Cucina a vista oppure cucina-soggiorno: si trovano nel monolocale, nel loft ma ormai anche in molti grandi appartamenti dove prevale il gusto conviviale e il desiderio di fondere i due ambienti in un unico ampio spazio aperto. Per arredarli ci sono sistemi multifunzione che collegano gli spazi sfruttandoli al meglio. Vediamo nel dettaglio una composizione di cucina living che bene esemplifica questo genere di soluzione. Tutta la zona operativa è collocata in un’isola-penisola centrale; un blocco a U individua la zona pranzo, nel passaggio fra soggiorno e area cottura. Formato da moduli chiusi e piani a sbalzo, ha un aspetto compatto ma leggero. Le basi, per definire meglio le diverse aree, si raccordano al volume a tutta altezza che divide in due l’ambiente: aperte verso il salotto, offrono uno spazio chiuso ma complementare alla libreria a giorno di fronte ai divani. Per il pranzo ma non solo, la composizione “gira” con un piano che serve sì da tavolo, ma all’occorrenza si trasforma anche in un pratico home-office. Le sedie scelte sono tradizionali, perché il piano ha altezza standard, di circa 75 cm. Quelle nere a quattro razze, che ricordano le sedute da ufficio, offrono un comfort ottimale grazie allo schienale ergonomico. Per l’illuminazione sull’area pranzo, bastano due maxi lampadine appese a un cavo, nella posizione più adatta e alla distanza giusta, e l’illuminazione è risolta. Tutto il piano di lavoro è in laminato: resistente e di facile manutenzione, si uniforma con fianchi, frontali e schienali realizzati invece in essenza. Combinando materiali differenti, si ottiene comunque un effetto omogeneo all’insegna della funzionalità.

La composizione a isola per soggiorno e cucina ha le basi ad ante impiallacciate in rovere color tabacco con gole in alluminio e il piano in laminato colore porfido. L’armadiatura dispensa con colonne elettrodomestici è in laccato bianco lucido. Prezzo su preventivo. Liberamente di Scavolini
La zona lavaggio e cottura è rialzata. È concentrata in un blocco sfalsato rispetto al tavolo perché le operazioni in cucina richiedono un top alto circa 85-90 centimetri. Vicini sono comodi anche per favorire i flussi di lavoro: piano cottura e lavello vanno entrambi affiancati, almeno da una parte, da basi d’appoggio libere. La rubinetteria: i modelli a becco alto sono i più pratici in cucina, perché consentono di riempire pentole e contenitori di grandi dimensioni. Si sfrutta il top prolungandolo rispetto alle basi per ottenere un tavolo snack supplementare, da usare in questo caso con sgabelli, considerato il cambio di altezza.
Un mobile-parete. L’armadiatura a tutta altezza integra ampi spazi dispensa e tutti gli elettrodomestici a colonna.Raggruppati al centro, questi formano un blocco operativo dove tutto è a portata di mano, e i collegamenti agli impianti sono semplificati. In finitura bianca lucida “si fonde” con soffitto e pareti cirscostanti, riducendo l’impatto dell’ampia struttura. Mancanza di maniglie, linee essenziali e disposizione regolare dei moduli contribuiscono all’effetto equilibrato offerto dalla composizione. La boiserie che riveste la parete centrale è formata da pannelli coordinati ai frontali dell’armadiatura. Così nell’ambiente si percepisce ancor di più un senso di continuità.