Nuova visione per una casa più luminosa e “ariosa”

In 121+33 mq bioarchitettura, design e soluzioni smart convivono con la memoria nell'abitazione su due livelli che reinterpreta in chiave contemporanea la tradizione rurale toscana. In un clima di rinnovata armonia con la natura.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Monica Mattiacci
Pubblicato il 29/09/2025Aggiornato il 29/09/2025
living

Rivisita il passato puntando al futuro l’abitazione su due livelli nella campagna toscana in provincia di Arezzo. È una nuova costruzione ispirata alla tipologia edilizia settecentesca della Leopoldina, tipica del passato rurale della zona della Val di Chiana. Ma dal punto di vista architettonico e nelle soluzioni tecnologiche, la sua progettazione attinge ai criteri contemporanei dell’edilizia bioclimatica.

Esposizione, morfologia, posizione delle aperture, selezione dei materiali, finiture e realizzazione degli impianti, ogni scelta è stata guidata dalla ricerca di armonia con la natura.

Comfort termico e autosufficienza energetica derivano dall’impiego di fonti rinnovabili, con le caratteristiche proprie di una “casa passiva”, smart e performante. Il cuore degli interni – lasciati in gran parte a doppia altezza con soffitti che nel punto più alto superano i 7 metri – è costituito dal soggiorno e dallo scenografico camino centrale a isola.

Se l’impianto generale dell’edificio prende spunto dalla tradizione locale riproponendone alcuni tratti in chiave nuova, lo stile contemporaneo prevale negli ambienti ampi e luminosi, arredati con pochi elementi di gusto minimal.

In gran parte realizzati su disegno, uniscono la componente estetica e quella architettonica e funzionale. Come nel caso del pannello libreria che, alle spalle del divano, scherma il volume della scala e funge da parapetto. Protagonista multitasking del soggiorno.

Foto casa 121 mq + 33 mq sottotetto

  • zona conversazione divano grigio parete in vetro
  • soggiorno con divano grigio e tappeto bianco
  • vetrata tra loggiato e zona conversazione
  • cucina grigia con isola e tavolo da pranzo
  • zona pranzo con tavolo ovale
  • veranda
  • veranda con tavolo zona pranzo
  • scala
  • bagno con box doccia con pareti scorrevoli
  • camera con cabina armadio con porte scorrevoli in vetro
  • cabina armadio
  • bagno con lavabo sospeso rivestimenti in gres grigio e parquet

Il progetto

La casa unifamiliare su due livelli – 154 mq totali – è stata edificata ex novo tramite un intervento di “sostituzione edilizia”: il fabbricato ha preso infatti il posto di un preesistente garage che è stato demolito e di cui è stata così recuperata la volumetria.

Il livello principale è quello d’ingresso, dove zona giorno e parte notte sono nettamente divise.

Al piano superiore, di soli 33 mq, collegato da una scala interna, la passerella sospesa affaccia sul volume a doppia altezza del living collegando due zone distinte, la più piccola ancora in fase di allestimento. La struttura a doppia falda della copertura è stata lasciata a vista in tutta l’abitazione.

1 Ingresso 2 Scala
3 Soggiorno 4 Camino
5 Zona pranzo  6 Cucina 7 Bagno 8 Camera matrimoniale 9 Cabina armadio
10 Camera singola 11 Loggia 12 Lavanderia 13 Passerella 14 Finestre con mandolato 15 Zona a doppia altezza

1 Ingresso 2 Scala 3 Soggiorno 4 Camino 5 Zona pranzo 6 Cucina 7 Bagno 8 Camera matrimoniale 9 Cabina armadio 10 Camera singola 11 Loggia 12 Lavanderia 13 Passerella 14 Finestre con mandolato 15 Zona a doppia altezza

