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Una casa di vacanza su tre livelli – nel centro storico di un caratteristico borgo della Sicilia meridionale, a pochi passi dal Belvedere – è stata recuperata dopo anni di abbandono, nell’ambito di un più ampio programma di rigenerazione e ripopolamento dell’antica area rurale.
L’edificio, in passato anche danneggiato da un terremoto, è stato rinnovato a più riprese, prima dal punto di vista strutturale e in seguito con un progetto di restyling degli ambienti rispettoso del layout originale.
Per migliorare e attualizzare gli interni si è fatto ricorso a “inserti” su disegno, volumi multifunzione compatti e a colori che si soprappongono alle pareti, non interferiscono con le architetture esistenti e integrano anche le rampe di collegamento tra i diversi piani. Prodotti naturali e finiture materiche si fondono senza cesure con il contesto esistente, in un omaggio alla tradizione artigianale locale.
La casa è nel borgo di Sambuca, nel cuore della Sicilia
Il borgo di Sambuca di Sicilia, dove si trova la casa, sorge in una zona collinare nella provincia di Agrigento, nel cuore della valle del Belice e a meno di 30 km dal mare. Fa parte dell’associazione “Borghi più belli d’Italia” (borghipiubelliditalia.it) che promuove i piccoli centri italiani di particolare interesse artistico o paesaggistico. L’area ha da sempre una vocazione rurale, è nota per la produzione di vino e di olio d’oliva DOP. I primi nuclei abitativi risalgono all’epoca preistorica, ma nell’800 d.C. la fondazione del villaggio – che in origine si chiamava Zabut – si data al periodo della dominazione araba di cui rimangono tracce nello stile architettonico. Sambuca è anche una meta turistica che ha conosciuto nuovo slancio negli ultimi anni. È il punto di partenza ideale per escursioni di trekking sul vicino Monte Genuardo e lungo la gola della Tardara che porta fino a Sciacca, distante circa 35 km.
Il Comune di Sambuca di Sicilia, dove si trova l’abitazione, è stato il primo ad attuare il progetto di vendita di case abbandonate al prezzo simbolico di 1 euro, con il vincolo di ristutturarle e abitarle per ripopolare frazioni e aree rurali ricche di storia.
Anche quest’immobile faceva parte del programma: è stato acquistato da Airbnb (www.airbnb.it), il portale online che mette in contatto chi offre e chi cerca appartamenti o case vacanze per periodi brevi. Dopo la ristrutturazione e il restyling, Airbnb ha lanciato un bando di locazione per un anno della casa di Sambuca. Una delle richieste del bando è quella di essere disposti a prendere parte attivamente, in questo anno, alla vita della comunità locale, a momenti condivisi come quelli della vendemmia e della raccolta delle olive.
Ecco cosa diceva il bando:
Anno nuovo, casa nuova. Airbnb cerca in tutto il mondo una persona pronta a trasferirsi e a vivere gratuitamente per un anno a Sambuca di Sicilia, diventando host di una storica ‘Casa a 1 euro’, completamente ristrutturata e trasformata in un’abitazione di design.
Grazie alle possibilità offerte oggi dallo smart working e ad una rinnovata flessibilità che permette di vivere ovunque nel mondo, una persona avrà la possibilità di trasferirsi in Sicilia insieme alla famiglia o una persona a propria scelta, alla sola condizione di diventare host ed affittare una delle stanze della casa su Airbnb.
La ‘Casa a 1 euro’ si trova nel centro storico del pittoresco borgo di Sambuca di Sicilia, famoso per essere stato il primo a lanciare nel 2019 il bando delle ‘Case a 1 euro’ per combattere lo spopolamento e valorizzare il patrimonio immobiliare del borgo. Afferma il sindaco di Sambuca di Sicilia Leonardo Ciaccio: “La bellezza di questo progetto sta nel fatto che offre una nuova vita non solo ad una casa un tempo abbandonata nel cuore del nostro borgo, ma anche alla persona che vi si trasferirà. Siamo alla ricerca di qualcuno che abbia voglia di immergersi nel contesto locale e vivere tutti i momenti importanti della comunità, dalla vendemmia alla raccolta delle olive”.
