Una casa ristrutturata in bianco e nero. Con le foto del “prima e dopo”

L'abitazione d'epoca cambia volto ma non anima: è ora più aperta e luminosa e il progetto d'interni valorizza gli elementi decorativi classici introducendo nuove suggestioni di forte personalità.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Monica Mattiacci
Pubblicato il 18/03/2024 Aggiornato il 21/03/2024
Una casa ristrutturata in bianco e nero. Con le foto del “prima e dopo”

Al quinto piano, questo grande appartamento di quasi 200 mq è in una casa d’epoca milanese costruita nel periodo tra  le due guerre, in pieno centro, al confine del quartiere residenziale di Porta Venezia. Nel rinnovamento degli interni, il progetto ha enfatizzato alcuni tratti architettonici e decorativi tipici del periodo: i soffitti alti oltre 3 metri con bassorilievi, le cornici a parete, i serramenti originali in legno e vetro, il parquet con posa a spina di pesce. È stato così possibile conservare e restaurare molti elementi ma allo stesso tempo apportare significative modifiche nella distribuzione degli spazi, resi più contemporanei e fruibili per una giovane famiglia con un bambino piccolo. Arredi e finiture, di diverse ispirazioni e provenienze, danno vita a uno stile neo-chic che mette insieme armoniosamente pezzi classici rivisitati, di design storico e attuale, realizzazioni artigianali e mobili antichi e vintage.

“Foto del dopo” della casa in bianco e nero

  • living
  • angolo-conversazione
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  • doppio-lavabo-bagno
  • corridoio bianco

Il progetto

Una delle linee guida della ristrutturazione dell’appartamento è quella di farlo diventare più attuale e rispondere meglio a nuove esigenze pratiche, apportando modifiche mirate a una nuova distribuzione degli ambienti. Sono state quindi demolite alcune partizioni interne ed eliminato il corridoio per fare in modo che l’area living recuperi parte dello spazio dell’ingresso. Anche gli ambienti di servizio sono stati ripensati così da avere una cabina armadio passante e un grande bagno a uso esclusivo della camera matrimoniale.

1 Ingresso 2 Soggiorno 3 Zona pranzo 4 Studio 5 Cucina 6 Lavanderia 7 Bagno 8 Disimpegno 9 Cabina armadio 10 Camera matrimoniale 11 Camera 12 Balcone

1 Ingresso 2 Soggiorno 3 Zona pranzo 4 Studio 5 Cucina 6 Lavanderia 7 Bagno 8 Disimpegno 9 Cabina armadio 10 Camera matrimoniale 11 Camera 12 Balcone

  • Dall’ingresso, che si trova in posizione centrale, a sinistra si aprono gli ambienti giorno, a destra la cucina e il bagno.Il percorso prosegue in linea retta verso la zona notte, distribuita da un piccolo disimpegno.
  • Il soggiorno doppio è collegato con un terzo ambiente indipendente, lo studio, che è accessibile tramite un sistema scorrevole a scomparsa interno muro.
  • La cucina, primo ambiente che si incontra a destra dell’ingresso, occupa uno spazio semindipendente che non è però diviso da pareti o serramenti ma solo da elementi modulari. Affaccia su un piccolo balcone.
  • La camera matrimoniale è accessibile attraverso una cabina armadio passante ed è collegata a un bagno a uso esclusivo che, con i suoi 14 mq, ha dimensioni pari a quelle di una stanza.
  • Il secondo bagno accessibile dal soggiorno, è preceduto da un antibagno che lo disimpegna rispetto alla cucina e che funge anche da ripostiglio e lavanderia.

“Foto del prima”: la casa come era 

prima

A e B In una precedente ristrutturazione, nella zona giorno erano state realizzate delle controsoffittature per incassare i faretti; ora sono state demolite, recuperando così l’altezza originaria di 330 cm della casa d’epoca.
C La camera singola occupava il locale che è stato ora trasformato nel bagno a uso esclusivo della camera matrimoniale.
D La cucina non ha cambiato posizione, ma prima era organizzata come locale indipendente mentre ora è aperta e parzialmente a vista sull’ingresso e sul living.
E I due bagni preesistenti erano larghi poco più di un metro e quindi poco fruibili. Sono stati uniti per ottenere un unico ambiente di servizio.

Ingresso aperto sul soggiorno: demolito il corridoio, resta il pilastro

soggiorno

Nel soggiorno doppio, il pilastro portante segna idealmente il confine tra area conviviale e zona conversazione, delineando i percorsi interni. Pochi gli elementi d’arredo: disposti perlopiù a centro stanza, lasciano libere le pareti valorizzando così le boiserie. Tra i pezzi d’autore spiccano la chaise longue Rio e lo sgabello Bar Alta rivestito in pelle color cognac, entrambi disegnati da Oscar Neimeyer negli anni ’70 e rieditati da Etel; e la lampada da terra A808 di Artek, design Alvar Aalto. Il tappeto berbero è di Afolki Rugs.

