Contenuti trattati
In cucina la cappa non è un semplice accessorio ma un elemento indispensabile per garantire comfort, sicurezza e qualità dell’aria. La normativa ne impone l’installazione ogni volta che è presente un piano cottura a gas, mentre con l’induzione non è obbligatoria ma rimane fortemente consigliata: i vapori e gli odori della cottura, se non correttamente trattati, si diffondono nell’ambiente e tendono a impregnare tessuti e superfici, soprattutto nelle cucine a vista sul soggiorno.
La funzione principale della cappa è quella di aspirare e filtrare l’aria, trattenendo grassi, fumi e umidità, ed è per questo che un corretto dimensionamento e un’installazione a norma diventano fondamentali.
Il posizionamento deve rispettare regole precise: la cappa va collocata a un’altezza compresa tra 65 e 90 cm sopra il piano cottura e deve avere una larghezza almeno pari a quella del piano stesso.
Anche il collegamento elettrico deve essere realizzato da un tecnico qualificato, con spina o interruttore dedicato, mentre i condotti di scarico, quando presenti, devono rispettare le norme UNI vigenti.
A seconda della configurazione della cucina e del tipo di utilizzo, oggi si può scegliere tra diverse tipologie: dai modelli aspiranti, che convogliano i fumi all’esterno (obbligatori con il gas), a quelli filtranti, che depurano l’aria e la reimmettono in ambiente (ammessi con l’induzione).
Ci sono versioni a parete, incassate nei pensili, sospese a soffitto o a isola per cucine centrali, oltre a soluzioni tecnologiche integrate direttamente nel piano cottura.
Le prestazioni si valutano soprattutto in base alla portata d’aria, che per un uso domestico standard dovrebbe essere almeno di 400 mc/h, e alla rumorosità, che nei modelli di buona qualità non supera i 60-70 decibel alla massima velocità.
Le cappe più evolute offrono inoltre funzioni aggiuntive come l’aspirazione rapida (booster), filtri antigrasso in metallo lavabili e filtri anti-odore rigenerabili, illuminazione a LED, connettività con controllo da app o sincronizzazione automatica con il piano cottura.
Alcuni modelli dispongono di sensori che regolano la potenza in base a fumi e odori, sistemi anticondensa per i piani a induzione, ionizzatori che purificano l’aria e motori brushless, più silenziosi ed efficienti dal punto di vista energetico.
Per garantire la massima efficacia è buona norma accendere la cappa poco prima di iniziare a cucinare e lasciarla in funzione per circa un quarto d’ora dopo la fine della cottura, oltre a pulire e sostituire regolarmente i filtri. In questo modo la cappa svolge appieno la sua funzione di protezione dell’ambiente domestico e diventa un vero alleato non solo per eliminare odori e vapori, ma anche per preservare nel tempo la qualità dell’aria e l’integrità degli arredi della cucina.
Scegliere la cappa
La cappa solitamente è l’ultimo elettrodomestico che si sceglie quando si acquista una cucina. Bisognerebbe invece riservarle maggiore attenzione. Anche perché la sua funzione in casa è altrettanto importante di quella di altri apparecchi. Fumi e vapori di cottura – oltre a rendere malsano l’ambiente – possono renderlo davvero sgradevole. Oltre a rendere a volte difficili persino i rapporti col vicinato, per esempio per odori indesiderati su scale o pianerottoli. Nella scelta, ci si affida molto al rivenditore della cucina, badando perlopiù all’estetica, forse anche alla rumorosità. Occorre invece tenere presenti anche alcuni aspetti tecnici, semplici da capire, quando ci si trovi a doverla installare da zero o sostituire la vecchia.