  • Al piano d’ingresso il volume centrale della scala che collega i diversi livelli divide l’open space della zona giorno dalla parte notte. Quest’ultima è introdotta da un disimpegno che distribuisce la camera matrimoniale, la singola e il bagno.
  • Sul porticato coperto di circa 17 mq, che occupa la posizione d’angolo, affaccia con una vetrata scorrevole il living, mentre sul lato corto di questo spazio outdoor guarda la finestra del bagno.
  • Nell’open space il camino centrale a isola e una struttura in muratura a ridosso della parete dividono la zona conversazione dallo spazio, con tripla esposizione, in cui si trovano la cucina e il pranzo.
  • Al piano superiore la scala sbarca sulla passerella che, illuminata da finestre in sequenza, si sviluppa su due quote differenziate collegate da gradini. Il passaggio, affacciato sull’ambiente sottostante, conduce da una parte a un ripostiglio, dall’altra alla camera matrimoniale e al bagno.
  • Su entrambi i lati lunghi della parte superiore del volume, le finestre formano una fascia continua e sono schermate da mandolato in mattoni.

Soggiorno a doppia altezza

Arriva a filo della balaustra della passarella la struttura trasparente che svolge tre funzioni insieme: elemento divisorio, parapetto della rampa che porta al piano superiore e libreria a ripiani.

Si tratta di una vera e propria parete con telaio in ferro verniciato e lastre in vetro temperato, extrachiaro e antracite. Sul lato rivolto verso la zona conversazione sono fissate, a diverse altezze e con disposizione sfalsata, sottili mensole metalliche.

zona conversazione divano grigio parete in vetro

La zona conversazione del living confina con il vano scala e dietro la parete vetrata realizzata su disegno si intravvede la rampa che porta al livello superiore. Il pavimento, qui e nel resto della casa, è uniformemente rivestito con doghe in massello di rovere, rifinite con vernice trasparente opaca all’acqua.

Dalla leopoldina alla casa moderna

Sebbene costruita secondo tecniche contemporanee, l’abitazione è stata progettata ricalcando – in alcuni tratti peculiari opportunamente rivisitati – l’architettura toscana delle Leopoldine.

Questi poderi, che risalgono alla seconda metà del ‘700, prendono il nome dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, che regnava in quell’epoca.

Edificate nelle campagne, soprattutto della Maremma e della Val di Chiana, nel periodo della bonifica dei terreni allo scopo di accogliere i mezzadri, le Leopoldine avevano pianta quadrata, logge perimetrali per le attività domestiche e la protezione degli interni dagli agenti atmosferici, un grande ambiente centrale cuore della casa con salone, cucina e camino (idea ripresa in questo progetto).

All’ultimo piano sorgevano le colombaie – simbolo di questa tipologia rurale -, spazi di dimensioni ridotte per la conservazione dei raccolti. Nel tempo, gli impianti originari sono stati contaminati da volumi aggiuntivi, addossati al fabbricato principale.

Oggi molti complessi sono stati demoliti e ricostruiti oppure versano in stato di abbandono e, a poco a poco, la natura se ne è riappropriata.

La doppia altezza di un’ampia porzione del volume – circa 7,4 metri nel punto di colmo – è tra le caratteristiche architettoniche del progetto che favoriscono la circolazione dell’aria e il comfort termico indoor.

Nella zona giorno, sopra le grandi vetrate scorrevoli che affacciano sul loggiato coperto, le aperture lungo la passerella del piano superiore sono protette esternamente da tamponamenti traforati in mattoni, che contribuiscono a schermare i serramenti dal sole diretto come un brise-soleil, creando una barriera isolante a vantaggio del microclima degli interni.

Camino aperto su 4 lati ma da chiudere all’occorrenza con vetri saliscendi 

soggiorno con divano grigio e tappeto bianco

In salotto, illuminato dalla grande vetrata che comunica con il porticato, il divano componibile rivestito in velluto grigio-verde è stato realizzato su misura dal tappezziere Cacioli; i cuscini sono di Les Ottomans e L’Opificio. La poltrona è il modello Elle P di La Cividina. Coffee table con bordi stondati e vasi di Calligaris, tappeto in lana di Kasthall.

