Sottotetto rinnovato: 136 mq si trasformano in poche mosse

Sono bastati alcuni semplici interventi per attualizzare gli spazi dell'abitazione, un sottotetto rinnovato con finiture d'effetto, che hanno dato colore agli ambienti, e con soluzioni su misura.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Stylist Candida Zanelli, Architetto Francesco Brambilla
Pubblicato il 01/10/2018 Aggiornato il 01/10/2018
casa foto cucina con sedie colorate e bagno con cementine

Agli ultimi due livelli di una palazzina degli anni ’80, in un centro urbano lombardo della Brianza, il sottotetto rinnovato ha cambiato look a trent’anni dalla sua costruzione.

Gli interni richiedevano interventi di ammodernamento impiantistico, oltre che nel layout e nelle finiture: tutto ciò è stato fatto senza opere murarie troppo impegnative e salvando, per quanto possibile, alcuni elementi come i serramenti in legno e i pavimenti che non sono stati rimossi ma solo rivestiti in parquet.

La ristrutturazione ha rappresentato però anche l’occasione per portare a termine un progetto di styling che ha dato personalità ad ambienti di gusto contemporaneo con suggestioni vintage accuratamente diluite e mixate: se infatti le principali soluzioni d’arredo sono state realizzate su disegno, privilegiando le laccature in bianco, molti mobili e complementi sono invece pezzi di recupero, perlopiù degli anni ’60 e ’70, selezionati e riadattati al nuovo contesto dai proprietari stessi.

Anche le scelte di produzione attuale, come quelle per la cucina, riportano al recente passato, con tocchi industrial e d’ispirazione rétro. La componente cromatica è affidata anche ai rivestimenti, come nella composizione di cementine, una diversa dall’altra, sulle pareti del bagno o nella scelta di carte da parati fantasia in grado di caratterizzare, da sole, le stanze in mansarda.

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  • La zona pranzo del sottotetto rinnovato, disposta vicino alla cucina, offre un concentrato dell'operazione "recycle"che riguarda tutta l'abitazione.
  • La zona pranzo è definita dal pilastro portante alle spalle. La sospensione ad altezza regolabile che illumina il piano in legno del tavolo è anni '60.
  • Soluzioni per contenere su disegno risolvono due intere pareti. I serramenti della finestra e della portafinestra sono quelli originali in legno laccato bianco.
  • Nel living del sottotetto rinnovato, intorno al camino è disposta una seduta sinuosa in cartone ondulato. Sul piano della cassapanca, il Calendario perpetuo di Enzo Mari.
  • La cucina si divide tra la penisola e la composizione in linea. Nell'ambiente dai tratti rustici e hi-tech, si è lasciato tutto a vista, come in un laboratorio.
  • Il soffitto della cucina forma un "gradino" per passaggio degli impianti. La cappa in acciaio spazzolato è integrata in una struttura sospesa, sempre in acciaio.
  • Nel bagno del sottotetto rinnovato i decori policromi delle cementine a parete, la luminosità naturale e dettagli quali la poltroncina "da salotto" nell'angolo.
  • Nella zona lavabo il rivestimento policromo incornicia, sopra e sotto, il volume sospeso del mobile in laccato bianco opaco e la specchiera senza cornice.
  • Nella camera matrimoniale, l'armadio a tutta altezza con ante in laccato bianco e specchiate e il letto sono stati su misura. Al centro del soffitto, le pale del ventilatore.
  • Come cambiare l'estetica della scala? Sulla rampa in serizzo è stata posata una resina e steso lo smalto di finitura. Le superfici, antiscivolo, sono di facile manutenzione.
  • Nella zona studio, lo scrittoio è illuminato in modo diretto dal lucernario. La carta da parati riproduce in modo stilizzato gli scaffali di una libreria.
  • Nella cameretta rosa della bambina, nel sottotetto rinnovato, la tappezzeria definisce e incornicia la parete che fa da sfondo al letto
  • Nella cameretta azzurra del bambino, posata nella zona intorno al letto, la carta da parati riproduce un planisfero stilizzato
Il progetto