Differenza di pavimento per l’ex corridoio

Nel nuovo layout il corridoio è stato eliminato anche se nella zona giorno ne è rimasto “un accenno”. Il passaggio in linea retta che dall’ingresso porta alla parte notte è evidenziato, infatti, dalla pavimentazione total white in resina; in contrapposizione con il parquet che contraddistingue invece, a sinistra, l’area del living

corridoio

Nel passaggio verso la zona notte, la porta a doppio battente è uno dei serramenti originali della casa, ma le parti vetrate sono state sostituite da lastre specchiate. Le lampade a globo sono modelli disegnati negli anni ’40 e ora di grande tendenza.

Che ruolo ha il design d’autore negli interni?

Inserire un mobile importante che porta la firma di un maestro acclamato, com’è il caso di Oscar Niemeyer, autore della chaise longue e di altre sedute presenti in questo appartamento, è una mossa vincente. È un segno distintivo, una citazione significativa, il riconoscimento di un valore particolare. Il mercato contemporaneo offre una scelta di arredi anche troppo ampia. Fermarsi su un pezzo iconico e farlo entrare nel proprio panorama domestico significa possedere un frammento di storia.

Boiserie bianche a parete

Nella zona giorno le cornici decorative in rilievo sulle pareti perimetrali permettono di ottenere un “effetto boiserie” che ricorda le atmosfere della casa d’epoca. Nel nuovo progetto d’interior, quest’aspetto risulta valorizzato perché le pareti sono state lasciate quasi tutte libere. Alcune di queste cornici in legno erano già presenti in origine: sono state ora ripristinate dove risultavano danneggiate e in parte realizzate ex novo riprendendo lo stesso disegno. I riquadri arrivano a circa 300 cm di altezza, a filo della trave a soffitto: i singoli pezzi, inchiodati o incollati al supporto, hanno spessore di 3-4 cm, ma la tinteggiatura in finitura bianco opaco come quella del muro permette di ottenere un risultato omogeneo. I bassorilievi a soffitto, altro elemento caratterizzante, sono invece in gesso ed erano tutti preesistenti.

zona conversazione

Tra i mobili di famiglia, inseriti con misura nella casa, trova il suo spazio anche l’imponente ribaltina in noce piemontese di inizio ‘800 appoggiata a una delle pareti del living. Nella zona conversazione sostituiscono il divano due poltrone vintage degli anni ’40 rivisitate da un nuovo rivestimento in velluto di due diverse sfumature di colore. Lo sgabello in ottone è di NB Milano così come il vaso rosa antico appoggiato sopra. Il giradischi anni ’60 è il modello RR 126 di Brionvega, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Il coffee table tondo a doppio piano specchiato è Tabù di Sotow, design Paolo Calcagni. La lampada da terra a braccio orientabile è la Tolomeo Mega di Artemide.

Geometrie a confronto

Una libreria lineare fa da sfondo a una panca contraddistinta da un elegantissimo bracciolo curvo. Le due ante della porta scorrevole, affiancate da due mobili identici che valorizzano il tema della simmetria, sono il fondale di un tavolo d’autore la cui struttura di base ha bellissime curve che lo rendono plastico. Curvilineo è anche l’andamento dello schienale delle sedie. L’arredamento di una casa è fatto di linee diverse, di volumi leggeri e pesanti, di forme che devono esprimere, nell’insieme, un senso di armonia. La ricetta ideale indica un mix equilibrato, un gioco di pieni e di vuoti, di morbidezza e solidità che invitino al benessere.

Nel living, alle spalle del tavolo da pranzo, la doppia porta scorrevole in legno e vetro, recuperata da un altro ambiente della casa e riutilizzata qui, si apre come un sipario sullo studio: la stanza può essere vissuta come parte integrante della zona giorno oppure come spazio separato. Gli armadi bianchi a destra e a sinistra presentano una decorazione delle ante che richiama in modo stilizzato il motivo della boiserie a parete

studio

Nello studio che si apre in fondo, oltre la doppia porta vetrata scorrevole, il mobile libreria con ripiani a giorno e cassettiere in basso è vintage degli anni ’50; tra gli oggetti esposti ci sono le Mani, sculture di Vito Nesta. La panchetta è il modello Marchesa di Oscar Neimeyer rieditato da Etel mentre lo sgabello anni ’40 è stato acquistato da Vecchio Mio.