All’esterno, in corrispondenza della zona giorno sul lato Sud, il porticato perimetrale coperto ospita la zona pranzo outdoor. Continuando sull’altro lato con orientamento a Est, la loggia si rarefà, trasformandosi in una pergola in metallo. Su questa stanno crescendo a poco a poco piante rampicanti, che arricchiscono insieme alle fioriere al piano superiore la componente vegetale del progetto

Riprendendo la tradizione della casa rurale toscana, il camino a isola è l’elemento centrale del soggiorno e dell’intera abitazione. La realizzazione dell’imponente struttura sospesa della cappa che racchiude la canna fumaria in acciaio ha richiesto una progettazione preliminare.

Per sostenerne il peso, si è previsto il rinforzo strutturale di una trave in acciaio installata, in fase di costruzione, all’altezza della passerella del livello superiore.

Il condotto di evacuazione dei fumi attraversa il doppio volume e sbocca direttamente sul tetto; il focolare, che poggia su un basamento in muratura, può essere chiuso all’occorrenza da vetri saliscendi con sistema di sollevamento manuale.

Vetrate e continuità visiva su tutto il piano con la zona giorno

vetrata tra loggiato e zona conversazione

Nell’open space, tra la vetrata che affaccia sul loggiato e la zona conversazione, il passaggio è ribassato dalla passerella del piano superiore. Sotto questa struttura, un tamponamento in cartongesso consente l’incasso dei corpi illuminanti. A sinistra, l’area living con il divano e il camino è invece a tutt’altezza.

Mandolato, la parete traforata in mattoni

Nel porticato esterno, e anche a protezione della sequenza di aperture nella fascia superiore dell’abitazione, sono state realizzate strutture tipiche dell’edilizia colonica rurale della Toscana e di altre regioni, soprattutto del Centro Italia.

Il mandolato è una sottile parete esterna realizzata con mattoni in laterizio o tavelle da solaio; è caratterizzata da una decorativa texture traforata con disegni e geometrie diversi che identificano un’area geografica o una provincia: in questo progetto, per esempio, la lavorazione prevede una rete di “celle” triangolari, in altri casi si tratta di losanghe o figure più elaborate.

Impiegato soprattutto in fienili, stalle e depositi per lasciare passare aria e luce e tenere lontani gli animali, questo reticolato proteggeva dal deterioramento i prodotti conservatiall’interno. Dalla valenza funzionale originaria si è passati con il tempo a quella estetica: il mandolato è oggi utilizzato per tamponamenti di finestre, pareti o asole nei sottotetti.

mandolato veranda

veranda con tavolo zona pranzo

Sul porticato esterno è stata sistemata la zona pranzo en plein air. È arredata con un tavolo in teak dal piano a doghe e con sedie in rattan. La pavimentazione è in lastre di gres color cemento naturale.

Cucina sotto la finestra e isola centrale

La cucina aperta sul living è illuminata sia dalle vetrate dell’open space, sia da una finestra a nastro sopra il piano di lavoro. La composizione prevede una serie di basi senza pensili lungo la parete perimetrale e un blocco a isola centrale che scandisce i percorsi nell’open space. Considerato che tutto rimane a vista, l’idea è quella di mimetizzare le funzioni operative sottolineando invece, anche dal punto di vista stilistico e cromatico, la continuità con gli arredi della zona giorno

L’open space è ribassato da controsoffittature in cartongesso che non arrivano esattamente a filo del perimetro, ma sono leggermente scostate dalle pareti: nei volumi così ricavati sono alloggiate le componenti dell’impianto elettrico e di climatizzazione. L’aria fuoriesce dai tagli orizzontali che ne consentono una diffusione più omogenea rispetto alle bocchette. Un ribassamento più accentuato identifica l’area della cucina e vista.

zona pranzo con tavolo ovale

Nell’ambiente aperto lo spazio della zona cottura a vista è delimitato dall’isola centrale nel cui top è incassato il piano cottura a induzione. L’isola e la composizione senza pensili nel sottofinestra sono del programma Twenty di Modulnova. Gli oggetti appoggiati sul piano sono di Guzzini. A destra, nella zona pranzo, il tavolo è il modello Tweed 300 di Zanotta in finitura rovere, le sedie Deep Plastic Soft di Quinti. I vasi appoggiati sul piano sono di Mani e di Carlo Moretti. Il lampadario è Palma di Vibia.

