Cucina di 3 metri lineari: come progettarla per ambienti fra i 4 e gli 8 mq

Per chi deve progettare una cucina con un lato di 3 metri lineari (una dimensione che si presenta abbastanza di frequente nelle case), valutiamioi casi di ambienti di dimensioni piccole e medie, da 4 a 8 mq. Quando ci sta anche il tavolo?Confronta i diversi casi e guarda il progetto di attrezzatura interna valido per una parete di 3 metri.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 15/08/2025Aggiornato il 15/08/2025
cucina di tre metri lineare grigia

Una cucina lineare di 3 metri è una base progettuale solida per ottimizzare spazi contenuti ma ben organizzati. La sfida, in ambienti piccoli, è quella di garantire tutte le funzioni necessarie – cottura, lavaggio, contenimento e talvolta pranzo – distribuendole in modo efficiente, senza rinunciare a un’estetica ordinata.
A seconda della superficie disponibile (4, 5, 6, 7 o 8 mq), è possibile intervenire sulla profondità del locale per calibrare ingombri, passaggi e volumi contenitivi. Di seguito, alcune configurazioni progettuali con lato fisso da 3 metri.

Cucina piccola di 4 mq: da 3 x 1,33 m

È la configurazione più critica: una cucina da 4 mq con lato di 3 metri ha una profondità utile di soli 1,33 m. Anche in 4 mq si può però avere una cucina essenziale ed elegante, a patto di semplificare la distribuzione e scegliere materiali chiari (e volendo anche lucide, riflettenti, per creare profondità visiva). In questi casi è fondamentale:

  • Utilizzare moduli compatti, eventualmente con profondità ridotta (es. 45 cm).
  • Limitare la presenza di colonne e scegliere elettrodomestici slim.
  • Valutare cucine monoblocco, soluzioni a scomparsa o su ruote, ideali per miniappartamenti o monolocali.

Cucina 5 mq: da 3 x 1,66 m

Perfetta in un bilocale, magari anche integrata in un living compatto, una cucina da 5 mq con lato lungo 3 metri ha l’altro di 1,66 m. Qui lo spazio è più limitato, ma una composizione lineare ben studiata consente comunque una cucina funzionale. Soluzioni consigliate:

  • Ridurre gli spessori degli elementi a profondità 60 cm standard, evitando colonne doppie.
  • Preferire una semicolonna compatta (H 132 cm) con forno e lavastoviglie integrati.
  • Utilizzare pensili a ribalta per facilitare l’apertura anche in spazi ridotti.

Cucina 6 mq: da 3 x 2 m

Una cucina da 6 metri quadrati, con lato lungo da 3 metri, ha l’altro lato corto di 2 m, una proporzione equilibrata, che consentirebbe anche configurazioni a “L” o doppia fila compatta (con profondità ridotta su un lato). Idee progettuali:

  • Inserire una colonna unica e capiente (frigo o dispensa).
  • Prediligere ante battenti fino a 60 cm e cestoni estraibili oltre tale misura.
  • Adatta anche come cucina abitabile, se il layout include un piccolo tavolo a ribalta o estraibile.

Cucina 7 mq: da 3 x 2,33 m

Si tratta di una metratura che consente già un buon equilibrio tra funzionalità e agio nei movimenti, ideale per cucine separate o semi-abitabili.

Una cucina da 7 metri quadrati con un lato di 3 metri ha una profondità di circa 2,33 m. Questo formato consente una composizione lineare ben accessoriata (oppure una disposizione a L con moduli su due lati contigui, lasciando sufficiente spazio per il passaggio). In questo taglio è possibile:

  • Inserire una colonna frigo e colonna (o semicolonna) per forno e lavastoviglie.
  • Usare basi da 90 cm con cestoni per aumentare il contenimento.
  • Integrare un tavolo snack o un piano d’appoggio laterale per uso quotidiano.

Cucina 8 mq: da 3 x 2,66 m

In una cucina da 8 mq, la profondità corrispondente è di 2,66 m: uno spazio generoso che permette grande libertà compositiva.

