Detrazioni fiscali anche per l’installazione di videocitofoni

Tra gli interventi ammessi a godere della detrazione fiscale per ristrutturazione, molto probabilmente prorogata al 50% fino al 31 dicembre 2018, rientra anche l'installazione di videocitofoni?

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 07/11/2017 Aggiornato il 07/11/2017

Tra gli interventi ammessi a godere della detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia rientrano anche quelli relativi alla sicurezza, come l’installazione di citofoni, videocitofoni e telecamere.

L’installazione del videocitofono è inteso come intervento per la sicurezza e quindi gode del bonus ristrutturazione?

L’Agenzia delle Entrate nella sua guida on line relativa alla detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia ha stilato un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. Tra questi rientra anche la sostituzione (o nuova installazione con le opere murarie occorrenti) di citofoni, videocitofoni e telecamere.

Tali lavori rientrano in quelli relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Per fruire dell’agevolazione occorre pagare le spese tramite bonifico bancario o postale “parlante”, in cui devono essere indicati la causale del versamento (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Al momento del pagamento del bonifico, banche e Poste Italiane Spa devono operare una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori, ritenuta che dal 1° gennaio 2015 è pari all’8%.

I contribuenti interessati devono conservare, oltre alla ricevuta del bonifico, le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Per avere la detrazione, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, basta poi indicare le relative spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. Fino al 31 dicembre 2017, in abbinamento alla detrazione fiscale al 50%, installando una porta blindata si può godere anche del bonus mobili, la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A. La detrazione spettante, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, deve essere calcolata sull’importo massimo di 10.000 euro (riferito  complessivamente alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici). Con il bonus mobili possono essere acquistati mobili nuovi quali cucine, letti, armadi, cassettiere, comodini, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione) e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), quali ad esempio frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

By-me sistema domotico di Vimar. www.vimar.com

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