Il ferro da stiro più adatto va scelto valutando la frequenza di uso: con o senza caldaia, cordless o superprofessionale.
Sono due le categorie in cui raggruppare i ferri da stiro: con serbatoio incorporato e a caldaia separata. Il primo tipo ha il vantaggio di essere maneggevole ma è più soggetto ai danni da calcare, quindi la prima indicazione è quella di verificare i dispositivi anticalcare di cui è dotato.
I ferri a caldaia separata sono adatti per chi ha grandi quantità di biancheria da stirare, perché assicurano una lunga autonomia di uso. Il calcare inoltre si deposita principalmente all’interno della caldaia.
Elementi da valutare in entrambi i casi sono la scorrevolezza della piastra (in acciaio inox, teflon e alluminio smaltato o satinato), la capacità di trasmettere il vapore in modo uniforme (guardare la distribuzione dei fori), la potenza di erogazione del vapore e il peso (entro il kg è meglio per non affaticarsi durante l’uso).
Infine bisogna fare poi attenzione alla punta: è bene che sia dotata di un’alta concentrazione di fori per l’erogazione del vapore, che devono essere circolari e più piccoli rispetto a quelli del resto della piastra, scanalati ai lati e di forma più allungata.
Il ferro. Con caldaia o senza, anche cordless
Con il ferro da stiro giusto, stirare diventa più facile. Certo serve un po' di pratica. E poi è buona norma seguire le istruzioni del produttore per l'utilizzo corretto del ferro.

A cura di “La Redazione”
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