Trilocale di 93 mq con anima vintage

Più apertura al living e cucina a vista: così è cambiato il trilocale anni '60 di meno di 100 mq. Oggetti e arredi raccontano una storia tutta made in Italy.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografo Claudio Tajoli, Stylist Rosaria Galli
Pubblicato il 09/03/2020 Aggiornato il 09/03/2020
Trilocale di 93 mq con anima vintage

L’abitazione cittadina si trova al terzo piano di un edificio della seconda metà del secolo scorso, in una zona semicentrale di Como. Con un layout piuttosto tradizionale ma parzialmente rivisitato, l’appartamento si avvale di arredi e finiture dall’anima vintage che rispecchiano i gusti e le passioni dei proprietari. I cambiamenti apportati nella distribuzione degli interni sono volti a mettere ancora più in risalto quest’aspetto, sottolineando la spiccata propensione dei padroni di casa a collezionare pezzi di design italiano. Protagonista è anche il legno, interpretato dalle tecniche artigianali dei maestri della Brianza e del Piemonte della prima metà del ‘900. L’insieme, frutto di un personalissimo mix & match, dialoga in modo armonioso e crea un’atmosfera calda e accogliente. Poiché l’intento è anche quello di non rinunciare a oggetti e arredi che hanno fatto parte della storia di famiglia e hanno perciò un grande valore affettivo. Da custodire e attualizzare.

