Contenuti trattati
La scelta di una cucina non è solo una questione estetica. Al centro di ogni buon progetto ci sono le caratteristiche dell’ambiente che la dovrà accogliere e le esigenze delle persone che vi abitano. Il primo passo da compiere è quello di considerare alcuni aspetti imprescindibili.
- La forma e la dimensione della stanza, innanzitutto, sono decisive: da queste dipenderà la disposizione dei mobili e degli elettrodomestici.
- L’illuminazione naturale, poi, è un altro elemento da non sottovalutare, in quanto una cucina ben illuminata è più accogliente e funzionale.
- Anche lo stile di vita e le abitudini di chi utilizzerà la cucina giocano un ruolo centrale: una famiglia numerosa avrà esigenze diverse rispetto a una coppia o a un single.
- Infine, bisogna decidere se la cucina sarà solo un luogo in cui cucinare solamente o anche un ambiente in cui consumare i pasti e passare del tempo insieme. La risposta a questa domanda influenzerà notevolmente la scelta della composizione.
Ma come scegliere la cucina più adatta per la nostra casa? Ecco alcune soluzioni che rispecchiano le tipologie più diffuse: in linea, angolare, con isola e a penisola.
1) Cucina in linea, per piccoli spazi o living multifunzione
Pratica, questo tipo di composizione si sviluppa interamente a parete. Tutte le funzioni sono concentrate in sequenza all’interno di un blocco compatto, ma non necessariamente di piccole dimensioni e sfrutta bene l’altezza.
Perfette per ambienti di dimensioni contenute o lunghi e stretti, le cucine in linea sono anche una valida soluzione negli open space. Concentrando la composizione su una sola parete, si lascia tutto lo spazio rimanente al living. L’elemento determinante di cui tenere conto è la profondità della stanza, perché per poter aprire agevolmente le ante di basi e pensili e muoversi con facilità, anche in più di una persona, occorrono almeno 140 -150 cm liberi. Riguardo la disposizione degli elementi (un tempo si parlava di “triangolo di lavoro”), una soluzione pratica consiste nel seguire la logica delle diverse fasi, sistemando al centro i fuochi (cottura), con il lavello da un lato (lavaggio) e il frigorifero dall’altro (conservazione), possibilmente intervallati da superfici d’appoggio (lavorazione). Il forno, invece, può essere inserito in una base sotto il top oppure, per maggiore comodità, incassato in una colonna.
Una variante è la cucina disposta su due blocchi paralleli. In questo caso serve ancora più spazio al centro per muoversi comodamente.
Cucina lineare nella nicchia
La cucina è concentrata in un solo blocco, tra il muro perimetrale e una spalla che ne scherma il fianco. Lo spazio è ben sfruttato anche in altezza. Sopra, il tamponamento nella stessa tonalità dei mobili nasconde l’impianto di climatizzazione. Come si vede nella pianta qui sotto, l’open space integra la zona conversazione, l’area conviviale e, sul fondo, l’angolo cottura, delimitato dalle colonne laterali. A scandire le funzioni, la posizioni delle finestre. La forma della pianta suggerisce perciò la suddivisione delle aree, con il tavolo che fa da spartiacque tra cucina e soggiorno.
Cucina lineare e zona pranzo delimitate dalle cementine
All’interno del living open, il “tappeto” in cementine e la carta da parati identificano l’area riservata alla cucina e all’area conviviale. Un angolo vintage che contrasta in modo armonioso con la composizione a parete di gusto contemporaneo.
2) Cucina ad angolo, su due o tre lati, anche con tavolo al centro
In una cucina angolare, i moduli occupano due o tre lati contigui dello stesso ambiente, facilitando il lavoro e gli spostamenti. Nella versione a L c’è spesso posto per il tavolo al centro.
Come nella cucina in linea, gli elementi di una composizione angolare sono tutti disposti a parete, ma dislocati su due o tre lati, a formare una L (se sono due), una C (se sono tre, di cui un lato lungo e due corti) o una U (se sono tre, di cui un lato corto e due lunghi). La versione a L è perfetta per disporre di un’area conviviale al centro. In questo tipo di disposizione, però, lavello, piano cottura e frigorifero dovrebbero essere abbastanza vicini per ridurre le distanze e lavorare più comodamente. Le composizioni a C si prestano a essere abbinate a porte scorrevoli, così da nascondere la zona cottura, all’occorrenza, e disporre di una zona pranzo separata. Gli spostamenti al suo interno sono agevoli. La soluzione a U offre un’ampia zona di lavoro pur in un ambiente di dimensioni compatte. Lascia però poco spazio al centro per un eventuale tavolo. In tutte e 3 le versioni, la presenza di una finestra non è generalmente un problema.
Cucina angolare a L, completa ma compatta
La zona operativa, sviluppata ad angolo, vede zona cottura e lavaggio su due lati contigui, sufficientemente distanziati per lavorare comodamente. Una struttura in ferro bianco e vetro trasparente delimita la cucina ai due lati e nella parte superiore del vano d’accesso. La disposizione degli elementi rispetta la sequenza delle operazioni. Come si può vedere nella pianta qui sotto, la cucina, completa di zona pranzo con tavolo rotondo e dispensa a profondità ridotta, si trova in posizione raccolta, ma aperta sul soggiorno. Gli spazi dei due ambienti sono definiti dall’utilizzo di due pavimentazioni differenti.
