Frullatore, spremiagrumi, centrifuga o estrattore: come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze?

Quali sono le caratteristiche di frullatore, centrifuga ed estrattore? Quali sono le qualità nutritive dei prodotti realizzati con questi piccoli apparecchi domestici? Ecco qualche indicazione su come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze e le nuove proposte in commercio che eliminano i limiti dei prodotti del passato.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 21/04/2021 Aggiornato il 29/05/2024
Frullatore Centrifuga o Estrattore

Frullatore, spremiagrumi, centrifuga o estrattore? Con l’arrivo della bella stagione si ha sempre più voglia di gustare frutta fresca e verdura di stagione, via libera allora a succhi, estratti, centrifugati, frullati, smoothies, vellutate, passati di verdura e ottime bevande super vitaminiche, ma quale apparecchio scegliere? Ognuno presenta caratteristiche diverse ed è in grado di garantire un prodotto finale differente a livello di proprietà nutritive e digestive. Per scegliere quello più adatto preferito bisogna quindi conoscerne le funzioni principali. 

Spremiagrumi: il succo si ottiene per spremitura

Funzionano con un meccanismo automatico a pressione del cono e a movimento alternato di rotazione per assicurare una migliore estrazione del succo. Si possono scegliere modelli dotati di più coni da montare in funzione del tipo di frutta da spremere e anche con setaccio regolabile per la separazione della polpa. Un apparecchio efficiente deve avere potenza minima di 40 watt, ma se si devono spremere molti agrumi in sequenza è meglio una potenza di circa 100-150 watt. Il succo viene raccolto in contenitori capienti fino a 1 litro. Alcuni modelli funzionano addirittura con sistema a flusso diretto per versare direttamente nel bicchiere il succo spremuto.

La spremuta, ottenuta meccanicamente con lo spremiagrumi, permette di conservare più fibre rispetto all’estrattore, ma nettamente meno del frullatore, che le conserva tutte.

Frullatore: come funziona

Il frullatore lavora “rompendo/tritando”, grazie alla lame rotanti, le fibre solide di frutta e verdura e trasformandole così in un composto cremoso. Il risultato ottenuto sarà, quindi, una polpa ricca di fibre con una consistenza abbastanza densa, spesso vengono infatti aggiunti latte o acqua per diluirlo e renderlo più nutriente. Le proprietà della frutta e della verdura vengono prevalentemente conservate e non si generano scarti, ma si utilizza l’intero frutto/ortaggio, a meno che non venga sbucciato prima.

Un grande pregio del frullatore è proprio quello di preservare in gran parte le qualità degli ingredienti e restituire un ottimo succo e una polpa ben amalgamata e dall’elevato potere saziante, salvaguardando le fibre, utili per l’intestino, per espellere le tossine dall’organismo e abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Il contro del frullatore è stato sempre attribuito invece alla quantità di aria che viene inglobata all’interno degli alimenti, a causa dell’alta velocità di rotazione delle lame e al vortice d’aria che si genera di conseguenza. L’elevato quantitativo di fibre e la presenza di aria potrebbero causare difficoltà di digestione e fastidi intestinali in chi soffre di colon irritabile. 

Con tecnologia sottovuoto contro l’ossidazione e per preservare i nutrienti

Oggi il mercato propone nuove soluzioni pensate per ovviare alla questione dell’aria incamerata nel cibo e allo stesso tempo garantire la più elevata conservazione degli elementi nutritivi di frutta e verdura e quindi di antiossidanti, vitamine e minerali. Si tratta della nuova tecnologia sottovuoto, che consente al frullatore di ridurre al massimo la separazione tra liquido e polpa, e allo stesso tempo evita di perdere parte delle sostanze nutrienti, ottenendo così frullati più freschi, più a lungo.

Il frullatore dotato di questa tecnologia di ultima generazione, rimuove l’aria dalla caraffa, frulla gli ingredienti preservandone le sostanze e continua la lavorazione fino ad ottenere una consistenza omogenea. Il gusto del frullato ottenuto con questi nuovi piccoli apparecchi è sicuramente più intenso, così come l’odore è più forte e il colore più vivace, grazie all’assenza totale di ossidazione, che ne elimina anche la consistenza schiumogena. 

Dal passato al frappe, senza scartare la fibra

Regolabili su due o tre velocità, i frullatori sono composti da un contenitore in vetro graduato, da una base che contiene il motore e da lame in acciaio per tritare tutto in modo ottimale. Con il frullatore grazie alla rapida rotazione di due o più lame di metallo, è infatti possibile ottenere un succo per rottura delle fibre solide e taglio delle parti più dure che però restano a piccoli pezzetti.

I modelli con capacità di circa di un litro e mezzo permettono di preparare bevande per circa 4-5 persone.

La potenza variabile di circa 800 watt è più che sufficiente per un uso domestico. A differenza dell’estrattore, possono preparare non solo bevande a base di frutta, ma anche passati di verdura, omogeneizzati, minestre, salse, frappè, e tritare il ghiaccio.

Centrifuga per succhi dissetanti

A differenza del frullatore, la centrifuga sminuzza gli alimenti attraverso l’apposita grattugia integrata e poi separa la polpa dal succo, sfruttando forza centrifuga ad alta velocità del componente interno. Una rete trattiene la polpa, e il risultato è un ottimo succo, limpido e dissetante. Il numero di giri della centrifuga può variare dai 6.000 ai 18.000 giri al minuto.

