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Un appartamento d’epoca degli anni ’20, con spazi rigidi e un lungo corridoio cieco, è stato trasformato in un bilocale contemporaneo e luminoso, perfetto per una giovane coppia.
L’intervento ha puntato sulla razionalizzazione del layout e su un restyling dal carattere fresco e informale, dove il bianco e il grigio chiaro si alternano a tocchi di rosa malva e verde salvia, definendo un’atmosfera elegante ma non eccessiva.
Il cuore della casa è oggi l’open space con cucina a vista: una composizione lineare in nicchia e una piccola isola multifunzione creano un ambiente conviviale, dove la colonna tecnica, inevitabile vincolo impiantistico, è stata trasformata in un elemento decorativo che divide le funzioni senza appesantire.
La zona giorno si apre verso la corte interna con un balcone e accoglie un mix equilibrato di arredi su disegno, pezzi di design e mobili di famiglia, in un dialogo riuscito tra nuovo e preesistente.
Anche la camera matrimoniale, ridimensionata per accogliere due cabine armadio indipendenti, dimostra come lo spazio possa essere sfruttato al meglio senza rinunciare al comfort.
Il bagno, lungo e stretto, guadagna in funzionalità grazie alla disposizione in sequenza di sanitari, lavabo doppio e doccia, impreziositi da rivestimenti decorativi.
A completare il quadro, dettagli di carattere: il recupero di alcune delle porte originali, del parquet a spina di pesce restaurato e l’inserto in piastrelle solo nella zona operativa della cucina.
Un progetto che insegna come ottimizzare gli spazi ridotti, valorizzare le preesistenze e rinnovare lo stile con soluzioni intelligenti e facili da replicare.
Foto casa 75 mq
Il progetto
L’appartamento ha una superficie piuttosto contenuta di circa 75 mq. Il precedente layout, risalente a una ristrutturazione eseguita negli anni ’50 e molto tradizionale, prevedeva un lungo e stretto corridoio cieco che dall’ingresso attraversava tutta la casa distribuendo i diversi ambienti disposti in successione sullo stesso lato.
Soggiorno e cucina occupavano due stanze separate e la camera matrimoniale era fin troppo grande in rapporto alle dimensioni dell’abitazione. Che cosa è cambiato?
L’ingresso fa ora tutt’uno con il living che integra zona pranzo e cucina, organizzati in un open space illuminato da due aperture (una delle quali affacciata su un balcone). Il corridoio è stato dimezzato in lunghezza: svolge adesso semplicemente la funzione di filtro e disimpegno della zona notte.
Anche la stanza è stata riproporzionata per ricavare al suo interno due cabine armadio affiancate.

1 Ingresso 2 Guardaroba 3 Soggiorno 4 Zona pranzo 5 Bancone a isola 6 Cucina 7 Corridoio/disimpegno 8 Antibagno/lavanderia 9 Bagno 10 Camera matrimoniale 11 Cabina armadio 12 Balcone
- Nella cucina a vista sul living la composizione lineare è inserita in nicchia lungo la parete: una soluzione resa possibile conservando soltanto una porzione del tramezzo che chiudeva il locale. Disposti al centro, l’isola multifunzione e il tavolo da pranzo fungono anche da divisorio rispetto alla zona conversazione.
- L’esposizione è su un solo lato, verso la corte interna ampia e luminosa sulla quale affacciano i diversi fabbricati dell’edificio. In corrispondenza della zona pranzo, la portafinestra si apre su un piccolo balcone.
- La camera matrimoniale di oltre 17 mq, distribuita dal disimpegno della zona notte, aveva dimensioni sufficienti per poterla riproporzionare ricavando due cabine armadio indipendenti lungo la parete di fronte al letto. Entrambe sono chiuse da porte scorrevoli salvaspazio.
- Il bagno di forma lunga e stretta è rimasto nella posizione dello stato di fatto: occupa l’estremità dell’appartamento opposta a quella dell’ingresso. È preceduto da un antibagno-lavanderia che coincide con il tratto finale del corridoio.
Open space con una colonna e i mobili che dividono in zone funzionali
Per rendere più contemporanea un’abitazione vengono spesso adottate soluzioni progettuali che hanno l’obiettivo di aprire il più possibile gli ambienti, eliminando del tutto o ridimensionando le partizioni interne, così com’è avvenuto in questo caso.
Per unire cucina e soggiorno è bastato demolire il muro non portante che separava i due locali. Nello spessore di questa parete era però integrata la colonna con i tubi dell’impianto di riscaldamento condominiale che salgono in verticale da un piano all’altro (questo è il quarto e penultimo).
Si è scelto quindi di trasformare questo volume tecnico rimasto necessariamente a vista in una colonna decorativa, e non soltanto, all’interno dell’open space. Il rivestimento in cartongesso la avvolge, nascondendo gli elementi impiantistici: la struttura diventa così esteticamente gradevole e permette anche di individuare le diverse aree funzionali.