Foto trilocale

  • Nella zona giorno aperta gli spazi del living, del pranzo e della cucina sono scanditi dal pilastro centrale che contribuisce a individuare le aree funzionali. Il tavolo e la madia completa di specchiera sono arredi artigianali di Cantù degli anni '40; le sedie anni '60 sono il modello Carimate di Cassina, design Vico Magistretti. Nella zona conversazione, le poltrone con struttura in legno e rivestimento in pelle sono il modello 920 di Cassina, design Afra e Tobia Scarpa. Accanto alla finestra, l'armadio a due ante in legno massello è un pezzo di artigianato piemontese primo '900.
  • Nella zona conversazione, il divano a tre posti rivestito in pelle è il modello 920 di Cassina, del 1966, design Tobia & Afra Scarpa; mentre la libreria anni '50 in legno massello con scomparti chiusi e a giorno è su disegno di Alvaro Molteni. Sono opera dello stesso designer i quadri appesi su tutta la superficie della parete. A sinistra, il radiofonografo è il modello RR 226 di Brionvega, appoggiato su una base in metallo. Il radiatore d'arredo è il modello Piano Verticale di Irsap. Installato a parete, nell'angolo vicino alla finestra, il radiatore verticale introduce un elemento contemporaneo nella zona giorno. È formato da tubi appiattiti in lamiera d'acciaio verniciata in bianco; questi danno all'apparecchio un aspetto lineare e minimal, un pezzo a sé stante nel progetto. d'arredo.
1. Artigianato canturino
La libreria del soggiorno, così come altri arredi distribuiti nei diversi ambienti della casa, è un pezzo originale anni '50. In legno massello, è stato realizzato dagli artigiani della città di Cantù; per lunga tradizione (fin da metà '800) sono specializzati nelle lavorazioni di qualità del legno, in diverse tipi di essenze. Intarsi, intagli, lucidature manuali a cera sono tra i tratti distintivi più tipici di questa "scuola", una vera e propria firma ben riconoscibile nel variegato mondo del mobile.
2. Omaggio ad alvaro molteni
I quadri appesi in una libera, armoniosa composizione sopra il divano e la libreria sono tutti del pittore e designer Alvaro Molteni; altre sue opere sono presenti - come in una galleria - in altre stanze, anche nella zona notte. Le radici della formazione dell'artista, nato nel 1920, sono legate all'astrattismo comasco che ebbe come riferimenti, tra gli anni '30 e '40, le figure di Terragni, Radice, Badiali e Manlio Rho.
3. Luce dall'alto ma...
Per illuminare in modo uniforme la zona conversazione, con possibilità però di orientare la luce dove più serve, è stata scelta la lampada da terra di design con basamento in marmo sul quale poggia lo stelo ad arco al quale è fissato il diffusore. I vantaggi rispetto alla lampada a sospensione sono molti: la luce si diffonde meglio anche perché la distanza dalle zone da illuminare è ravvicinata.
4. Giradischi storico
Sistemato a lato della zona conversazione, è un modello con radio, diffusore e piatto del giradischi integrati: è stato disegnato dai fratelli Castiglioni a metà del secolo scorso ed è poi diventato un vero e proprio cult di modernariato. La scocca in legno ne fa un complemento d'arredo che si inserisce, in questo caso, tra altri pezzi dello stesso periodo.
  • La composizione della cucina, su disegno del progettista, è stata realizzata da Cappellini Cucine. Nella zona lavaggio il lavello a due vasche è di Foster. Il piano cottura a gas a sei fuochi è iXelium di Whirlpool, mentre la cappa Europa Isola è di Falmec. Il frigorifero a libera installazione è di Indesit. La composizione in linea della cucina, attrezzata con elettrodomestici da incasso, è completata però da un frigorifero a libera installazione, sistemato nell'angolo, sul lato opposto a quello della portafinestra. Nel caso del frigo, i modelli freestanding offrono una maggiore libertà di scelta per quanto riguarda misure, capacità, tipologia ed estetica. In questo caso si tratta di un combinato con finitura inox.
5. Ribassamento tecnico
La cucina, ora collegata all'ambiente aperto del living, è riproporzionata da una controsoffittatura tecnica di circa 30 cm di altezza che si raccorda a quella del corridoio. Oltre alla funzione estetica di individuare e distinguere i due ambienti comunicanti, la struttura in cartongesso serve anche per alloggiare il condotto di evacuazione fumi della cappa e i faretti a incasso con relativi cavi elettrici.
6. Alternative ai pensili
La composizione lungo la parete non è strutturata secondo una regolare corrispondenza di basi e moduli sospesi. Si è optato per una parete più "leggera" con l'unico pensile a un'estremità, personalizzato dal quadro fissato sull'anta. Gli altri due sono moduli a giorno multiuso, più da living che da cucina, in laccato bianco opaco con sottopensile in legno. Con questa soluzione, la zona operativa risulta maggiormente integrata nell'area giorno.
  • Nel corridoio d'ingresso è stato mantenuto il parquet originale in listelli di rovere. Sul lato opposto a quello dello studio, la macchina per scrivere appoggiata sul tavolo da falegname è la Olivetti Lettera 35. Di fianco, la libreria a giorno su disegno è formata da moduli quadrati o rettangolari, sovrapposti e collegati tra la loro da bacchette laterali inserite in apposite scanalature.
7. Tavolo da falegname
La parete a sinistra dell'ingresso e di fronte alla porta dello studio è arredata con un'inedita versione di consolle: si tratta di un tavolo da falegname di recupero in legno massello che per la forma lunga e stretta del piano si adatta perfettamente alla nuova funzione. Nulla è stato modificato nella struttura del mobile che nella parte frontale integra la morsa in ferro che serviva a tenere fermi i pezzi in lavorazione; sono conservati anche gli utensili originali. Le superfici del mobile sono state carteggiate e rifinite a cera.
  • Nello studio il tavolo con piano in vetro trasparente e struttura in acciaio verniciato è il modello LC6 di Cassina, design Le Corbusier, Jeanneret, Perriand; la poltroncina da ufficio è la Pollock Executive Chair di Knoll. La lampada da tavolo a sinistra è la Tizio di Artemide, quella a destra è un pezzo di modernariato. Il carrello portaoggetti rosso è Boby di B-Line.
8. Parquet industriale
Lo studio si differenzia dagli altri ambienti della casa per il rivestimento a terra: il parquet industriale prende il posto dei listelli posati a correre. Questa tipologia di pavimentazione è costituita da lamelle di piccole dimensioni in legno massello: posate "di taglio", raggruppate a piccoli blocchi, hanno spessore maggiore rispetto agli altri formati. La disposizione in sensi alternati, a 90° gli uni rispetto agli altri, permette anche di ottenere un motivo decorativo seriale e di mettere in maggiore risalto le diverse sfumature del legno. Il parquet industriale, per l'elevata resistenza al calpestio e alle sollecitazioni meccaniche, era destinato in origine a spazi pubblici, mentre ora è sempre più diffuso anche in ambito residenziale: non soltanto nei loft e sulle grandi superfici ma anche in abitazioni d'impronta più tradizionale come questa.
9. Postazione di design
Gli spazi di lavoro sono arredati con una composizione che rende omaggio ad alcune tra le più note firme del design moderno, dagli anni '30 agli anni '70. Tutto è concentrato nell'office accostato alla parete: tavolo-scrivania di Le Corbusier, poltrona su ruote di Pollock rivestita in pelle, carrello di Joe Colombo e lampada
a braccio orientabile di Sapper.
10. Libreria a cremagliera
I ripiani, disposti a tutt'altezza sulla parete sopra il tavolo da lavoro, sono fissati a montanti a cremagliera: questo tipo di sistema consente di scegliere e variare facilmente la posizione dei ripiani, adattando così la composizione alle specifiche caratteristiche dello spazio a disposizione. L'ingombro è inoltre ridotto rispetto a una libreria tradizionale.
  • Nella camera matrimoniale il letto tessile con testiera imbottita è di Chateau d'Ax, il coordinato in lino bianco con fascia grigia è di Marina C. A lato, la libreria di produzione artigianale in legno massello è su disegno di Alvaro Molteni. I quadri appesi sono di autori diversi, tra i quali Felicita Frai; è opera sua anche l'acquerello incorniciato appoggiato sul piano del mobile lavabo in bagno (nella foto a destra).
11. Il letto, protagonista discreto
Appoggiato al centro della parete, è un modello tessile dotato di un capiente contenitore sotto la rete; la testiera imbottita è leggermente inclinata all'indietro. Una struttura piuttosto imponente, il cui profilo è però alleggerito dal rivestimento bianco che minimizza il contrasto con la parete. In bianco è anche il coordinato in lino, impreziosito dalla fascia grigia che evidenzia i bordi del lenzuolo, delle federe e dei cuscini sopra.
12. Un mobile diviso in due
A destra del letto matrimoniale, la libreria in legno massello appoggiata alla parete è la "seconda parte" di quella che abbiamo visto nel soggiorno. Si tratta infatti di un mobile di famiglia di grandi dimensioni che, per ragioni di spazio, è stato splittato e sistemato in due diverse stanze della casa. Di tutt'altro stile è invece l'angoliera a sinistra: dei primi del '900, in legno decapato, introduce nella stanza una nota a contrasto che rompe l'uniformità.
  • Nel bagno della camera matrimoniale, il lavabo da appoggio in ceramica è il modello Sfera di Ceramica Catalano con miscelatore Light di Paffoni Rubinetteria. Asciugamani di Marina C. Il pavimento in gres è della serie Docks di ABK, mentre il rivestimento della parete sopra la vasca è della coll. Cubi Terra di Marca Corona. Linee orizzontali e verticali scandite e sottolineate anche da alternanze cromatiche marcate definiscono le geometrie dell'ambiente di servizio, annesso alla camera matrimoniale. La parete dietro il lavabo è divisa in senso orizzontale: la fascia inferiore è rivestita con grandi lastre di gres porcellanato grigio mentre sopra una semplice finitura in bianco mette in risalto i profili della cornice in legno dello specchio e del quadro con passepartout.
13. con effetto 3D
Sopra la vasca, una sola delle pareti è rivestita a tutt'altezza con piastrelle in gres porcellanato decorate. Il motivo, giocato sul contrasto di tre tonalità - bianco, nero e grigio - è costituito da una composizione di cubi. I volumi delle figure geometriche, "trasferiti" sulla superficie piatta del muro, gli danno un effetto di profondità e di apparente tridimensionalità. L'accostamento con il grigio tinta unita delle altre pareti permette di focalizzare ancora di più l'attenzione su questo lato.
14. cedro del libano
Quest'essenza, utilizzata per il piano d'appoggio in massello del lavabo, è un materiale ricorrente all'interno della casa, lo stesso del bancone della cucina. Si tratta di un legno pregiato, dalla struttura molto densa e resistente che si caratterizza anche per la profumazione aromatica. Questo tipo di cedro, che cresce anche in Europa e nel Nord Italia, è una specie ormai rara la cui provenienza deve essere certificata.