Per utilizzare la centrifuga non è espressamente necessario sbucciare gli alimenti e si possono inserire pezzi anche molto grossi. Uno dei pregi della centrifuga è quello di restituire una bevanda liscia, pura, totalmente filtrata e facilmente digeribile.

Uno dei difetti attribuiti a questo apparecchio domestico è invece quello di creare un veloce processo di ossidazione delle vitamine e dei minerali contenuti negli alimenti utilizzati, a causa dell’elevata velocità di azione, oltre al fatto di eliminare così gran parte delle fibre. Il minore quantitativo di fibre può rendere infatti il succo realizzato presenta un livello di zuccheri sicuramente più elevato rispetto a quello di un frullato o altro prodotto realizzato con un frullatore e quindi meno adatto a chi presenta alti valori di glicemia.

Cos’è un estrattore e quali sono le caratteristiche

L’estrattore lavora pressando la frutta e la verdura e, a differenza della centrifuga, lavora con una potenza inferiore – circa 150 Watt – e a bassi giri – massimo 80 giri al minuto; questo consente di preservare maggiormente le proprietà nutritive degli alimenti. In più è possibile inserire all’interno contemporaneamente alimenti differenti come frutta, verdura a foglie, semi, erbe, etc. I prodotti inseriti vengono ruotati e pressati con un filtro in acciaio, dopodiché vengono setacciati e divisi nella fase finale; da una bocca vengono fuori le bucce, gli scarti secchi e la polpa ormai senza odore né sapore, mentre l’altra bocca restituisce un succo ricchissimo di sali minerali, vitamine, enzimi e nutrienti. Il succo prodotto dall’estrattore è circa il 20% – 30% in più rispetto alla centrifuga, produce meno scarti, risulta più semplice da pulire grazie alle due bocche separate e preserva meglio le qualità nutritive, lavorando a freddo. Di contro però realizzare un estratto è più laborioso rispetto ad un centrifugato, per il quale si impiegano massimo un paio di minuti, e il costo di questo piccolo elettrodomestico è spesso superiore a quello di centrifuga e frullatore. 

L’estrattore ha una coclea (una specie di grande vite) che schiaccia con forza ricavandone i liquidi la frutta e la verdura, che deve essere prima tagliata in pezzi più o meno piccoli a seconda del modello scelto. È meglio informarsi su questo particolare prima dell’acquisto per essere ben consapevoli di come utilizzare i diversi apparecchi. L’estrattore lavora con una velocità di 40-80 giri/minuti a seconda degli apparecchi; più bassi sono i giri (fattore che richiede in genere il taglio in pezzi più piccoli), meno calore si crea durante il movimento garantendo così la conservazione di tutte le sostanze nutrizionali. Rispetto alla centrifuga, con l’estrattore il succo viene infatti estratto a freddo. Più l’apparecchio è lento (cosa che potrebbe sembrare un difetto ma in realtà è il contrario), meno calore produce e meno si rischia di alterare i valori nutritivi degli alimenti. Inoltre nei succhi estratti, ricchi di preziose vitamine e antiossidanti, durante la lavorazione non viene incorporata aria.

Consiglio anticaldo: il succo estratto è perfetto anche per preparare dei ghiaccioli buonissimi e totalmente naturali.

Alcuni modelli hanno imboccatura ampia per l’inserimento di frutta e verdura a pezzi più grossi; i filtri sono di solito almeno di due tipi,  a maglia più o meno fitta, intercambiabili a seconda degli ingredienti da lavorare. I filtri a maglia fine sono perfetti per frutta e verdura a polpa dura e semidura e per la verdura a foglie e con molte fibre; quelli a maglia larga, invece, sono più adatti a frutta e verdura morbide e con molta polpa, come il kiwi o la banana.

Quale scegliere tra frullatore, centrifuga ed estrattore?

La scelta dipende perlopiù dalle proprie esigenze, dai propri gusti e da quale prodotto si vuole ottenere. Per frullati e smoothies cremosi, ad esempio, bisogna propendere necessariamente per il frullatore, mentre se si desiderano succhi ed estratti limpidi e dissetanti, meglio optare per centrifughe ed estrattori. Da tenere però sempre bene a mente che i primi garantiscono un’elevata quantità di fibre, utile per l’organismo, ma troppo irritante se si soffre di colite, inoltre i modelli più datati possono anche inglobare troppa aria nel prodotto finale; gli altri regalano invece ottimi e freschi succhi di frutta e verdura perfetti soprattutto per la stagione estiva, altamente digeribili, ma con meno fibre e non sempre con tutte le proprietà nutritive intatte e con un indice glicemico più elevato.

Indipendentemente da quale sia la scelta, che deve essere fatta consapevolmente in base a ciò che si desidera ottenere e alle qualità di cui si vuole beneficiare, è sicuramente utile aumentare il quantitativo di frutta e verdura all’interno della propria dieta quotidiana e arrivare a consumarne almeno 5 porzioni al giorno, variando preferibilmente i colori durante l’arco della giornata per ottenere il massimo dalle proprietà di ognuno. Certamente, quindi, è preferibile optare per la realizzazione di prodotti home-made a sfavore dei succhi confezionati, spesso ricchi di zuccheri aggiuntivi oltre a quelli naturali della frutta, ma anche di conservanti e coloranti, nocivi per l’organismo. 

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 5 / 5, basato su 2 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!