Da serra a open space: una casa che si sviluppa in lunghezza

In un’antica villa sulle colline lombarde, la dépandance nel giardino è diventata una suggestiva abitazione. Tratto caratteristico, e ampiamente valorizzato, lo sviluppo in lunghezza.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografa Cristina Fiorentini
Pubblicato il 01/12/2014 Aggiornato il 05/09/2018
Da serra a open space: una casa che si sviluppa in lunghezza

Il fascino di un edificio completamente immerso nel verde e un sapiente recupero architettonico che ha trasformato un “giardino d’inverno” in un susseguirsi di ambienti luminosi e suggestivi. Il progetto ha conservato il più possibile le strutture preesistenti: dai soffitti in legno ai serramenti, rinnovati preservando però l’originalità di forma e dimensioni. L’attuale distribuzione privilegia la zona giorno e sfrutta le altezze per ricavare due grandi soppalchi, rispettivamente con la camera matrimoniale e la stanza per gli ospiti. Gli impianti – in origine del tutto assenti – sono stati realizzati ex novo in fase di ristrutturazione. Gli interni, caratterizzati dal notevole sviluppo in altezza e dalla forma allungata della pianta (circa 40 metri lineari), sono così diventati un elegante open space, dove i materiali – legno, cotto, mattoni – risultano valorizzati al massimo. Viene così a definirsi un’atmosfera accogliente e contemporanea, arricchita da discrete ma evidenti tracce del passato.

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 La pianta del piano terra con ingresso al centro

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L’abitazione si apre su un disimpegno al centro della pianta, che distribuisce da una parte il soggiorno, dall’altra pranzo e cucina. Il volume è soppalcato e sopra è stata ricavata la camera degli ospiti.

 

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  • In soggiorno la zona conversazione si moltiplica in due “isole” indipendenti: quella in primo piano è arredata con un divano angolare contemporaneo in tessuto bianco. A definire le aree contribuiscono anche tappeti di tonalità vivaci in contrasto con il grigio del pavimento. Le finestre ad arco sono schermate da ampi tendaggi in lino di colore neutro che scorrono lungo un unico sostegno in ferro battuto. Divano angolare: Minotti

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Scala su disegno in muratura e ferro

Per collegare il piano terreno con le zone soppalcate dell’abitazione sono state realizzate scale su misura, la cui pianta articolata si snoda con più rampe negli ampi volumi a disposizione. La salita che dall’ingresso porta alla camera degli ospiti sopraelevata è formata da una prima parte in muratura sulla quale si innesta una rampa lineare accostata alla parete. Quest’ultima porzione è costituita da una struttura “a nastro” in ferro verniciato di bianco, a sbalzo nella parete perimetrale e sagomata in base all’andamento dei gradini. Per non togliere continuità visiva, i parapetti sono costituiti da lastre in vetro temperato trasparente di spessore 2 cm e alte circa 120 cm, fissate con borchie filettate direttamente alla struttura della scala. Come il pavimento, le alzate e le pedate dei gradini sono rivestite in basaltina di colore grigio.

 

 

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  • Gli oltre cinque metri di altezza del soffitto danno un forte slancio verticale al soggiorno lasciando a vista, nella sua interezza, la struttura del tetto a falda con travi in legno e capriate intermedie. Le dimensioni dell’ambiente, che si estende particolarmente anche in lunghezza, sono evidenziate inoltre dall’assenza di elementi divisori: le diverse zone funzionali sono definite solo dalla posizione degli elementi d’arredo e da piacevoli “barriere verdi”. Nel living, la seconda zona conversazione aggiunge un tocco classico all’ambiente: è infatti arredata con divano e poltrone Chesterfield in cuoio di tonalità bordeaux. Sullo sfondo, una leggera e discreta composizione di moduli a giorno in legno integra anche il vano per tv, disegnando uno schema regolare senza però nascondere la parete in mattoni.

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Scendendo due gradini
Per seguire la pendenza del terreno su cui è costruito l’edificio, il volume della cucina e del pranzo si trova a un livello leggermente inferiore rispetto all’adiacente ingresso.

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  • Nella zona pranzo le sedie in policarbonato trasparente quasi scompaiono sullo sfondo del pavimento in gres e mettono in risalto le forme tradizionali del tavolo; anche le due lampade da terra per la luce d’ambiente si caratterizzano per le linee esili. A terra, pietra levigata in lastra: in tutta la zona giorno il pavimento è rivestito con una pietra lavica scura, la basaltina. Gli elementi di grandi dimensioni, con bordi rettificati, permettono di ottenere superfici omogenee e un gradevole abbinamento cromatico con i muri in mattoni. Sedie: Pedrali Lampada da terra: Cini & Nils