1) Che cosa dice la legge sulle cappe
La norma UNI 7129-2015 Parte 2 prevede che, se in cucina esiste già un condotto di evacuazione dei fumi dedicato, è obbligatorio installare una cappa aspirante quando è presente un piano cottura a gas. La normativa parla di obbligatorietà per quanto riguarda i piani cottura a gas e non i piani cottura ad induzione. Tuttavia l’installazione di una cappa aspirante è fortemente consigliata anche in questo caso. Infatti la caratteristica principale dell’induzione è che il calore per la cottura non viene prodotto sotto il piano di appoggio in vetroceramica, ma direttamente sul fondo della pentola, si trasmette in modo immediato ai cibi da cuocere e la superficie in vetroceramica si scalda solo indirettamente. Questa peculiarità dei piani cottura ad induzione comporta però una rilevante produzione di vapore (che si evidenzia in particolare nel corso delle cotture prolungate, come ad esempio cuocere la pasta o una minestra di verdure); il vapore che sale dalla pentola (che possiamo definire vapore “umido” e “pesante”) stenta a salire verso la cappa e condensa come acqua sulle superfici (schienali, pareti, pensili e sulla stessa cappa). Questo è dovuto all’assenza della fiamma e/o calore che, nelle cotture tradizionali, oltre a scaldare nella prima fase le superfici poste sopra il piano cottura (cappa, schienali), impedendo così che il vapore condensi sulle superfici fredde, genera una corrente ascensionale calda, che aiuta il vapore a rimanere tale ed a essere aspirato dalla cappa.
2) Installazione della cappa
Il montaggio fai da te va evitato. La norma UNI 7129/08 – UNI 11278, che tratta i parametri per la corretta realizzazione di camini e condotti per lo scarico dei vapori della cappe da cucina, prevede che vengano utilizzati solo materiali certificati CE metallici (UNI EN 1443) e plastici (UNI EN 14471. Nel caso si installasse una cappa su sistemi fumari preesistenti è necessario provvedere a nuova intubazione degli stessi; non risultano inoltre idonei tubi in PVC, spiralati zincati e inox AISI 304. L’installazione di una cappa aspirante (o di una filtrante con elettroventilatore separato) deve essere effettuata da un tecnico qualificato (un elettricista iscritto all’albo o un tecnico di un centro d’assistenza specializzato) previo sopralluogo e nel rispetto delle specifiche regole tecniche. Un montaggio scorretto dell’apparecchio potrebbe disturbare il corretto funzionamento di eventuali caldaie o scaldabagni a tiraggio naturale, richiamando nell’ambiente prodotti di combustione di questi ultimi, con rischi concreti per l’utente.
Soprattutto se la cucina è in fase di costruzione, è senza dubbio preferibile collegare la cappa alla rete elettrica mediante una spina estraibile. Se non fosse possibile, è necessario installare almeno un interruttore che, per sicurezza, permetta di interrompere l’alimentazione elettrica dell’apparecchio quando si devono effettuare le operazioni di manutenzione o di semplice pulizia.
3) Tipologie di cappa a norma di legge
- cappa a tiraggio naturale collegata mediante un canale di esalazione a un condotto o canna fumaria o direttamente all’esterno;
- cappa aspirante elettrica, collegata con un canale di esalazione ad un condotto per vapori di cottura o direttamente all’esterno. La cappa deve funzionare per tutto il tempo di funzionamento dell’apparecchio. In questo senso esistono dei dispositivi che fanno dialogare il piano cottura a induzione con la cappa aspirante in modo da accendere e adeguare l’aspirazione all’utilizzo e alla potenza delle zone cottura;
- cappa filtrante elettrica con elettroventilatore collocato sulla parte alta di una parete del locale di installazione (o sui serramenti rivolti verso l’esterno) oppure collegato ad un condotto di esalazione, a suo uso esclusivo. Vale sempre la regola che l’elettroventilatore deve restare acceso per tutto il tempo di funzionamento dell’apparecchio;
Nel caso di portate termiche superiori a 35 kw (come nel caso delle cucine professionali) esistono requisiti tecnici e dimensionali specifici nel D.M. del Ministero dell’Interno del 12/4 1996.
