Un sottotetto con personalità eclettica

Sul modello delle antiche cascine, un progetto che ne riprende i tratti peculiari e li reinterpreta con soluzioni moderne: ambienti aperti, divisioni flessibili, curve strategiche per valorizzare gli spazi di questa casa di 140 mq.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografo Adriano Pecchio
Pubblicato il 16/05/2016 Aggiornato il 04/09/2018
Un sottotetto con personalità eclettica

L’edificio è di nuova costruzione ma la struttura, lo stile, i materiali impiegati richiamano quelli delle antiche cascine lombarde presenti sul territorio circostante: una ben riuscita integrazione di vecchio e nuovo, anche grazie all’impiego di alcuni materiali di recupero. Caratteristica dominante dei luminosi volumi è la coperture a spiovente, con travi e assito in legno. Nell’appartamento di circa 140 mq, gli arredi e le soluzioni architettoniche alternano, in una perfetta fusione, tratti tradizionali e moderni. Per risolvere particolari situazioni nella distribuzione e individuare le aree funzionali, si è puntato su elementi divisori “flessibili”, meno vincolanti e invasivi: come il camino passante al centro del soggiorno e il separé curvo per la cucina. L’arredamento è interpretato con un mix di design contemporaneo e stile classico con note country-chic.

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  • Nel soggiorno openspace, l’unico elemento divisorio è il camino centrale: non si interrompe così in alcun modo la continuità delle finiture: la copertura con travi a vista e il pavimento in parquet di rovere lucido. La predominanza del legno rende l’ambiente caldo e accogliente. Una struttura in cartongesso realizzata su disegno fornisce il piano d’appoggio per la tv e di fianco una colonna di ripiani con oggetti espost. Di fronte, illuminati anche dall’alto grazie ai lucernari, sono sistemati il divano rivestito in tessuto bianco e il coffee table su ruote disegnato da Gae Aulenti (FontanaArte). Di fianco, il tavolino con piano in vetro di Eileen Grey (ClassiCon).
Il camino al centro: separa, arreda e riscalda


Per dividere il soggiorno in due aree mantenendo comunque passaggi aperti e comunicazione visiva diretta, è stato realizzato su disegno uno scenografico camino centrale, inserito in un “involucro” a pianta ovale. Il focolare passante è fruibile sia da una parte sia dall’altra della stanza.  

Come è fatto 
Il camino è stato installato lungo la linea del tramezzo demolito che divideva le due unità immobiliari preesistenti. La realizzazione è stata facilitata dal fatto che esisteva già, in quel punto, la predisposizione per la canna fumaria che sbocca sul tetto. La struttura del camino è in muratura (mattoni), ma un risultato analogo si sarebbe potuto ottenere anche con altri materiali, per esempio il cartongesso che consente la costruzione a secco. Il focolare incassato è un monoblocco bifacciale in metallo, profondo circa 70 cm, chiuso  sui due lati da vetri termici scorrevoli. In questi modelli “chiusi” la resa è maggiore rispetto ai camini a focolare aperto, che hanno dispersioni elevate. Intorno al fuoco sono stati realizzati un basamento e una cornice in marmo che evidenziano l’ampiezza del riquadro; l’effetto “quadro” è rafforzato dalla tinteggiatura in grigio sopra e sotto il focolare. 

La canna fumaria 
Nella progettazione di un camino, la sezione del condotto per l’evacuazione dei fumi vincola la scelta del focolare e di conseguenza il dimensionamento dell’intera struttura. La potenza, e quindi la sua capacità di riscaldare, deve essere infatti direttamente proporzionale alle misure della canna fumaria (che difficilmente può essere modificata). Solo mantenendo corretti rapporti si possono assicurare un buon tiraggio e un buon rendimento termico. 