Progetto trilocale

A partire da un impianto tipicamente anni ’60, il trilocale è stato ripensato secondo criteri progettuali più moderni che non cancellano del tutto l’impronta tradizionale preesistente. Innanzitutto è stato demolito il tramezzo che divideva la cucina dal soggiorno-pranzo in modo da ottenere un ambiente unico che integra le diverse funzioni. L’intervento per ridimensionare la zona notte ha consentito inoltre di ricavare un secondo ambiente di servizio. È stato invece mantenuto, secondo lo schema originale, il corridoio d’ingresso: porta ora direttamente al living che si apre in fondo al percorso.

La zona giorno del trilocale si sviluppa a elle intorno al pilastro centrale, unico elemento in muratura a scandire le funzioni. La struttura portante esistente è stata inspessita e ampliata in modo da integrare, su un lato, degli elementi contenitori.

Il disimpegno della zona notte è stato ridotto di dimensioni per ricavare il secondo bagno adiacente a quello che già esisteva. Si è così ottenuto un ambiente di servizio a uso esclusivo della camera matrimoniale.

Lo studio, accessibile dal corridoio d’ingresso, è il primo ambiente della casa che si incontra lungo il percorso. Questa posizione è perfetta per rispondere a pieno all’esigenza di suddividere il trilocale tra spazi di lavoro e spazi abitativi.garantendo a entrambi una certa indipendenza.

