Una casa con soluzioni che moltiplicano la luce

Una casa, arredata con mobili e lampade di design, valorizzata da soluzioni che amplificano la luminosità. Come il mobile-separé in vetro.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/08/2013 Aggiornato il 29/04/2014

Sequenze di finestre su più lati, grandi vetrate affacciate sull’esterno ma anche un cavedio trasparente e un mobile-separé in vetro: più soluzioni aumentano la luminosità degli interni, rinnovati da un taglio moderno con ambienti giorno aperti, aree funzionali ben definite e una zona notte sfruttata al meglio. La casa è stata completamente ristrutturata e rinnovata nelle finiture: tanto bianco alle pareti e legno a terra. Mosaico nei bagni.
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  • Tra l’ingresso e il soggiorno open space il separé vetrato diventa anche un elemento decorativo passante che non interrompe il collegamento visivo tra gli ambienti: la profondità tra una lastra trasparente e l’altra racchiude una base costituita da sassi bianchi sui quali poggiano canne di bambù intrecciate. Oltre il vetro, le poltroncine bianche sono il modello Zelda di Flexform.

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  • La zona conversazione e quella con il tavolo da pranzo si susseguono senza soluzione di continuità nell’ambiente unico, caratterizzato dalle tonalità chiare delle finiture e dal minimalismo degli arredi. I divani, disposti ad angolo e illuminati dalla lampada Arco di Flos, sono il modello Miss, disegnato da Philippe Starck per Cassina; al centro, il tavolino in finitura wengé è di Casamilano.

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  • Al centro della zona giorno lo spazio è scandito dalla presenza di un elemento verticale portante in metallo tra soggiorno e area pranzo. Quest’ultima è arredata con tavolo dal piano in cristallo, modello La Rotonda design Mario Bellini, e sedie Miss C.o.c.o di Philippe Starck, entrambi di Cassina. Di Porro la parete attrezzata di fronte al divano, che prevede un mobile basso completato da una boiserie con pannellatura in vetro attrezzata con ripiani.
Cucina con composizione a U

La cucina occupa un ambiente indipendente, suddiviso in un’area conviviale e in un’ampia zona operativa: quest’ultima, articolandosi su tre lati, sfrutta al meglio anche le irregolarità della pianta. Una delle pareti lunghe è interrotta da una sequenza di aperture vetrate che sono state ampliate in fase di ristrutturazione, nel rispetto della tipologia e della scansione originaria. Nell’altezza del sottofinestra sono inseriti, oltre alla base con il lavello, alcuni elementi contenitori il cui top viene utilizzato come un lungo piano di lavoro continuo.

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  • La cucina è arredata con una composizione priva di pensili, che alterna basi e cestoni estraibili; sul lato del frigorifero ci sono invece moduli a colonna. La zona cottura prevede un piano a gas di grandi dimensioni, sopra il quale è stata installata una cappa a vista in acciaio inox: la porzione di parete è protetta da un’alzata in vetro. I mobili, in laccato bianco opaco, fanno parte del programma Regula di Binova. Il rivestimento a terra in gres effetto pietra è di Marazzi.
 
Il pavimento gres che sembra pietra

Per il rivestimento a terra in cucina è stata scelta una particolare tipologia di gres porcellanato che abbina le caratteristiche tecniche di resistenza e bassa porosità del supporto ceramico a quelle estetiche della pietra naturale. Nuovi processi di lavorazione consentono oggi di imitare il colore, la superficie irregolare e anche la sensazione tattile di diversi materiali: ardesia, pietra piasentina, malaga, quarzite e altri. Per il pavimento si usano in genere grandi formati (60×60, 120×60 e 30×60 cm) con bordi rettificati per ottenere un risultato più uniforme, con fughe praticamente invisibili.