Controsoffitto sulla zona giorno

cucina grigia con isola e tavolo da pranzo

Al piano terra, l’open space della zona giorno riceve luce su due lati, dalle grandi vetrate affacciate sulla loggia coperta e dalla finestra a nastro in corrispondenza della cucina. Al centro, il volume dell’isola attrezzata con il piano cottura aspirante divide le funzioni nello spazio aperto. Elemento di continuità è la pavimentazione in doghe di rovere che, posate a correre, assecondano la forma allungata dell’ambiente.

L’impronta bioclimatica protagonista assoluta

La progettazione dell’abitazione si basa sulla consapevolezza bioclimatica propria della tradizione edilizia locale e adotta due sistemi: passivo (posizione, morfologia ed esposizione della casa) e attivo (fonti energetiche e impianti).

Per la componente passiva, soluzioni architettoniche quali l’esposizione principale a Sud – con infissi filo pavimento di grandi dimensioni, e la presenza di logge che, grazie alla loro profondità, fungono da regolatori termici degli interni – hanno permesso di ottenere un microclima indoor ideale: “effetto serra” d’inverno e filtro per i raggi solari e il calore eccessivo d’estate.

Dal punto di vista morfologico, il progetto bioclimatico tiene conto dell’area in cui sorge la costruzione per ottenere un comportamento passivo performante al variare delle stagioni.

Seguendo questi criteri è stata stabilita la distribuzione interna, collocando a Sud la zona giorno e a Nord e a Ovest il blocco dei servizi con cucina, ingresso, ripostiglio, scale e isolando così la casa dalla strada d’accesso e dal parcheggio.

Alla scelta fondamentale di seguire i principi della progettazione bioclimatica passiva si somma la componente impiantistica attiva, ugualmente importante ai fini del risultato finale.

La casa è infatti attrezzata con pannelli solari termici in copertura per la produzione di acqua calda sanitaria; una grande pensilina sopra il parcheggio è coperta da pannelli fotovoltaici.

Questi sistemi, combinati alla pompa di calore, hanno permesso di alimentare un impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento, ottimale per le esigenze degli ambienti e a basso consumo energetico.

Climatizzazione estiva e deumidificazione sono interamente canalizzate, a scomparsa nelle controsoffittature in cartongesso.

Le finiture sono state selezionate con l’obiettivo di esaltare l’effetto di naturalità e la compenetrazione tra interno ed esterno: le pareti sono finite a calce colore tortora chiaro, i pavimenti sono in rovere.

Bagno: legno a terra e piastrelle neutre a parete

Al piano terra, la camera matrimoniale affaccia con vetrate scorrevoli sullo stesso lato della zona giorno: i loggiati che costeggiano la soglia modificano l’inclinazione dei raggi solari ottimizzando il comfort interno.

Accenti cromatici in contrasto, affidati alla componente tessile, ravvivano un ambiente minimal e luminosissimo con letto e comodini unici protagonisti; mentre i volumi per contenere sono defilati e quasi a scomparsa

bagno con box doccia con pareti scorrevoli

Le porte rasomuro, comprese quelle del bagno e della camera matrimoniale, sono di Scrigno. Nel bagno a uso esclusivo, gli asciugamani sono di La fabbrica del Lino.

Camera con cabina armadio vetrata

Nella casa sono presenti due ambienti di servizio – uno per ogni livello – comodamente fruibili da ciascuna delle camere anche se non a uso esclusivo. Nel bagno al piano terra i rivestimenti in travertino bianco del box doccia propongono una texture materica, caratterizzata da una zigrinatura orizzontale in rilievo.

camera con cabina armadio con porte scorrevoli in vetro

Nella camera matrimoniale al piano d’ingresso il letto è stato realizzato su misura dalla tappezzeria Cacioli; le lenzuola sono di Fazzini, i cuscini di Élitis. Vasi di Pianezza. A destra, lampada da tavolo Snoopy di Flos. L’attrezzatura interna della cabina armadio è di Zalf. A sinistra, lungo la parete perimetrale di fianco alla vetrata, è stata ricavata una rientranza profonda pochi centimetri, attrezzata con appendiabiti per gli indumenti d’uso quotidiano.

