165 mq per la casa d’epoca in stile contemporaneo. Con porte di recupero e boiserie-contenitore

Un bell'esempio di recupero di un'abitazione dei primi del Novecento: 165 mq radicalmente modificati nello schema distributivo, ripensati con una logica di abitabilità e di gusto attuale. Ma conservando particolari d'epoca, come le porte in legno, perché testimoni preziosi delle origini.

Giovanna Strino
A cura di Giovanna Strino, Studio M'Arch'Ingegno, Fotografa Cristina Fiorentini
Pubblicato il 25/09/2017Aggiornato il 07/08/2018
casa d'epoca

Con sapienti tocchi progettuali si riesce a far convivere stile contemporaneo e contesto d’epoca, senza stravolgerne l’essenza: la nuova casa cambia volto, ma mantiene l’impronta originaria.

Completamente rivista nello schema distributivo, la casa è stata sì ripensata, ma nel rispetto di alcune caratteristiche e di alcuni vincoli, quali il muro di spina centrale (attraversa la superficie in senso longitudinale e la divide in due metà esatte) che, essendo portante, ha limitato la realizzazione, per esempio, di nuove e più ampie aperture.

Il nuovo lay-out riduce al minimo gli spazi di distribuzione, ma conserva, e talvolta introduce, una serie di aree-disimpegno; ruota intorno alla centralità dell’ampio soggiorno, di fatto il nucleo dell’abitazione. Attorno a quest’ambiente, infatti, si sviluppa il resto: tre camere da letto e altrettanti bagni, uno studio, una cucina con zona pranzo, e diversi guardaroba. L’ingresso è stato ridimensionato a vantaggiomaggiore respiro della cucina e a favore di un vano di servizio/dispensa che filtra anche il passaggio diretto alla zona notte.

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Idee da copiare
  • La boiserie/contenitore
  • Recupero delle porte esistenti
  • Parquet anche in bagno e in cucina
Il solaio: consolidato e riscaldato

L’età della casa e i carichi sopportati nel tempo hanno richiesto il rinforzo del solaio. Un intervento eseguito, a superficie libera, con un nuova gettata a terra di cemento armato. Poiché in questo modo risultava innalzata la quota di calpestio (di circa 5 cm), è stato deciso, in virtù della notevole altezza interna, di incrementarla di ulteriori 10 cm per inserire un sistema di riscaldamento radiante a pavimento (di Deltasolar, http://www.deltasolar.eu). Efficace e a risparmio, perché a bassa temperatura. Compresa la caldaia a condensazione, è costato 16.400 euro (Iva esclusa).

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Talvolta le ristrutturazioni riservano piacevoli sorprese, in questo caso, l’ispezione del muro di spina ha portato alla scoperta di una canna fumaria. È stato possibile così aggiungere il camino, con un focolare monoblocco.

Design in salotto
L’armonia di colori, nelle tonalità del marrone, e i tessuti di pregio, soffici già alla vista, sono di estremo comfort. Si aggiunge il design delle grandi firme (Flexform per gli imbottiti, http://www.flexform.it, Cassina per i complementi, http://www.cassina.com).

Stile nordico per la zona pranzo
Atmosfera anni ’50 intorno al tavolo in ferro verniciato, realizzato su disegno degli architetti della casa. Un bel mix tra sedie d’autore (Wishbone-Y Chair di Mc Selvini, design Hans Wegner,  http://www.mcselvini.it) e la madia sospesa in palissandro (modello BD 11 di Laura Meroni, http://www.laurameroni.com). Originale dell’epoca di riferimento, la lampada vintage a doppia boule in vetro.

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La boiserie/contenitore: addossato alla parete di spina e centrale rispetto alle due aperture, un pannello decorativo in legno cela una serie di moduli contenitori. Solo in corrispondenza del camino, incassato nel muro a un terzo della sua estensione, si tratta effettivamente di un tamponamento, che nasconde la parte tecnica del focolare. È, infatti, di un mobile realizzato in nobilitato, profondità 27 cm, con ante doppiamente rivestite all’esterno con doghe di rovere rigatino di diverso spessore e larghezza. Questa duplice e alternata impiallacciatura dà vita alla scansione tridimensionale che caratterizza l’estetica della parete. E che la rende assolutamente unica. In più, mimetizza la modularità irregolare delle aperture e dei vani retrostanti corrispondenti.

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  • Composta a blocchi
    Oltre che di molta luce, la cucina dispone di ampio spazio. È organizzata in segmenti funzionali, con blocchi diversamente attrezzati e disegnati appositamente, che sfruttano la lunghezza del locale e favoriscono la vivibilità. Al centro, l’elemento a penisola con i fuochi e tanto piano di lavoro, definisce la zona operativa e di preparazione dei cibi.

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  • A tavola, comodi
    Gli elementi d’arredo si integrano con la struttura architettonica della casa e contribuiscono a definirne lo schema distributivo. In cucina, il tavolo da pranzo è sistemato a penisola ma quando occorre aumentare i posti a sedere dispone dei centimetri sufficienti, intorno, per essere orientato diversamente. Realizzato su misura e coordinato ai mobili, si completa con le sedie Plastic Chair di Vitra (www.vitra.com), design Charles and Ray Eames. La luce dedicata è fornita dalla sospensione Parentesi di Flos, design Achille Castiglioni e Pio Manzù (www.flos.com).