Il sottotetto rinnovato si sviluppa su due piani di dimensioni simili ma non identiche: a quello d’ingresso di 70 mq circa si aggiunge la mansarda di 66 mq. La ristrutturazione ha comportato il rifacimento totale degli impianti e delle finiture, alcune opere murarie e la realizzazione di nuove controsoffittature tecniche sopra la cucina e il bagno. Nella zona giorno il tramezzo tra living e cucina è stato parzialmente demolito per rendere più diretta la comunicazione. La zona notte del sottotetto rinnovato si divide tra i piani: la stanza matrimoniale è sotto mentre le due camere dei ragazzi si trovano in mansarda; anche i bagni sono uno sotto e uno sopra.

piante

In cucina il blocco a penisola con bancone snack e piano cottura separa l’area pranzo dal resto della zona operativa che si sviluppa in linea lungo la parete.

La zona notte è introdotta da un disimpegno che distribuisce la camera matrimoniale e il bagno, confinante con la cucina così da poter condividere gli impianti. Il disimpegno è accessibile dal living tramite una porta rasomuro integrata nella parete attrezzata.

All’arrivo della scala che sale dal piano inferiore un ambiente adibito a studio (con due postazioni) e a zona relax distribuisce le due camere dei ragazzi e il secondo bagno della casa.

L’open space della zona giorno gode della doppia esposizione sui lati opposti. Rispettivamente nella cucina e nel living, due portefinestre danno accesso ai terrazzini, entrambi in posizioni d’angolo.

La zona pranzo del sottotetto rinnovato, disposta vicino alla cucina, offre un concentrato dell'operazione "recycle"che riguarda tutta l'abitazione.

La zona pranzo del sottotetto rinnovato, disposta vicino alla cucina, offre un concentrato dell’operazione “recycle”che riguarda tutta l’abitazione. Al tavolo in legno realizzato artigianalmente si accompagnano infatti cinque sedie di modernariato, una diversa dall’altra: quella rossa è Hola di Cassina, la nera è un modello anni ’70 di Kartell, la verde e l’azzurra sono degli anni ’50 in formica; la seduta in legno rifinito in giallo, infine, è un pezzo tradizionale di design svedese. Appoggiata alla parete di fondo, la madia verde acqua fa parte della coll. Diesel di Scavolini.

La zona pranzo è definita dal pilastro portante alle spalle. La sospensione ad altezza regolabile che illumina il piano in legno del tavolo è anni '60.

La preesistente tramezzatura tra la cucina-pranzo e il soggiorno, che in precedenza separava completamente i due ambienti, è stata parzialmente demolita all’altezza del pilastro portante centrale. In questo modo, la zona operativa continua a essere delimitata su tre lati, ed è stato invece lasciato un varco aperto molto ampio in corrispondenza del tavolo. È bastato questo cambiamento per dare agli spazi della zona giorno un’impronta più moderna e per farli sembrare più grandi; inoltre, grazie alla comunicazione diretta, le diverse aree funzionali possono usufruire al meglio della doppia esposizione. La zona pranzo è definita dalla presenza, alle spalle, del pilastro portante. La lampada a sospensione ad altezza regolabile che illumina il piano è un modello degli anni ’60. In entrambi gli ambienti adiacenti che compongono la zona giorno, il parquet in rovere piallato è di Listone Giordano.

living con divano, zona tv e parete attrezzata su misura

Nel living soluzioni per contenere realizzate su disegno risolvono due intere pareti, alternando moduli larghi e stretti, chiusi e aperti, in modo da dare ritmo ed equilibrio alla composizione. I serramenti della finestra e della portafinestra, in quest’ambiente come in tutta la casa, sono quelli originali in legno laccato bianco modificati però con l’aggiunta di doppi vetri per renderli efficienti e migliorare il comfort termico. Nella zona conversazione del living il divano rivestito in velluto e il pouf centrale che funge anche da piano d’appoggio sono di BPA International. Il tappeto verde che fa pensare a un piccolo prato è il modello Ines di Kasthall, design Maja Johansson; lo sgabello con seduta imbottita è un pezzo di famiglia. Tra la finestra e la portafinestra, il mobile tv con struttura in laccato bianco opaco e ante in rovere, realizzato su disegno, riprende lo stile dei modelli degli anni ’60. La lampada a sospensione, formata da un “mazzo” di bulbi collegati a un unico punto luce è il modello 1711 Multiplo di Sforzin Illuminazione: si può comporre con quanti cavi e lampadine si preferisce, a led o alogene.