 

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  • In soggiorno una seconda zona conversazione è stata predisposta dall’altro lato del camino passante. Ai due divani rivestiti in tessuto chiaro e disposti ad angolo (di Minotti) con tavolino centrale si aggiunge un ampio piano d’appoggio su disegno  che sfrutta l’altezza del sottofinestra e che è utilizzato all’occorrenza anche come seduta supplementare.

 

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  • Il living è diviso dalla zona notte tramite una porta scorrevole interno muro, in legno laccato con riquadri in vetro. Nell’angolo tra il vano e la portafinestra in finitura noce, la profondità della nicchia è sottolineata dalla tinteggiatura grigio chiaro, con un gioco di contrasti soft che viene ripreso anche su altre pareti dell’ambiente. Sopra la consolle Impero con piano in marmo, un quadro di Mario Tozzi
    IDEA DI PROGETTO: La parete stondata che scherma

     

    Tra la zona cottura e il living è stata realizzata su disegno una struttura composita: una parete curva in muratura, con ampiezza massima di circa 250 cm e alta 160 cm, affiancata da una nicchia in legno più alta che incornicia e contiene, verso la cucina, il frigorifero freestanding; la finitura è a strisce verticali, con un chiaro richiamo alle cabine balneari. Il separé stondato, fissato a pavimento, è in questo caso una soluzione perfetta per indirizzare i percorsi e “assecondare” la forma del tavolo della cucina. è stato progettato prevedendo sulla superficie verticale due aperture rettangolari: in ciascuno di questi è inserita una cornice cubica in legno che sporge su ciascuno dei due lati e all’interno è fissata centralmente una lastra in vetro satinato. Tra i due ambienti, si sono così ricavate due “finestre interne” che lasciano filtrare la luce e offrono anche comodi piani d’appoggio da una parte e dall’altra. 

    2181014_20151127_164549Due zone adiacenti del living sono dedicate rispettivamente alla cucina e alla zona pranzo: l’idea progettuale e quella di separare gli spazi, ma non del tutto. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a una struttura divisoria parziale, in parte in legno e in parte in muratura. Il pavimento di tutta la zona giorno è uniformato da un parquet in listelli di rovere posati a correre che danno continuità allo spazio. 

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  • Il tavolo da pranzo è sistemato in piena luce vicino alla vetrata: un modello rettangolare con struttura essenziale e piano in vetro temperato, completato da sedie in tondino d’acciaio (Juliette di Baleri Italia), altrettanto leggere. La lampada a sospensione è il modello Romeo Moon S di Flos.

     

    La cucina è collegata al soggiorno tramite un vano aperto. Il passaggio di luce e la comunicazione diretta tra i due ambienti sono assicurati anche dalla scelta di una struttura divisoria a metà altezza.

    La cucina è collegata al soggiorno tramite un vano aperto. Il passaggio di luce e la comunicazione diretta tra i due ambienti sono assicurati anche dalla scelta di una struttura divisoria a metà altezza.

     

 

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  • Un monoblocco compatto in acciaio, che integra la zona lavaggio e quella di cottura, costituisce l’elemento principale della cucina; il condotto di evacuazione della cappa, lasciato a vista, aggiunge un ulteriore connotazione high-tech all’ambiente. Nella zona cottura, forno, piastra con i fuochi e cappa sono integrati nel blocco freestanding accostato alla parete (Boffi). Di lato, il frigorifero inserito in nicchia è un modello side by side, con scomparto frigo e congelatore affiancati in verticale (General Electric).

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  • Le scelte d’arredo contribuiscono a dare al bagno un’impronta rétro: a cominciare dal  rivestimento in piastrelle bianche con texture anticata da venature interne e bordato in alto da una fascia disegnata. La zona del lavabo – un modello rettangolare in marmo – sfrutta la lunghezza della stanza con un mobile contenitore sospeso sormontato da uno specchio a tutta parete. Di fianco è appesa una grande specchiera con cornice del ‘700 in legno intagliato rivestito foglia oro, che aggiunge all’ambiente una nota insolita ma molta decorativa. Sul piano del mobile, realizzato su disegno in multistrato marino laccato bianco, poggia un lavabo in marmo di linea squadrata, con miscelatore in acciaio installato sul bordo. Sopra, la specchiera a tutta parete è illuminata dall’alto da un tubo fluorescente. A lato, sotto lo specchio antico è installato uno scaldasalviette (Irsap) collegato all’impianto di riscaldamento.

