Il piano di lavoro
Acciaio inox
È il materiale d’eccellenza per il piano di lavoro nelle cucine professionali, perché molto igienico, non poroso (esattamente come il vetro) e facile da pulire a fondo senza fatica. Inoltre, è resistente al calore, anche a quello di una padella caldissima o di una pentola colma d’acqua bollente. Per contro, è costoso, sensibile ai graffi, alle impronte digitali e alle ammaccature.

Si distingue per l’isola e la cappa in acciaio Artemisia di Veneta Cucine; la finitura, in piacevole contrasto con i pannelli e le ante in noce Canaletto, viene ripresa da top, schienale e binari della composizione a parete. Prezzo base da 60 cm: a partire da 348 euro. www.venetacucine.com
Laminato
È il piano di lavoro più conveniente, ma non per questo da scartare per una cucina semiprofessionale: è piuttosto resistente agli urti, ai graffi e alle abrasioni. Il suo punto debole è però il calore: mai appoggiarvi sopra una pentola bollente! Oggi esistono inoltre prodotti evoluti, realizzati con nanotecnologie. Uno di questi è il Fenix®, trattato con resine acriliche di nuova generazione. Morbido al tatto, è anche antimuffa, antibatterico e antimpronta. Si usa anche per ante e struttura.
Solid surface
Estremamente resistente all’usura e all’abrasione, compatto e flessibile, il piano di lavoro in questo materiale viene realizzato in un pezzo unico, senza giunture e non è affatto poroso. Caratteristiche che lo rendono di conseguenza molto igienico e di facile pulizia. È impiegato anche per lavelli del tutto integrati nel piano di lavoro. Commercializzato con nomi diversi secondo i produttori, è costoso e molto sensibile al calore: se si appoggia una pentola calda, si deforma. Per contro, eventuali graffi profondi sono facilmente eliminabili con un ferro da stiro caldo.
Pietra lavica decorata
Impermeabile alle macchie, al calore e ai graffi, si presta bene alla realizzazione di piani di lavoro per le cucine. Offre inoltre elevata resistenza alle sostanze chimiche, agli urti e all’usura e non teme gli choc termici. Si trova anche sotto forma di piastrelle decorate, trasformandosi così in un elemento decorativo in grado di connotare fortemente gli ambienti.

Le piastrelle in pietra lavica maiolicata di Made a Mano, realizzate artigianalmente, sono utilizzabili anche per rivestimenti. www.madeamano.it
Quarzo composito
Facile da pulire, durissimo, molto resistente alle macchie, alle sostanze chimiche (acido citrico e comuni prodotti per la pulizia), al calore e all’abrasione. È del tutto simile a quello naturale, da cui è ricavato, ma senza averne i difetti, quali bassa resistenza al calore e porosità. Questo materiale viene infatti prodotto con polveri di quarzo “legate” tra loro tramite speciali resine, pigmenti e additivi, in percentuali variabili a seconda del produttore (è infatti commercializzato con nomi diversi). Tutti sono facili da pulire e non richiedono particolari operazioni di manutenzione. In alcuni casi sono sottoposti a trattamenti impermeabilizzanti, diventando ancora più igienici.

Il materiale Quartzforms® di Marmo Arredo, in quarzo composito, è inassorbente, antibatterico, resistente agli urti e agli acidi. www.marmoarredo.com
Ecocemento
Resistente al calore, all’umidità, ai graffi e alle macchie in genere (un po’ meno al succo di limone), è formato da una miscela a base di cemento ecologico e microresine all’acqua a matrice polimerica. Pulirlo è facilissimo: basta un panno umido.
Pietra sinterizzata
Altamente resistente alle macchie, agli urti e ai graffi, inassorbente e inattaccabile dagli acidi e dai solventi. Viene prodotto in grandi lastre “a tutta massa”, cioè di colore uniforme in tutto lo spessore, ed è molto sottile, anche solo 3 mm. È utilizzato non solo per il piano di lavoro, ma anche per le ante.

Top e ante della cucina sono rivestiti in Lapitec, pietra “tecnica” ad alta resistenza meccanica, alle macchie e ai graffi, non porosa e di facile pulizia. www.lapitec.it
Alzatina: la parete che fa da schienale tra il top e i pensili
Questo spazio può essere rivestito con lo stesso materiale utilizzato per il piano di lavoro, ma esistono anche altre finiture pensate a questo scopo.
Le piastrelle sono sempre una soluzione utilizzata: se trattate con resine trasparenti, garantiscono protezione da oli, grassi e umidità. In questo modo, si risolve il problema delle fughe, che possono ingiallire molto velocemente a causa dei vapori di cotture. Sono inoltre facilmente lavabili. Le stesse resine possono essere utilizzate anche da sole. In tantissimi colori, vantano anche un’ampia scelta di finiture: lucide, opache, materiche, perlacee, nuvolate e spatolate.

La resina all’acqua Materia di Elekta, in vari colori, può essere applicata su vari tipi di supporto, tra cui la ceramica. www.elektapainting.com
Gli smalti all’acqua sono impermeabili, a elevato potere coprente e lavabili. Alcuni prodotti riproducono perfettamente l’effetto metallo (per una cucina d’aspetto hi-tech). In alternativa, si può ricorrere anche a pitture decorative, da trattare in seguito con vernice trasparente protettiva lavabile.

L’idropittura decorativa Land di Cap Arreghini è protetta da una vernice a base acrilica, lavabile e resistente alle macchie. www.caparreghini.it
Di gusto contemporaneo sono i pannelli in vetro temprato: vetri float con un lato satinato e un altro rivestito con una vernice smaltata di alta qualità trattata termicamente. Resistono molto bene all’umidità, ai graffi e al calore. Possono essere retroilluminati.

Lo schienale per cucine è realizzato con vetro laccato temperato Matelac T di AGC, disponibile in 15 colori. www.yourglass.com
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