Scorrevoli interno muro a doppia anta

tavolo da pranzo

Il tavolo scultoreo con basamento centrale è un pezzo unico di Osvaldo Borsani, accompagnato da sedie bianche di modernariato rinnovate nel rivestimento; illuminano il piano tre lampade modello Pendant Light A330 di Artek, design Alvar Aalto. Il vassoio marocchino in ottone degli anni ’40 è stato acquistato da Vecchio mio mentre il vaso in vetro soffiato proviene dalla galleria Dove tu sai. Gli armadi appoggiati alla parete sono stati decorati da Carlotta Roda.

Cucina divisa dal soggiorno da un armadio nero a ponte sulla porta

Non ci sono divisioni murarie, e neppure serramenti, a dividere l’area living dalla cucina: al posto del tramezzo è stata realizzata una struttura a ponte che integra il varco
di passaggio. È costituita da moduli componibili fruibili su entrambi i lati, nella stessa finitura nero opaco degli altri elementi della zona operativa.

Non è un colore facile da usare negli interni. Lo si teme perché poco luminoso, giudicato da molti malinconico e associato alla tristezza. Il nero, invece, può risultare massimamente elegante, a maggior ragione se utilizzato in un ambiente di servizio come la cucina. Qui diventa glamorous e, a uno spazio che deve essere prima di tutto pratico, attribuisce un tocco di eleganza. Il nero crea fondali interessanti, sui quali i mobili si disegnano con le loro forme e la sera, illuminato da luci artificiali che non devono essere troppo intense, sa creare atmosfere piacevoli e intime.

ingresso cucina

Tra living e cucina il passaggio aperto a ponte che collega i due ambienti è formato da moduli con scomparti apribili in parte verso la zona operativa e in parte verso l’area giorno. Il carrello in ottone è un modello degli anni ’40; le stoviglie sono della coll. Costantinopoli les Ottomans di Vito Nesta.I pavimenti sono rivestiti con resina cementizia in finitura bianca.

Nero anche per la cucina

Finitura nero opaco per la cucina? È senz’altro una scelta forte che permette di identificare immediatamente l’area; il varco a ponte di passaggio, le basi e i pensili sono rivestiti con un materiale hi-tech denominato Fenix, impiegato oggi da molti produttori di cucine. Si tratta di un laminato di nuova generazione ottenuto attraverso le nanotecnologie; la formula prevede l’utilizzo di strati di carta (60-70%) e resine termoindurenti (per il 30-40%): il materiale viene sottoposto a laminazione, cioè all’azione simultanea di calore e alta pressione e in questo modo acquista un’elevatissima resistenza. Tra le caratteristiche tecniche più apprezzabili ci sono l’opacità delle superfici che sono anche antimpronta, la morbidezza al tatto, la resistenza al calore e all’abrasione, la facilità di pulizia, la possibilità di riparare a caldo i piccoli graffi e l’igienicità nel contatto con gli alimenti.

cucina

In cucina la composizione della zona operativa e la struttura divisoria modulare sono state realizzate su disegno da Terragni Fabbrica Mobili; frontali e piani di lavoro sono rivestiti in Fenix nero opaco.

tavolo cucina

In cucina la piccola area conviviale è arredata da un tavolo di famiglia di gusto shabby con piano in marmo; ad affiancarlo due sedute completamente diverse tra loro: una sedia chiavarina in legno realizzata da F.lli Levaggi e una poltroncina “per nulla da cucina” rivestita in velluto verde e con struttura in metallo finitura flsh gold: modello Luigina di Sotow design Paolo Calcagni. La sospensione a globo è un modello degli anni ’40.

Camera bianca ravvivata dal colore

In questo appartamento ogni stanza ha la sua personalità. Anche la camera da letto ha un’armonia che deriva dai colori e dai materiali. Il letto tessile esprime morbidezza, i verdi e gli azzurri sono mixati con sapienza senza eccessi di ‘femminilità’. Il comodino sospeso è una citazione degli anni ’40 che smorza la contemporaneità. La presenza dei libri riscalda l’ambiente ed è sempre, in ogni stanza, una buona compagnia. Qui ogni scelta esprime il desiderio di quiete e di ordine. Anche nella zona notte scelte d’arredo che mixano mobili su disegno, di famiglia e complementi di design. Con particolare attenzione al dettaglio e agli accostamenti cromatici, anche nei rivestimenti tessili

camera da letto

Nella camera matrimoniale il letto tessile è stato realizzato su disegno dal tappezziere Mauro Arnaboldi; i cuscini sono di Society Limonta. I comodini sospesi sono degli anni ’40 in legno di acero mentre la poltroncina rivestita in velluto è uguale a quella in cucina (Luigina di Sotow). Il lampadario è Nabila di Tooy, design Corrado Dotti. Sulla parete dietro il letto, il pannello “Milano” di Marco Stanga.