1 Ingresso  2 Corridoio
3 Studio  4 Soggiorno
5 Zona pranzo
6 Bancone a penisola
7 Cucina  8 Pilastro
9 Disimpegno   10 Camera matrimoniale  11 Bagno
12 Balcone

1 Ingresso 2 Corridoio 3 Studio 4 Soggiorno 5 Zona pranzo 6 Bancone a penisola 7 Cucina 8 Pilastro 9 Disimpegno 10 Camera matrimoniale 11 Bagno 12 Balcone

Nella zona giorno aperta gli spazi del living, del pranzo e della cucina sono scanditi dal pilastro centrale che contribuisce a individuare le aree funzionali. Il tavolo e la madia completa di specchiera sono arredi artigianali di Cantù degli anni '40; le sedie anni '60 sono il modello Carimate di Cassina, design Vico Magistretti. Nella zona conversazione, le poltrone con struttura in legno e rivestimento in pelle sono il modello 920 di Cassina, design Afra e Tobia Scarpa. Accanto alla finestra, l'armadio a due ante in legno massello è un pezzo di artigianato piemontese primo '900.

Nella zona giorno aperta gli spazi del living, del pranzo e della cucina sono scanditi dal pilastro centrale che contribuisce a individuare le aree funzionali. Il tavolo e la madia completa di specchiera sono arredi artigianali di Cantù degli anni ’40; le sedie anni ’60 sono il modello Carimate di Cassina, design Vico Magistretti. Nella zona conversazione, le poltrone con struttura in legno e rivestimento in pelle sono il modello 920 di Cassina, design Afra e Tobia Scarpa. Accanto alla finestra, l’armadio a due ante in legno massello è un pezzo di artigianato piemontese primo ‘900.

Nella zona conversazione, il divano a tre posti rivestito in pelle è il modello 920 di Cassina, del 1966, design Tobia & Afra Scarpa; mentre la libreria anni '50 in legno massello con scomparti chiusi e a giorno è su disegno di Alvaro Molteni. Sono opera dello stesso designer i quadri appesi su tutta la superficie della parete. A sinistra, il radiofonografo è il modello RR 226 di Brionvega, appoggiato su una base in metallo. Il radiatore d'arredo è il modello Piano Verticale di Irsap. Installato a parete, nell'angolo vicino alla finestra, il radiatore verticale introduce un elemento contemporaneo nella zona giorno. È formato da tubi appiattiti in lamiera d'acciaio verniciata in bianco; questi danno all'apparecchio un aspetto lineare e minimal, un pezzo a sé stante nel progetto. d'arredo.
1. Artigianato canturino
La libreria del soggiorno, così come altri arredi distribuiti nei diversi ambienti della casa, è un pezzo originale anni '50. In legno massello, è stato realizzato dagli artigiani della città di Cantù; per lunga tradizione (fin da metà '800) sono specializzati nelle lavorazioni di qualità del legno, in diverse tipi di essenze. Intarsi, intagli, lucidature manuali a cera sono tra i tratti distintivi più tipici di questa "scuola", una vera e propria firma ben riconoscibile nel variegato mondo del mobile.
2. Omaggio ad alvaro molteni
I quadri appesi in una libera, armoniosa composizione sopra il divano e la libreria sono tutti del pittore e designer Alvaro Molteni; altre sue opere sono presenti - come in una galleria - in altre stanze, anche nella zona notte. Le radici della formazione dell'artista, nato nel 1920, sono legate all'astrattismo comasco che ebbe come riferimenti, tra gli anni '30 e '40, le figure di Terragni, Radice, Badiali e Manlio Rho.
3. Luce dall'alto ma...
Per illuminare in modo uniforme la zona conversazione, con possibilità però di orientare la luce dove più serve, è stata scelta la lampada da terra di design con basamento in marmo sul quale poggia lo stelo ad arco al quale è fissato il diffusore. I vantaggi rispetto alla lampada a sospensione sono molti: la luce si diffonde meglio anche perché la distanza dalle zone da illuminare è ravvicinata.
4. Giradischi storico
Sistemato a lato della zona conversazione, è un modello con radio, diffusore e piatto del giradischi integrati: è stato disegnato dai fratelli Castiglioni a metà del secolo scorso ed è poi diventato un vero e proprio cult di modernariato. La scocca in legno ne fa un complemento d'arredo che si inserisce, in questo caso, tra altri pezzi dello stesso periodo.

