Casa d’epoca con arredi in stile moderno e vintage. E con tante idee da copiare

Un'antica abitazione propone tanti spunti per imparare a scegliere bene arredi e colori da accostare a vecchi pavimenti e creare - in ambienti d'epoca - uno stile moderno e personale. Da copiare, anche le composizioni di quadri e cornici che con eleganza arredano le pareti, anche della cucina.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 05/12/2022 Aggiornato il 05/12/2022
Casa d’epoca con arredi in stile moderno e vintage. E con tante idee da copiare

L’appartamento si trova in un antico palazzo nel centro di Bologna ed è abitato dall’architetto Pierluigi Molteni, che lo ha progettato. Nel piano sottostante, un centro culturale organizza mostre e incontri; Molteni riconosce i vantaggi di vivere in un hub di grande interesse. La casa è caratterizzata dalla presenza di tanta arte, quadri e fotografie. “Sono un collezionista – racconta – ma, fortunatamente, piuttosto selettivo”. Pochi sono stati i cambiamenti importanti che l’architetto ha dovuto affrontare. La casa era stata ben abitata, con gusto e rispetto, e così molti elementi, pavimenti e porte, per esempio, sono stati mantenuti. Il suo intervento è stato quello di imprimere il suo gusto lavorando sulle tonalità delle pareti e sulla scelta degli arredi facendo prevalere una certa omogeneità senza creare contrasti accesi.

Foto casa 260 mq

  • ingresso con lucernario a vetri colorati
  • tavolo-da-pranzo
  • mobile sospeso e quadri di diversa misura e con cornici diverse ben accostati
  • Zona conversazione  e tv dove i soffitti sono più bassi
  • soggiorno con sedute leggere e tappeto blu
  • Cucina nera, senza pensili, con mensole bianche
  • libreria bassa nello studio, legno chiaro, cornici appoggiate sul piano
  • studio prevalenza di tinte chiare con tavolo da disegno, sedia girevole su ruote di De Padova, due poltroncine Club 74 di Angelo Mangiarotti per Agape. Lampada da terra Costanza di Luceplan
  • corridoio elegante e sofisticato, pavimento in graniglia, pareti e armadiatura grigia
  • camera da letto da letto sul grigio, con composizione di specchi dorati sulla parete dietro al letto
  • bagno nero mobile e lavabo neri, resine beige a parate

Scopo del progetto: far convivere casa e studio e creare uno stile moderno per l’appartamento d’epoca

Un lungo corridoio è l’asse che orienta la casa. Vi si affacciano lo studio, composto da tre locali, e la sala da pranzo, ovvero la parte nobile dell’edificio. Il corridoio contiene una libreria industriale lunga 7 metri e alta 3 per la materioteca dello studio, l’archivio delle riviste e i documenti. Al fondo del corridoio, accedendo a una quota più alta con qualche gradino, si giunge nella zona che ha visto il recupero dei sottotetti dove si trovano la camera della figlia e il living.

Sul lato opposto, invece, si trovano la cucina e la zona notte con il corridoio che funge da disimpegno e la grande camera. È un appartamento che ha permesso di far convivere funzioni diverse, lavoro e casa, e di assicurare un’autonomia discreta a chi vi abita. Un intervento di make up, leggero e sensibile, ha dato carattere agli spazi con scelte che non hanno prevaricato l’esistente ma ne hanno rispettato la natura. Un esempio? Le porte con i profili dorati e i segni del tempo raccontano più di quanto non farebbero dei nuovi serramenti.

planimetria casa 260 mq

1 Ingresso 2 Studio 3 Sala da pranzo 4 Cucina 5 Corridoio 6 Scala 7 Ripostiglio 8 Soggiorno 9 Camera figlia 10 Camera matrimoniale 11Bagno 12 Disimpegno