In questa metratura si possono facilmente alternare moduli contenitivi e volumi “liberi” per alleggerire la percezione dello spazio. Oltre alla linea da 3 metri, si può inserire:

Cucina su parete di 3 metri in corridoio? Solo se aperto

Le cucine in corridoio presentano sfide particolari: passaggi obbligati, larghezze ridotte e vincoli impiantistici.  Fondamentale che lo spazio sia dotato di aerazione naturale e che siano rispettati i rapporti aeroilluminanti.
La linea da 3 metri si inserisce bene lungo una parete, ma per garantire funzionalità è importante:

  • Contenere la profondità dei mobili tra 35 e 60 cm.
  • Sfruttare l’altezza con pensili sovrapposti o a tutt’altezza.
  • Inserire colonne solo se lo spazio di passaggio supera 120 cm netti.
  • Una semicolonna può sostituire moduli più ingombranti, preservando lo spazio di manovra e il piano d’appoggio.

Quando ci sta il tavolo?

Cucina 8 mq – 3 x 2,66 m → Sì, ci sta un tavolo per due persone

Profondità utile: 2,66 m – 0,60 m (profondità cucina) = 2,06 m

C’è spazio a sufficienza per un tavolo da 70-80 cm con sedie su almeno un lato, o per un tavolo quadrato 80×80 cm centrale. Perfetta anche per tavolo con due sedie affiancate o a ribalta.

Cucina 7 mq – 3 x 2,33 m → Sì, ci sta un tavolo piccolo

Spazio libero davanti ai mobili: 2,33 m – 0,60 m = 1,73 m

Si può inserire un tavolo profondo 60 cm con sedute da un lato o un tavolo ribaltabile a parete.

Conclusione: tavolo possibile, meglio se poco profondo o richiudibile.

Cucina 6 mq – 3 x 2,00 m → Solo se a ribalta o snack

Spazio residuo: 2,00 m – 0,60 m = 1,40 m

Non sufficiente per un tavolo classico. Può andar bene un piano snack da 40-50 cm, a sbalzo o addossato alla parete.

Cucina 5 mq – 3 x 1,66 m → Niente tavolo

Spazio utile: 1,66 m – 0,60 m = 1,06 m

Non sufficiente nemmeno per un tavolo molto piccolo con sedute frontali.

Per questo ambiente non ci sta nessun tavolo; solo cucina operativa.

Cucina 4 mq – 3 x 1,33 m → Niente tavolo

Spazio utile: 1,33 m – 0,60 m = 0,73 m

Troppo poco anche per un piano snack: solo corridoio di passaggio.

Esempio di progetto cucina su una parete di 3 m

Progettare una cucina completa in soli 3 metri lineari richiede precisione e un’attenta ottimizzazione dello spazio. In una composizione compatta come quella di questo esempio, ogni elemento deve contribuire all’efficienza funzionale e all’equilibrio formale dell’insieme.

Gli aspetti da curare con particolare attenzione sono: l’ergonomia dei percorsi, l’organizzazione delle zone funzionali (lavaggio, cottura, contenimento), la scelta delle aperture in base alla fruibilità, l’integrazione degli elettrodomestici e la gestione dei volumi superiori e inferiori per garantire capienza e facilità d’uso.

Anche la continuità estetica, la qualità delle finiture e la pulizia visiva rivestono un ruolo determinante, soprattutto in ambienti open space o in presenza di vincoli dimensionali.

La composizione

In questo progetto cucina, realizzato con il supporto di un rivenditore specializzato, la cucina lineare si sviluppa su una parete di 300 cm ed è stata progettata per contenere tutti gli elementi indispensabili in modo ordinato e funzionale. La configurazione alterna basi capienti a moduli specializzati (colonna frigo, semicolonna con forno), con l’obiettivo di massimizzare lo spazio utile senza rinunciare a ergonomia e comfort.

L’impatto visivo è lineare e pulito: la cappa a scomparsa, i frontali uniformi e le proporzioni calibrate contribuiscono a una percezione ordinata anche in ambienti di ridotte dimensioni. L’utilizzo di basi larghe (da 90 cm) consente di concentrare le zone operative su un piano inox da 180 cm con lavello e piano cottura a incasso, mentre la semicolonna con forno e lavastoviglie integrata permette di recuperare spazio per il contenimento verticale.