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  • In dispensa
    Dimensionato ad hoc, un piccolo spazio  disimpegna la cucina dalla zona notte. È ben sfruttato, da parte a parte, con una struttura a giorno realizzata e posizionata in modo da lasciare il passaggio libero. È utilizzabile come dispensa, ma contiene anche gli elettrodomestici della zona lavanderia.

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Il recupero delle porte esistenti

Con un accurato intervento di ripristino e relooking, è stato possibile riutilizzare tutte le porte interne a doppio battente originarie, compresi i coprifilo finemente decorati, e gli imbotti delle finestre. Il procedimento eseguito è il medesimo che solitamente si utilizza per rinnovare le ante dei serramenti in legno, come persiane e scuri: 1) numerazione e catalogazione degli elementi 2) rimozione 3) trasporto presso il laboratorio 4) sverniciatura ad immersione con prodotti liquido-gelatinosi, a basso impatto ambientale e privi di sostanze tossiche e nocive 5) trattamento antitarlo 6) essiccazione per riportare il legno al grado di umidità ottimale 7) carteggiatura 8) restauro parti ammalorate 9) ricondizionamento della ferramenta originale 10) stuccatura 11) laccatura 12) riconsegna in cantiere 13) montaggio 14) verifica e registrazione delle ante per garantire la perfetta chiusura.

 

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  • Nell’ampia camera c’è spazio per ben due cabine armadio, con, in più, vani separati per le scarpe. Volendo suggerire una soluzione anche a chi ha esigenze differenti, abbiamo pensato a una zona studio, in alternativa, di fronte al letto.

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  • Eclettico home office
    Accostamenti nel segno della decorazione animano la parete-studio. Ritagliata nell’ambiente notte, sostituisce il guardaroba più piccolo e risolve l’esigenza di avere un piccolo angolo privato nella camera da letto.

Perfetta per lo scrittoio Novelist di Lema, design Christophe Pillet (www.lemamobili.com), la seduta Glove-Up di Molteni, design Patricia Urquiola (www.molteni.it); a parete, la carta da parati a delicati motivi rigati Epsom Stripe, Coll. Festival Stripe di Cole&Son (www.cole-and-son.com) e la libreria Randomissimo di Mdf, design Neuland Industrie design (www.mdfitalia.com). A completare l’insieme, due  lampade a sospensione OK di Konstantin Grcic per Flos, il tappeto fantasia Capri, in polipropilene HEAT-SET e il pouf Nordic Wine. Entrambi di Sitap (www.sitap.it).

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  • I due ambienti completano la zona notte, ciascuno con un proprio mood, grazie alle diverse soluzioni e ai materiali adottati, che offrono spunti interessanti. La vasca interpreta la vocazione wellness e relax della stanza. In questo caso, ciò che caratterizza il modello a incasso tradizionale è l’ampia struttura in muratura che lo sorregge, dimensionata in modo da formare un largo bordo laterale, utile come seduta oltre che come superficie d’appoggio. è interamente rivestita, come le pareti del locale, in lastre di pietra di Brera, un elegante marmo di particolare pregio, dal naturale colore bianco avorio, con diffusa granulometria grigio chiaro. Qui si innesta la base del lavabo, con un gioco di incastri dall’effetto scenografico al quale contribuisce lo specchio basculante fissato anche al top e al soffitto.

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  • Il bagno per i figli è organizzato per essere utilizzato da due persone contemporaneamente, con un’ampia doccia in nicchia che resta nascosta dalla porta, e il lungo lavabo con doppia rubinetteria a parete. È un modello d’appoggio in ceramica, dai bordi larghi, abbinato a una base lineare in rovere, dal forte top. A eccezione dello specchio a filo, che ricopre questo muro per l’intera lunghezza, l’ambiente è rivestito in mosaico, con tessere in vetro nella tonalità del bianco. Un abbinamento utile perché rende più luminoso, nel complesso, il bagno cieco.
Parquet anche in bagno e cucina

Il pavimento è uniforme in tutta la casa, per quel senso di continuità che rende armoniosi gli spazi domestici. Anche in bagno e in cucina, a terra c’è il parquet, con la sola accortezza di evitare il contatto prolungato con l’acqua. Il rivestimento è realizzato con listoni di rovere, prefiniti con finitura a olio. E maschiati, per la posa a incastro, flottante. Il tipo scelto è “smoky”, cioè trattato con un procedimento in autoclave che preserva nel tempo l’aspetto naturale del materiale, evitando l’antiestetico ingiallimento.
 LA POSA FLOTTANTE Prevede l’applicazione sul massetto di un materassino isolante (in questo caso anche ad alta conducibilità termica, data la presenza del sistema di riscaldamento radiante), sopra il quale si posano a incastro (a secco) i listelli di legno, del tipo maschiati lungo i bordi.casa d'epoca

Progetto: M’Arch’Ingegno architetti associati Bonfiglio & Gabrielli, Milano, Tel. 02/84891349, marchingegno@fastwebnet.it
Foto: Cristina Fiorentini

 

 

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