Nella zona conversazione, il divano a tre posti rivestito in pelle è il modello 920 di Cassina, del 1966, design Tobia & Afra Scarpa; mentre la libreria anni ’50 in legno massello con scomparti chiusi e a giorno è su disegno di Alvaro Molteni. Sono opera dello stesso designer i quadri appesi su tutta la superficie della parete. A sinistra, il radiofonografo è il modello RR 226 di Brionvega, appoggiato su una base in metallo. Il radiatore d’arredo è il modello Piano Verticale di Irsap. Installato a parete, nell’angolo vicino alla finestra, il radiatore verticale introduce un elemento contemporaneo nella zona giorno. È formato da tubi appiattiti in lamiera d’acciaio verniciata in bianco; questi danno all’apparecchio un aspetto lineare e minimal, un pezzo a sé stante nel progetto. d’arredo.
1. Artigianato canturino
La libreria del soggiorno, così come altri arredi distribuiti nei diversi ambienti della casa, è un pezzo originale anni ’50. In legno massello, è stato realizzato dagli artigiani della città di Cantù; per lunga tradizione (fin da metà ‘800) sono specializzati nelle lavorazioni di qualità del legno, in diverse tipi di essenze. Intarsi, intagli, lucidature manuali a cera sono tra i tratti distintivi più tipici di questa “scuola”, una vera e propria firma ben riconoscibile nel variegato mondo del mobile.
2. Omaggio ad Alvaro Molteni
I quadri appesi in una libera, armoniosa composizione sopra il divano e la libreria sono tutti del pittore e designer Alvaro Molteni; altre sue opere sono presenti – come in una galleria – in altre stanze, anche nella zona notte. Le radici della formazione dell’artista, nato nel 1920, sono legate all’astrattismo comasco che ebbe come riferimenti, tra gli anni ’30 e ’40, le figure di Terragni, Radice, Badiali e Manlio Rho.
3. Luce dall’alto ma…
Per illuminare in modo uniforme la zona conversazione, con possibilità però di orientare la luce dove più serve, è stata scelta la lampada da terra di design con basamento in marmo sul quale poggia lo stelo ad arco al quale è fissato il diffusore. I vantaggi rispetto alla lampada a sospensione sono molti: la luce si diffonde meglio anche perché la distanza dalle zone da illuminare è ravvicinata.
4. Giradischi storico
Sistemato a lato della zona conversazione, è un modello con radio, diffusore e piatto del giradischi integrati: è stato disegnato dai fratelli Castiglioni a metà del secolo scorso ed è poi diventato un vero e proprio cult di modernariato. La scocca in legno ne fa un complemento d’arredo che si inserisce, in questo caso, tra altri pezzi dello stesso periodo.

Con la nuova disposizione del trilocale, la cucina è aperta sulla zona giorno, ma la divisione tra le aree funzionali è assicurata da una penisola multifunzione ampia e profonda che separa la zona operativa da quella conviviale con il tavolo da pranzo. I materiali impiegati per le finiture e anche le soluzioni decorative, come quella della cappa che funge anche da espositore per i vasi, contribuiscono a sottolineare la coerenza stilistica degli interni.

 

La composizione della cucina, su disegno del progettista, è stata realizzata da Cappellini Cucine. Nella zona lavaggio il lavello a due vasche è di Foster. Il piano cottura a gas a sei fuochi è iXelium di Whirlpool, mentre la cappa Europa Isola è di Falmec. Il frigorifero a libera installazione è di Indesit. La composizione in linea della cucina, attrezzata con elettrodomestici da incasso, è completata però da un frigorifero a libera installazione, sistemato nell'angolo, sul lato opposto a quello della portafinestra. Nel caso del frigo, i modelli freestanding offrono una maggiore libertà di scelta per quanto riguarda misure, capacità, tipologia ed estetica. In questo caso si tratta di un combinato con finitura inox.
5. Ribassamento tecnico
La cucina, ora collegata all'ambiente aperto del living, è riproporzionata da una controsoffittatura tecnica di circa 30 cm di altezza che si raccorda a quella del corridoio. Oltre alla funzione estetica di individuare e distinguere i due ambienti comunicanti, la struttura in cartongesso serve anche per alloggiare il condotto di evacuazione fumi della cappa e i faretti a incasso con relativi cavi elettrici.
6. Alternative ai pensili
La composizione lungo la parete non è strutturata secondo una regolare corrispondenza di basi e moduli sospesi. Si è optato per una parete più "leggera" con l'unico pensile a un'estremità, personalizzato dal quadro fissato sull'anta. Gli altri due sono moduli a giorno multiuso, più da living che da cucina, in laccato bianco opaco con sottopensile in legno. Con questa soluzione, la zona operativa risulta maggiormente integrata nell'area giorno.