Nel living aperto, illuminato da una portafinestra e da una finestra, l’area conversazione – in primo piano – è definita dalla forma del divano componibile (realizzato artigianalmente dalla ditta Villa Italo) che disegna un angolo: rivestito in tessuto grigio in nuance con le tonalità di alcune pareti della zona giorno, è completato da cuscini di Zara Home nei colori dell’azzurro chiaro e del lilla. Il tappeto è di GT Design, la lampada da terra vicino alla finestra, coordinata con la sospensione sopra il tavolo da pranzo, è di Santa & Cole.

La colonna segna il confine tra cucina e soggiorno. In fondo, la parete della zona tv, arredata con un mobile basso inserito in nicchia, è evidenziata da una tinteggiatura leggermente più scura. I tendaggi in lino delle finestre sono stati realizzati artigianalmente dalla ditta Villa Italo.

La composizione della cucina inserita in nicchia è tamponata nella fascia superiore da una pannellatura in cartongesso appena sporgente: così i frontali con finitura bianco opaco e maniglie a gola fanno quasi tutt’uno con la parete. Al centro della stanza, una struttura, sempre in cartongesso, ribassa il soffitto consentendo il passaggio del condotto di evacuazione fumi della cappa aspirante. In cucina i mobili con frontali in laccato opaco sono di Dibiesse; a parete, il rivestimento dell’alzata tra basi e pensili è stato realizzato con piastrelle decorate della serie Azulej di Mutina, design Patricia Urquiola; i forni con estetica inox sono incassati a colonna. Il tavolo rotondo è su disegno del progettista, la sospensione con diffusore plissettato sopra il piano è della serie GT7 di Santa & Cole.
Isola cucina piccola con cappa aspirante

Disporre di una spaziosa cucina a vista sul living era uno dei primi obiettivi del progetto. L’elemento di raccordo tra i due ambienti è il bancone multifunzione a isola, di dimensioni compatte con lavello integrato e piano cottura a induzione; anche la cappa cilindrica con estetica inox diventa uno scultoreo pezzo d’arredo anche per ottenere una parziale divisione. L’isola della cucina, al centro del living, misura 100×140 cm: da una parte integra le zone lavaggio e cottura, dall’altra è un bancone snack con spazio sotto per riporre i due sgabelli senza schienale, dalle linee squadrate. Il top è in solid surface.

Il corridoio, molto caratterizzante nel vecchio layout della casa, c’è ancora ma non è più cieco: si è aperto verso la zona giorno e quindi verso il lato finestrato della casa. La posa a correre dei listoni di rovere è contrapposta all’inserto in gres porcellanato della sola zona operativa. Un corridoio, delimitato da una porta, distribuisce la parte notte dove si trovano camera e bagno. Sul lato cieco del living, la consolle appoggiata alla parete, con gambe in metallo e piani sagomati in vetro, è un pezzo di famiglia degli anni ’50 recuperato. Il vaso è di Hay, acquistato da Design Republic. In fondo, nella zona di disimpegno, la passatoia bianca è di Kasthall, mentre il piccolo mobile bianco a ripiani disposto nell’angolo è completamente pieghevole, disegnato da Vico Magistretti per Alias e non più in produzione. Il parquet è stato posato da Aliparquets.
Parquet vecchi e nuovi
Nelle camera da letto è stato conservato il parquet originale degli anni ’20 in rovere con posa a spina di pesce tradizionale (cioè con listelli che si incrociano a 90° sul lato corto) e con bindello perimetrale. Trattandosi di un massello, per rinnovarlo è stato sufficiente lamarlo.
Diverso il tipo d’intervento nel soggiorno e in corridoio, dove sono state invece rimosse le marmette preesistenti, prive di particolari pregi, e sostituite da un parquet in listoni di prefinito, sempre rovere, posato qui semplicemente a correre.
La finitura opaca all’acqua uniforma vecchie e nuove superfici che risultano tuttavia ben individuate grazie ai differenti formati e schemi di posa.
Piastrelle solo nella zona operativa della cucina
Solo in corrispondenza della zona operativa della cucina, per semplicità di manutenzione, è stato previsto un inserto in piastrelle di gres.
Progettando in anticipo questa variante, è stato possibile ottenere una perfetta complanarità tra ceramica e legno, senza dislivelli lungo le linee di giunzione.
Cabina armadio: due vani gemelli divisi con porte filomuro a scomparsa
La realizzazione di due cabine armadio affiancate ha modificato non soltanto le dimensioni ma anche la percezione visiva della camera matrimoniale, che risulta ora molto più raccolta. Come nel living, anche qui le tinte pastello, accostate alle linee del letto tessile, personalizzano la stanza dandole un tocco morbido. Il parquet, con la classica posa a spina di pesce e perfettamente conservato, richiama l’epoca di costruzione della casa.