Parquet a spina di pesce più resina

Negli ambienti della casa in cui era già presente è stato mantenuto il parquet originale in rovere massello con posa flottante (cioè semplicemente a incastro, senza né colla né chiodi). Lo schema è a spina di pesce all’italiana, molto usata nelle case d’epoca. Nelle zone dove la demolizione dei tramezzi aveva richiesto l’aggiunta di nuovi listelli di riempimento sono stati riutilizzati quelli recuperati da altre stanze dell’abitazione; infine, un intervento di lamatura e una verniciatura protettiva opaca hanno permesso di uniformare le superfici. Nelle zone di passaggio, in cucina e nelle cabine armadio – dove non c’era il parquet – sono stati rimossi i rivestimenti in marmo e marmette, è stato rifatto il massetto e livellato il fondo prima di posare più strati di resina cementizia, rasati con strumenti manuali fino a lisciare del tutto le superfici; l’ultima mano è stata data con un prodotto colorato bianco opaco che contribuisce ad amplificare la luminosità naturale dell’abitazione.

Camera del bambino

Una stanza ancora più ampia di quella matrimoniale, sempre accessibile dal disimpegno della zona notte, è la camera del bambino che in futuro sarà perfetta anche per due (o magari per tre). Anche in quest’ambiente è stato previsto – all’ingresso – uno spazio da adibire a cabina armadio e nel quale concentrare tutte le armadiature; nella stanza trovano così posto solo piccoli complementi di fattura artigianale, leggeri e dalle forme ludiche.

cameretta

Nella camera dei ragazzi, la parete a lato dell’ingresso è rivestita con una pannellatura a lavagna. L’armadietto a forma di cabina da spiaggia, il pensile e la panchetta sono in lamiera di ferro verniciata, realizzati da Mirko Pancaldi + Elena Barbella. I cuscini sono di Society Limonta. A terra, parquet con posa a spina di pesce come nella stanza matrimoniale.

Obiettivo: bagno più grande rinunciando a una camera

Per poter avere un bagno di grandi dimensioni collegato alla camera matrimoniale si è rinunciato a una stanza da letto in più: era prioritaria, infatti, l’esigenza di un ambiente wellness attrezzato per due, confortevole, spazioso, con doppia postazione lavabo e una doccia a tutta parete sull’altro lato.

Un tocco di eleganza in più è espresso dal tappeto rosso che interrompe il tutto bianco. Un tappeto in bagno – e non un tappetino – aggiunge una nota speciale. Fa del bagno una stanza importante, ha un colore che comunica energia e stempera l’esigenza di avere un locale che esprima prima di tutto il senso dell’igiene. Il bagno, del resto, è anche il luogo dedicato al farsi belli, alla cura del corpo, dove dedicare a se stessi un po’ di tempo.

bagno

Nel bagno: i bacini tondi in ceramica (di Ceramica Flaminia come anche i sanitari) con rubinetteria a parete (di Zucchetti) poggiano su un piano sospeso; sopra, due specchi identici riprendono la forma rotonda. Il lampadario è il modello Pinecone di FontanaArte, l’applique è vintage. La panchetta rivestita in lino bianco è stata realizzata su disegno dal tappezziere. Il tappeto è un modello berbero di Afolki Rugs.

Indirizzi fornitori

• Afolki Berber rugs, http://www.afolki.com • Artek, http://www.artek.fi • Brionvega, http://www.brionvega.it, Tel. 0434/383292 • Ceramica Flaminia, http://www.ceramicaflaminia.it, Tel. 0761/542030 • Dove tu sai, http://www.dovetusai.it, Tel. 02/36795459 • Etel, etel.design, Tel. 02/38247675 • Fenix, http://www.fenixforinteriors.com, Tel. 0172/436111 • F.lli Levaggi, http://www.levaggisedie.it, Tel. 0185/383092 • FontanaArte, http://www.fontanaarte.com, Tel. 02/45121 • Mirko Pancaldi + Elena Barbella, http://www.mirkopancaldi.com, Tel. 347/9238001 • NB Milano, nbmilano.com • Osvaldo Borsani, http://www.osvaldoborsani.com, Tel. 02/76015370 • Society Limonta, http://www.societylimonta.com, Tel. 031/857111 • Sotow, http://www.sotow.it, Tel. 335/258 342 • Terragni Fabbrica Mobili, http://www.terragnifabbricamobili.it, Tel. 02/99048442 • Tooy, http://www.tooy.it, Tel. 0736/840162 • Vecchio Mio, http://www.vecchiomio.com, Tel. 02/94155708 • Vito Nesta, http://www.vitonesta.com, Tel. 328/5846250 • Zucchetti Kos, http://www.zucchettikos.it, Tel. 02/39562992

Progetto: Studio Superluna, Como, http://www.superluna.it
Progetto d’Interior design: Barbara Vergnano/Slobs, http://www.slobs.it
Foto: Helenio Barbetta/Living Inside

RZF0719

 

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