La composizione della cucina, su disegno del progettista, è stata realizzata da Cappellini Cucine. Nella zona lavaggio il lavello a due vasche è di Foster. Il piano cottura a gas a sei fuochi è iXelium di Whirlpool, mentre la cappa Europa Isola è di Falmec. Il frigorifero a libera installazione è di Indesit. La composizione in linea della cucina, attrezzata con elettrodomestici da incasso, è completata però da un frigorifero a libera installazione, sistemato nell’angolo, sul lato opposto a quello della portafinestra. Nel caso del frigo, i modelli freestanding offrono una maggiore libertà di scelta per quanto riguarda misure, capacità, tipologia ed estetica. In questo caso si tratta di un combinato con finitura inox.
5. Ribassamento tecnico
La cucina, ora collegata all’ambiente aperto del living, è riproporzionata da una controsoffittatura tecnica di circa 30 cm di altezza che si raccorda a quella del corridoio. Oltre alla funzione estetica di individuare e distinguere i due ambienti comunicanti, la struttura in cartongesso serve anche per alloggiare il condotto di evacuazione fumi della cappa e i faretti a incasso con relativi cavi elettrici.
6. Alternative ai pensili
La composizione lungo la parete non è strutturata secondo una regolare corrispondenza di basi e moduli sospesi. Si è optato per una parete più “leggera” con l’unico pensile a un’estremità, personalizzato dal quadro fissato sull’anta. Gli altri due sono moduli a giorno multiuso, più da living che da cucina, in laccato bianco opaco con sottopensile in legno. Con questa soluzione, la zona operativa risulta maggiormente integrata nell’area giorno.

Il corridoio d’ingresso, ribassato da una controsoffittatura, collega e allo stesso tempo disimpegna l’area di lavoro della casa – concentrata nello studio-atelier a destra – rispetto a quella abitativa che si apre in fondo  al percorso lungo e stretto.

Nel corridoio d'ingresso è stato mantenuto il parquet originale in listelli di rovere. Sul lato opposto a quello dello studio, la macchina per scrivere appoggiata sul tavolo da falegname è la Olivetti Lettera 35. Di fianco, la libreria a giorno su disegno è formata da moduli quadrati o rettangolari, sovrapposti e collegati tra la loro da bacchette laterali inserite in apposite scanalature.
7. Tavolo da falegname
La parete a sinistra dell'ingresso e di fronte alla porta dello studio è arredata con un'inedita versione di consolle: si tratta di un tavolo da falegname di recupero in legno massello che per la forma lunga e stretta del piano si adatta perfettamente alla nuova funzione. Nulla è stato modificato nella struttura del mobile che nella parte frontale integra la morsa in ferro che serviva a tenere fermi i pezzi in lavorazione; sono conservati anche gli utensili originali. Le superfici del mobile sono state carteggiate e rifinite a cera.

Nel corridoio d’ingresso è stato mantenuto il parquet originale in listelli di rovere. Sul lato opposto a quello dello studio, la macchina per scrivere appoggiata sul tavolo da falegname è la Olivetti Lettera 35. Di fianco, la libreria a giorno su disegno è formata da moduli quadrati o rettangolari, sovrapposti e collegati tra la loro da bacchette laterali inserite in apposite scanalature.
7. Tavolo da falegname
La parete a sinistra dell’ingresso e di fronte alla porta dello studio è arredata con un’inedita versione di consolle: si tratta di un tavolo da falegname di recupero in legno massello che per la forma lunga e stretta del piano si adatta perfettamente alla nuova funzione. Nulla è stato modificato nella struttura del mobile che nella parte frontale integra la morsa in ferro che serviva a tenere fermi i pezzi in lavorazione; sono conservati anche gli utensili originali. Le superfici del mobile sono state carteggiate e rifinite a cera.

Nello studio il tavolo con piano in vetro trasparente e struttura in acciaio verniciato è il modello LC6 di Cassina, design Le Corbusier, Jeanneret, Perriand; la poltroncina da ufficio è la Pollock Executive Chair di Knoll. La lampada da tavolo a sinistra è la Tizio di Artemide, quella a destra è un pezzo di modernariato. Il carrello portaoggetti rosso è Boby di B-Line.
8. Parquet industriale
Lo studio si differenzia dagli altri ambienti della casa per il rivestimento a terra: il parquet industriale prende il posto dei listelli posati a correre. Questa tipologia di pavimentazione è costituita da lamelle di piccole dimensioni in legno massello: posate "di taglio", raggruppate a piccoli blocchi, hanno spessore maggiore rispetto agli altri formati. La disposizione in sensi alternati, a 90° gli uni rispetto agli altri, permette anche di ottenere un motivo decorativo seriale e di mettere in maggiore risalto le diverse sfumature del legno. Il parquet industriale, per l'elevata resistenza al calpestio e alle sollecitazioni meccaniche, era destinato in origine a spazi pubblici, mentre ora è sempre più diffuso anche in ambito residenziale: non soltanto nei loft e sulle grandi superfici ma anche in abitazioni d'impronta più tradizionale come questa.
9. Postazione di design
Gli spazi di lavoro sono arredati con una composizione che rende omaggio ad alcune tra le più note firme del design moderno, dagli anni '30 agli anni '70. Tutto è concentrato nell'office accostato alla parete: tavolo-scrivania di Le Corbusier, poltrona su ruote di Pollock rivestita in pelle, carrello di Joe Colombo e lampada
a braccio orientabile di Sapper.
10. Libreria a cremagliera
I ripiani, disposti a tutt'altezza sulla parete sopra il tavolo da lavoro, sono fissati a montanti a cremagliera: questo tipo di sistema consente di scegliere e variare facilmente la posizione dei ripiani, adattando così la composizione alle specifiche caratteristiche dello spazio a disposizione. L'ingombro è inoltre ridotto rispetto a una libreria tradizionale.