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  • Due stili per la cucina: l’ambiente è arredato con moduli di gusto contemporaneo e hi-tech, in un voluto contrasto con le finiture al rustico, in grande evidenza. La parete divisoria è in mattoni faccia a vista, la copertura inclinata del tetto in tavelle di laterizio, sostenute da una struttura portante in travetti di metallo verniciato nero. Cucina e sala da pranzo si trovano nella parte più bassa dell’edificio e sono caratterizzate dalla copertura inclinata: la striscia luminosa della finestra a nastro è l’elemento di raccordo tra questi due ambienti. Nell’area conviviale, la linea tradizionale del maxi tavolo in legno massello è attualizzata dalla scelta di sedie in policarbonato trasparente. In cucina la composizione della zona operativa si sviluppa sui due lati paralleli. Nel sottofinestra trova posto un ampio piano di lavoro in marmo bianco che integra la vasca del lavello; di fronte sono stati invece sistemati il frigorifero side by side e gli elementi a incasso, tutti con estetica inox, della zona cottura. Quest’ultima è formata dal forno multifunzione e dai diversi moduli “domino” incassati sul top. I frontali dei mobili sono in laccato bianco lucido. Cucina: Dada piani cottura Scholtès Frigorifero side by side: Amana

 

Che cosa è la pietra basaltina

Questa pietra naturale è un materiale di origine lavica (cioè vulcanica) conosciuto e utilizzato fin dall’antichità romana per realizzare pavimentazioni, rivestimenti, scale, davanzali e persino strade. Le cave di basaltina sono localizzate nell’Italia centrale, tra Umbria e Lazio. Si tratta di una tipologia di pietra compatta e uniforme, molto resistente alle sollecitazioni meccaniche, alla compressione, all’usura e al gelo, adatta quindi per superfici di elevato calpestio, perché è in grado di resistere anche per secoli. La basaltina può avere diverse sfumature di grigio, più o meno scure: i blocchi vengono lavorati per ottenere lastre di diverse dimensioni e spessori; sono possibili vari tipi di finiture, grezze oppure lisce e levigate, opache o lucide a seconda dell’effetto che si desidera ottenere.

 

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Nel zona relax sotto il sppalco la chaise longue è il modello LC4 di Cassina, design Le Corbusier.

 

Come è fatto il soppalco

Alla zona notte sul soppalco si accede salendo una scenografica scala con parapetto vetrato, che attraversa l’ambiente. Questo spazio sopraelevato permette di disporre di una camera indipendente e appartata, senza venire meno all’impronta generale di open space dell’abitazione. La struttura sopraelevata dedicata alla zona notte è stata costruita sopra il bagno: l’altezza da terra al piano di calpestio del soppalco è di 240 cm; sopra raggiunge invece 250 cm nel punto di colmo e 210 cm alla base della falda. L’intelaiatura portante del soppalco è realizzata in ferro, con putrelle IPE (si tratta di travi con sezione a doppia T) incassate perpendicolarmente alle pareti perimetrali: la trave di testa è stata lasciata a vista. Sulle travi è posato l’assito in legno, e nella parte inferiore, per “chiudere” la struttura, questa è stata tamponata con un rivestimento in cartongesso rifinito in bianco come le pareti. Al soppalco si accede con una scala in metallo che ha le stesse caratteristiche di quella dell’ingresso. In questo caso alzate e pedate sono però rivestite in legno di teak; parapetto e balaustra sono in vetro stratificato temperato dello spessore di 2 cm.

 

 

La pianta del soppalco con la zona notte

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Il bagno, che si trova sotto, in esatta corrispondenza del soppalco, ha una parte aperta, che si integra in una zona dedicata al benessere e al relax. La camera sospesa: a una delle due estremità della pianta è stato realizzato un livello sopraelevato per la zona notte con superficie di circa 20 mq. L’altezza elevata delle due finestre assicura un’ottima illuminazione naturale anche del soppalco, oltre che degli ambienti sottostanti.

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  • Mattoni in cotto per le pareti: riprendendo lo stesso materiale costruttivo dei muri perimetrali settecenteschi, anche i tramezzi tra i diversi ambienti sono stati realizzati con mattoni pieni in cotto. Alcune di queste pareti, tra cui quelle che delimitano il vano con i sanitari, sono state lasciate senza intonaco. Questo “box di servizio” ha un’altezza che volutamente si interrompe, sia per lasciare filtrare la luce all’interno, sia per dare più leggerezza all’intera struttura. Nella zona relax il bagno è concepito come un ambiente multifunzione che si apre verso gli spazi circostanti. Solo il vano con doccia e sanitari è chiuso in un box in muratura. La vasca idromassaggio freestanding, parallela alle finestre, diventa invece un elemento d’arredo da lasciare a vista. In questa zona il pavimento è rivestito in doghe di teak, resistente all’acqua e all’umidità. In teak verniciato opaco, anche il mobile sospeso del lavabo. Vasca freestanding: Starck di Duravit

Progetto: arch. Pino Giavarini – Studio Giavarini Bergamo www.studiogiavarini.it
Foto: Cristina Fiorentini

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