Come scegliere il conto corrente bancario

Ecco un breve vademecum con tutti i consigli e le informazioni utili per chi deve scegliere un conto corrente bancario, dai costi alle tipologie, fino ai servizi offerti.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 04/08/2016 Aggiornato il 04/08/2016
conto corrente

Quando si deve aprire un conto corrente bancario oppure valutare la possibilità di trasferire il proprio da una banca ad un’altra, la prima domanda che sorge è quale sia l’istituto di credito più conveniente. Partiamo da una premessa: non c’è a priori una banca più conveniente di un’altra. Molto dipende dalla situazione personale: si vuole aprire un conto corrente semplicemente per l’accredito dello stipendio? Si devono fare tanti movimenti o pochi? Si vogliono fare investimenti oppure no… C’è chi desidera un conto “veloce” e sceglie quelli on line oppure chi è tradizionalista e preferisce il contatto diretto con l’impiegato allo sportello. Ecco allora un elenco delle domande da porsi per chiarirsi le idee prima di scegliere il conto corrente che fa al caso proprio:

  • Il conto si are per esigenze familiari o solo per esigenze personali? Più sono le persone che utilizzano il conto, più saranno le operazioni che probabilmente verranno effettuate.
  • Quante operazioni si pensa di fare in media ogni mese? Al crescere del numero delle operazioni aumentano infatti i costi variabili, se il contratto li prevede.
  • Si vuole un conto gestibile direttamente o line o si preferisce andare direttamente allo sportello? Usare il conto attraverso internet di solito costa meno, ma richiede anche maggiore attenzione per poter operare con la massima sicurezza senza subire frodi.
  • C’è la necessità di avere una carta di credito? Con la carta di credito è possibile fare acquisti nei negozi, via internet o anche via smartphone, pc e tablet fino a un importo massimo di spesa definito dalla banca che di solito è mensile e si riduce dopo ogni acquisto. Il rilascio e l’utilizzo di una carta di credito hanno dei costi però per il cliente, come il canone annuo e, quando viene richiesto il pagamento rateale, gli eventuali interessi. Per conoscere tali costi è necessario prima consultare i documenti informativi che la banca deve mettere a disposizione sia presso lo sportello sia sul sito internet.
  • Il conto corrente sarà utilizzato per pagamenti ricorrenti, come l’affitto, le utenze di casa o le rate del mutuo? ll cliente può richiedere che il pagamento avvenga in automatico con la cosiddetta domiciliazione. Quindi occorre verificare che il conto che si sceglie abbia in sé questo servizio.

Fatte queste necessarie domande è importante valutare i costi del conto. Uno dei fattori che influenza il costo del conto corrente riguarda i servizi offerti dalla banca, associati a quel conto.

I servizi offerti dal conto corrente

Tra i servizi base offerti dalla banca vi sono l’accredito dello stipendio o della pensione, gli assegni, i prelievi e versamenti al bancomat, bonifici, carte di credito, Internet Banking, ecc. Accanto a questi servizi ce ne possono essere altri accessori come la possibilità di richiedere servizi avanzati (finanziamenti, fidi, prestiti personali ed anche i mutui), la cui convenienza dipende da quanto il cliente abbia realmente bisogno di tali servizi accessori.

I costi del conto corrente

Il conto corrente ha dei costi per il cliente che dipendono dai servizi offerti perciò variano da banca a banca.  Il costo complessivo del conto è di solito composto da una parte fissa e da una parte variabile:

  • i costi fissi sono quelli standard, uguali per tutti che non dipendono né da quanto né da come si utilizza il conto. I costi fissi sono il canone annuo del conto corrente, i canoni legati a eventuali carte di pagamento, le imposte di bollo, le spese per l’invio delle comunicazioni al cliente. Il canone annuo include spesso anche un certo numero di operazioni;
  • i costi variabili variano proprio in base al tipo e al numero di operazioni che si fanno e dipendono da come si utilizza il conto e dalle scelte commerciali della banca. I principali costi variabili da considerare con attenzione quando si sceglie un conto sono le spese per la registrazione sul conto di ogni operazione ○ commissioni per l’esecuzione dei singoli servizi, le spese di liquidazione periodica e gli interessi e altri oneri in caso di scoperto.

Per capire quali sono questi costi e poterli valutare, nel Foglio Informativo del conto corrente la banca fornisce il cosiddetto ISC, l’Indicatore Sintetico di Costo che fornisce un’idea del costo complessivo del conto corrente in base alle spese e alle commissioni che possono essere addebitate al cliente nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali e gli interessi.

Le tipologie dei conti correnti

Vi sono varie tipologie di conti offerti dalle banche e quelli più diffusi sono quattro:

  • Conti ordinari: sono quelli “a consumo”, in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate questo perchè più operazioni si fanno, più si spende.
  • Conti a pacchetto: sono quelli che prevedono il pagamento di un canone che può comprendere anche altri servizi, quali cassette di sicurezza, assicurazioni e gestione del risparmio. I conti a pacchetto si distinguono in conti “con franchigia”, in cui il canone include un numero limitato di operazioni gratuite, e conti “senza franchigia”, in cui è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite.
  • Conto di base: è quello dedicato a chi ha esigenze finanziarie limitate, includendo solo un certo numero di operazioni e alcuni servizi, come la carta di debito, accredito della pensione o dello stipendio, versamento di contanti o di assegni bancari e circolari, prelievo di contante, domiciliazione delle principali utenze domestiche. Il conto di base ha un canone annuo che comprende un numero prestabilito di operazioni annue per determinati servizi. Per i clienti che hanno un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 8.000 euro, il conto non ha spese e non si paga l’imposta di bollo. Per chi ha una pensione fino a 18.000 euro annui, il conto destinato all’accredito della pensione è gratuito fino a un determinato numero e tipo di operazioni e servizi; si pagano invece eventuali servizi aggiuntivi.
  • Conti in convenzione: sono quelli che beneficiano di sconti e agevolazioni grazie ad accordi con determinate categorie di clienti.

I comparatori on line

Prima di scegliere il conto corrente più adatto alle proprie esigenze, si può decidere di consultare anche qualche comparatore gratuito di quelli disponibili in rete. Questo permette di confrontare i conti offerti dalla varie banche e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Ma attenti alla fonte, dovete essere sicuri che sia attendibile. E non fateci affidamento senza aver verificato.

Come aprire un conto corrente e come chiuderlo

Dopo aver scelto il conto più adatto alle proprie esigenze, si può procedere all’apertura del conto allo sportello della banca o anche direttamente on line. I documenti richiesti generalmente sono la copia di un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale. La banca può chiedere anche dei documenti opzionali come l’ultima busta paga o l’ultimo Modello Unico presentato in fase di dichiarazione dei redditi.

Per chi ha già un conto attivo presso un’altra banca e volesse chiuderlo, si ricorda che la chiusura è senza spese e senza penali, anche se possono esserci delle eccezioni che la banca deve riportare nel contratto. Un’altra cosa importante da sapere è che non è obbligatorio mantenere un conto corrente con la stessa banca con la quale si è contratto un mutuo. Se quindi si sta pagando un mutuo con una banca, si può aprire un conto con un’altra, mantenendo con la prima solo il rapporto creditizio fino a quando l’intero mutuo non sarà estinto.

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