?

Alcuni interventi di manutenzione, anche sull’esterno dell’edificio e in giardino, possono essere effettuati senza la necessità di presentare alcun tipo di comunicazione al Comune.

Nel 2018 è entrato in vigore il nuovo Glossario dell’edilizia libera che elenca in maniera non esaustiva tutti gli interventi di manutenzione, anche sull’esterno dell’edificio e in giardino, che possono essere effettuati senza la necessità di presentare alcun tipo di comunicazione al Comune. Nel dettaglio sono 58 le tipologie di opere che possono essere realizzate senza richiedere nessun titolo abilitativo e che quindi rientrano nell’edilizia libera.

Tra le opere di edilizia libera rientra proprio la riparazione, sostituzione, rinnovamento di serramento e infisso interno e esterno. Se si procede a cambiare gli infissi mantenendo però alcune caratteristiche invariate (il numero di ante, il tipo di apertura, il colore esterno e le dimensioni), allora si tratta di un lavoro di manutenzione ordinaria che non necessita di alcuna autorizzazione comunale.

In base al “Glossario”, però, si precisa che sono sempre da rispettare tutte le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio e, naturalmente, igienico-sanitarie. Oltre a quelle relative al rischio idrogeologico e a quelle che tutelano i beni culturali e paesaggistici.

È  bene quindi sempre verificare che non ci siano particolari restrizioni regionali, vincoli comunali o della soprintendenza. Se la propria casa ricade ad esempio in una zona su cui c’è un vincolo paesaggistico, per la sostituzione degli infissi serve l’autorizzazione paesaggistica semplificata. Essendo lavori che rientrano nella manutenzione ordinaria però, se eseguiti su singole unità immobiliari, non danno diritto alla detrazione fiscale al 50%.  

Esempi dell’Agenzia delle Entrate con Superbonus al 110%

La guida dell’Agenzia delle Entrate dedicata al Superbonus fa due esempi concreti per comprendere al meglio come muoversi. 

Carlo vive in un appartamento all’interno di un condominio, che non dispone di un sistema centralizzato di riscaldamento, che sta effettuando degli interventi di efficientamento energetico (ad esempio cappotto termico) che beneficiano del Superbonus, conseguendo il miglioramento delle due classi energetiche. Decide di avviare una ristrutturazione, sostituendo la caldaia e gli infissi e ristrutturando i servizi igienici. Nella situazione prospettata: per la sostituzione della caldaia e delle finestre comprensive degli infissi potrà beneficiare del Superbonus del 110% della spesa sostenuta se la caldaia e le finestre possiedono i requisiti richiesti ai sensi dell’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013. Pertanto, a fronte di una spesa di 8.000 euro, otterrà una detrazione di 8.800 euro (110%), da utilizzare in 5 anni in quote annuali da 1.760 euro.

Vincenzo abita in una villetta singola e vorrebbe effettuare la ristrutturazione e l’efficientamento energetico della propria abitazione passando dalla classe G alla classe E. Decide di avviare una ristrutturazione mediante: sostituzione della caldaia, degli infissi e rifacimento del cappotto termico, nel rispetto dei requisiti richiesti del Decreto Rilancio. Pertanto, potrà beneficiare del Superbonus. A fronte di spese pari a 25 mila euro (cappotto termico) e 10 mila euro (caldaia e infissi), beneficerà di una detrazione, pari al 110% di 38.500 euro (110%), da ripartire in 5 quote annuali da 7.700 euro.

 

Fonti / Bibliografia

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