Camera nel sottotetto

Nel sottotetto al piano superiore, di dimensioni più contenute di quello sottostante, l’organizzazione degli spazi è ancora in divenire.

Al momento, a una delle due estremità della passerella affacciata sulla doppia altezza, è stata ricavata una zona notte per gli ospiti, con camera matrimoniale e bagno.

cabina armadio

Ritagliando una porzione della stanza è stato ricavato il volume della cabina armadio in muratura che – inserita in nicchia – occupa un intero lato dell’ambiente. Il guardaroba, attrezzato con elementi di produzione, ha un sistema di chiusura scorrevole con pannelli in vetro fumé che lo rendono, a seconda della luce fuori e dentro, a vista o a scomparsa.

Secondo bagno con parquet in bagno mixato al gres

Illuminato da un lucernario che si apre sulla falda, l’ambiente di servizio è caratterizzato dal decoro geometrico dei rivestimenti.

Le piastrelle in gres che rivestono le pareti del box doccia e il piatto “fuoriescono” anche verso la zona lavabo: con effetto decorativo, gli inserti vengono a intervallare la superficie del pavimento in parquet.

I pezzi triangolari sono ottenuti con taglio a 45° dei singoli elementi quadrati, eseguito artigianalmente dal posatore; sono poi ricomposti in fase di posa in modo da abbinare, a due a due, sfumature chiare e scure di grigio.

bagno con lavabo sospeso rivestimenti in gres grigio e parquet

Nel bagno il lavabo sospeso in solid surface bianco ha un bacino rettangolare di dimensioni maxi; il miscelatore è a parete. La composizione è completata da un mobile in laccato bianco con cassettoni estraibili. Sulla parete di fronte, anche i sanitari sono modelli sospesi che non interrompono la continuità del pavimento, rivestito in parquet con inserti in gres. Gli asciugamani sono di La Fabbrica del Lino.

Scala in muratura schermata dalla vetrata

scala

La scala che collega i due livelli è composta da due rampe in cemento resinato, interrotte da un pianerottolo intermedio: la prima è racchiusa in un vano tra due pareti; la seconda sale a vista dietro la zona conversazione, delimitata dalla struttura vetrata a riquadri che funge da parapetto.

Indirizzi fornitori

• Cacioli Tappezziere, http://www.cacioli.it, Tel. 0575/901942 • Calligaris, http://www.calligaris.com, Tel. 0432/748211 • Carlo Moretti, carlomoretti.com, Tel. 041/736588 • Élitis, elitis.fr • Fazzini, http://www.fazzinihome.com, Tel. 0331/263127 • Flos, http://www.flos.com, Tel. 030/24381 • Guzzini, http://www.fratelliguzzini.com, Tel. 041/8380021 • Modulnova, http://www.modulnova.it, Tel. 0434/425425 • Kasthall, http://www.kasthall.com, Tel. 02/80500338 • La fabbrica del Lino, http://www.lafabbricadellino.com, Tel. 059/686818 • L’Opificio, lopificio.it, Tel. 011/9298670 • La Cividina, lacividina.com, Tel. 0432/677433 • Les Ottomans, les-ottomans.com • Quinti, http://www.quinti.com, Tel. 0575/66970 • Scrigno, http://www.scrigno.com, Tel. 800/314413 • Vibia, vibia.com • Zalf, http://www.zalf.com, Tel. 0423/9255 • Zanotta, http://www.zanotta.it, Tel. 0362/4981

Progettazione architettonica: arch. Giuliana Frangipani, arch. Emanuele Petrucci, arch. Gabriele Boscherini, Superplum Studio, Arezzo http://www.superplumstudio.com, info@superplumstudio.com – instagram: @superplumstudio
Autorizzazioni edilizie: arch. Alessandro Morvidoni, arch. Giuliana Frangipani
Direzione Lavori: arch. Giuliana Frangipani
Progetto Strutturale: ing. Daniele Fontanelli
Progetto arredi: designer Leonardo Coradeschi
Foto: Studio Daido

RFZ 0124

 

 

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