Ingresso, zona conversazione e camino

Nel living del sottotetto rinnovato, intorno al focolare del camino (Plasma 45 Wood di Mcz) è stata disposta una seduta sinuosa in cartone ondulato (Wiggle Chair di Vitra, design Frank O. Gehry). I mobili su misura sono stati realizzati dalla falegnameria Figli Di Angelo Agostoni. Appoggiato sul piano della cassapanca di fianco al camino, il Calendario perpetuo di Danese Milano, design Enzo Mari.

Due pareti attrezzate

L’ambiente giorno, su cui si apre direttamente l’ingresso, è stato arredato sui due lati opposti liberi da aperture con composizioni su disegno che occupano, a misura, tutte le lunghezze e le altezze disponibili.

La libreria multifunzione sul lato di fronte all’ingresso – lunga circa 5 m – è formata da moduli a giorno, scomparti chiusi e cassetti; integra anche la porta rasomuro di accesso al disimpegno che sembra una normale anta del mobile. Lo schienale della libreria è formato da una lamiera in ferro di 1 mm di spessore protetta dall’ossidazione con vernice opaca; i ripiani e gli altri elementi del mobile sono in Mdf laccato bianco opaco. In altezza i moduli arrivano quasi al soffitto, lasciando pochi centimetri così da mimetizzare la non perfetta complanarità tra mobile e plafone.

Lato camino: di fianco all’ingresso è stata progettata un’altra parete attrezzata su disegno ricorrendo allo stesso stile e colori di quella di fronte. Un mensolone profondo 55 cm in cartongesso rinforzato raccorda lo stipite superiore della porta d’entrata alla colonna del camino; di fianco una spalla, sempre in cartongesso, delimita il deposito per la legna. La parte bassa della composizione prevede una cassapanca e una panchetta intorno al camino che è stata pensata per aggiungere sedute supplementari alla zona conversazione.

progetto-living

cucina con parete rivestita in piastrelle diamantate

La cucina si divide tra la penisola e la composizione in linea. Nell’ambiente dai tratti rustici e hi-tech, si è lasciato tutto a vista, come in un laboratorio.

Piastrelle diamantate, un richiamo al passato

La personalità della cucina si evidenzia anche nel rivestimento delle pareti che circondano i due blocchi della zona operativa. Le piccole piastrelle rettangolari in monocottura bianca, di formato 7,5 x 15 cm, sono posate a correre imitando la texture di un muro in mattoni. A caratterizzarle nella loro impronta rétro sono soprattutto la superficie lucida e i bordi “diamantati” che contraddistinguevano in passato anche le mattonelle utilizzate per ricoprire i muri di negozi e ambienti produttivi.

zona pranzo e penisola della cucina con cappa sospesa

Il soffitto della cucina forma una sorta di “gradino” per consentire al meglio il passaggio degli impianti: i cavi elettrici per le canaline a led incassate e il condotto di evacuazione fumi della cappa aspirante. Quest’ultima, in acciaio inox spazzolato, è integrata in una struttura con mensole, sempre in acciaio ed è fissata in alto tramite quattro tiranti al telaio del controsoffitto. Il blocco a penisola della cucina, attrezzato da una parte con il piano cottura, verso la zona pranzo è invece predisposto come bancone snack, con spazio sotto per riporre gli sgabelli (modelli degli anni ’70) e sistemare comodamente le gambe quando si sta seduti. Il parquet è di Listone Giordano.

bagno con zona doccia e parete rivestita in cementine policrome

Il bagno ha pianta lunga e stretta. Eppure i decori policromi delle cementine a parete, la luminosità naturale favorita dall’ampio affaccio sul balcone e l’aggiunta di dettagli quali la poltroncina “da salotto” nell’angolo di fianco alla doccia sembrano allargare l’ambiente. In bagno l’altezza della nuova controsoffittatura è stata stabilita soltanto dopo la posa delle piastrelle sulla parete in base alla misura di queste ultime in modo da far arrivare perfettamente il ribassamento a filo del loro bordo superiore.  Il box doccia installato nell’angolo è di Vismara Vetro, la poltroncina verde è di Ikea.  Lo scaldasalviette bianco è il modello Ares di Irsap.