Cucina angolare a C, nascosta ma comunicante
Questa composizione, che ha la forma di una C, occupa tutto lo spazio a parete di un locale indipendente, compreso quello sotto la finestra. Una porta scorrevole doppia la separa dal living, ma quando le ante sono aperte, diventa tutt’uno con l’area conviviale.
3) Cucina con isola, indicata per open space e per definire gli spazi
Scenografica e multitasking, l’isola è perfetta se la cucina è aperta sul soggiorno, ma necessita di spazio e, se dotata di lavello o piano cottura, di un progetto specifico.
La prima domanda da porsi se si desidera questa tipologia di cucina dovrebbe essere “quanto spazio serve?”. La destinazione privilegiata è infatti l’open space: non solo perché si tratta di un ambiente più arioso, ma anche perché l’isola si rivela strategica per definire le zone funzionali. Intorno a questo elemento devono rimanere circa 100/120 cm (almeno sui lati lunghi), necessari per lavorare comodamente e per aprire ante e cassetti. Per questi motivi, le colonne, spesso presenti alle spalle dell’isola, hanno solitamente le ante scorrevoli. Anche se lo spazio non manca, è importante organizzarlo in modo razionale, per muoversi agilmente e non sprecarlo (lavello, zona cottura e frigorifero non devono essere troppo distanti tra loro). Multitasking, l’elemento centrale può avere una funzione operativa (integrando zona lavaggio e/o cottura) e/o conviviale, ed essere utilizzato come tavolo o banco snack.
Cucina aperta sul soggiorno con isola al centro
La cucina si integra perfettamente con le finiture allo stile della casa: le colonne sono quasi mimetizzate, mentre l’isola è l’elemento caratterizzante il living. La zona operativa, con il piano cottura a induzione dotato di sistema di aspirazione fumi integrato, è illuminata da due tipi di faretti; il lavello è a filo del top. Come si può notare nella pianta qui sotto, il living è un volume unico che integra la cucina. Da notare, una serie di pannelli scorrevoli che hanno la funzione di dividere e allo stesso tempo collegare tra loro le diverse aree funzionali.
Isola snack compatta, coordinata al parquet
Utile come piano di lavoro, banco snack e volume per contenere, l’isola è dotata di un ampio vano che si apre verso la zona operativa e di una struttura di sostegno a elle che lascia spazio per inserire gli sgabelli e sedersi comodamente. Il top è in teak, come il parquet.
4) Cucina con penisola, adatta per dividere gli ambienti
A differenza delle composizioni a isola, le cucine a penisola sono indicate anche per ambienti di medie dimensioni e per articolare gli spazi all’interno del living.
Può essere un semplice elemento aggiuntivo, sporgente rispetto alla composizione, o il vero fulcro dell’ambiente. Nel primo caso la penisola può fornire una superficie di lavoro in più oppure essere adibita a postazione operativa, con lavello e/o piano cottura, ed essere attrezzata con elettrodomestici e strumenti da chef. Molto spesso, però, è destinata a zona snack o area conviviale, se non sono presenti altri tavoli (per esempio in un monolocale). Da questo punto di vista, è l’elemento che fa da ponte tra la cucina e il soggiorno negli ambienti open. Le composizioni a penisola, infatti, sono quelle più adatte in queste situazioni, anche quando lo spazio non abbonda. Per avere spazio dove mettere gli sgabelli e stare seduti comodamente, l’elemento dovrebbe avere una profondità di 90 cm. Grazie alla versatilità dei programmi attuali, massima è la personalizzazione per armonizzarsi con il living. 3 in 1: piano di lavoro, contenimento e banco colazione.
Cucina con penisola snack nel sottotetto
La composizione si sviluppa su due lati lungo pareti contigue, con la variante dell’elemento a penisola utilizzato come bancone snack. Tutta la zona operativa è illuminata dal lucernario installato sulla falda inclinata. Originale il volume della cappa hi-tech che occupa l’intera parete, un modello professionale nascosto dalla pannellatura in lamiera a tutt’altezza. Come si vende nella planimetria qui sotto, alla cucina è riservato un ambiente indipendente, chiuso da una doppia porta scorrevole che lo divide dalla zona pranzo nel living. A destra della penisola, in corrispondenza di un’altra finestra, la composizione continua con una base con cestoni ad altezza sfalsata, ricavando ulteriore spazio per contenere. In una nicchia a sinistra dell’ingresso sono contenute le colonne con gli elettrodomestici e la dispensa.
Cucina con penisola che sfrutta al massimo lo spazio a parete
La pianta della cucina si presta a ospitare una composizione che occupa tre pareti e che si estende poi verso il centro della stanza con un penisola-snack. I vani sono tutti provvisti di ante e poco è lasciato a vista, a eccezione della mensola nera che dialoga con le lampade.
Progetti cucina da copiare
- Meglio la cucina a vista o separata? Soluzioni a confronto
- Progetto per una cucina di meno di 6 mq
- 3 progetti cucina per una pianta “difficile”
- Cucina aperta sul soggiorno: 7 case a confronto
- “Spostare” la cucina: un esempio pratico