La residenza a Sambuca avrà la durata massima di un anno a partire dal 30 giugno 2022. Durante questo periodo chi verrà selezionato potrà scoprire i benefici economici dell’ospitare su Airbnb, trattenendo tutti i profitti derivanti dall’affitto di una stanza della casa sulla piattaforma.
Foto casa su tre livelli prima dei lavori
Foto dopo i lavori
I lavori
L’abitazione, che fa parte di un antico complesso residenziale nel centro storico del paese, si sviluppa su due piani principali, cui si aggiungono due soppalchi (sopra la zona cottura e sopra lo studio) che costituiscono il terzo livello, per una superficie totale di circa 100 mq.
La ristrutturazione non ha modificato il layout tipico delle vecchie case rurali del circondario: gli ambienti sono passanti, si susseguono uno dentro l’altro senza corridoi o disimpegni.
Dopo un primo intervento di consolidamento strutturale, con rifacimento dei massetti e della copertura del tetto, il progetto più recente si è incentrato maggiormente sugli arredi e sulle finiture.
Sono stati inoltre sostituiti i serramenti in legno e installato un impianto di riscaldamento-raffrescamento con ventilconvettori.
La realizzazione di nuovi volumi a colori ha permesso di compattare le funzioni e di individuarle conservando allo stesso tempo intatti i tratti architettonici originali.
- L’ingresso si apre su un ampio ambiente passante: su un lato c’è il soggiorno, mentre su quello opposto un nuovo volume lungo la parete integra la scala che porta al piano superiore.
- Oltre la metà del piano terra è occupata dalla camera matrimoniale, di cui fanno parte lo studio e il bagno a uso esclusivo realizzato ex novo. La stanza affaccia su un grande terrazzo allo stesso livello.
- Dal locale cucina-pranzo si accede a un soggiorno che può diventare all’occorrenza camera da letto. Quest’ultimo è collegato con lo studio da cui si accede al bagno.
- Nell’ambiente più grande la scala a sinistra, in corrispondenza della zona pranzo, sale dal piano inferiore. Dalla parte opposta, dietro il blocco cucina, la rampa porta invece a un soppalco con la lavanderia e altri servizi.
Un volume rosso per la scala nell’ingresso
All’ingresso la struttura autoportante a tutta parete in lamiera verniciata rosso fuoco integra il guardaroba per i cappotti, un vano tecnico e la rampa che porta al piano superiore; in lamiera, forata, anche la balaustra che chiude il vano scala. Di fronte, la base per la salita è formata da un gradino in perlatino di Sicilia e da una pedana in finitura betulla che si allunga a formare un ampio piano d’appoggio.
Zona studio nella camera da letto con un volume terracotta per il bagno
Sul lato della zona studio nella camera matrimoniale, il bagno a uso esclusivo, di nuova realizzazione, è racchiuso in un box evidenziato dalla finitura color terracotta: non arriva a tutt’altezza e non interferisce quindi con le volte che rimangono completamente a vista. Il blocco con la scrivania è su disegno, lo sgabello nero è Flow di MDF Italia (www.mdfitalia.com). Lampada da terra Copernico di Marset (www.marset.com).
La camera con volte a crociera prima e dopo i lavori
Le volte a crociera fanno parete dell’architettura originale della casa: sono state conservate, restaurate e messe in maggiore evidenza da una rasatura a gesso, liscia e levigata, che contrasta con la finitura a calce delle pareti, più ruvida, porosa e materica. Il colore non cambia, ma le superfici riflettono la luce in modo diverso al punto da creare un effetto in chiaroscuro che sottolinea i profili di rientranze e sporgenze.