  • La pianta dell’appartamento di circa 260 mq ha forma irregolare, con diversi bracci che si sviluppano da un volume centrale. L’esposizione su più lati permette agli ambienti di ricevere luce nelle diverse ore della giornata.
  • L’ingresso si apre su un atrio-salotto dal quale partono due percorsi. A sinistra, la sequenza di ambienti uno dentro l’altro distribuisce prima quelli dello studio e poi la sala da pranzo e la cucina. Di fronte alla porta dell’entrata un corridoio lungo e stretto porta invece al soggiorno.
  • Dal soggiorno passante, preceduto da un disimpegno che distribuisce il bagno, si accede alla suite della figlia, un vero e proprio mini appartamento completo di ambiente di servizio, lavanderia e zona cottura.
  • In fondo al corridoio a sinistra, i due percorsi interni si rincongiungono con il passaggio alla sala da pranzo. Proseguendo sempre verso sinistra, un disimpegno-cabina armadio passante introduce la camera matrimoniale completa di bagno a uso esclusivo.

L’ingresso con lucernario a vetri colorati

L’ingresso dell’abitazione funge anche da entrata dello studio. Qui attendono i clienti e qui non viene meno la sensazione di entrare in uno spazio intimo. Entrambe le funzioni, la formalità e il calore, convivono in armonia. A favorire questa atmosfera contribuiscono il lucernario a soffitto con vetri colorati originari e il pavimento a dama in marmette.

ingresso

Sul tappeto con tonalità a contrasto rispetto al pavimento si disegnano le linee degli arredi prevalentemente neri. Le poltroncine vintage sono accostate a due tavoli bassi di produzione, rispettivamente di Cassina, quello grande, e di Hay quello più piccolo.

 

Abbinamenti di colore, scelte equilibrate

Casa grande? Ogni stanza deve avere un proprio carattere ma stilisticamente coerente

Giocare su toni che non creano forti contrapposizioni ha l’effetto di amalgamare arredi che hanno provenienze ed epoche diverse. Il risultato è di smussare le diversità e far convivere un mobile contenitore sospeso, decisamente contemporaneo, con una libreria vintage. Più ampia è la superficie della casa, più è necessario tenere sotto controllo l’insieme e fare in modo che ogni stanza abbia un suo carattere ma che allo stesso tempo sia stilisticamente coerente con il resto.

Sala da pranzo in nero e legno

tavolo da pranzo

La sala da pranzo, affacciata sul corridoio che distribuisce le varie stanze, gioca sull’accostamento di pochi colori: nero per il tavolo vintage e la cassettiera di Modulnova, legno per le sedie e la libreria anch’esse vintage; lampadario di famiglia. Le pareti color latte macchiato accompagnano queste tonalità con un effetto raffinato.

Quadri di diversa misura e con cornici diverse ben accostati

mobile sospeso

Dettaglio del mobile sospeso nella stanza da pranzo. La sua semplice linea rigorosa si confronta con il contesto d’epoca.

Zona conversazione dove i soffitti sono più bassi

zona tv

Nella parte più privata della casa studio, che si distribuisce complessivamente su 260 mq circa, l’architetto Pierluigi Molteni ha scelto per la zona conversazione e tv un’area dove i soffitti sono più bassi, nata dal recupero dei sottotetti. Intorno al tappeto nei toni del blu, poltrone vintage in midollino accanto alla più contemporanea Sitar di Saba Italia. La scaffalatura a parete è composta sommando più di un elemento denominato Cavalletto, nato come panca su disegno di Angelo Mangiarotti, di Agape.

soggiorno

Nel living, anziché scegliere il tradizionale divano si è preferito raccogliere sedute più leggere e comporle intorno a un tappeto. A differenza delle altre stanze, qui pareti e soffitto sono stati dipinti in bianco, per dilatare visivamente lo spazio.

Arredare con il nero

Il nero è ormai di tendenza, un colore cui ci siamo abituati e che è utilizzato più frequentemente nei paesi nordici che non nella nostra tradizione mediterranea. In realtà non sono poche le sue virtù se accostato al legno, ai metalli e alle tonalità naturali. Qui è stato utilizzato sul soffitto con il risultato di abbassarlo e di rendere così meno verticale la stanza che ospita la cucina. Richiede certamente qualche accortezza e va limitato a superfici non troppo estese, una zoccolatura, una parete, un soffitto appunto. Quando tinge il legno degli arredi li rende raffinati e nei disegni geometrici dei pavimenti rievoca interni d’Oltralpe. Sapientemente illuminato, la sera può contribuire a rendere una stanza più avvolgente. Per saperne di più, basta guardare all’estetica giapponese per trarre ispirazione.