4) Dove mettere la cappa e come
È assolutamente indispensabile utilizzare cappe aspiranti di portata e dimensioni adeguate al piano cottura e con profondità maggiore dei pensili, quindi non di profondità ridotta. La larghezza della cappa non deve essere inferiore alla larghezza del piano di cottura, per evitare che i vapori sfuggano all’aspirazione. In mancanza di spazio utile, può essere anche installato un apparecchio di larghezza inferiore, ma la sua potenza aspirante dovrà essere maggiore. In ogni caso, oltre ai modelli di cappa più diffusi, larghi 60 cm, vi sono anche modelli larghi 90 o 120 cm per i piani di cottura più grandi e consigliabili anche per piani di cottura più piccoli qualora lo spazio non manchi.
Per utilizzare la cappa in maniera funzionale, le misure da tenere a mente per l’installazione sono due: 65-90 cm. La prima riguarda l’altezza minima cui va installata rispetto al piano, soprattutto nel caso di piano a gas, friggitrice o griglia elettrica; la seconda è la distanza massima, di 90 cm appunto, consigliata per un funzionamento ottimale, evitando che i fumi di cottura si disperdano nell’ambiente vanificando la funzione della cappa aspirante.
5) Messa in funzione della cappa
La cappa giusta a seconda dell’ambiente
Oltre che estetica, scegliere la cappa in cucina è una questione tecnica, poiché esistono dei vincoli da rispettare.
Le tipologie oggi disponibili sono svariate – aspirante, filtrante, a incasso, a parete, sotto piano cottura –, ma scegliere la cappa è una questione di impronta tecnica, oltre che estetica. Alleate nella gestione della qualità dell’aria in uno degli ambienti più vissuti della casa, le cappe si stanno trasformando in vere e proprie macchine intelligenti, ma per un corretto funzionamento ci sono delle regole.
Quando è obbligatoria la cappa
Indispensabile in cucina, la cappa favorisce il riciclo dell’aria, elimina i fumi e i cattivi odori e impedisce che il vapore acqueo provocato dalla cottura danneggi col tempo mobili e pareti. Obbligatoria in caso di piani a gas, non lo è invece in caso di piano a induzione, anche se comunque fortemente consigliata.
Se si deve sostituire o comprare una cappa, è bene sapere che oggi ne esistono diverse tipologie da scegliere in funzione dello spazio a disposizione, della funzionalità e anche e, soprattutto, del gusto estetico.
Tipologie di cappe cucina
- Cappe a isola
- Cappe a incasso o a scomparsa
- Cappe a parete
- Cappe integrate nel piano cottura
Chi ha la cucina posizionata a centro stanza, come spesso l’attuale tendenza incentiva a fare, deve optare per una cappa ad isola che in genere ha struttura e finitura elegante e di design. Può avere forma cilindrica, cubica o addirittura essere molto simile a un lampadario. Ci sono anche modelli telescopici che rimangono incassati a soffitto e che tramite telecomando vengono azionati e fatte scendere solo in caso di necessità.
Le cappe ad incasso sono invece consigliate per chi ha poco spazio a disposizione e vuole sfruttarlo il più possibile anche in altezza, perché rimangono installate sotto un mobile della cucina e quando non utilizzate rimangono completamente nascoste.
La tipologia più diffusa è comunque quella a parete, completamente a vista, ormai proposta in versioni molto decorative grazie all’utilizzo di materiali inusuali e colori accattivanti. Sono fissate a sbalzo sopra il piano di cottura in mezzo ai pensili e sono consigliate per chi ha molto spazio a disposizione ed è disposto a sacrificare un pensile, per lasciare in bella vista un apparecchio di questo tipo.
Ci sono infine le cappe integrate nel piano cottura, con modelli che si alzano e si attivano non appena il piano viene acceso, autoregolando la potenza di aspirazione secondo l’intensità della cottura, mentre in altri lo spegnimento può essere posticipato per aspirare odori residui.