Nello studio il tavolo con piano in vetro trasparente e struttura in acciaio verniciato è il modello LC6 di Cassina, design Le Corbusier, Jeanneret, Perriand; la poltroncina da ufficio è la Pollock Executive Chair di Knoll. La lampada da tavolo a sinistra è la Tizio di Artemide, quella a destra è un pezzo di modernariato. Il carrello portaoggetti rosso è Boby di B-Line.
8. Parquet industriale
Lo studio si differenzia dagli altri ambienti della casa per il rivestimento a terra: il parquet industriale prende il posto dei listelli posati a correre. Questa tipologia di pavimentazione è costituita da lamelle di piccole dimensioni in legno massello: posate “di taglio”, raggruppate a piccoli blocchi, hanno spessore maggiore rispetto agli altri formati. La disposizione in sensi alternati, a 90° gli uni rispetto agli altri, permette anche di ottenere un motivo decorativo seriale e di mettere in maggiore risalto le diverse sfumature del legno. Il parquet industriale, per l’elevata resistenza al calpestio e alle sollecitazioni meccaniche, era destinato in origine a spazi pubblici, mentre ora è sempre più diffuso anche in ambito residenziale: non soltanto nei loft e sulle grandi superfici ma anche in abitazioni d’impronta più tradizionale come questa.
9. Postazione di design
Gli spazi di lavoro sono arredati con una composizione che rende omaggio ad alcune tra le più note firme del design moderno, dagli anni ’30 agli anni ’70. Tutto è concentrato nell’office accostato alla parete: tavolo-scrivania di Le Corbusier, poltrona su ruote di Pollock rivestita in pelle, carrello di Joe Colombo e lampada
a braccio orientabile di Sapper.
10. Libreria a cremagliera
I ripiani, disposti a tutt’altezza sulla parete sopra il tavolo da lavoro, sono fissati a montanti a cremagliera: questo tipo di sistema consente di scegliere e variare facilmente la posizione dei ripiani, adattando così la composizione alle specifiche caratteristiche dello spazio a disposizione. L’ingombro è inoltre ridotto rispetto a una libreria tradizionale.

La camera matrimoniale del trilocale, disimpegnata rispetto al living, è stata ripensata con un bagno en suite che la rende autonoma rispetto al resto dell’abitazione. Le scelte d’arredo, a cominciare dalla libreria vintage, evidenziano coerenza stilistica tra zona giorno e parte notte.

Nella camera matrimoniale il letto tessile con testiera imbottita è di Chateau d'Ax, il coordinato in lino bianco con fascia grigia è di Marina C. A lato, la libreria di produzione artigianale in legno massello è su disegno di Alvaro Molteni. I quadri appesi sono di autori diversi, tra i quali Felicita Frai; è opera sua anche l'acquerello incorniciato appoggiato sul piano del mobile lavabo in bagno (nella foto a destra).
11. Il letto, protagonista discreto
Appoggiato al centro della parete, è un modello tessile dotato di un capiente contenitore sotto la rete; la testiera imbottita è leggermente inclinata all'indietro. Una struttura piuttosto imponente, il cui profilo è però alleggerito dal rivestimento bianco che minimizza il contrasto con la parete. In bianco è anche il coordinato in lino, impreziosito dalla fascia grigia che evidenzia i bordi del lenzuolo, delle federe e dei cuscini sopra.
12. Un mobile diviso in due
A destra del letto matrimoniale, la libreria in legno massello appoggiata alla parete è la "seconda parte" di quella che abbiamo visto nel soggiorno. Si tratta infatti di un mobile di famiglia di grandi dimensioni che, per ragioni di spazio, è stato splittato e sistemato in due diverse stanze della casa. Di tutt'altro stile è invece l'angoliera a sinistra: dei primi del '900, in legno decapato, introduce nella stanza una nota a contrasto che rompe l'uniformità.