Nella camera matrimoniale, le porte scorrevoli interno muro che chiudono le due cabine armadio sono il modello Essential di Scrigno.
Il progetto

Nella camera matrimoniale del bilocale, l’ampia superficie e la forma della pianta si prestavano alla realizzazione di volumi per contenere lungo il lato di fronte al letto. Circa 5 i metri quadrati disponibili da sottrarre alla camera di 17,6 mq, senza scendere sotto i 12 mq minimi prescritti dalla normativa. Si è optato per due cabine armadio indipendenti di circa 2,5 mq ciascuna, chiuse da porte scorrevoli a scomparsa per utilizzare ogni centimetro all’interno. I nuovi tramezzi che delimitano e dividono i volumi sono stati tutti costruiti a secco in cartongesso. Perfettamente speculare l’attrezzatura su tre lati dei due guardaroba.
Letto tessile bianco con sedie al posto dei comodini

Le sedie-comodino sono il modello Seggiola di Plinio Il Giovane; la lampada da terra nell’angolo è di Santa & Cole. Sul letto tessile realizzato da Villa Italo, il coordinato è di Coin Casa, il plaid e i cuscini di Zara Home. La parete è tinteggiata con idropittura in tonalità grigio-caldo di Sikkens.Ai lati del letto tessile, una soluzione alternativa al tradizionale comodino, in perfetta sintonia con lo stile giovane e informale della casa due sedie in legno massello, eleganti proprio nella loro essenzialità e nelle linee squadrate. La seduta è a un’altezza giusta rispetto al piano del materasso, per offrire una comoda superficie d’appoggio. Bello il contrasto materico e cromatico con il letto e con lo sfondo grigio chiaro della parete.

Di forma lunga e stretta come era anche in origine, il bagno è stato sfruttato al meglio installando tutti gli elementi in successione su un unico lato: la postazione lavabo è doppia e i sanitari sospesi. Quanto al box doccia in muratura, disposto in fondo alla stanza non ne interrompe la continuità e integra anche la finestra: il volume è evidenziato solo dal rivestimento a tutt’altezza delle pareti. Nel bagno il top con due lavabi integrati è in Corian® bianco, mentre i frontali del mobile realizzato su misura sono in rovere. Sulla specchiera a tutta parete, le applique sferiche sono le Glo-Ball di Flos, design Jasper Morrison. Lo specchio da appoggio è di Normann Copenhagen. I sanitari sospesi sono della serieLFT di Simas. Le piastrelle a pavimento sono della serie Flow di Mutina, mentre nella doccia sono della coll. Azulej.
Porte interne: recupero e cambi di posizione
Spazio ottimizzato con l’antibagno che fa da lavanderia

L’antibagno, accessibile dal corridoio, è attrezzato come lavanderia con un mobile su misura in bilaminato che integra il lavatoio in acciaio inox e la lavatrice a oblò. La porta scorrevole a scomparsa del bagno è della serie Essential di Scrigno.
Progetto: arch. Cecilia Avogadro, Studio98, Milano – http://www.studio98.it
Foto: Cristina Galliena Bohman
Styling: Laura Mauceri
Rfm 0719