Caratteristiche da valutare nelle cappe
Qualunque sia la tipologia tutte devono comunque essere performanti con una buona portata d’aria che possa eliminare in breve tempo i cattivi odori, dove per portata si intende la quantità d’aria che aspirata dai motori della cappa passa attraverso i filtri per la depurazione e per chi ama stare ai fornelli deve scegliere un modello di almeno 400 mc/h.
È importante valutare anche il livello di rumorosità emesso dall’apparecchio: è un dato che varia in base alla velocità selezionata ma è bene sapere che un buon apparecchio, al massimo della portata, deve avere un’emissione sonora di circa 60-70 decibel.
Infine è bene sapere che si possono scegliere modelli dotati di sensori elettronici che – registrando la presenza di odori, vapore e calore – avviano automaticamente la cappa o lasciandola in funzione non solo durante, ma anche nei successivi 10-15 minuti dopo che la cottura è terminata.
Anche la cappa può essere “green”
Le nuove cappe si adeguano alle istanze eco-sostenibili, dotandosi di sistemi per il risparmio energetico.
L’attenzione per gli aspetti eco-sostenibili degli elettrodomestici, ormai consolidata per quelli di grandi dimensioni, sta trasferendosi anche agli apparecchi più piccoli della casa, come ad esempio la cappa in cucina.
Valide alleate nella gestione della qualità dell’aria in uno degli ambienti più vissuti (e probabilmente più inquinati) della casa, le cappe stanno trasformandosi in vere e proprie macchine per la salubrità e il risparmio energetico.
La tecnica di filtraggio dell’aria, ormai pressoché condivisa dalla maggioranza dei marchi, è giunta a un tale grado di sofisticazione da proporre sistemi capaci non solo di abbattere la totalità degli odori presenti in cucina, oltre che degli agenti irritanti e degli inquinanti, ma di ripristinare valori indoor addirittura qualitativamente migliori. A filtri sempre più performanti (generalmente ai carboni attivi, con aggiunta in certi casi di nuovi materiali minerali) si affiancano così impianti integrati intelligenti, capaci di “leggere” i valori dell’aria mediante sensori ad hoc e di intervenire anche in modo automatico in caso l’ambiente risulti insalubre. Appartengono a questa categoria i sistemi di ionizzazione, che immettono nel locale ioni negativi capaci di neutralizzare quelli positivi carichi di “sporco”. Inoltre, le cappe di nuova generazione sono capaci anche di eliminare la dispersione del vapore e il conseguente sgradevole effetto condensa allargato alle superfici circostanti sfruttando tecniche avanzate di gestione dell’aria dalla cappa stessa.
Ormai raggiunti questi importanti risultati, i produttori stanno ora concentrando gli sforzi sulle istanze ambientali, introducendo sistemi a basso consumo energetico. I motori singoli o accoppiati per l’aspirazione sono studiati per ridurre al minimo l’utilizzo dell’elettricità e nel contempo la sua eventuale dissipazione durante il funzionamento della cappa. Sistemi elettronici avanzati gestiscono in modo indipendente le velocità necessarie al momento giusto. E anche l’illuminazione sul piano di cottura è risolta con piccoli apparecchi a led, molto più sostenibili delle fonti luminose tradizionali.
Scegliere la cappa: aspirante o filtrante?
La prima discriminante per scegliere la cappa è infatti la presenza o meno in cucina di un condotto di evacuazione dei fumi dedicato esclusivamente ad essa, sfociante sul tetto dell’edificio con apposito comignolo (o torrino). Una dotazione architettonica obbligatoria per legge se si utilizzano piani di cottura a gas, ai quali va di conseguenza abbinata esclusivamente una cappa aspirante, capace di portare all’esterno i vapori della cottura.
Poche sono le deroghe che la legislazione permette, tra cui però la possibilità di optare per una cappa filtrante – che opera un semplice ricircolo d’aria nell’ambiente – in caso di piani a induzione.