 

Inserti vetrati per avere più luce

Sulla parete tra il living e la camera matrimoniale, prima della “curva” è stato realizzato un taglio verticale di forma rettangolare, chiuso da una lastra vetrata fissa. In questo modo la stanza può ricevere luce anche dalla portafinestra che si apre nella zona giorno, proprio di fronte; la finitura satinata del vetro assicura però la necessaria privacy tra i due spazi. Allo stesso scopo, ad aumentare cioè la luminosità naturale, contribuisce anche la scelta, per l’accesso alla camera, di una porta scorrevole con pannello vetrato. 
L’inserto sulla parete, realizzato a circa 15 cm da terra nel tramezzo in muratura già ultimato (di spessore 12 cm) misura L 40 x H 180 cm: il taglio è messo ancora più in risalto dalla cornice bianca intorno al vetro, in contrasto con la tinteggiatura grigio chiaro della superficie del muro. Sopra, la presenza di una fonte luminosa (applique in gesso) rivolta verso l’alto prolunga visivamente l’effetto luminoso del taglio. 

 

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  • Anche nella zona notte il soffitto con travi a vista supera nel punto di colmo i cinque metri: nella camera matrimoniale la luce proiettata verso l’alto evidenzia e valorizza le altezze. Nelle scelte d’arredo si alternano spunti classici e contemporanei, appoggiati su uno sfondo neutro che alleggerisce l’effetto d’insieme. Nella camera matrimoniale, al letto tessile rivestito in bianco opaco (Flou) sono accostati comodini alti in noce, stile arte povera; di linea contemporanea invece le abat-jour con stelo metallico. Il parquet e lo zoccolino che incornicia il perimetro sono in rovere. La seduta Senorita Livares è opera di Marco Baronti. Appoggiata alla parete di fianco al letto, la seduta-scultura dalle linee sinuose è stata realizzata da un ebanista abbinando due essenze con tonalità in contrasto – mogano e acero – che si intersecano nella struttura.

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Il progetto in pianta

L’abitazione, che integra due unità immobiliari inizialmente indipendenti, presenta una razionale divisione degli spazi giorno rispetto alle camere. Studiata con particolare attenzione anche la posizione e la funzionalità dei numerosi vani di servizio.
La zona notte si sviluppa ai due lati opposti dell’abitazione, a destra e a sinistra del soggiorno: a sinistra rispetto all’ingresso, ci sono camera singola, studio e bagno, distribuiti da un piccolo disimpegno che svolge anche la funzione di filtro rispetto al living.
L’ingresso si apre direttamente sul soggiorno open space: l’ambiente unico è frutto della demolizione della parete che divideva le due unità immobiliari preesistenti; il camino centrale è il solo elemento di separazione. 
La zona giorno dell’abitazione è illuminata da tre portefinestre affacciate su loggiati: due su un lato e uno sull’altro. La forma irregolare dell’ambiente è determinata da sporgenze e rientranze in corrispondenza dei serramenti.
La camera matrimoniale è introdotta da un disimpegno che distribuisce anche la lavanderia, il bagno e il ripostiglio; alla cabina armadio, illuminata da una piccola finestra che affaccia sul balcone a loggia, si accede invece direttamente dalla stanza.
Tra il living e la zona notte, la parete stondata che delimita la camera matrimoniale indirizza il percorso e riduce l’ingombro grazie all’assenza di angoli e spigoli. 

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Progetto: arch. Marco Parmeggiani Nivolto di Giussago (Pv) studio.parmeggiani@tiscali.it
Foto: Adriano Pecchio

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