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Le basi cucina con terminali curvi rappresentano una delle evoluzioni più interessanti del design contemporaneo applicato all’ambiente domestico.
Non si tratta di una trovata decorativa né di una soluzione effimera: la reintroduzione della curva, infatti, risponde a una visione progettuale più ampia, che coinvolge ergonomia, continuità visiva e qualità percettiva dello spazio.
Le più recenti interpretazioni delle aziende del settore dimostrano come la morbidezza del profilo possa trasformare radicalmente l’identità di una cucina, soprattutto quando articolata attorno a un’isola centrale o integrata in un living open space.
Una scelta oggi attuale, non una moda
L’osservazione dei modelli recenti suggerisce che la curva è oggi impiegata con una maturità progettuale nuova. Non si tratta di un trend destinato a scomparire rapidamente: la transizione degli spazi domestici verso ambienti fluidi e multifunzionali favorisce soluzioni che addolciscono la componente tecnica della cucina e la integrano nel linguaggio dell’interior design contemporaneo.
La curva, quindi, è uno strumento: può essere espressiva o discreta, scultorea o funzionale, ma richiede sempre un progetto consapevole.
Se inserita con coerenza nella composizione, può trasformare una cucina da semplice ambiente operativo a volume architettonico capace di dialogare con tutto lo spazio domestico.

Una linea morbida ed ergonomica per l’isola della cucina Ak_Project con moduli Circle di Arrital caratterizzata dal design curvo: le curve degli arredi e delle pannellature rendono l’ambiente fluido e accogliente. Le basi e le colonne sono realizzate in Laccato Metal Grafite, il top è in Granito Cosmic Black. Gli elementi in essenza Ebano Opaco, la boiserie attrezzata e lo schienale dei vani chiusi da ante con vetri fumé, “spezzano” la composizione. Prezzo su richiesta. https://www.arrital.it
La curva come strumento progettuale contemporaneo
Osservando le cucine più recenti presentate dai produttori emerge che la curva è tornata ad avere un certo ruolo nella progettazione della cucina, ma con un linguaggio del tutto diverso rispetto a quello degli anni passati. Le basi terminali arrotondate non sono più un semplice addolcimento dell’angolo, ma parte di un sistema coerente di superfici, materiali e continuità formale.
Alcune composizioni adottano curvature marcate, ricavate da lavorazioni tridimensionali sulle ante, che trasformano l’isola in un vero volume scultoreo. Altre preferiscono una morbidezza più discreta, con terminali stondati che alleggeriscono una linea altrimenti rigorosa. Altre ancora sfruttano la curvatura come pretesto funzionale, integrando vani roto-traslanti o soluzioni di apertura ergonomiche.
Questa diversità di approcci suggerisce che la curva non è una moda, ma uno dei linguaggi formali attraverso cui l’ambiente cucina sta ritrovando un carattere più domestico, morbido e fluido.
Perché scegliere una base curva
Miglioramento dell’ergonomia e dei percorsi
La curvatura consente di eliminare lo spigolo vivo, facilitando la fruizione delle aree di passaggio attorno all’isola o alle zone operative. Nei modelli più evoluti, la curva non è solo un profilo arrotondato: coinvolge lo zoccolo, il piano e l’intero fianco, generando un gesto continuo che guida naturalmente il movimento.
Continuità visiva e maggiore accoglienza
La superficie curva attutisce la percezione di massa della cucina, soprattutto quando l’ambiente è integrato con il soggiorno. Il volume appare meno tecnico, e la cucina acquisisce un andamento visivo più fluido, quasi architettonico. In alcune proposte, questa qualità è accentuata da materiali come laccati metallici, essenze scure, vetri fumé, che giocano con la luce e con la profondità delle superfici.
Identità formale e valore espressivo
Le cucine con ante arrotondate ricavate da pannelli tridimensionali o superfici modellate conferiscono all’isola una presenza scultorea, capace di diventare il fulcro estetico dell’ambiente. L’impiego di pietre naturali sagomate in modo armonico, top con bordi lavorati e finiture metalliche contribuisce a rendere la curva un elemento di caratterizzazione forte.