Nella camera matrimoniale il letto tessile con testiera imbottita è di Chateau d’Ax, il coordinato in lino bianco con fascia grigia è di Marina C. A lato, la libreria di produzione artigianale in legno massello è su disegno di Alvaro Molteni. I quadri appesi sono di autori diversi, tra i quali Felicita Frai; è opera sua anche l’acquerello incorniciato appoggiato sul piano del mobile lavabo in bagno (nella foto a destra).
11. Il letto, protagonista discreto
Appoggiato al centro della parete, è un modello tessile dotato di un capiente contenitore sotto la rete; la testiera imbottita è leggermente inclinata all’indietro. Una struttura piuttosto imponente, il cui profilo è però alleggerito dal rivestimento bianco che minimizza il contrasto con la parete. In bianco è anche il coordinato in lino, impreziosito dalla fascia grigia che evidenzia i bordi del lenzuolo, delle federe e dei cuscini sopra.
12. Un mobile diviso in due
A destra del letto matrimoniale, la libreria in legno massello appoggiata alla parete è la “seconda parte” di quella che abbiamo visto nel soggiorno. Si tratta infatti di un mobile di famiglia di grandi dimensioni che, per ragioni di spazio, è stato splittato e sistemato in due diverse stanze della casa. Di tutt’altro stile è invece l’angoliera a sinistra: dei primi del ‘900, in legno decapato, introduce nella stanza una nota a contrasto che rompe l’uniformità.

Nel bagno della camera matrimoniale, il lavabo da appoggio in ceramica è il modello Sfera di Ceramica Catalano con miscelatore Light di Paffoni Rubinetteria. Asciugamani di Marina C. Il pavimento in gres è della serie Docks di ABK, mentre il rivestimento della parete sopra la vasca è della coll. Cubi Terra di Marca Corona. Linee orizzontali e verticali scandite e sottolineate anche da alternanze cromatiche marcate definiscono le geometrie dell'ambiente di servizio, annesso alla camera matrimoniale. La parete dietro il lavabo è divisa in senso orizzontale: la fascia inferiore è rivestita con grandi lastre di gres porcellanato grigio mentre sopra una semplice finitura in bianco mette in risalto i profili della cornice in legno dello specchio e del quadro con passepartout.
13. con effetto 3D
Sopra la vasca, una sola delle pareti è rivestita a tutt'altezza con piastrelle in gres porcellanato decorate. Il motivo, giocato sul contrasto di tre tonalità - bianco, nero e grigio - è costituito da una composizione di cubi. I volumi delle figure geometriche, "trasferiti" sulla superficie piatta del muro, gli danno un effetto di profondità e di apparente tridimensionalità. L'accostamento con il grigio tinta unita delle altre pareti permette di focalizzare ancora di più l'attenzione su questo lato.
14. cedro del libano
Quest'essenza, utilizzata per il piano d'appoggio in massello del lavabo, è un materiale ricorrente all'interno della casa, lo stesso del bancone della cucina. Si tratta di un legno pregiato, dalla struttura molto densa e resistente che si caratterizza anche per la profumazione aromatica. Questo tipo di cedro, che cresce anche in Europa e nel Nord Italia, è una specie ormai rara la cui provenienza deve essere certificata.

Nel bagno della camera matrimoniale, il lavabo da appoggio in ceramica è il modello Sfera di Ceramica Catalano con miscelatore Light di Paffoni Rubinetteria. Asciugamani di Marina C. Il pavimento in gres è della serie Docks di ABK, mentre il rivestimento della parete sopra la vasca è della coll. Cubi Terra di Marca Corona. Linee orizzontali e verticali scandite e sottolineate anche da alternanze cromatiche marcate definiscono le geometrie dell’ambiente di servizio, annesso alla camera matrimoniale. La parete dietro il lavabo è divisa in senso orizzontale: la fascia inferiore è rivestita con grandi lastre di gres porcellanato grigio mentre sopra una semplice finitura in bianco mette in risalto i profili della cornice in legno dello specchio e del quadro con passepartout.
13. con effetto 3D
Sopra la vasca, una sola delle pareti è rivestita a tutt’altezza con piastrelle in gres porcellanato decorate. Il motivo, giocato sul contrasto di tre tonalità – bianco, nero e grigio – è costituito da una composizione di cubi. I volumi delle figure geometriche, “trasferiti” sulla superficie piatta del muro, gli danno un effetto di profondità e di apparente tridimensionalità. L’accostamento con il grigio tinta unita delle altre pareti permette di focalizzare ancora di più l’attenzione su questo lato.
14. cedro del libano
Quest’essenza, utilizzata per il piano d’appoggio in massello del lavabo, è un materiale ricorrente all’interno della casa, lo stesso del bancone della cucina. Si tratta di un legno pregiato, dalla struttura molto densa e resistente che si caratterizza anche per la profumazione aromatica. Questo tipo di cedro, che cresce anche in Europa e nel Nord Italia, è una specie ormai rara la cui provenienza deve essere certificata.

Progetto: arch. Chantal Forzatti, Monza – http://www.chantalforzattiarchitetto.com
Foto: Claudio Tajoli
Styling: Rosaria Galli

Tratto da Cose di Casa numero di maggio 2019

 

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