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In dettaglio, i moduli sono:

1. Colonna frigo con anta apribile a sinistra, L 60 x P 60 x H 228 cm. 2. Base per piano cottura con 2 cestoni e 1 cassetto, L 90 x P 60 x H 72 cm. 3. Base sottolavello con due cestoni + portarifiuti, L 90 x P 60 x H 72 cm. 4. Semicolonna  (colonna midi) per lavastoviglie a scomparsa totale e per forno a incasso, L 60 x P 60 x H 132 cm. 5. Top inox con fori incasso per piano cottura e lavello a una vasca, L 180 x P 60. 6. Top per semicolonna, L 60 x P 60. 7. Pensile con chiusura a ribalta per cappa a incasso più sopralzo con 2 ante battenti, L 90 x P 35 x H 48+48 cm. 8. Pensile scolapiatti con chiusura a ribalta più sopralzo con due ante battenti, L 90 x P 35 x H 48+48 cm. 9. Pensile con anta, L 60 x P 35 x H 48 cm.

Il modulo pensile centrale è dedicato alla cappa a incasso, mentre quello adiacente ospita lo scolapiatti; entrambi sono sormontati da elementi a giorno con ante a battente che completano la verticalità del progetto, valorizzando l’altezza disponibile.

Colonne e semicolonne: estetica contemporanea e funzionalità

Negli ultimi anni le colonne a tutta altezza sono diventate protagoniste delle cucine contemporanee: pulite, verticali e ben integrate, contribuiscono a definire un’estetica architettonica ordinata e minimale, oltre a offrire ampio spazio contenitivo. Tuttavia, quando la superficie disponibile è limitata – come nel caso di una cucina lineare da 3 metri – è fondamentale valutare attentamente il rapporto tra volumi verticali e piano di lavoro.

In questi contesti, può rivelarsi strategico reintrodurre la colonna midi (o semicolonna), una tipologia di modulo molto diffusa nei decenni scorsi e spesso trascurata nelle composizioni più recenti. Alta circa 130 cm, la semicolonna permette di alloggiare comodamente forno e lavastoviglie mantenendo un piano di appoggio superiore utilizzabile come piano aggiuntivo, soprattutto adatto per esporre piccoli elettrodomestici e soprattutto averli comodamente a portata di mano quando serve. Questa soluzione compatta consente di compattare due funzioni in un solo modulo, evitando di sacrificare spazio utile sul top principale.

La semicolonna rappresenta dunque un’alternativa intelligente alla colonna intera, soprattutto quando non si dispone di isole o penisole a supporto, e consente di bilanciare ergonomia, contenimento e praticità d’uso in composizioni lineari e compatte.

Tipologie di apertura: ante, cestoni, push-pull e ribalte

In fase progettuale è fondamentale scegliere il tipo di apertura più adatto a ciascun modulo, in funzione della sua posizione e del suo utilizzo. Nelle basi larghe oltre i 60 cm, i cestoni rappresentano una scelta funzionale per riporre pentole, stoviglie e oggetti ingombranti: le guide a estrazione totale e i meccanismi di bloccaggio ne garantiscono l’uso in sicurezza e con accessibilità completa.

Le ante a battente, invece, restano la soluzione più versatile per colonne, pensili e moduli di larghezza contenuta. I pensili superiori utilizzano ribalte con apertura assistita e arresto intermedio, una soluzione che consente l’accesso ai vani anche in spazi ridotti, senza interferenze con l’utente.

Dal punto di vista estetico e pratico, la presenza o meno di maniglie determina la scelta tra due sistemi di apertura: gole orizzontali o verticali, che disegnano un segno grafico continuo, oppure meccanismi push-pull, ideali per ottenere superfici pulite e prive di elementi sporgenti.

In entrambi i casi, è consigliabile optare per cerniere e guide ammortizzate, per garantire silenziosità e durabilità nel tempo.

cucina lineare progetto grigia copia copia

 

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