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Un piccolo ex laboratorio è stato oggetto di un progetto di trasformazione che aveva come obiettivo la realizzazione di una residenza per una giovane coppia. L’edificio presentava caratteristiche interessanti da un punto di vista storico: oltre ad avere una facciata insolita e graziosa (vincolata dal piano regolatore), aveva anche una grossa “R” bianca dipinta accanto al portone, frutto della storia recente. Durante il secondo conflitto mondiale, infatti, queste indicazioni sui portoni comunicavano l’esistenza di rifugi antiaerei, aiutando i passanti ad individuare luoghi sicuri, sparsi per la città, in caso di attacco. Le cantine molto spaziose e profonde erano infatti adoperate in questo modo in caso di necessità. Il risultato è un loft con un nuovo livello sottotetto.
La casa prima dei lavori di recupero
La missione affidata dalla proprietà è stata quella di preservare questi elementi storici e mantenere all’interno uno stile dal sapore industriale: per questo motivo fondamentali sono state la scelta di materiali che esteticamente sposassero questa linea, il recupero degli elementi architettonici riutilizzabili e l’inserimento di arredi e complementi vintage.
Da un punto di vista tecnico, l’intervento è stato possibile grazie alla rilevante altezza che l’edificio possedeva in origine, che ha consentito la demolizione dei plafoni voltati esistenti e la realizzazione di un nuovo solaio di interpiano. Questa operazione ha consentito il recupero del sottotetto secondo quanto prevede la normativa.
Le strutture di copertura sono state riviste interamente ed è stato previsto l’inserimento di nuove aperture, finestre per tetti (Velux) su lato strada e abbaini sul lato interno del cortile, per garantire luce naturale al primo livello.
È inoltre stato completamente rivisto il piano terra e disegnato il nuovo primo piano prima inesistente, in precedenza sottotetto non abitabile. Tutti gli impianti sono stati realizzati ex novo.
Planimetria piano terra
Planimetria nuovo livello per recupero del sottotetto
Foto ex laboratorio su due livelli ristrutturato
Al piano terra, superato l’androne carraio sulla sinistra, si incontra l’ingresso che si affaccia sul living di forma allungata, direttamente collegato alla cucina e al servizio igienico. In questo ambiente è collocata la scala che conduce al piano superiore.
Sul lato contrapposto, uno spazio completamente indipendente è stato organizzato come camera per gli ospiti, con servizio dedicato. Il soggiorno è arredato con mobili di dimensioni contenute, collocati in modo da utilizzare al meglio anche lo spazio al di sotto della scala, dove è stata collocata la tv. Al centro della stanza troneggia il caminetto incassato il cui sportello è stato realizzato su disegno.
La cucina, invece, è stata organizzata su due linee: la prima è quella dedicata alla preparazione, collocata dal lato che riceve luce naturale diretta (il lavandino è posto ai piedi della finestra che affaccia sul cortile, questa soluzione garantisce una luce gradevole durante le fasi di preparazione); la seconda è quella dedicata alla convivialità, dotata di un bancone bar collocato accanto al frigo freestanding.
Nella zona pranzo lampadario upcycling realizzato con braccio di tecnigrafo; tavolo e sedie IKEA; decorazioni Miho; portaombrelli tipo Kartell vintage.
Frigorifero e blocco fuochi sono stati scelti a libera installazione, e completamente in inox, per accentuare il carattere industriale dell’ambiente cucina. La lavagna vintage e gli sgabelli rétro completano l’ambiente impreziosendolo.
A questo livello per i pavimenti sono stati scelti dei gres porcellanati dal sapore vintage di forma esagonale. Le piastrelle con motivo tridimensionale si mischiano con quelle a tinta piatta restituendo dei giochi decorativi ai piedi del tavolo da pranzo. Per quanto riguarda invece le finiture murarie, la zona living e la cucina sono state trattate con rasatura semi‐ruvida successivamente tinteggiata. In cucina, il rivestimento delle aree di lavoro è realizzato con piastrelle diamantate lucide di colore bianco capaci di restituire l’effetto “vecchia cucina”.
Lavello e blocco freestanding fuochi e forno (Glam) occupano una parete, mentre frigorifero doppia porta freestanding e bancone bar con sgabelli bianchi Tolix si trovano sulla parete di fronte.
Il primo piano sottotetto, ricavato ex novo
Al primo piano trovano spazio un’ampia sala da bagno e due camere, di cui una attualmente adibita a studio. Questi ambienti sono disimpegnati attraverso uno spazio multiuso arredato in modo creativo grazie a pezzi vintage trovati al Balon di Torino, uno dei più grandi mercatini dell’usato.
Anche nel bagno un grande lucernario garantisce un’ottima qualità della luce naturale, che fa risaltare le travature bianche del nuovo tetto in legno.
Sempre nel sottotetto recuperato, lo studio è uno spazio multifunzione in cui il proprietario realizza le proprie opere d’arte. La porzione di volume alla base della falda del tetto, dove le altezze sono ridotte, è stata adoperata per realizzare una libreria fissa in cartongesso. La luce naturale, proveniente dall’alto, attraverso i nuovi lucernari, è perfetta per dipingere o dedicarsi alla lettura. L’ambiente è stato inoltre predisposto per essere trasformato, in futuro, in una seconda camera da letto. Anche in questo caso si è optato per arredi vintage. spazio alla base della falda del tetto, dove le altezze sono ridotte, è stato adoperato per realizzare una libreria fissa in cartongesso. Lo studio, come gli altri ambienti del primo piano, riceve luce dall’alto grazie a nuovi lucernari Velux elettrificati installati sulla falda lato strada. Opere realizzate dal proprietario.
Il cortile interno
Gli esterni della casa dopo la ristrutturazione
Collaboratori: arch. Stefano Comba
Progetto strutture: Ing. Enrico Musso
Foto: Nicoletta Carbotti