 

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  • Il tavolo, che si appoggia alla parete con uno dei lati corti, è illuminato da due lampade a sospensione di Castaldi. Lo completano sedie in finitura bianca coordinata ai mobili della cucina: sono il modello Minni, disegnato da Antonio Citterio per Tisettanta.
Una zona notte divisa in due

Il piano superiore dell’abitazione è occupato dalle due camere da letto, raccordate tramite un disimpegno centrale e completate da locali di servizio – bagni e guardaroba – a uso esclusivo di ciascun ambiente; elemento di collegamento visivo è il cavedio vetrato sul quale affacciano entrambi. Il rivestimento a terra, in parquet di faggio trattato all’acqua, riprende la stessa essenza delle porte interne, quasi tutte modelli salvaspazio che scorrono interno muro. La stanza più grande, quella dei ragazzi, è connotata da una stessa tonalità di verde pastello ricorrente sia nella finitura dei mobili sia nella tinteggiatura che pone in evidenza la parete più lunga. A parte la grande scrivania sistemata vicino alla finestra, tutto il resto dell’arredo è risolto con una composizione monoblocco che comprende due letti sovrapposti e un ampio spazio utilizzato come piano d’appoggio e per riporre.casa-fiorentini-landi-camera-doppia

  • Nella stanza matrimoniale l’angolo in corrispondenza del cavedio, all’incrocio tra le due vetrate, è stato sfruttato per ricavare un luminoso e appartato spazio relax; è arredato con una poltroncina Zelda disegnata da Antonio Citterio per Flexform, lo stesso modello utilizzato anche nella zona d’ingresso al piano inferiore.
     
    Un cavedio che collega e separa

    Al piano superiore dell’abitazione, lungo il muro perimetrale, è stato ritagliato un volume verticale con superficie di circa 3 mq: non accessibile all’interno, svolge la funzione di un “pozzo di luce”. La struttura si caratterizza infatti per i quattro lati vetrati ai quali si aggiunge una copertura trasparente a soffitto che permette di fruire anche della luce zenitale; questo cavedio illumina e mette in comunicazione tra loro i diversi ambienti in quest’area della casa, ma allo stesso tempo ne scandisce la distribuzione. Le lastre vetrate sono ancorate a un telaio formato da elementi di elevato spessore in alluminio verniciato. Sia il lucernario sia le vetrate sono dotati di sistemi oscuranti motorizzati, costituiti da tende a rullo che si raccolgono in alto e risultano completamente invisibili quando non vengono utilizzate.

     

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  • La camera dei ragazzi è divisa tra uno spazio studio, sistemato in corrispondenza della vetrata e un’area notte, organizzata per due. La composizione, formata da due letti sfalsati – uno basso e uno alto – è di Doimo Cityline.

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  • casa-fiorentini-landi.bagnoIl bagno adiacente alla camera dei ragazzi è caratterizzato dalla presenza di una parete curva, che facilita il passaggio d’ingresso e definisce il box doccia in muratura. I rivestimenti delle pareti e del top del mobile sospeso, realizzato su disegno, sono in miscela di mosaico di Bisazza sui toni dell’azzurro.
Progetto: i vantaggi di una tripla esposizione
L’abitazione, che gode di una tripla esposizione, si sviluppa su due piani di 80 mq ciascuno, collegati da una scala a due rampe. Al piano terra, ripensato per rendere i passaggi più fluidi, l’ingresso distribuisce ora un ripostiglio e un bagno completo di antibagno e introduce il soggiorno open space. Da qui si accede alla cucina che occupa invece un locale indipendente. Al livello superiore gli spazi ruotano intorno al cavedio vetrato e a un disimpegno centrale sul quale si aprono gli ambienti della zona notte. Sia la camera matrimoniale sia la stanza dei ragazzi (di dimensioni un po’ più grandi) prevedono un bagno a uso esclusivo; la prima è anche completa di cabina armadio.

D191_12_cfA sinistra dell’ingresso, un piccolo disimpegno ha funzione di guardaroba per i cappotti e anche di antibagno. Le pareti sono rivestite da pannellature di legno con inserti a fascia orizzontale in acciaio inox opaco, realizzate su disegno del progettista.

 

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Progetto: Studio di architettura Rozza, arch. Stefania e Lucia Rozza, piazza della Vittoria 29, Lodi – Tel. 0371/425231 – Foto di Cristina Fiorentini

 

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