Pavimenti in terra cruda: buon isolamento, costi contenuti e basso impatto
In quasi tutta la casa, una volta rifatto il massetto, i pavimenti sono stati uniformati da un rivestimento materico in terra cruda. Si tratta di un prodotto del tutto naturale, costituito da elementi di diverse granulometrie: sassi, sabbie, fino alle argille che sono le particelle più sottili. L’impasto, che viene miscelato prima della posa in opera, è steso a rullo sulle superfici e ha uno spessore di pochi millimetri. L’effetto omogeneo, senza giunzioni, è simile a quello della resina ed è possibile scegliere tra diverse colorazioni naturali; asciuga naturalmente in breve tempo. Per la sua composizione, la terra cruda è igroscopica e porosa; si è effettuato però in questo caso un trattamento che permette di impermeabilizzare le superfici. Tra i vantaggi nell’utilizzo del materiale ci sono i costi contenuti, il basso impatto energetico nella lavorazione e le proprietà di isolamento termoacustico.
Restauro con valorizzazione dell’originale
Anche nelle finiture, il progetto è strettamente legato alla valorizzazione delle caratteristiche morfologiche e strutturali dell’edificio. La scelta dei materiali si è perlopiù indirizzata su produzioni tradizionali di origine locale – come la calce e la terra cruda – sostenibili e a km 0. Nella selezione delle tonalità, si è accentuato il contrasto tra i colori naturali, neutri e opachi dell’involucro, rispetto a quelli decisi e intensi delle nuove componenti d’arredo.
Pavimento in cementine, restaurato pezzo per pezzo e poi posato nuovamente
Nella stanza al primo piano, la preesistente pavimentazione in cementine di graniglia, risalente ai primi del ‘900, era stata rimossa pezzo per pezzo restaurando e levigando ogni singolo elemento. Successivamente, una volta rifatto il massetto come in tutto il resto della casa, il rivestimento è stato riposato ricostruendo la composizione originale che contiene le tonalità da cui hanno preso spunto le finiture dei nuovi blocchi d’arredo su disegno. Lungo il perimetro, una cornice in terra cruda mette ancora più in risalto i contorni.
Porte a doppia anta: e la luce si espande
In fase di ristrutturazione la luminosità naturale è stata migliorata, tenendo conto del fatto che, ai diversi livelli, l’abitazione non dispone di molte aperture esterne e che non era possibile aggiungerne altre. Le nuove porte in legno a doppio battente che collegano le stanze contribuiscono infatti a favorire il passaggio della luce negli interni.
Nuovi solai in legno
Nella prima fase della ristrutturazione, per rendere abitabile la casa si era reso necessario rifare la copertura e i solai tra un piano e l’altro. Questi ultimi sono in legno come gli originali, con assito e travi a vista che sottolineano la vocazione rustica dell’abitazione. Le strutture, in essenza di abete, sono uniformate da una sbiancatura patinata che ne avvicina la tonalità a quella del pavimento in terra cruda, in leggero contrasto con gli infissi in faggio.
La cucina in nicchia
Gli spazi della casa sono stati riprogettati nel segno della flessibilità e di una multifunzionalità in continua evoluzione in base alle esigenze. Alla zona cottura è stata però riservata una collocazione nello stesso ambiente in cui si trova il tavolo da pranzo: la mini composizione fa parte del blocco autoportante in lamiera che integra la scala del soppalco. Incassata in una rientranza, compatta e di larghezza inferiore a 200 cm, risalta nel contrasto cromatico del beige con il verde smeraldo dell’involucro e dei gradini della rampa.
Soppalco nascosto
In corrispondenza della postazione con la scrivania nel sottofinestra, il soffitto è stato ribassato per ricavare una zona soppalcata, molto più ampia di un semplice ripostiglio in quota e attrezzata con armadiature. Proprio in corrispondenza del piano, la fascia aperta protetta da una rete bianca lascia filtrare la luce naturale anche sopra. Al soppalco si accede sul lato opposto tramite una scaletta inserita a sinistra del volume del bagno. Quest’ultimo è mimetizzato da una specchiatura a tutt’altezza che copre anche l’anta della porta.
Ampio piano sotto la finestra
Progetto: Studio Didea, V.le Villa Heloise 8, Palermo Tel. 091/6934520, http://www.studiodidea.it
Foto: Claudia Zalla – Styling: Martina Lucatelli e Martina Della Bona
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