Cappa filtrante, ma prestazionale
La cappa filtrante non necessita di una canna di evacuazione, poiché sfrutta l’aggiunta di speciali componenti capaci di eliminare gli odori e di ripulire l’aria, ma solo di un collegamento all’impianto elettrico. Peculiarità che ha spinto le aziende ad affinarne sempre più le prestazioni, al fine di offrire un grado funzionale non inferiore ai modelli aspiranti. Appartengono così a questa categoria apparecchi estremamente avanzati, con filtri sempre più efficaci o addirittura sistemi integrati di purificazione dell’aria. Come ad esempio la ionizzazione, che immette nel locale ioni negativi per neutralizzare quelli positivi carichi di “sporco”. Inoltre, alcune cappe di nuova generazione sono capaci di eliminare la dispersione del vapore e il conseguente sgradevole effetto condensa allargato alle superfici circostanti, sfruttando tecniche avanzate di gestione dei flussi dell’aria.
Cappa a incasso
Si tratta del modello più diffuso: che sia a incasso nei pensili sopra ai fuochi, nel controsoffitto o in un volume appeso creato ad hoc per le cucine dotate di isola, scegliere la cappa così vuol dire renderla invisibile senza perdere in efficienza. Il motore incassato – che sia ad aspirazione o filtrante – permette infatti ottime prestazioni e grande silenziosità, oltre a una perfetta stabilità in qualsiasi condizione di utilizzo.
Adatta a cucine di gusto sia moderno sia classico, proprio perché nascosta, la cappa a incasso integra il sistema di illuminazione del piano sottostante, per trasformarsi nei modelli più avanzati in vero e proprio apparecchio luminoso indipendente.
Cappa a parete
Un classico in cucina, la cappa a parete può essere sia aspirante sia filtrante. Molti modelli infatti vengono forniti di doppia funzionalità, in modo da adattarsi alle diverse esigenze. Libera da vincoli compositivi, data la sua natura indipendente rispetto alla presenza o meno dei pensili, può indifferentemente dare una immagine high-tech o al contrario tradizionale a seconda del disegno, dei materiali, delle finiture. Fissati a sbalzo sopra il piano di cottura, anche i modelli a parete sono vere e proprie cappe d’arredo, con linee e finiture eleganti. Nella maggior parte dei casi le cappe sono realizzate in acciaio inox, materiale igienico e facile da pulire. Sono proposte però anche in versioni molto decorative grazie all’utilizzo di elementi in vetro o legno, facilmente abbinabili esteticamente con il resto dell’arredo in cucina.
Cappe a scomparsa nel piano cottura
Tra le ultime innovazioni di settore, la cappa integrata nel piano, sia aspirante (la tubazione resta in tal caso celata nella base e si collega alla canna nel muro sottostante) sia filtrante, aiuta a mantenere l’ambiente della cucina sempre fresco e pulito, senza alcun ingombro. Particolarmente utile quando non si ha una superficie muraria posteriore ai fuochi, rende possibile posizionare il piano cottura ove prima era impensabile, ad esempio sotto a una finestra o a fianco di una vetrata.
Chi non ha spazio tra i pensili o ha optato per l’isola o chi semplicemente non vuole la cappa a vista, può optare per modelli installati direttamente nel piano di cottura.
Questi modelli – molto efficaci perché l’aspirazione avviene a livello del piano cottura impedendo ai fumi di disperdersi nell’ambiente – sono a scomparsa quando non utilizzati. Alcuni modelli si autoregolano alzandosi e attivandosi non appena il piano viene acceso, in altri lo spegnimento può essere invece posticipato per aspirare odori residui.
Cappe a soffitto
Tra i modelli a soffitto, le cappe dal design più semplice e lineare sono quelle cilindriche dalla finitura high-tech, perlopiù satinata.
Cappe lampadario
Sempre a soffitto, oltre alle cappe telescopiche incassate a soffitto, che tramite telecomando vengono azionate e fatte scendere solo in caso di necessità, ci sono le sempre più apprezzate cappe lampadario, che hanno anche la funzione illuminante. Come vere e proprie sospensioni, sono indicate nel caso la zona cottura sia al centro stanza, inserita in un’isola o penisola.
