Cucina abitabile: tutto quello che serve sapere

Ecco i suggerimenti per avere una cucina abitabile in regola e piacevole da vivere.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 17/04/2019 Aggiornato il 17/04/2019
cucina abitabile

Secondo l’ultima indagine biennale di Tecnoborsa “Le famiglie italiane e il mercato immobiliare” la cucina abitabile resta uno dei desideri principali in una abitazione (specialmente al Sud, dove gli appartamenti hanno ancora dimensioni piuttosto ampie). Anche se sempre più spesso è sostituita, per esigenze di spazio, dal cosiddetto “cucinotto”, un ambiente più piccolo collegato al soggiorno, e dall’angolo cottura, a vista nella zona giorno.

Ma cosa si intende per cucina abitabile? Ecco tutto quello che si deve sapere in merito.

Per cucina abitabile si intende un locale per la preparazione e la cottura del cibo che sia grande abbastanza da poter ospitare anche un tavolo per i pasti. Poiché rientra negli ambienti primari di una abitazione – quelli con maggiore classe di pregio –, deve rispettare alcuni vincoli di tipo igienico-sanitario:

  • superficie minima di 9 metri quadrati
  • altezza minima di 2,7 metri
  • corretto rapporto aeroilluminante (superficie finestrata apribile non inferiore a 1/8 del pavimento).

Inoltre, non può avere accesso diretto a un bagno, ma deve essere separata da un disimpegno o antibagno. E devono essere presenti una canna di esalazione dei fumi di cottura sfociante sul tetto, con relativa cappa aspirante (solo filtrante se si hanno i piani a induzione), e un foro grigliato di ventilazione a non oltre 30 cm dal pavimento, per il ricambio dell’aria combusta dai fuochi.

Cucina soggiorno di un bilocale

Cucina soggiorno di un bilocale (progetto arch. Tommaso Giunchi, foto Adriano Pecchio). Vuoi vedere l’intera casa? Clicca qui!

Garantiti i vincoli tecnici, se l’appartamento già ne prevede la disposizione o in fase di ristrutturazione la superficie ne permette la creazione, la cucina abitabile resta comunque una scelta ottimale sotto diversi punti di vista. Ad esempio odori e disordine dopo la cottura restano confinati, nascosti alla vista di eventuali ospiti. E colazioni e pranzi di famiglia risultano più intimi e pratici. Può essere poi un ambiente dove magari fare mangiare comodamente bambini e ragazzi mentre gli adulti cenano in soggiorno.

Per quanto riguarda poi la disposizione degli arredi, i sistemi presenti sul mercato soddisfano ogni esigenza di gusto e di funzionalità, prevedendo accessori e complementi in grado di inserirsi nell’ambiente in modo armonico. Unica attenzione allo spazio di manovra, sia attorno al tavolo sia lungo i piani di lavoro, prevedendo uno spazio adeguato per l’apertura di cassetti, sportelli forno, frigorifero e lavastoviglie, contenitori estraibili.

cucina abitabile a L con zona pranzo centrale e mobile in legno bianco, parete gialla

Foto: Cristina Fiorentini con cucina abitabile a L con zona pranzo centrale e mobile in legno che “scalda” l’ambiente. Clicca qui per vedere l’intera casa, progetto Studio Costa Zanibelli Associati.

 

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