Il ritorno delle cementine

Le pareti che delimitano il box doccia e quella che fa da sfondo alla zona lavabo sono rivestite da una composizione di cementine, una diversa dall’altra: questa tipologia di mattonella, molto diffusa nelle case tra la fine dell’800 e gli anni ’30, è ormai di grande attualità. In genere gli elementi sono costituiti da un supporto in cemento con spessore di circa 2 cm e da uno strato superficiale decorato, realizzato artigianalmente mescolando, al cemento, polveri di marmo e ossidi di ferro per ottenere i colori desiderati. Qui le piastrelle sono trattate con impregnante per aumentarne la resistenza all’acqua.

Zona lavabo con parete rivestita in cementine

Nella zona lavabo del bagno la composizione di cementine a tutta parete è formata da pezzi da 20 x 20 cm delle collezioni Geometrico Mix e Floreale Mix di Mosaic Del Sur. Il rivestimento policromo incornicia, sopra e sotto, il volume sospeso del mobile in laccato bianco opaco (di Ikea) e la specchiera senza cornice fissata alla parete con una distanza di 20 cm dal top.

Camera matrimoniale con letto e armadio nel sottotetto rinnovato

Nella camera matrimoniale, l’armadio a tutta altezza con ante in laccato bianco e specchiate e il letto sono stati realizzati su misura da Falegnameria Figli di Angelo Agostoni. Il copriletto e il coordinato tessile sono di Pierre Cardin. In posizione centrale a soffitto sono installate le pale del ventilatore.

Al livello superiore del sottotetto rinnovato si accede salendo una doppia rampa: con la sua posizione nella pianta, costituisce l’ideale prolungamento della scala condominiale che porta all’ingresso dell’abitazione. Le pareti interne che delimitano lateralmente il volume e i gradini stessi hanno assunto carattere grazie a un trattamento in resina e a una finitura con smalto poliuretanico semilucido: una scelta che risalta ancora di più grazie all’accostamento,  del giallo con il grigio. Lungo la salita, all’altezza  del pianerottolo intermedio, una piccola finestra lascia filtrare la luce naturale nel vano scala.

Scala rivestita in resina e smaltata in giallo

Come ottenere la nuova estetica della scala? Inizialmente questa era in serizzo lucido, una pietra simile al granito; poiché le pedate erano leggermente sporgenti rispetto alle alzate, i frontali di queste ultime sono stati rivestiti con pannelli di Aquapanel che ne hanno aumentato lo spessore, così da livellare e compattare la struttura dei gradini. È stata posata, poi, in due strati, la resina e steso lo smalto di finitura. Le superfici ottenute sono antiscivolo e di facile manutenzione.

Isolamento indoor per la copertura

Come spesso accade nei locali mansardati, anche in questo sottotetto rinnovato l’insufficiente coibentazione della copertura in cemento armato (risalente agli anni ’80, epoca di costruzione della casa) rendeva il comfort termico inadeguato, soprattutto nei mesi estivi. Dal momento che la realizzazione di un sistema d’isolamento dall’esterno sarebbe risultato molto costoso e avrebbe comportato disagi e difficoltà tecniche, la scelta progettuale è stata quella di intervenire invece dall’interno, posando sulla falda inclinata un cappotto isolante efficace costituito da pannelli in cartongesso e polistirene accoppiati. Il polistirene è un materiale plastico di consistenza schiumosa che forma una sorta di materassino adatto per isolare pareti e coperture dal caldo e dal freddo provenienti dall’esterno.