La scenografica isola sagomata Tangram di Cesar è caratterizzata dal piano di lavoro in pregiato marmo Breccia Imperiale con bordo Eclair e dalle basi con le ante arrotondate con lavorazione tridimensionale Groove, realizzate in laccato effetto metallico Verde Comodoro Anodyc, che la trasformano nella protagonista indiscussa della cucina. Prezzo su richiesta. https://www.cesar.it
Integrazione funzionale per sfruttare lo spazio
Le interpretazioni più evolute utilizzano la curvatura per integrare sistemi contenitivi dedicati, come moduli roto-traslanti, pensati per sfruttare meglio gli angoli smussati. In questi casi, la curva non comporta una perdita di spazio utile, ma una diversa organizzazione interna.
Terminali stondati anche per pensili e colonne
La stessa logica delle basi terminali curve si può applicare naturalmente ai pensili e alle colonne a tutta altezza. I terminali curvi superiori alleggeriscono i volumi sospesi, mentre quelli nelle armadiature a colonna smussano la verticalità e attenuano la percezione di “blocco”.
Nei passaggi, una colonna con lato stondato risulta più gradevole e sicura; sui pensili, la curva aiuta a mitigare l’impatto visivo della parte alta, soprattutto in cucine compatte o con soffitti bassi. Il risultato è una cucina omogenea e fluida, che comunica continuità tra i vari moduli e si integra in modo naturale in contesti open space.

Una colorazione tenue per la cucina Progetto Sistema Laccato di Ar-Tre che si sviluppa in modo lineare sulla parete della zona giorno e che è caratterizzata dalla presenza di elementi terminali stondati. Il design minimale della ante lisce e prive di maniglie mette in risalto il colore vaniglia lucido. Le ante in MDF sono laccate e si possono scegliere fra 40 varianti di colore tra lucido e opaco; il top è in laminato grigio. Prezzo su richiesta. https://www.ar-tre.it
Vantaggi reali delle basi curve
Sulla base delle tipologie osservate, si possono individuare vantaggi concreti:
- Miglior ergonomia nei passaggi grazie all’assenza di spigoli vivi.
- Percezione più accogliente del volume: la curva introduce una qualità “morbida”, quasi tattile.
- Maggiore coesione formale: quando la cucina è parte di un open space, i terminali curvi facilitano il rapporto con la zona giorno.
- Potenzialità scultorea: le isole sagomate diventano volumi protagonisti, valorizzati da materiali espressivi come marmi e pietre naturali o laccati metallici.
- Integrazione di soluzioni tecniche come contenitori estraibili speciali o pannelli continui.
Svantaggi da considerare
Pur con qualità evidenti, la curvatura comporta anche alcune criticità:
- Riduzione della capienza nei moduli terminali tradizionali, a causa del raggio curvo.
- Maggiore complessità produttiva, soprattutto con laccature opache o lavorazioni tridimensionali su MDF, che incrementano i costi.
- Raccordi più delicati tra piano, zoccolo e fianchi curvi, che richiedono esecuzioni di alto livello.
- Limitazioni modulari rispetto ai sistemi completamenti squadrati, che offrono una gamma più ampia di configurazioni.
Quando inserire basi terminali curve nel progetto
Questo genere di modulo è consigliato quando:
- la cucina è in un open space
- c’è un’isola centrale
- c’è un passaggio vicino ai terminali della composizione
- si vuole creare un’interfaccia più “calda” e accogliente verso la zona giorno
- si desidera un design organico coerente in basi, pensili e colonne.

È dominata da una grande isola, attrezzata con il lavello e il piano a induzione, la composizione candida Volare di Aran Cucine, disegnato da Ulisse Narcisi e presentato a EuroCucina 2024. Le nuove basi, coordinate nel colore e nella finitura con le colonne che danno vita ad una capiente armadiatura a parete, sono piacevolmente curvi e integrano dei contenitori roto-traslanti. Un modulo da 60 cm, prezzo a partire da 285 euro + IVA. https://www.arancucine.it








