Le cappa lampadario devono essere quindi particolarmente silenziose, dato che sono installate in una zona cucina-living, in genere anche dimensionalmente più ampia di una cucina separata: il dato della rumorosità è riportato sull’etichetta energetica e quindi facilmente controllabile al momento dell’acquisto.
Cappe e connettività
Grazie alla connessione wi-fi e alle App, alcune cappe sono gestibili da remoto per regolarne l’accensione e lo spegnimento. Alcuni modelli sono collegati wireless con il piano di cottura sottostante per attivarsi in maniera automatica adeguando la potenza di aspirazione in base alla temperatura o all’utilizzo di più zone del piano.
I filtri delle cappe
Le cappe di nuova generazione assicurano elevata efficacia di filtraggio. I filtri hanno infatti forme e grandezze che assicurano fino al 95% di capacità di captazione. Sono anche composti da mix di materiali per trattenere gli odori con la massima efficacia. Ad esempio, il carbone attivo, in grado di trattenere molti tipi di sostanze, attraendone le molecole e assorbendole, è abbinato alla zeolite, che oltre a assorbire i composti organici e il vapore acqueo, rilascia calore a contatto con l’umidità, riducendola.
Illuminazione a led
Tutte le cappe hanno sistema di luce integrata a led che consente il risparmio energetico e illumina in modo puntuale, efficace e a lunga durata. I led inoltre raggiungono istantaneamente la massima luminosità e non scaldano.
La potenza nella cappa
La potenza aspirante è espressa in mc/h e indica il numero di metri cubi di aria convogliati dalla cappa aspirante in un’ora: conoscere questo dato aiuta a capire quale è il modello più indicato alle proprie esigenze.
In alcuni apparecchi è presente la funzione Booster che permette di aumentare rapidamente la portata di aspirazione per eliminare velocemente fumi o odori molto intensi.
Silenziosità della cappa
Quasi tutte le cappe sono dotate di motori Brushless, che funzionano senza spazzola ma solo grazie a magneti per permettere un risparmio energetico fino all’85%. Questi motori sono anche molto silenziosi.
Una cappa che emette intorno ai 65-70 decibel al massimo della portata, si può considerare un prodotto poco disturbante.

Disponibile in finitura Matt, Zero Easy di Falmec integra il corpo cappa al centro del piano cottura e si caratterizza per il pannello in vetro con Air Slide System che consente di direzionare l’aspirazione dove si sta effettivamente cucinando. Zero Easy è facile da installare poiché non richiede canalizzazioni e sfrutta al massimo la profondità del mobile. È dotata di filtro Carbon.Zeo Microtech rigenerabile, inserito nel corpo aspirante ed estraibile dall’alto per una facile manutenzione, oltre che di un collettore di raccolta liquidi svuotabile. 76 cm. Prezzo da rivenditore. http://www.falmec.com

Elegante e discreta, Sliver di Galvamet è progettata per l’incasso nel pensile. Dotata di tecnologia anticondensa che riscalda uniformemente tutte le superfici inferiori, impedisce la formazione di gocce durante la cottura con piano ad induzione, assicurando comfort e pulizia in ogni utilizzo. Ha una portata massima di 710 mc/h, una rumorosità di soli 59 dB(A), aspirazione perimetrale e illuminazione a LED ed è in classe energetica A. Prezzo da rivenditore. http://www.galvamet.it

Il piano in vetroceramica da 80 cm ID Serie 6 I-Dual di Haier ha cappa integrata dotata di 3 livelli di aspirazione + booster. La portata massima è di 645 mc/h e la rumorosità è di 65 dB(A) per arrivare a 70 dB(A) con la funzione booster. La cappa adatta la sua velocità in base al livello di potenza del piano cottura, massimizzando il risparmio energetico e garantendo le migliori prestazioni. Prezzo da rivenditore. http://www.haier-europe.com