Come si installano
I pannelli accoppiati sono stati trasportati con la gru all’interno dell’abitazione già tagliati a misura (in questo caso 1,5 x 3 m ciascuno), incollati alla muratura e fissati per maggiore sicurezza in alcuni punti con tasselli da cappotto. Il lato in cartongesso del pannello, rivolto verso l’interno, è stato rasato, stuccato e tinteggiato nella stessa finitura delle pareti. A lavoro ultimato, il vantaggio non è solo tecnico, ma anche estetico. Lo spessore dei materassini in polistirene dei pannelli è servito inoltre per il passaggio dei tubi corrugati dell’impianto antieffrazione collegato con i lucernari per segnalare eventuali tentativi di intrusione.

Nel sottotetto rinnovato, zona studio con carta da parati-libreria

Il piano dello scrittoio è illuminato in modo diretto dal lucernario che si apre, in corrispondenza, sulla falda inclinata del tetto. Ad arredare quest’angolo studio (ne è stato ricavato un altro, gemello, sul lato opposto) e a dare profondità apparente alla superficie verticale è la carta da parati che, seguendo l’andamento digradante della parete, riproduce in modo stilizzato gli scaffali pieni di volumi di una libreria. Nel sottotetto, all’arrivo della scala l’ampio locale utilizzato come studio e salotto relax distribuisce le due camere dei bambini. Il divano a due posti rivestito in tessuto blu è di Poltrone e Sofà; lo scrittoio e il tappeto grigio sono di Ikea.

Un’ampia porzione del sottotetto rinnovato è dedicata ai bambini: le due camerette contigue (e con ingressi indipendenti) sono divise da un tramezzo che non arriva a tutta altezza ma solo alla base dello spiovente, lasciando in comunicazione i due ambienti. La scelta di sfondi in rosa e in azzurro per le carte da parati permette di differenziare al primo sguardo le scelte decorative – femminile e maschile – che caratterizzano le stanze

Camera rosa della bambina

Nelle due camerette dei bambini (entrambe illuminate dalle luce zenitale dei lucernari sulla falda), la disposizione dei mobili è vincolata dall’altezza digradante delle pareti. Nella zona centrale di confine tra le due stanze, dove i soffitti sono più alti, trovano posto gli elementi contenitori e la postazione studio. Nella camera della bambina, la tappezzeria rosa sulle pareti intorno al letto è di Sanderson.

camera azzurra del bambino con carta da parati carta geografica

Carta da parati resistenti in TNT

Un motivo floreale su fondo rosa e una mappa geografica ludica e stilizzata su un fondo azzurro che rappresenta il mare: le tappezzerie delle due stanze sono in TNT, tessuto non tessuto. Questo tipo di materiale, rispetto alla carta tradizionale, ha il vantaggio pratico di poter essere posato direttamente sul supporto preincollato, è molto più resistente, i colori non si alterano nel tempo ed è anche molto più facile, eventualmente, da rimuovere. Le tappezzerie sono posate, nei due ambienti, sulle pareti non inclinate fino alla base degli spioventi.

Due tipi di parquet

I pavimenti del sottotetto rinnovato sono rivestiti in legno di rovere ma le superfici si differenziano, sui due piani, per dimensioni e posa degli elementi, lavorazioni e finiture.

Al piano d’ingresso del sottotetto rinnovato il parquet è stato posato sopra la pavimentazione in piastrelle esistente. Si tratta di listoni di rovere in una tipologia che lascia a vista i nodi del legno. Le superfici sono piallate: questa tecnica di lavorazione artigianale, di grande tendenza, le rende leggermente ruvide, grezze e irregolari. La successiva posa di un fondo all’acqua ossigenata impedisce al rovere di ingiallire nel tempo; mentre per la finitura è stata stesa una vernice protettiva superopaca.

Nel sottotetto rinnovato, in mansarda, è stato conservato il parquet originale degli anni ’80, formato da listelli di piccole dimensioni posati a correre in diagonale. Rispetto ai listoni piallati utilizzati al piano sotto, qui la finitura delle superfici è più lucida e il colore dell’essenza tende di più al rosso.

Progetto: arch. Francesco Brambilla – Studio Associato BBAA, Lissone (Mb) – http://www.bbaa.it – Foto: Studio Roy, Styling Candida Zanelli

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