 

Cucina nera, senza pensili, con mensole bianche

Nell’affrontare la cucina il progettista non è venuto meno al desiderio di creare un ambiente efficiente ma dotato di tocchi molto personali. La tecnologia che entra nei luoghi destinati alla preparazione dei cibi, insieme alla ricerca della funzionalità, non raramente raffredda un’area che comunque ha a che fare con una sfera privata. In cucina si trascorre non poco tempo; anzi, è l’ambiente dove spesso si sosta più a lungo e per questo deve essere soprattutto accogliente.

Per l’arredo, laminato nero e acciaio: due materiali il cui contrasto è decisamente elegante. La cucina, inoltre, trova nella fascia di acciaio che collega le basi a terra con le mensole a giorno, un elemento luminoso. La scelta del laminato opaco, utilizzato sia sui fronti verticali che sul ripiano, ha qualche inconveniente perché può segnarsi facilmente. Due pratici taglieri di legno risolvono questo problema.

cucina

Originale composizione “ovale” di foto incorniciate

Alcune insolite foto sul tema dell’occhio – in vecchie cornici, diverse fra l0ro ma tutte di legno – arredano una parete della cucina, creando un piacevole contrasto con la severità dei colori utilizzati per gli arredi.

Nello studio prevalenza di tinte chiare

Nello studio si respira un’aria quasi nordica dove ai colori chiari e ai legni biondi corrisponde una sensazione di calma. La luce gioca un ruolo fondamentale: filtrata dalle tende, rimbalza sulle superfici e sul pavimento in seminato che accompagna tutta la casa, come un tappeto multicolore che unifica tutti gli ambienti.

Lo studio è la zona più chiara dell’intero appartamento. Oltre ai legni biondi degli arredi, pareti crema e superfici di lavoro bianche. “La scelta – spiega l’architetto – corrisponde al desiderio di un certo ordine visivo, indispensabile negli ambienti di lavoro”. Quello che si respira è un approccio umanistico alla disciplina dell’architettura, il desiderio di far sentire il cliente a proprio agio

Ciò che colpisce nella zona di lavoro è l’atmosfera quasi domestica. Foto appoggiate e non appese, carte e materiali che raccontano di futuri progetti convivono con un ordine/disordine molto naturali. È l’aspetto più interessante dell’architettura, quello che non si riduce al solo uso dei computer, ma mantiene il gesto della mano che schizza, disegna e dettaglia.

scrivania studio

La scrivania è un vecchio tavolo da disegno, di produzione anonima che è sempre stato mantenuto efficiente. Dietro, sedia girevole su ruote di De Padova. Di fronte, due poltroncine Club 74 di Angelo Mangiarotti per Agape. Lampada da terra Costanza di Luceplan.

Gli architetti, prima ancora dei designer, hanno progettato arredi che sono entrati nella storia. Lo hanno fatto per occasioni specifiche, ovvero per interni da loro pensati, o per il mondo della produzione sia artigianale sia industriale. Il nome più importante rappresentato in questa casa è quello di Angelo Mangiarotti, autore delle due poltroncine in studio, in legno e tessuto verde, e della libreria Cavalletto nel living, disegnati rispettivamente nel ’57 e nel ’53. Due pezzi senza tempo, due classici con una forte presenza. Come tutto il lavoro di Mangiarotti.

libreria studio

Di fronte al tavolo di lavoro dell’architetto Pierluigi Molteni, un mobile non più in produzione che mantiene intatta la sua modernità. Si tratta del contenitoreKonte ripartito in 12 vani. L’ha disegnatoLuigi Lanzi e un tempo era prodottoda Agape in legno chiaro.

 

Dal corridoio verso le stanze da letto: si passa a colori più scuri

L’appartamento disegna un percorso che avvicinandosi alla zona più privata accentua la gradazione dei colori, dal chiaro verso lo scuro, fino ad arrivare alla camera da letto. Qui e nel corridoio, un caldo tono di grigio avvolge lo spazio e racchiude gli arredi.

corridoio

Il corridoio, a sinistra, ospita gli armadi (di Novamobili) che disegnano una vera e propria parete. È una decisione che ha sacrificato parte del bagno, ma è stata preferita perché, nonostante la camera da letto abbia una superficie totale che sfiora i 40 mq, la presenza di volumi ingombranti ne avrebbe compromesso la bellezza. Il lampadario in bambù è il modello Sinnerlig di Ikea, disegnato da Ilse Crawford.

