Gres porcellanato per i piani di lavoro delle cucine

Il gres porcellanato è uno dei materiali più utilizzati per i pavimenti e per rivestire le pareti di casa, ma è anche un’eccellente soluzione per i piani di lavoro delle cucine.

Tatiana Ceruti
A cura di Tatiana Ceruti
Pubblicato il 06/03/2018 Aggiornato il 06/03/2018
gres porcellanato

Materiale dalle elevate prestazioni tecniche ed estremamente versatile, il gres porcellanato è oggi utilizzato per molteplici applicazioni, dai pavimenti ai rivestimenti, dai mobili alle facciate ventilate, fino ai piani di lavoro delle cucine. Si ottiene mediante l’impasto di materie prime selezionate (argille, sabbie quarzifere e feldspatiche, cui vengono aggiunti pigmenti a base di ossidi metallici), pressate e poi cotte a una temperatura di oltre 1.250 °C.

Qualità più importanti del gres porcellanato

  • la compattezza
  • l’inassorbenza
  • l’ottima resistenza alle macchie
  • l’elevata resistenza agli urti e ai graffi
  • l’inalterabilità al calore (+ di 210 °C)
  • l’ottima resistenza alla corrosione da parte degli acidi, deboli e forti
  • la facilità di pulizia

Per i top delle cucine  si utilizzano solitamente lastre in gres porcellanato di maxi formato (100 x 300 cm e oltre) e di spessore sottilissimo (3-3,5 mm), che possono essere facilmente tagliate, sagomate e forate. Ha un aspetto monolotico: eventuali giunture (non sempre necessarie, date le dimensioni) rimangono invisibili. 

A differenza dei piani realizzati con piastrelle di grandi dimensioni, le lastre in gres porcellanato non presentano fughe e di conseguenza punti in cui si possa annidare lo sporco. Sono quindi di facile pulizia e non richiedono manutenzione. Se il materiale è a tutta massa, cioè uniforme per colore in tutto lo spessore, nel raro caso in cui si scheggi, può essere facilmente riparato.

 

cucina lineare Carattere di Scavolini con isola e bancone snack, piano in gres porcellanato

La cucina Carattere di Scavolini (www.scavolini.com) è formata da una composizione lineare, che ospita la zona cottura, e da un’isola con banco snack impiallacciato Rovere nabuk, e un piano di lavoro in gres porcellanato onice perla ad alto spessore. Le basi, i pensili e le ante sono in laccato opaco tortora. L’arredamento è completato dal sistema di armadiature Switch con anta a telaio in laccato opaco grigio ferro, che sfruttano al meglio lo spazio a disposizione, anche grazie all’utilizzo dei moduli sopracolonna che vestono l’intera parete.

La posa del gres porcellanato

Prima dell’installazione, i piani di lavoro in gres porcellanato vengono tagliati e forati per predisporre i fori per la rubinetteria e per l’incasso dei lavelli. Per fissare e movimentare in tutta sicurezza le lastre di grandi dimensioni si utilizzano anche telai ausiliari in alluminio, dotati di ventose. Vengono quindi applicati, tramite speciali adesivi, a un supporto, che deve essere perfettamente asciutto, pulito, senza fessurazioni e planare. Inoltre deve garantire stabilità nel tempo.

I migliori supporti per il gres porcellanato

  • Lastre di marmoresina: miscele di granuli di marmo naturale con aggiunta di apposite resine.
  • Pannelli isolanti rigidi in polistirene ad alta densità: ad alte prestazioni, garantiscono stabilità dimensionale e facilità di posa.
  • Pannelli in schiuma di polisterene estruso: presentano su entrambi i lati uno strato indurente, privo di sostanze cementizie, ricoperto da tessuto non tessuto.
  • Pannelli di multistrato marino: composto dalla sovrapposizione di piallacci di legno nobile, è molto resistente all’umidità.
  • Pannelli in agglomerato di vario tipo: sono realizzati con materiali poveri, che vengono tritati, miscelati e in seguito compattati tramite leganti specifici.
  • Una volta fissato, il top viene rifinito sui bordi e sugli spigoli per rendere invisibili i punti di giunzione tra la veletta frontale e il top.
Cucina con piano di lavoro in gres porcellanato Kerlite di Cotto d'Este

Cucina con piano di lavoro in gres porcellanato Kerlite di Cotto d’Este. Si tratta di un materiale ceramico sottilissimo (3-5 mm), utilizzabile per pavimenti, rivestimenti, ma anche per i piani di lavoro e le ante delle cucine. Composto da argille e materie prime pregiate e pressato con una forza di 15.000 tonnellate, è resistente al calore, alle macchie, ai graffi ed è totalmente inassorbente. La presenza dell’additivo Microban® lo rende inattaccabile da batteri, funghi e muffa. Viene prodotto in lastre di grandi dimensioni (100 x 300 cm). Nella versione di spessore 3,5 mm è rinforzato sul retro con un’apposita rete in fibra di vetro.

 

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