La cappa a vista in vetro WHVF92FLMX di Whirlpool ha un livello di rumorosità massimo di 62 dBA ed è dotata di illuminazione a LED che diffonde una luce discreta in diversi colori e filtro ai carboni attivi. Utilizzabile in modalità aspirante o filtrante, offre 4 velocità di funzionamento, con capacità di aspirazione massima di 470 mc/h. Larga 80 cm, è in classe di efficienza energetica A. Prezzo da rivenditore. http://www.whirlpool.it

La cappa da incasso Mythos Drip-Free Extreme di Franke è praticamente invisibile e funziona con tecnologia Drip-Free Extreme che elimina la gocciolatura garantendo aria fresca e pulita a lungo. La cappa è dotata di una visiera girevole a 180° e due microventilatori integrati che generano un flusso d’aria aggiuntivo simile a una parete d’aria, proteggendo superfici e mobili dall’umidità. I filtri antigrasso in acciaio inox appositamente inclinati convogliano le gocce in un pratico vassoio raccogli-condensa. È larga 90 cm. Prezzo 1.229 euro. http://www.franke.com

Elegante, la cappa telescopica Glass Draft N 90 di Neff è dotata di motore senza spazzole silenzioso ed efficiente. Tramite l’app e l’anello Twist Pad Flex® è possibile attivare uno scambio di informazioni con il piano di cottura in modo che la potenza di aspirazione si adegui automaticamente a quella impegnata sul piano a induzione. Regolabile su 3 velocità + 2 intensive, ha portata massima di 519 mc/h. Prezzo da rivenditore. http://www.neff-home.com/it/

Disponibile in due versioni, Pure e Pro, la cappa Inside Core di Silverline ha sensore a vapore che regola automaticamente la potenza di aspirazione in base alle reali necessità, ottimizzando le prestazioni senza sprechi. Nella versione Pro, inoltre, si attiva il riscaldamento interno alla veletta per contrastare le differenze di temperatura e prevenire la formazione di condensa. L’interfaccia touch è intuitiva, e il coperchio magnetico frontale permette un accesso immediato ai filtri antigrasso, che si estraggono e si puliscono velocemente. In classe energetica A, ha illuminazione LED. Prezzo da rivenditore. http://www.silverlineitalia.com

T-Shelf Evolution è la cappa a isola di Faber con struttura a ripiani a giorno che grazie ai due motori garantisce un’aspirazione potente fino a 600 mc/h. La grande superficie luminosa a LED offre un’illuminazione uniforme sia sul piano cottura che sulla zona living e i comandi touch, semplificano l’esperienza d’uso, mentre i filtri antigrasso lavabili in lavastoviglie facilitano la manutenzione. Prezzo 4.878 euro. http://www.faberspa.com

La cappa Sweet di Elica è realizzata con un polimero speciale ad alta resistenza al calore, ai vapori e ai grassi. È disponibile in varie finiture, ha filtri anti-odori che possono durare fino a 3 anni, sistema di aspirazione perimetrale e la prolunga del camino è ad altezza variabile, per adattarsi a ogni spazio. In classe A, misura 85 cm ed ha portata massima di aspirazione di 530 mc/h. Prezzo 950 euro. http://www.elica.com

Larga 60 cm, la cappa Serie 700 LFT826X Breeze di Electrolux si distingue per la funzione Breeze, che dopo la cottura purifica silenziosamente l’aria per 60 minuti a livello minimo, e per la ExtractionTech Pro, con portata massima aspirante 600 mc/h che permettono un’efficienza ottimale. La tecnologia wireless Hob2Hood® consente inoltre un collegamento con il piano, regolando automaticamente luci e velocità. È in classe energetica A. Prezzo 559,50 euro. http://www.electrolux.it
Gallery 2024
Rivedi anche la nostra gallery pubblicata nel 2024