 

Come appendere bene foto e quadri? Simmetria o asimmetria?

Appendere oggetti, quadri, foto alle pareti suscita inevitabilmente la domanda: dove? Non ci sono regole ferree, le preferenze individuali giocano un ruolo importante. Ma l’occhio è molto esigente e avverte gli errori.

Analizzando la camera da letto se ne ricava un’impressione di armonia, e la collocazione del ritratto sulla porzione laterale di un lungo muro è assolutamente azzeccata. Perché? Perché insieme alla lampada e alla poltrona ritaglia un angolo ancora più intimo, dedicato al relax e alla lettura. Qui il quadro gioca un ruolo cruciale, anche grazie al suo soggetto, una persona, un viso, forse un antenato. Al contrario, gli specchi sono sopra il letto, in posizione centrale. Questo perché sono diversi gli uni dagli altri e la loro collocazione restituisce un senso di ordine.

 

Composizione di specchi per arredare la parete dietro al letto

La camera da letto è un universo a sé stante. Un luogo all’insegna della privacy dove poche ma significative presenze raccontano la personalità di chi vi abita. Una poltrona vintage, di Ico Parisi degli anni ’50, una radio/giradischi, disegnata nel 1965 dai fratelli Castiglioni per Brionvega, che parla dell’amore per la musica, ma anche per il design d’autore, così come il tappeto contemporaneo di Patricia Urquiola per cc-tapis che sembra modificare la prospettiva del pavimento. Senza dimenticare il ritratto di un antenato e la breve collezione di specchi con cornici in midollino.

camera da letto

L’illuminazione è affidata alla lampada da terra Costanza di Luceplan, una presenza neutra che funziona sia con arredi d’epoca sia contemporanei. Ai lati del letto di Ditre Italia, tavolini neri di Ikea e lampade, a sinistra Costanzina di Luceplan, a destra una piccola sfera di Artemide, modello NH1217 design Neri & Hu.

Progetto decorativo: una “modernità” adatta alla casa d’epoca

L’intervento decorativo tiene conto del contesto in cui si trova l’appartamento: un palazzo d’epoca che ha una lunga storia. Renderlo contemporaneo non ha voluto dire cancellare il passato ma piuttosto ricercare una modernità che gli si addicesse.

 

Bagno: eleganza in nero

Anche la stanza da bagno è molto attuale ma allo stesso tempo coordinata con tutto il resto

bagno

Nel bagno utilizzato dallo studio, ancora l’eleganza del nero al quale si aggiunge il verde delle piante che abitano la vasca. Riflette bene la luce la resina Kerakoll, in un morbido tono di beige sulle pareti.

Indirizzi fornitori

• Agape, http://www.agapedesign.it, Tel. 0376/250311 • Artemide, http://www.artemide.com, Tel. 800/834093 • Cassina, http://www.cassina.com, Tel. 0362/3721 • Cc-tapis, http://www.cc-tapis.com • De Padova, http://www.depadova.it, Tel. 02/777201 • Ditre Italia, http://www.ditreitalia.it, Tel. 0438/9999 • Hay, hay.dk • Ikea Italia Retail, http://www.ikea.it,
Tel. 199/114646 • Kerakoll, http://www.kerakoll.com, Tel. 0536/816511 • Luceplan, http://www.luceplan.it, Tel. 02/662421 • Modulnova, http://www.modulnova.it, Tel. 0434/425425 • Novamobili, http://www.novamobili.it, Tel. 0438/9868 • Saba Italia, http://www.sabaitalia.it, Tel. 049/9462227

Progetto: Arch. Pierluigi Molteni, Bologna – Tel. 051/5542090, http://www.pierluigimolteni.it
Foto: Lea Anouchinsky

 

Tratto da Cose di Casa numero di gennaio 2022

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